Un giovane detenuto si è suicidato la notte scorsa nel carcere di Massa (Massa Carrara). La notizia è confermata dalla Uilpa penitenziaria. A togliersi la vita, secondo quanto si spiega, un 26enne di origine tunisina: si sarebbe impiccato nella cella che divideva con un altro recluso. Il detenuto, riferisce sempre il sindacato: era arrivato da pochi giorni nella casa di reclusione della città toscana: era agli arresti domiciliari da un anno, poi per una revoca della misura era finito al carcere di Massa.
Secondo quanto riferisce la Uilpa penitenziaria sembra avesse già tentato il suicidio il giorno prima, venendo salvato da un compagno di cella. Dopo la visita sanitaria, sarebbe stato spostato di cella, sempre insieme a un altro recluso.
Il segretario regionale in Toscana della Uilpa polizia penitenziaria Eleuterio Grieco evidenzia come l’istituto di Massa, “a fronte di una capienza di 176 detenuti ne ospita attualmente 272 e che celle da due posti attualmente risultano occupate da tre detenuti”. Inoltre chiede al provveditore regionale per le carceri di “ridisegnare i circuiti penitenziari, poichè sembra siano saltati del tutto”, spiegando che “non possono essere destinate a un istituto come quello di Massa, casa di reclusione per chi ha condanne definitive lunghe, persone come il detenuto suicida che era da attenzionare col sistema psichiatrico”. Sottolinea inoltre “la necessità di aggiornare il protocollo sanitario tra la Regione toscana e la amministrazione penitenziaria regionale sui rischi suicidari in carcere”.