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Mar 15 Lug 2025
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ToscanaCronaca🎧 Pochi giudici di pace e cause infinite, a Firenze "situazione drammatica"

🎧 Pochi giudici di pace e cause infinite, a Firenze “situazione drammatica”

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🎧 Pochi giudici di pace e cause infinite, a Firenze "situazione drammatica"
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Giudici e amministrativi come Leonida alle Termopili: in pochi a fronteggiare un carico di lavoro mostruoso. Nel 2024, oltre 64 mila le cause avviate in Toscana, circa il 35% in più rispetto alla riforma Cartabia. Col numero dei magistrati ridotto all’osso, i tempi per un causa diventano anni. A Firenze, in un ufficio fondamentale come la cancelleria civile, sono ancora fermi a una ventina di dipendenti. Una situazione disastrosa destinata a peggiorare, come denuncia l’Ordine degli Avvocati.

Giudici di pace in affanno, troppo pochi per troppe competenze. Il grido di allarme, non nuovo alle cronache, viene rilanciato dall’Organismo congressuale forense che parla di una macchina della giustizia in questo ambito prossima al collasso. La carenza di organico è un gap su quale la riforma Cartabia cala la carta di nuovi incarichi in capo al settore, dalle controversie per multe stradali alle cause per beni mobili fino a 10 mila euro, o il risarcimento da sinistri stradali fino a 25 mila, e per le quali si stimano ormai tempi medi di attesa di due anni; “ma c’è chi ne aspetta anche 4 o 5”, come dichiara il presidente dell’Ordine degli Avvocati Giorgio Paparo.

Scrive Repubblica che “la bomba di processi rappresenta tra il 70-80% delle pendenze attuali del carico civile”. A Firenze la sproporzione è lapalissiana: su 62 giudici di pace previsti, ve ne sono appena 10-15 e il rinforzo atteso di una decina di colleghi non cambierà la danza. “Servono risorse umane e tecnologiche, altrimenti – chiosa Paparo – sarà come mettere la polvere sotto il tappeto”.

Lo sa bene quel giudice che si è visto cambiare il pc guasto dopo appena, si fa per dire, 12 anni. Un prezzo troppo alto che pagano anche i cittadini, sempre più distanti e sfiduciati rispetto al sistema giustizia che, arrivando alle calende, potrebbe non servire più. Oggi riesce a coprire solo il 40% dei procedimenti. Tutte criticità messe nero su bianco e già sul tavolo del Ministero.