La stima del patrimonio immobiliare all’asta in Toscana supera il miliardo di euro. Nei primi mesi di quest’anno sono state organizzate 4.735 aste. è il dato che riporta La Repubblica Firenze, ricavato dall’osservatorio Brick di Berry srl, realtà che monitora e censisce il mercato delle aste immobiliari in Italia.
Audio: servizio di Viola Giacalone
Secondo quando riporta La Repubblica Firenze, Figline Valdarno attende un’offerta per un mega complesso immobiliare con ben 102 case, rimasto incompiuto dal 2010 e oggi in vendita a più di 4 milioni. A Lastra a Signa è senza proprietario Villa Pandolfini, una dimora storica risalente al Cinquecento. Ovunque nella regione spuntano strutture oggi vuote, ex aziende chiuse a causa dei debiti, ma che ancora valgono centinaia di migliaia di euro, a volte milioni, per la loro grandezza, ville signorili, alberghi, negozi, palestre e poi tante piccole abitazioni dislocate nei centri città come in campagna
La stima del patrimonio immobiliare all’asta in Toscana supera il miliardo di euro. Nei primi sei mesi di quest’anno, sommando ogni singolo appezzamento di terra e mattone, sono state organizzate 4.735 aste. È il dato ricavato dall’Osservatorio Brick di Berry srl, realtà che monitora e censisce, tra le altre cose, il mercato delle aste immobiliari in Italia.
In Toscana il lotto più caro è quello per cui l’asta era maggiormente attesa questa estate: le Terme di Montecatini. Serviva un’offerta da oltre 42 milioni entro il 16 luglio, mai arrivata nonostante visite e richieste di informazioni giunte al liquidatore giudiziale. Sono diverse le strutture all’asta a Montecatini e anche con cifre a sei zeri: come l’Istituto Grocco, chiuso dal 2008. Tanti degli immobili che passano dai tribunali di giustizia attendono di rinascere anche da dieci anni. Ma ci sono situazioni sopraggiunte anche solo nei mesi scorsi. Storie di imprenditori, di commercianti e soprattutto di famiglie che avevano costruito, ma sono state poi costrette a lasciare tutto. Una situazione in cui la pandemia e la crisi economica degli ultimi anni ha inciso e di cui ancora non si sono finiti di vedere gli effetti.
Sempre secondo il monitoraggio dell’osservatorio, proprio il 50% del mercato delle aste nel primo semestre è stato composto da immobili residenziali, con un valore totale di oltre 407 milioni. In questo momento a Firenze ci sono più di 600 lotti che attendono di essere comprati. Il più caro nella provincia (ma è anche uno dei più costosi in tutta la Toscana) si trova poco dopo le Piagge, in via Curzio Malaparte: un capannone ad uso commerciale alto quattro piani da 14 milioni e 600 mila euro. È finito all’asta a inizio agosto e il termine per presentare le offerte scade a dicembre. Tra i pezzi più pregiati nel fiorentino c’è anche un albergo con piscina e 16 camere da letto: è immerso nel verde di Certaldo, ci vogliono 5 milioni e mezzo per aggiudicarselo.
Un’altra fetta importante del mercato è rappresentata dagli immobili commerciali: il 21,7%, con più di 213 milioni di euro di beni. A livello geografico Firenze, con 819 aste di ogni categoria, è la provincia che ne ha contate di più finora. Segue Pisa con 730 e poi Pistoia con 551, che però ha il patrimonio di maggior valore: 212 milioni.
In totale, considerando come parametro la base d’asta, in Toscana fino a luglio sono stati messi in vendita 1 miliardo e 131 milioni di euro di beni. Tra i piccoli Comuni con il maggior numero di aste ci sono invece Scarlino, Cascina, Monsummano Terme, Montignoso, Pescia e Santa Croce sull’Arno.