Biblioteche: appalti a Firenze, oggi sciopero e presidioFirenze, giornata di sciopero nazionale dei lavoratori della TIM, contro le ipotesi di scorporo della rete ed a favore dellโunicitร dellโazienda e difesa della tenuta occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, in opposizione al rischio esuberi. Una agitazione indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
Lo sciopero nazionale viene osservato anche in Toscana dove gli addetti Tim sono circa 2.100, con lโindotto ci si avvicina ai 3mila: mercoledรฌ รจ prevista una manifestazione regionale a Firenze (attese centinaia di persone). Il percorso: concentramento in piazza Indipendenza alle 9, alle 10 partenza del corteo verso piazza San Marco, da lรฌ piazza Santissima Annunziata, via degli Alfani e arrivo in via Cavour.
In podcast l’intervista a Roberto Pistonina segretario della Cisl toscana, a cura di Gimmy Tranquillo.
Qui il corteo si fermerร in presidio: alle 12:15 una delegazione di sindacalisti sarร ricevuta in Prefettura, e successivamente dai vertici della Regione Toscana. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Toscana chiederanno alla Prefettura di portare le loro rivendicazioni allโattenzione del Governo, e alle istituzioni regionali di stimolare lโesecutivo con lโobiettivo di arrivare ad un piano industriale chiaro, che rafforzi gli investimenti per il futuro delle telecomunicazioni e scongiuri perdite occupazionali. Alla manifestazione parteciperanno anche delegazioni di lavoratori di aziende del settore Tlc.
“I report Infratel del Mise, il forum di settore, le associazioni dei consumatori, le audizioni parlamentari, da anni delineano un quadro da โultimi della classeโ per le Tlc in Italia – si legge in un comunicato congiunto dei sindacati – Il 40% della popolazione รจ priva di copertura adeguata, mentre il resto del Paese ha doppia/tripla rete: basti il dato di 12 milioni di cittadini che nella pandemia non hanno potuto usufruire di una โnormaleโ connessione ad internet. Siamo agli ultimi posti in Europa su copertura, digitalizzazione, cultura digitale. La pubblica amministrazione, la scuola, gli ospedali e le imprese non riescono a sfruttare le opportunitร della tecnologia digitale per i ritardi nellโinfrastrutturazione”.
“Ci sono problemi occupazionali da anni edi utilizzo di ammortizzatori sociali in tutto il settore. Negli ultimi cinque anni si sono persi 12 miliardi di ricavi a causa della competizione sui prezzi dettata da Agcom. E si sono allontanati gli investitori, non a caso tutti di altri paesi, spesso con aziende di Tlc nei propri paesi: lโItalia รจ la ruota di scorta di altri paesi. A novembre 2021รจ cambiato il management e il nuovo, guidato da investitori stranieri, vuole dividere lโazienda in piccole societร , in uno spezzatino che creerebbe esuberi (da 8 a 10mila) e distruggerebbe la principale realtร industriale del settore”.
Le proposte di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil: 1) ruolo centrale dellโex monopolista, pubblico o privato, ma verticalmente integrato; 2) intervento diretto dello stato per indirizzare e finanziare gli investimenti sulla base degli interessi del paese e non sulla base delle logiche di mercato e/o finanziarie; 3) regole a garanzia della remunerazione degli investimenti e della concorrenza sui servizi e non sullโinfrastruttura; 4) garanzia del controllo dello stato sullโinfrastruttura e sulla sicurezza nazionale in tutti gli aspetti (cyber security, privacy, tutela delle reti sensibili, ecc.).