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Sab 11 Ott 2025
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Manifestazione a Firenze contro il governo si trasforma in corteo verso il Consolato Usa

A Firenze la manifestazione di piazza Indipendenza contro il governo Meloni e per la Palestina, si è ingrossata di partecipanti (tanti i giovanissimi) e il presidio si è trasformato in corteo che si è diretto verso i viali, con l’obiettivo di arrivare al consolato Usa, allontanandosi dal centro storico dove, in piazza san Lorenzo, era in corso l’evento di chiusura del centrodestra con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

A causa del corteo per motivi di sicurezza sono stati chiusi temporaneamente al traffico viale Strozzi, viale Belfiore, viale Fratelli Rosselli e ponte della Vittoria in direzione Porta a Prato. Traffico a parte, la situazione è rimasta sotto il profilo dell’ordine pubblico non registrando criticità.

“E’ molto particolare che questo governo si intesti la parola pace”, quando “questa finanziaria è viziata come negli anni passati dall’aumento delle spese militari”, dice Davide di Assemblea per lo sciopero, che ha promosso la mobilitazione odierna. “Noi stiamo pensando più ad armare l’Ucraina che agli ospedali, alle scuole, alle bollette, al carovita, ai salari, ai contratti nazionali dei lavoratori che sono scesi in sciopero a milioni in questo Paese e sono stati denigrati e attaccati dal governo”. Sul cessate il fuoco a Gaza, ha aggiunto” se non ci fosse stato un movimento internazionale capace di prendere in mano la situazione e rivendicare essere il megafono della voce della resistenza palestinese, oggi non ci sarebbero neanche le trattative per un cessate il fuoco”; “il silenzio del genocidio è stato rotto soltanto dagli scioperi, dalle mobilitazioni, non soltanto in Italia, ma a livello globale”.

In piazza anche l’Usb Firenze: “La finanziaria che si prospetta è di nuovo, per l’ennesima volta una finanziaria di guerra, lo dicono i numeri, lo dicono le cifre. Finanziaria di guerra significa continuare il progetto di devastazione del welfare”, le parole di Dario Furnari. Per questo “lanciamo una proposta di 100 assemblee permanenti in continuità con le 100 piazze per Gaza, nelle quali porteremo la nostra piattaforma sindacale. Siamo in una situazione paradossale, circondati dalla polizia perché il governo del popolo è lontano dal popolo”. In Palestina, ha anche ricordato Furnari, “non c’è una pace perché non c’era una guerra, non c’erano due eserciti, ma c’è un progetto di colonialismo di insediamento che avanza da tempo e che ha visto negli ultimi due anni un dramma sotto i nostri occhi”.

Il corteo fiorentino di contestazione al governo Meloni e in solidarietà con la Palestina si è concluso poco dopo le 20.30 davanti al consolato Usa di lungarno Vespucci, dopo avere attraversato i viali cittadini, adesso riaperti al traffico. Oltre 2mila i partecipanti secondo gli organizzatori. Lungo il percorso, aperto dallo striscione “Fermiamo il sionismo con la Resistenza”, slogan contro la premier e i suoi vice Tajani e Salvini, contro Israele e per la Palestina.
Davanti alla sede diplomatica accesi alcuni fumogeni e lanciati cori, “Palestina libera dal fiume fino al mare” e “Via i fascisti da Firenze”. Gli organizzatori hanno poi dato appuntamento al corteo di domani contro il comando Nato a Rovezzano, con raduno alle 15 davanti alla sede Rai di Firenze. Finestre di diretta domani pomeriggio su Controradio.