Ven 29 Mar 2024

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Vicofaro, spari contro richiedente asilo: sono stati due tredicenni

Lo rende noto la polizia. I due ragazzini, secondo quanto spiegato dagli investigatori, hanno ammesso le loro responsabilità, motivando quanto accaduto come un “momento goliardico, escludendo qualsiasi riconducibilità a motivi razziali o politici”.

Sono due ragazzini di 13 anni gli autori delle offese e delle esplosioni di alcuni colpi a salve nei confronti di un cittadino gambiano avvenute la sera del 2 agosto a Vicofaro, nel comune di Pistoia. Lo rende noto la polizia. I due ragazzini, secondo quanto spiegato dagli investigatori, hanno ammesso le loro responsabilità, motivando quanto accaduto come un “momento goliardico, escludendo qualsiasi riconducibilità a motivi razziali o politici”.

 

Gli hanno detto “negro bastardo” e sparato due colpi a salve da una scacciacani. Così i due 13enni responsabili del gesto hanno ricostruito con la polizia l’episodio del 2 agosto scorso a Pistoia quando hanno voluto spaventare un migrante che faceva footing.

“E’ stata una goliardata – hanno detto  agli investigatori -, non ci sono dietro motivi ideologici”. I due, di origine italiana, frequentano le medie e abitano con le famiglie a Pistoia. La pistola scacciacani è del padre di uno di loro ed è stata trovata, senza il tappo rosso obbligatorio, durante le perquisizioni a casa. Trovati insieme all’arma anche 200 colpi a salve. Il 2 agosto prima di arrivare alla chiesa di Vicofaro, avevano fatto una ”sessione” di spari a salve in un terreno dietro una palestra. Poi, spostandosi in bicicletta, hanno incrociato il gambiano Buba Ceesay che si stava allenando, e hanno esploso i colpi.

Diversi testimoni hanno visto i due tredicenni sia nelle vicinanze della palestra  sia nei pressi della chiesa. E’ grazie a questi racconti che la polizia è riuscita a individuarli. Utili anche le immagini di alcune telecamere  e vari sopralluoghi.  I due ragazzi non sono imputabili poiché minori di 14 anni. La questura di Pistoia ha trasmesso gli atti alla procura minorile di Firenze che potrebbe attivare provvedimenti di tipo civile o amministrativo.

“Bisogna riflettere su un certo tipo di messaggio, xenofobo, razzista, che è passato arrivando a condizionare le coscienze dei giovanissimi”: così  don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, commenta l’individuazione dei due minori. “I media e la politica devono essere più responsabili, certamente le parole usate da Salvini in questi anni sono state gravi – ha aggiunto don Biancalani -. E’ stata data la stura a un cattivo sentimento, a tutti i livelli”.

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