Mer 24 Apr 2024

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7/a edizione del Florence Korea Film Fest a Firenze dal 21 al 29 marzo

Presentata la 7/a edizione del Florence Korea Film Fest a Firenze dal 21 al 29 marzo al cinema La Compagnia. In programma 45 titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in anteprima, una mostra di poster e locandine di film coreani, uno spettacolo di Tip Tap e vari eventi collaterali.

La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con 45 titoli tra corti e lungometraggi, premiati nei festival di tutto il mondo con anteprime, incontri con gli autori, una mostra, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome di Jung Woo-sung, star coreana e interprete tra i più amati in patria, omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico. L’attore, insieme al regista Kim Jee-woon presenterà venerdì 22 marzo, l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per rispondere direttamente alle domande del pubblico. Ambientato in un distopico futuro nel 2029, un’organizzazione terroristica chiamata la Setta, contraria alla riunificazione delle due Coree, comincia ad affermarsi. Per contrastarla il governo formerà un’unità speciale di sicurezza chiamata “uomini lupo”.

ASCOLTA L’INTERVISTA di Gimmy Tranquillo a  Caterina Liverani, curatrice della retrospettiva su Jung Woo-sung e Tommaso Sacchi, Capo segreteria Assessorato alla cultura del Comune di Firenze

 

APERTURA E CHIUSURA

La prima italiana di “Swing Kids” del regista Kang Hyoung-chul, che per l’occasione sarà presente in sala inaugurerà la 17/ma edizione del Festival.  Musica, danza e amicizia sono i protagonisti di questa pellicola, un divertente e commovente musical ambientato nel 1951  durante la Guerra di Korea. Nel campo di prigionia di Geoje il sergente Jackson viene incaricato di formare un corpo di ballo per tenere alto il morale dell’esercito. I ballerini che vengono scelti per un numero di tip tap sono il soldato cinese Xiaofang, il sudcoreano Kang Byung-sam, la civile Yang Pan-rae. A loro si unisce anche il talentuoso prigioniero nordcoreano Ro Ki-soo. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “Beautiful Days”, esordio al genere fiction del documentarista Jero Yun, sulla toccante vicenda di una rifugiata nordcoreana costretta ad abbandonare il marito e il figlio. La pellicola drammatica (che ha aperto il Busan International Film Festival nel 2018) racconta di Zhenchen, adolescente che va alla ricerca di sua madre, che lo aveva abbandonato in Cina con il padre quando lui era ancora molto piccolo, fuggendo dalla Corea del Nord, costretta a seguire un uomo con il quale aveva un debito da saldare.

 OMAGGIO A JUNG WOO-SUNG

Alternando una strepitosa carriera cinematografica (interprete di ruoli divenuti iconici come il giovane arrabbiato e confuso di “Beat”, l’amante schiavo del suo stesso desiderio in “Scarlet Innocence”, il poliziotto risucchiato nella discesa nell’inferno di “Asura: The City of Madness” e, più recentemente, il gelido militare votato alla sua causa di “Illang: The Wolf Brigade”) a un profondo impegno umanitario, che lo vede dal 2015 insignito del titolo di Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR, Jung woo-Sung sarà l’ospite speciale della 17/ma edizione. L’attore, conosciuto anche in Asia per i suoi film e famoso anche in Giappone sarà inoltre omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico: dal dramma generazionale “Beat” (1996) di Kim Sung-su al sentimentale “A Moment to Remember” (2004) campione di incassi al botteghino passando per il thriller erotico “Scarlet Innocence” (2014) di Yim Pil-sung al fianco della modella e attrice Esom, fino al più recente film d’azione “Asura: The City of Madness” (2016) diretto da Kim Sung-su, cui segue il crime a sfondo politico “The King” (2017) di Han Jae-rim e il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon. L’attore sarà presente in sala la sera del 23 Marzo con la consegna da parte del direttore Riccardo Gelli del “Florence Korea Film Fest Award” e del “Pegaso della Regione Toscana” da parte del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.

FOCUS K-SOCIETY

Tra le novità di questa edizione troviamo il focus K-Society, 4 pellicole che esplorano la società coreana presentando tematiche come il bullismo nell’ambiente scolastico, il mondo LGBT, la precarietà nel mondo del lavoro e le violenze di genere sui minori. “After my Death” di Kim Ui-Seok, indaga la disparità tra i più deboli e i più forti sottolineando la crudeltà dei ragazzi durante l’adolescenza, in un contesto scolastico iper competitivo (23/03); la discriminazione e l’omosessualità vengono affrontati in modo leggero e divertente nella commedia romantica “Two Weddings and a Funeral” di KimJho Kwang-soo, dove una coppia di amici omosessuali (un ragazzo e una ragazza) decide di sposarsi, per poter mantenere il loro orientamento sessuale segreto ai loro genitori e ai colleghi (25/03). Le ingiustizie del sistema di lavoro coreano e il duro trattamento riservato alle donne nella società sono al centro di “Cart”, pellicola di Boo Ji-Young che ha avuto la sua première internazionale al Toronto International Film Festival e che racconta delle vite dei dipendenti part-time di un grande supermercato che si uniscono per protestare contro lo sfruttamento dell’azienda in vista di imminenti licenziamenti (28/03). Infine segna il debutto alla regia della sceneggiatrice Lee Ji-Won “Miss Baek”, lungometraggio basato su una storia vera, che ruota intorno al serio problema sociale degli abusi sui minori, in cui una donna, vittima di soprusi fin da tenera età non riesce ad aprirsi con gli altri. Il suo incontro con una ragazzina vittima di violenza domestica che le ricorda il suo passato le cambierà la vita (24/03).

 

ORIZZONTI COREANI, INDEPENDENT KOREA E NOTTE HORROR

Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti in Corea, spicca “Burning” (24/03) dramma psicologico che segna il ritorno del maestro Lee Chang Dong, che oltre a essere uno dei più rappresentativi autori del cinema sudcoreano contemporaneo, ha ricoperto la carica di Ministro della Cultura e del Turismo dal 2003 al 2004. Basato sul racconto “Barn Burning” di Haruki Murakami la pellicola racconta di Jong-su e della sua diffidenza nei confronti di Ben, un amico della ragazza di cui è invaghito che si accresce quando lui gli confida che il suo passatempo è incendiare serre abbandonate. Si basa quasi interamente sul concetto di oltrepassare il limite “Human, space, time and human” (25/03) del regista visionario Kim Ki-Duk, che sfida la sensibilità degli spettatori esplora i confini dell’umanità e della moralità seguendo le vicende di vari personaggi in viaggio su una nave; “The Witch: Part1. The Subervision” (26/03) scritto e diretto da Park Hoon-jung che mescola action e mistero; si concentra sulla poesia dei rapporti umani “Hotel by the river” (24/03) pellicola del regista Hong Sang-Soo, considerato uno dei più affermati autori del cinema coreano contemporaneo grazie al suo inconfondibile stile intimista che racconta dell’incontro di un anziano e una giovane donna in crisi d’amore; l’action “Golden slumber” del regista No Dong-Seok, sulle vicende di un fattorino che dovrà correre per salvarsi la vita dopo essere stato ritenuto responsabile di un’esplosione che ha causato la morte di un candidato alla presidenza; spazio al genere thriller con la pellicola del regista Kim Tae-gyoon dal titolo “Dark figure of crime”(24/03) ispirato a una storia vera sul feroce confronto psicologico tra un detective e un killer che ha confessato diversi omicidi; la rabbia si mescola alla suspanse in “Seven years of night” (26/03) pellicola di Choo Chang-min che racconta di un uomo che trama vendetta contro il figlio dell’omicida di sua figlia per un periodo di sette anni. Da non perdere anche il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (22/03) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per ricevere “il premio alla Carriera del Florence Korea Film Fest” e per presentarlo insieme all’attore Jung Woo-sung; presentato fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018 “The Spy Gone North” (23/03) di Yoon Jong-Bin è la storia di un fedele agente segreto sudcoreano che viene coinvolto in un pericoloso vortice politico tra le classi dominanti tra le due Coree.

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