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Sab 19 Lug 2025
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ToscanaAmbienteToscana: esposto delle associazioni ambientaliste contro gestione vegetazione dei fiumi

Toscana: esposto delle associazioni ambientaliste contro gestione vegetazione dei fiumi

Le associazioni ambientaliste Lipu, Wwf, Italia Nostra, Grig e Isde hanno presentato un esposto alle procure toscane, ai ministeri competenti ed ai carabinieri forestali in merito alla gestione non sostenibile dei corsi d’acqua in Toscana.

Nell’esposto le associazioni ambientaliste diffidano la Regione Toscana dall’autorizzare gli enti delegati come i Consorzi di bonifica e amministrazioni provinciali, a procedere con il taglio o lo sfalcio di alberi e altra vegetazione ripariale nel periodo riproduttivo dell’avifauna selvatica (marzo-luglio) e dall’effettuare qualsiasi attivitร  inibita dalla normativa nazionale e regionale.

“I fiumi – spiegano le associazioni in una nota – sono elementi fondamentali del territorio e devono assicurare una buona qualitร  delle acque; caratterizzano il paesaggio e sono ricchi di biodiversitร . Come รจ stato ribadito dagli accademici delle universitร  al convegno ‘Fiumi e natura’ svolto lo scorso 5 aprile a Firenze, il rischio idraulico puรฒ essere gestito contestualizzandolo a ogni tratto fluviale, e deve considerare sia gli aspetti di sicurezza idrogeologica che la tutela degli ecosistemi. In tutto questo, la vegetazione ripariale, che svolge un ruolo importante limitando l’erosione e rallentando la corrente dei corsi d’acqua, va gestita adeguatamente”.

Negli ultimi anni le associazioni hanno rilevato come gli enti gestori attuino interventi invasivi su ampia scala, con il taglio completo di alberi, anche ad alto fusto, ed altre piante, e come le normative vigenti e le linee guida non vengano rispettate. “Peraltro – concludono – la Regione Toscana รจ inadempiente anche nel rispetto della tempistica con cui dovevano essere emanate le ‘direttive per la conservazione e la protezione dell’ecosistema toscano nell’ambito della progettazione ed esecuzione degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei corsi d’acqua’ previste dall’art. 32 della Legge regionale 70/2018”.