Amministrative, PD: a Firenze 2 donne capolista

In tutto sono 18 donne in corsa, di cui tre incinte . Per quanto riguarda le candidature per la presidenza dei cinque Quartieri, sono confermati i presidenti nel Q2 Michele Pierguidi, nel Q3 Serena Perini e nel Q4 Mirko Dormentoni. Nel Quartiere 1 viene presentato Mirco Ruffili.

18 uomini e 18 donne. Il Pd a Firenze ha ufficializzato i candidati consiglieri per le prossime comunali. In corsa ci sono l’ex senatrice Caterina Biti, l’attuale consigliere di Eugenio Giani Valerio Fabiani, il presidente di Destination Florence Convention & Visitors Bureau Jacopo Vicini. Capolista sono Irene Micali, ricercatrice universitaria e Rossella Teodori, sindacalista che lavora nelle mense scolastiche.

In tutto come detto ci sono 18 donne in corsa, di cui tre in dolce attesa. Hanno scelto di ricandidarsi gli assessori uscenti Benedetta Albanese, Cosimo Guccione e i consiglieri comunali uscenti Patrizia Bonanni, Francesca Calì, Alessandra Innocenti, Letizia Perini, Laura Sparavigna, Nicola Armentano, Enrico Conti, Angelo D’Ambrisi, Massimo Fratini, Fabio Giorgetti, Renzo Pampaloni. In lista anche il presidente del Consiglio comunale Luca Milani. Tra gli altri nomi Elisa Meloni in rappresentanza del movimento politico di Volt. Le tre donne in dolce attesa sono Micali, Perini e Sofia Bertieri.

Il Pd fiorentino ringrazia quanti “hanno lavorato per la Città di Firenze in questi anni e tutti coloro che hanno dato il loro contributo, oltre chi, per motivi numerici, non riesce a far parte delle liste vista la grande richiesta di partecipazione, ma che darà comunque il proprio supporto in questa campagna elettorale. La sfida ora è vincere tutti uniti al fianco della candidata del centrosinistra Sara Funaro. Sia per il Consiglio comunale che per i Quartieri sono state fatte scelte che puntano sull’innovazione senza tralasciare l’esperienza, con candidature di personalità radicate sul territorio, con ampia condivisione all’interno del partito, oltre che confermare nomi di figure che hanno ampio consenso tra i cittadini, frutto del buon lavoro svolto nelle passate consiliature”.

Per quanto riguarda le candidature per la presidenza dei cinque Quartieri, sono confermati i presidenti nel Q2 Michele Pierguidi, nel Q3 Serena Perini e nel Q4 Mirko Dormentoni. Nel Quartiere 1 viene presentato Mirco Ruffili. Nel Quartiere 5 candidato alla presidenza è Filippo Ferraro. “Anche nelle liste dei Quartieri sono candidati donne e uomini espressione del tessuto cittadino, impegnati in prima persona nelle attività politiche del territorio”, commentano il segretario e il coordinatore del partito cittadino Andrea Ceccarelli e Niccolò Falorni.

Pisa: via il Questore delle Cariche al corteo studentesco

Sebastiano Salvo trasferito a La Spezia, nell’ambito di una serie di spostamenti. Come  questore di Pisa negli ultimi mesi è stato al centro delle polemiche per le cariche al corteo studentesco propalestina dello sorso 23 febbraio. al suo posto Raffaele Gargiulo

Il questore di Pisa Sebastiano Salvo andrò a fare il questore a La Spezia. Il trasferimento, che ha coinvolto anche altri questori e dirigenti di Polizia, è stato deciso dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. A Pisa ci furono grandi polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione di un corteo studentesco lo scorso 23 febbraio, durante il quale si registrarono cariche degli agenti ai ragazzi che manifestavano. Alcuni minorenni rimasero feriti. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, riferì in Parlamento sull’accaduto. La procura di Pisa ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità sui fatti.

l provvedimento che coinvolge Salvo è all’interno di un giro di questori  disposto oggi dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. Raffaele Gargiulo è il nuovo questore di Pisa, Andrea Nicola Lo Iacono va ad Imperia, Carlo Ambrogio Enrico Mazza a Varese, Gianpaolo Patruno a Macerata, Giuseppe Felice Peritore a Trapani, Sabato Riccio a Sondrio, Sebastiano Salvo a La Spezia, Luigi Silipo a Viterbo, Fausto Vinci a Latina. Luigi Rinella è stato poi nominato reggente della Direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica, mentre Fabiola Mancone direttore del Servizio di polizia scientifica

 

Maltempo: temporali forti su Toscana, Regione dirama allerta gialla

Sulla Toscana è in arrivo un’ondata di maltempo con temporali forti su tutta la regione per l’intera giornata di domani mercoledì 1 maggio conseguente  rischio idrogeologico

A causa del maltempo in arrivo sulla Toscana, la sala operativa regionale della Protezione civile ha emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico e temporali forti su tutta la regione  per l’intera giornata di domani mercoledì 1 maggio. Le precipitazioni, si spiega, potranno anche assumere carattere di rovescio o temporale, specie sulle zone costiere. Dalla sera di oggi e per tutto domani cumulati medi intorno a 20-30 mm su tutta la regione con massimi di 40-60 mm, occasionalmente superiori sulle zone occidentali (Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto).

Secondo quanto poi spiega la Regione in una nota, il maltempo,  che porterà piogge e temporali, dalle zone interne del nord ovest della Toscana tenderà ad estendersi a tutta la regione, con particolare insistenza sulle province di Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno e Grosseto. Possibili forti raffiche di vento e locali grandinate. Il mare sarà molto mosso in Arcipelago e litorale meridionale.

In generale il maltempo sarà protagonista in tutta Italia per tutti i primi  giorni di maggio e soprattutto il primo del mese il maltempo colpirà il centro-nord. E’ quanto annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it che sottolinea però che, per la festa dei lavoratori, nel sud prevarranno il sole e il caldo. A

lmeno due perturbazioni porteranno un peggioramento nei primi giorni di Maggio. “Nelle prossime ore – afferma – vedremo già le avvisaglie della prima ondata di maltempo : l’ultimo giorno di Aprile sarà caratterizzato da forti rovesci sulla Sardegna, in spostamento successivo verso le regioni occidentali del Paese”. La prima perturbazione sarà anticipata dal richiamo caldo nordafricano, con sabbia del deserto nei cieli e da un sensibile aumento delle temperature che toccheranno i 30°C al centro-sud. Mercoledì Primo Maggio avremo tanta pioggia sul nord-ovest, sul versante tirrenico del centro e in Sardegna, mentre sulla fascia adriatica e al sud il tempo sarà anche soleggiato e asciutto. Le temperature massime caleranno anche di 10°C nelle zone più piovose.

Giovedì 2 maggio un’altra perturbazione porterà un ulteriore peggioramento al nord con piogge diffuse ovunque, precipitazioni frequenti anche al centro (sempre versante tirrenico) e le consuete schiarite al sud. In 48 ore al nord e tra Toscana e Lazio potrebbero localmente cadere più di 100 millimetri di pioggia. Il primo weekend di maggio inizierà instabile e finirà stabile e soleggiato: venerdì 3 avremo ancora maltempo con  residue piogge al nord e al centro alternate a schiarite e fasi più tranquille.

Sabato il tempo migliorerà ulteriormente salvo acquazzoni questa volta più probabili al sud. Nel dettaglio – Martedì 30. Al nord: dapprima soleggiato, peggiora verso sera al Nord Ovest. Al centro: inizialmente bel tempo, poi peggiora dal pomeriggio in Sardegna con forti rovesci. Al sud: in prevalenza soleggiato salvo piogge sulla Sicilia dalla sera. – Mercoledì 1. Al nord: forte instabilità specie al Nord-Ovest con piogge persistenti. Al centro: piogge e temporali sparsi sul versante tirrenico. Al sud: soleggiato salvo piogge su Campania e Calabria tirrenica. – Giovedì 2. Al nord: maltempo; neve sulle Alpi oltre i 1700 metri. Al centro: piogge e temporali sparsi sul versante tirrenico. Al sud: soleggiato salvo piogge su Campania e Calabria tirrenica e Puglia centrale

Elezioni: Schmidt, sarò ‘un manager per Firenze’

Non di destra ma un civico, non un politico ma un manager, agli antipodi di Vannacci. Schmidt, candidato del centrodestra a sindaco di Firenze, tenta in tutti i modi di smarcarsi dall’immagine (e dai nomi) della sua coalizione per strizzare l’occhio al centro.

 

“Io ho commentato quello che non andava bene a Firenze fin dal mio arrivo in città, e questo non cambierà di sicuro. Per quanto riguarda invece la mia decisione di candidarmi non è che io ora voglia entrare in politica e diventare un politico, io mi propongo come manager, voglio portare le mie competenze manageriali e amministrative per il bene della città”. Lo ha detto Eike Schmidt, candidato sindaco di Firenze sostenuto dalla coalizione del centrodestra, su Toscana Tv, parlando della sua intenzione di tornare a Napoli, come direttore del museo di Capodimonte, nel caso in cui perdesse le elezioni.

Per Schmidt “è importante distinguere: non è che io cerco di entrare in qualche maniera nel mondo politico ma voglio offrire le mie competenze e quelle della squadra per il bene della città. Per questo motivo nella lista civica abbiamo delle persone che nel mondo del lavoro, del management, dell’editoria hanno fatto bene per la loro azienda, ma anche per collettività, per la città. Questo è importante, portare una proposta manageriale e amministrativa per la città e non perdersi nella politica”. Parlando poi dell’ipotesi di organizzare l’evento di chiusura della campagna elettorale in piazza della Signoria a Firenze, Schmidt ha detto che “siamo partiti bene, non avrei problemi a riempire piazza della Signoria, ma so che è stata data in deroga solo due volte, a Matteo Renzi per le amministrative e nel 2016 per il referendum. Studiamo una serie di ipotesi, anche quella di andare nelle varie parti della città che vengono considerate periferiche”.

Della possibilità che il generale Roberto Vannacci, sia candidato capolista per le amministrative a Firenze per la Lega “non abbiamo parlato, questo tema in questo momento riguarda più i giornali che la politica vera. Se questo tema venisse proposto è chiaro che le posizioni che abbiamo letto sui giornali sono in forte contrasto con le posizioni della coalizione, della lista civica e le mie personali anche. Si potrebbe dire che per certi versi siamo agli antipodi”. Parlando poi della candidatura di Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi, alle prossime elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra, Schmidt ha detto che “le nostre posizioni politiche non potrebbero essere più diverse e non me la sento di entrare nei dettagli di questa posizione di estrema sinistra nella quale lui ha deciso di candidarsi. Natali si è candidato anche alle ultime amministrative e non è stato eletto ora vediamo se questa volta con una posizione ancora più radicale ci riesce”.

“Per quanto riguarda la sicurezza la mia idea è quella di avere un assessore alla Sicurezza e al Decoro insieme. Questi sono due aspetti che spesso non vengono abbinati ma il decoro aiuta molto a ispirare il rispetto delle persone. Dove c’è una situazione urbanistica ordinata e decorosa è molto più difficile per la delinquenza prendere piede in queste zone”. Ancora sulla sicurezza, per Schmidt, il vigile di quartiere “certamente è uno dei sistemi che ha funzionato altrove, ci vogliono agenti specializzati per zona e non soltanto per temi. Ci vuole una presenza vicino ai cittadini in tutti i 14 rioni tradizionali di Firenze e questo significa che ci vuole un numero più alto di agenti che stia sul territorio e non negli uffici centrali della municipale”. Parlando poi del problema della sicurezza al parco delle Cascine, Schmidt ha detto che “la recinzione di per sé non aiuterebbe, potrebbe essere una tra le varie misure, tra l’altro molto costosa, ma se poi non ci sono i presìdi non aiuta. È un’ipotesi, ma non è la prima cosa da fare. La prima cosa da fare è l’illuminazione, la video sorveglianza, l’impiego dei software e il presidio per prendere le persone in flagrante”.

🎧 Casa, Del Re: 5 mila alloggi sociali grazie a ‘società benefit’

Un piano per avere 5mila nuove case pubbliche entro 5 anni attraverso la costituzione di una società benefit interamente pubblica che recuperi le risorse necessarie attraverso strumenti di finanza a impatto sociale. E’ la proposta lanciata da Cecilia Del Re, candidata sindaco di Firenze Democratica alle prossime elezioni amministrative per risolvere il problema abitativo.

Convogliare verso gli investimenti immobiliari ad uso sociale risorse tratte dal mondo della finanza e vincolate a specifici progetti. Si fonda su questo assunto il  piano presentato oggi da Cecilia Del Re, candidata sindaca  di Firenze Democratica,  sviluppato in collaborazione con il professore di economia applicata dell’Università di Firenze, Nicolò Bellanca, insieme ai ricercatori riuniti nell’associazione MetroPolit, e prende a modello quanto accade nella città di Vienna dove metà della popolazione abita in case pubbliche.La società Benefit vedrebbe

Il progetto è imperniato intorno alla costruzione di una ‘società benefit’, con il Comune di Firenze come socio di maggioranza e alcuni soci di minoranza come la Cdp e l’European investment Bank, avrebbe la forma giuridica di una spa e potrebbe proporre al mercato Social impact bond in grado di razionalizzare la spesa e gli investimenti pubblici.

“Nella nostra Città metropolitana abbiamo bisogno di circa 1000 alloggi pubblici l’anno, dal costo medio di 100mila euro ciascuno. Questo significa lavorare per raccogliere e investire 500 milioni nei prossimi cinque anni. Per farlo è necessario costituire una società benefit interamente pubblica e partecipata dal Comune di Firenze che sappia intercettare finanziamenti pubblici e privati e generare un impatto positivo sulla nostra città. Una società dalla quale, lo dico con chiarezza, la politica dovrebbe stare fuori, per non trasformarla nell’ennesimo carrozzone o poltronificio” ha dichiarato Del Re.

I cittadini che investiranno nella società otterranno dal Comune l’esonero della quota municipale dell’Imu. “Per arrivare a mille alloggi l’anno – conclude Del Re – si dovrà puntare sia sul recupero del patrimonio esistente, penso alle potenziali abitazioni della Caserma Lupi di Toscana e agli 800 alloggi sfitti per mancanza di manutenzione. Ma si dovrà anche provvedere all’acquisto di nuove abitazioni e alla loro realizzazione ex novo”.

Caporalato, arresti in Toscana per reato sfruttamento verso migranti del Cas di Piombino

Caporalato – Operazione dei carabinieri del comando di Livorno. I militari stanno eseguendo una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di 67 migranti ospitati nel Cas di Piombino, impiegati per la raccolta di ortaggi e olive e per la pulizia di vigneti nelle province di Livorno e Grosseto.

 

Sono tre i gruppi, distinti tra loro, che avrebbero reclutato 67 migranti ospiti del Cas di Piombino per lavorare in aziende agricole delle province di Livorno e Grosseto, finiti al centro dell’inchiesta contro il caporalato condotta dai carabinieri di Piombino e Livorno. In tutto 10 i destinatari di una misura di custodia cautelare in carcere: si tratta di pakistani di età tra i 30 e i 56 anni, residenti nelle province di Siena e Grosseto. Sei di loro sono titolari di ditte individuali, altri quattro sarebbero coinvolti nel reclutamento dei lavoratori. Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro l’accusa contestata a vario titolo e in concorso. L’ordinanza è stata eseguita per tutti tranne che per un indagato che si troverebbe all’estero e per il quale è stata avviata la procedura per eseguire fuori dall’Italia l’arresto.

L’indagine, coordinata dalla procura livornese e condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Piombino con il supporto del nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Livorno, avrebbe consentito di ricostruire, si spiega dagli inquirenti, “l’illecito utilizzo di manodopera posto in essere da 6 titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori” avrebbero impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 migranti ospitati nel “Cas Le Caravelle di Piombino”.

I lavoratori non avrebbero avuto un regolare contratto di assunzione, sarebbe stata accertata “una reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro”, con “picchi di 10 ore giornaliere, senza le pause previste”, con una retribuzione “ampiamente al di sotto degli 10,56 euro previsti dalla contrattazione. In un caso addirittura pari a euro 0,97 all’ora, spesso in ritardo di diversi mesi, e con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene”. Nel corso dell’operazione eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di 45.000 euro “quale profitto accertato dall’Inps a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori illecitamente impiegati”.

 

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