
Oltre 100 artiste e artisti coinvolti, 16 giorni di programmazione, 9 location, più di 30 appuntamenti in programma: dal 2 al 14 settembre 2025 (e in altre date “extra”) il Firenze Jazz Festival torna con una nona edizione che segna un nuovo passo avanti nel suo percorso di crescita. AUDIO Francesco Astore (Direzione artistica Firenze Jazz Festival).

Sono già attive, e hanno già prodotto dei buoni risultati, le prevendite del Festival. Per un periodo limitato di tempo, sono disponibili i biglietti Early Bird per il main stage, una vera occasione in quanto garantiscono uno sconto del 40% rispetto al prezzo dei singoli biglietti, un modo per premiare il pubblico più affezionato del FJF.
Qui svettano, in ordine alfabetico, Alabaster DePlume, Alfa Mist, Bassolino, Coca Puma, Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp e Planet Funk.
Il percorso musicale del FJF prosegue venerdì 5 settembre all’Habana 500 di Firenze. Sul palco Simona Palumbo Latin Quartet, un ensemble che invita a un viaggio musicale tra sonorità latinoamericane ed europee. Il repertorio del gruppo abbraccia generi come Fado, Samba, Bossanova, Tango e Bolero, alternando brani originali e rivisitazioni cantate nelle lingue d’origine. La voce e le percussioni di Simona Palumbo si intrecciano con le sonorità di Silvia Starnini, Elisa Aragno e Vito Miccolis, creando un’atmosfera ricca di sfumature e calore.
Il fine settimana porta a Villa Bardini due appuntamenti imperdibili. Sabato 6 settembre, la chitarrista e compositrice Eleonora Strino presenta il suo nuovo lavoro discografico con un trio che include Giulio Corini e Zeno De Rossi, entrambi musicisti di grande spessore nel panorama nazionale. La serata si conclude con il concerto di Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, due musicisti, tra i più eclettici del panorama italiano, uniscono la loro creatività per un concerto unico nel suo genere: un duo atipico in un gioco di equilibri tra melodia, ritmo, armonia ed elettronica. La voglia e la curiosità di entrambi i musicisti di esplorare con leggerezza territori musicali diversi nei quali potersi soffermare e insieme riprendere un nuovo percorso musicale.
Domenica 7 settembre, sempre a Villa Bardini, la musica ebraica occupa il centro della scena con due progetti distinti ma complementari. HaTzel L’ombra è un viaggio sonoro che esplora la memoria e l’identità dell’Italia ebraica, raccontando storie di dialogo e convivenza attraverso la musica. Sul palco si alternano Enrico Fink, Zeno De Rossi, Gabriele Coen, Alfonso Santimone e Francesco Bigoni. A seguire, il David Krakauer Acoustic Klezmer Quartet, una delle leggende della scena klezmer mondiale, presenta un concerto che unisce tradizione e innovazione, spiritualità e groove, con la partecipazione di William Holshouer, Jerome Harris e Michael Sarin. Mercoledì 9 settembre il Santa Rosa Bistrot ospita i Gogoducks, un trio formato da Francesca Remigi alla batteria, Luca Zennaro alla chitarra e Paolo Peruzzi al vibrafono, che propone due set di musica sperimentale a ingresso libero. Attivi in festival importanti come Umbria Jazz, il gruppo presenta un repertorio originale che esplora sonorità contemporanee e nuove forme musicali.

Il giorno dopo al Forte Belvedere debutta Francesco Cangi & The Lonely Rockets, appuntamento a cura di Fondazione Mus.e e primo progetto da leader del giovane polistrumentista, affiancato da Riccardo Onori, Antonio Amabile e Donald Renda. Il loro suono elettronico e visionario promette di offrire un’esperienza musicale innovativa e coinvolgente. Sempre mercoledì 10 e giovedì 11 settembre, allo hu Firenze Certosa camping in town, due serate gratuite celebrano ritmi globali e tradizioni popolari. Il 10 settembre, i Feel Good Productions propongono un dj set che spazia tra cumbia, funk, sonorità balcaniche e bassi potenti, presentando il nuovo album The Wizard of Coconut. Il giorno seguente, La Paranza del Geco rende omaggio alle danze tradizionali del Sud Italia con pizziche, tarantelle e canti antichi, evocando atmosfere di feste rituali e memorie collettive.