Ven 19 Apr 2024

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Cannabis terapeutica: verso bandi per autosufficienza dell’Italia

Cannabis terapeutica: “Nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private”.

Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi autosufficiente. Per il 2021 è stato previsto un consumo di oltre 1400 kg, ma lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM) – che dal 2016 è stato indicato per la   produzione nazionale di cannabis per uso medico – è in grado di produrne circa 300kg (Foto). Altri 900 kg sono importati per il 2021 attraverso il ministero della Salute olandese, ed il resto per importazione tramite lo SCFM.

L’obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi autosufficiente nella produzione della cannabis
terapeutica per la preparazione dei farmaci galenici necessari a migliaia di pazienti per la terapia del dolore contro numerose patologie, a partire dalla sclerosi multipla. Oggi la produzione italiana non basta a soddisfare la domanda e anche le importazioni dall’Olanda non sono sufficienti, tanto che le farmacie non riescono più a soddisfare le richieste dei
pazienti. Potrebbe dunque rappresentare una svolta l’annuncio, da parte del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione della cannabis ad uso medico da parte di aziende pubbliche e
private italiane.

A regolare l’approvvigionamento e l’uso in Italia è la legge 172/2017, che ha disposto che le preparazioni magistrali a base di cannabis prescritte dal medico per la terapia contro il dolore, nonché per gli altri impieghi previsti, siano a carico del Servizio sanitario nazionale. L’impiego terapeutico riguarda, in particolare, dolore cronico e quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV; come stimolante dell’appetito nell’anoressia, in pazienti
oncologici o affetti da Aids; effetto ipotensivo nel glaucoma; per la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.
La situazione, al momento, è critica in tutta Italia, avverte il segretario di Federfarma Roberto Tobia. Nelle farmacie sul territorio, così come in quelle ospedaliere, “c’è una forte carenza di cannabis terapeutica per la preparazione dei farmaci magistrali da parte dei farmacisti: le forniture non sono sufficienti e le farmacie – afferma – hanno fortissime
difficoltà rispetto alla domanda in aumento esponenziale di questi farmaci da parte dei malati. Non siamo in grado di fare fronte alle richieste”.

La carenza è cioè “cronica” ed a ciò si aggiunge un altro problema: “Nonostante sia prevista la rimborsabilità dal Ssn, in varie Regioni le preparazioni non sono rimborsate. Così, il costo per i pazienti può arrivare anche ad oltre 500 euro al mese”. attualmente, questi farmaci non risultano erogabili in regime di Ssn in Puglia, Molise e
Calabria. Da qui l’importanza, sottolinea Federfarma, di avviare una produzione in Italia coinvolgendo aziende pubbliche e private.

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