È quanto ha dichiarato l’assessora allo sport del Comune di Firenze Letizia Perini rispondendo ad un question time sul circolo di via dell’Erta Canina venduto di recente. E sulla Flog l’assessora ribadisce: “coinvolgimento dei cittadini è quotidiano”
Al momento il tennis Carraia “non ha chiesto un cambiamento della destinazione d’uso” che rimane quella di “servizi sportivi privati ad uso pubblico”. È quanto ha dichiarato l’assessora allo sport del Comune di Firenze Letizia Perini rispondendo ad un question time sul circolo di via dell’Erta Canina venduto di recente.
“L’apposita scheda del regolamento urbanistico – ha aggiunto l’assessora Perini- consente, per mantenere attivo l’impianto sportivo, un modesto ampliamento dell’offerta dei servizi con la realizzazione di ulteriori campi da tennis oltre che di nuovi locali di servizio nella misura di 200 metri quadrati. Il tennis Carraia rimane quindi un presidio sportivo privato aperto alla cittadinanza”.
“Anche l’amministrazione è preoccupata per quanto sta accadendo e fin dall’inizio ci siamo attivati per avere contatti con la futura proprietà – ha proseguito Perini -, vorremmo soprattutto capire qual è l’idea di utilizzo dello spazio. Il tennis Carraia fa parte integrante della storia sportiva fiorentina e ci auguriamo che la nuova proprietà voglia continuare questa gloriosa tradizione. Da parte nostra siamo pronti a fare tutto ciò che è possibile per garantire l’esistenza di un circolo sportivo che è anche un importante presidio di socialità e di sicurezza per l’intero quartiere”. “Resta il fatto – ha concluso l’assessora allo sport – che se la nuova proprietà volesse farlo diventare la pertinenza di una villa privata dovrebbe chiedere il cambiamento della destinazione d’uso con una richiesta di variante urbanistica ed ottenere il via libera da parte del Consiglio comunale”.
A proposito della Flog e della vivibilità del quartiere Poggetto “sono sempre presenti i percorsi di ascolto. Il coinvolgimento dei cittadini è quotidiano, così come i percorsi di ascolto” ha dichiarato invece sempre oggi Perini, rispondendo ad una domanda di attualità di Francesco Casini (Iv).
“C’è più bisogno di polizia municipale quando in un luogo non c’è attività – ha aggiunto -. Forse c’era più bisogno di polizia municipale quando il Poggetto era un luogo abbandonato”. L’obiettivo è “non recare fastidio alla cittadinanza, loro stessi si sono attrezzati per avere personale adeguato. Per la sicurezza ci saranno tre persone” dedicate quando ci saranno i concerti “e una quando non ci saranno” tali eventi. “Noi siamo disponibili – ha concluso Perini – a valutare se ci sarà bisogno di ulteriori presenza di persona a garantire la sicurezza”.