Col regolamento che vieta nell’area Unesco di Firenze caddy, risciò o altri mezzi atipici per portare i turisti “Firenze potrà essere la prima città d’Italia” ad avere qualcosa del genere. Si tratta “di un’esigenza non più rinviabile” Lo ha dichiarato l’assessore al turismo e sviluppo economico del Comune di Firenze Jacopo Vicini in Consiglio comunale.
Col regolamento che vieta nell’area Unesco di Firenze caddy, risciò o altri mezzi atipici per portare i turisti “Firenze potrà essere la prima città d’Italia” ad avere qualcosa del genere, si tratta “di un’esigenza non più rinviabile” e “raccogliendo le istanze degli operatori abbiamo previsto che il regolamento entrerà in vigore il 15 ottobre”. Lo ha dichiarato l’assessore al turismo e sviluppo economico del Comune di Firenze Jacopo Vicini in Consiglio comunale. Stamani è previsto il voto della delibera e la giunta ha presentato un emendamento dove si indica la data del 15 ottobre come entrata in vigore.
In concreto, il trasporto effettuato con veicoli atipici viene vietato su tutta l’area Unesco a eccezione delle navette elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare alcune caratteristiche (massimo otto passeggeri, colore bianco e dotate di tutti i dispositivi di sicurezza) e transitare solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta.
“Il nulla osta – ha aggiunto Vicini – avrà durata di un anno e sarà a carattere sperimentale. Dall’1 aprile 2026 abbiamo previsto che a bordo dovrà essere presente un accompagnatore turistico e una figura turistica abilitata. Abbiamo costruito un sistema importante di controlli e sanzioni che prevedono 500 euro di sanzione per chi svolge attività fuori da percorsi determinati, per chi li svolge con veicoli diversi dalla navetta turistica e per chi li svolge con la cosiddetta ‘pesca su strada’. Sono poi previste 160 euro per altre irregolarità”.