Gio 25 Apr 2024

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Tweet pro Hitler: Fioramonti, “casi isolati, attenzione toni e strumenti”

Il ministro Lorenzo Fioramonti è convinto che casi come quello del docente di Siena che ha pubblicato i tweet a sostegno di Hitler siano “isolati”, ma, ha aggiunto, “oggi la tecnologia non aiuta, uno si lascia andare, forse esageriamo anche noi a volte a pensare che il dibattito sui social sia specchio della società, forse non è così. Resta il fatto che a chi ha un ruolo istituzionale, che sia un ministro, un rettore e un docente universitario, spetta una certa chiarezza nel modo in cui si espone di fronte a certi temi”. Così Lorenzo Fioramonti, ministro dell’istruzione ha commentato, a margine di un evento a Firenze,  rispondendo ad una domanda su Emanuele Castrucci, docente di filosofia del diritto, autore di alcuni tweet sul suo profilo in favore di Hitler.

“Sono preoccupato – ha anche detto – che un certo modo di fare politica e una certa esasperazione di toni sulla stampa dove ormai tutto è passabile, stia in qualche modo scatenando il peggio in una parte della popolazione. Questo va contrastato perché esiste la libertà di pensione, la libertà di espressione ma questa si esercita all’interno dei limiti posti dalla Costituzione”.
Fioramonti ha poi detto di essere contento “che l’Università di Siena abbia reagito in maniera molto decisa e tempestiva, ho avuto modo di interagire da subito con il rettore Francesco Frati per fare in modo che anche di fronte a queste situazioni si possa dare un segnale di concretezza e tempestività. Di fronte all’apologia di un passato funesto come nazismo e fascismo non si scherza”.

Anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni è intervenuta circa l’accaduto: “Noi abbiamo preso da subito posizione come Regione Toscana, non è una cosa complicata: l’apologia del fascismo è un reato per la nostra Costituzione e noi come Regione abbiamo chiesto l’allontanamento di questo professore che non può stare a contatto con i nostri giovani”. Quetse le sue parole, a margine dell’evento ‘La ricerca va in scena’ a Firenze parlando con i giornalisti.

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