Ven 3 Mag 2024

HomeToscanaCronaca"Vivere di lavoro, morire di lavoro", il secondo evento dell'associazione 11 agosto

“Vivere di lavoro, morire di lavoro”, il secondo evento dell’associazione 11 agosto

Si chiama “Vivere di lavoro, morire di lavoro” e sarà interamente dedicata al tema del precariato, dello sfruttamento e della sicurezza negata sui luoghi di lavoro la seconda uscita pubblica dell’Associazione 11 agosto, in programma domenica 25 febbraio a partire dalle ore 15 alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, a Firenze.

“Parleremo del lavoro riconosciuto dalla Costituzione e di quello reale, delle responsabilità di imprese e istituzioni, di quello che non si è fatto e che si dovrebbe fare, degli ‘irregolari’ e dei lavoratori fantasma che riescono ad avere un corpo soltanto quando, tragicamente, lo perdono”, spiegano gli organizzatori, precisando che si tratta di un’iniziativa nell’ambito dell’appello ‘Liberiamo Firenze’ in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze del 9 giugno.
“Due settimane fa al Puccini ci eravamo dati appuntamento alle Piagge per conoscere insieme la Comunità di don Alessandro Santoro e parlare delle buone pratiche che lì sono nate e che potrebbero aiutarci a cambiare Firenze. Ci teniamo in modo particolare, e lo faremo più avanti. Quello che è successo il 16 febbraio scorso nel cantiere Esselunga di via Mariti ci chiede di concentrarci sul lavoro: ce lo chiedono Mohamed El Farhane, Mohamed Toukabri, Taoufik Haidar, Luigi Coclite e Bouzekri Rahimi, che in quel cantiere sono morti”.
L’iniziativa di domenica 25 febbraio vedrà alternarsi al microfono esponenti del sindacato, della sanità e della politica cittadina, oltre a rappresentanze studentesche e dei movimenti cittadini introdotti dalla presidente dell’associazione 11 agosto Daniela Morozzi e dalla vicepresidente Sandra Gesualdi.
Tra gli interventi già confermati, quello dell’ex procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda e di Ornella De Zordo, che in Consiglio comunale seguì a lungo la vicenda della riqualificazione dell’area dell’ex Panificio Militare di Rifredi.
Poi, prima delle conclusioni affidate a Tomaso Montanari, sarà aperto il dibattito lasciando spazio alle idee, alle proposte e alle speranze del pubblico.
In preparazione c’è inoltre un’assemblea sulla pace, nel mondo e a Firenze: “saranno mesi intensi di partecipazione e di condivisione. Speriamo anche di felicità e fantasia”, concludono gli organizzatori. “Via via condivideremo luoghi e date che segneranno il percorso verso la costruzione di un’altra politica, capace di dare finalmente voce a chi non ce l’ha. Per provare a immaginare insieme un’altra Firenze. Una Firenze liberata dall’ingiustizia e dalla rassegnazione”.

Rock Contest 2023 | La Finale

Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)