Dom 28 Apr 2024

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Università, inaugurazione dell’anno accademico con Rettrice, Sindaco e Governatore

Firenze, si è tenuta nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, l’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023, presenti la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il governatore della della Regione Toscana Eugenio Giani.

Petrucci “Creare opportunità per trattenere studenti”.

Ampliare l’accesso, migliorare l’efficacia della formazione universitaria, ridurre la dispersione scolastica. Sono gli obiettivi illustrati dalla rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023, in corso a Palazzo Vecchio. Per il nuovo anno accademico sono previsti oltre 140 corsi di studio e una crescita del 3% dei nuovi iscritti. Petrucci ha sottolineato la necessità di “trasformare le presenze provvisorie, legate agli anni di studio, in scelte permanenti, al fine di creare le opportunità per trattenere quelli che saranno i nuovi professionisti e, forse, i nuovi cittadini di Firenze. Le nostre parole chiave sono recupero, reattività, responsabilità”. In riferimento al tema finanziario, ha spiegato Petrucci, “la solidità di bilancio del nostro Ateneo, seppur confortante, deve confrontarsi con le criticità dei forti incrementi dei costi dell’energia, delle materie prime e della spinta inflattiva. Gli interventi previsti nella legge di bilancio 2022 sono quasi interamente assorbiti dai piani straordinari e non aggiungono risorse utilizzabili per far fronte a questi incrementi”. L’Università deve essere per Petrucci il “punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro per i suoi studenti e laureati. L’Ateneo fiorentino parla al mondo”.

Nardella in merito all’università: “Serve un fondo nazionale per offrire alloggi ai fuori sede“.

“Credo che il tema dell’Università rimane centrale in una idea di sviluppo economica e culturale del nostro Paese. Ancora troppe volte non ci sono collegamenti tra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione, penso ad esempio al grande fabbisogno di personale medico”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze. “Io per esempio sono convinto – ha aggiunto – che si dovrebbe eliminare il numero chiuso nella facoltà di Medicina perché la selezione si faccia durante il corso e la formazione, e non a priori con dei test. Lo stesso vale per altri tipi di professione per cui ci vuole un maggiore collegamento fra il mondo delle imprese e dell’economia ed il mondo della formazione universitaria e della formazione superiore.

Quindi mi auguro che il governo lavori ad un patto vero e proprio”. Nardella ha parlato anche dei “servizi che si danno agli studenti. Le nostre Università vivono ed interagiscono con le città ed è fondamentale ad esempio affrontare il tema degli alloggi per gli studenti. Io credo che il governo debba mettere in campo un fondo nazionale per aiutare le amministrazioni delle città universitarie, e le Regioni con le loro aziende di diritto allo studio, a offrire alloggi per ospitare gli studenti fuori sede. Questo non è solo un tema fiorentino ma nazionale: il governo deve poter supportare le Regioni e le città universitarie. Spesso gli studenti fuori sede si trovano a dover affrontare il problema del caro affitti soprattutto in quelle città, e sono tante, da Firenze a Roma, a Milano, che hanno dei costi immobiliari molto alti e dei canoni di affitto medio molto elevati perché condizionati dal mercato. In questo modo gli studenti universitari non possono trovare alloggi a prezzo di mercato perché sono troppo cari”.

Giani: “Servono risorse per rilanciare sistema”.

Per rilanciare il sistema universitario servono “risorse, il mondo dell’Università e della ricerca è il domani. Deve essere poi costruito un rapporto fra ricerca e mondo del lavoro”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, parlando a margine dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Firenze. “Abbiamo numerosi fondi europei, Pnrr, che si fondano sull’innovazione e sull’eccellenza da un punto di vista della ricerca ambientale” ma si deve andare verso “una ricerca sempre più collegata con il mondo dell’impresa, dell’imprenditorialità e del lavoro”.

Bernini: “A lavoro per realizzare progetti Pnrr”.

“Il ministero dell’Università, della Ricerca scientifica e tecnologica c’è. Noi ci siamo, abbiamo cercato di dimostrarlo in questi primi mesi, tra l’altro abbiamo ereditato un’esperienza di Pnrr che ha dato opportunità sia all’Università, sia agli enti di ricerca, sia agli enti di formazione, per cominciare a immaginare le opere del futuro”. Lo ha detto il ministro dell’Università Anna Maria Bernini intervenendo in videocollegamento all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Firenze. “Noi ci siamo per fare in modo che queste opere possano essere messe a terra – ha aggiunto – cercando di semplificare la complessità, cercando di sburocratizzare per quanto possibile i momenti che rallentano un processo che deve essere un detonatore di crescita” anche perché “il 2026 è domani mattina”.

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