Dom 5 Mag 2024

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Toccafondi-Nencini: opere pubbliche vanno fatte presto e bene

Il deputato Gabriele Toccafondi e il senatore Riccardo Nencini si sono espressi sul tema scottante delle infrastrutture nell’area fiorentina: tav, tramvia, terza corsia A1. Tutte opere che “sono necessarie e vanno fatte senza più indugi o ritardi, presto e bene”.

“Le opere pubbliche sono necessarie e vanno fatte senza più indugi o ritardi, presto e bene”. E’ questa la posizione del deputato Gabriele Toccafondi e del senatore Riccardo Nencini, espressa durante una conferenza stampa convocata insieme al consigliere della Città Metropolitana, Marco Semplici.

“Si deve creare un asse – ha detto Toccafondi – tra tutte quelle persone che a Firenze pur non provenendo da un percorso di sinistra, del Pd o altro, pensano che occorre andare avanti, occorre fare le riforme e le infrastrutture per questa città, sicuramente non fermarsi o tornare indietro”.

Riguardo al sistema tramviario di Firenze, i due parlamentari hanno detto che “occorre trovare le risorse necessarie per completarlo, far partire i lavori, realizzare e portare a termine l’intero progetto collegando con la tramvia anche il centro e la parte sud est del territorio”.

Il deputato e il senatore hanno parlato anche del nodo dell’Alta velocità fiorentina. “Firenze – hanno detto – non può fare a meno di questo strumento di collegamento veloce”, e “questa incertezza produce tra i suoi effetti negativi quello di non permettere alla stazione di Santa Maria Novella di avere altri spazi per far fermare nuovi treni ad Alta velocità e consentire ulteriori collegamenti”.

E’ inoltre necessario per Nencini e Toccafondi completare la terza corsia della A1 che deve “essere funzionale e rappresentare di fatto la ‘circonvallazione’ dell’area fiorentina con la terza corsia da Incisa a Barberino”. E sull’aeroporto hanno spiegato che “dei 150 milioni assegnati all’aeroporto di Peretola, 50 sono stati prorogati da norme legislative fino a tutto il 2019, gli altri 100 milioni non sono nella disponibilità del Mit, ma sono nel bilancio di Enac”.

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