Ven 19 Apr 2024

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Abbruciamento vietato in Toscana fino al 3 aprile, e a Scandicci un uomo incendia bosco bruciando residui potatura

Firenze, la Regione Toscana ha prorogato fino a domenica 3 aprile, e su tutto il territorio regionale, il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali a seguito dell’attuale rischio di sviluppo di incendi boschivi legato alle condizioni climatiche.

Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci, ecc), precisa, è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate.

“Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale”. La proroga, si spiega, è stata decisa partendo da tre considerazioni: l’alto numero di incendi boschivi che si sono sviluppati in Toscana negli ultimi dieci giorni, per la precisione 35 roghi per 73 ettari di superficie boscata percorsi dalle fiamme).

A questi si aggiungono i 6 incendi partiti nel pomeriggio di oggi, comunque contenuti senza grandi difficoltà dall’organizzazione antincendi boschivi. Attualmente è impegnato soltanto un elicottero su un evento nel comune di San Marcello Piteglio.

Aggiungiamo inoltre che proprio oggi, un operaio di un’azienda agricola avrebbe provocato l’incendio di un bosco di otto ettari mentre bruciava i residui di potatura di un’oliveta, in località Pian dei Cerri nel comune di Scandicci (Firenze). Per questo è stato denunciato dai carabinieri per incendio colposo e sanzionato amministrativamente. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, le fiamme si sono estese al bosco per il fenomeno dello ‘spotting fire’, che “consiste nella propagazione dell’incendio al di fuori del perimetro del fuoco principale a causa del sollevamento in aria di tizzoni parti di legno e cortecce in fiamme, da parte delle correnti generate dalla combustione”.

Il modello indice di rischio prevede, per gran parte del territorio, un livello di rischio molto alto per lo sviluppo di incendi boschivi legato in particolare agli effetti prodotti dal perdurare di condizioni meteo climatiche siccitose e dalla presenza di ventilazione proveniente dai quadranti settentrionali con conseguente bassa umidità relativa dell’aria.

La tendenza meteo elaborata dal Consorzio LaMMA, fornisce indicazioni di un possibile abbassamento del flusso atlantico con aumento della probabilità di pioggia solo a partire dal 30-31 marzo con a seguire un nuovo periodo caratterizzato da bassa probabilità di precipitazioni.

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