Mar 30 Apr 2024

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GKN: azienda conferma chiusura e licenziamenti

Fiom: “la trattativa non è ancora realmente partita perché la proprietà GKN  non ha tolto dal tavolo i licenziamenti come pregiudiziali a qualsiasi negoziato

“E’ necessario, aprire un confronto urgente e libero eliminando il ricatto occupazionale. Chiediamo alle istituzioni nazionali e territoriali di continuare nel sostegno della vertenza e nel supporto dei lavoratori chiedendo il ritiro della procedura e l’attivazione della cassa ordinaria” lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile automotive, Michele De Palma, e il segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato, Daniele Calosi, al termine dell’incontro i oggi sulla vertenza Gkn con il Ministero del Lavoro, il Mise e la Regione Toscana.

All’incontro d “nell’ambito della procedura amministrativa prevista dalla legge 223, abbiamo ribadito la richiesta di ritiro della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda e il conseguente utilizzo delle 13 settimane di cassa integrazione previste dall’avviso comune sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, dal Governo e dalle parti datoriali”.

La Fiom ribadisce che “non accetterà nessuna soluzione che ruota intorno alla cassa integrazione per cessazione di attività perché ci sono tutte le condizioni per la continuità produttiva e occupazionale. La trattativa non è ancora realmente partita perché l’azienda non ha tolto dal tavolo i licenziamenti come pregiudiziali a qualsiasi negoziato. Al fine di rimuovere le pregiudiziali e con l’obiettivo di riportare l’azienda al rispetto delle norme, accordi e avvisi comuni in un momento difficile per il nostro Paese, la Fiom ha presentato un articolo 28 per condotta antisindacale”.

Il confronto amministrativo si è chiuso con la dichiarazione inviata dalla Fiom alle istituzioni e all’azienda e con l’impegno dei Ministeri competenti di riconvocare il tavolo in presenza per continuare il confronto.

Gkn ha confermato l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Firenze e contro questa decisione e la “protervia dell’azienda” la Uilm chiede un’azione istituzionale. “La decisione della Direzione aziendale di Gkn di chiudere il sito – affermano il segretario nazionale della Uilm Gianluca Ficco e il segretario della Uilm di Firenze, Davide Materazzi, dopo l’incontro con Governo e azienda convocato al MIse – purtroppo non è cambiata. Solo una azione istituzionale forte può a questo punto dare una svolta alla vertenza”.

“La dichiarata disponibilità aziendale a fare ricorso alla cassa integrazione per chiusura per qualche mese – spiegano – attesta difatti che si persevera nella scellerata decisione di cessare l’attività, né il riferimento a possibili reindustrializzazioni ha alcun significato concreto, per la sua assoluta genericità e aleatorietà. Come sindacato non possiamo certo accontentarci di posticipare di pochi mesi i licenziamenti, piuttosto è nostro dovere provare a salvare i posti di lavoro”. “Sulla vertenza – concludono Ficco e Materazzi – speriamo che possano influire due interventi istituzionali, che potenzialmente hanno una portata generale molto importante: l’annunciata legge che dovrebbe scoraggiare le chiusure aziendali e le politiche di settore per l’automotive anche esse più volte annunciate”.

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