Firenze, il piano dehors adottato dal Comune e le scelte sulle tipologie ammesse in piazza Duomo e via dei Renai sono legittimi e ragionevoli, questo quanto ha stabilito il Tar Toscana dando ragione al Comune e rigettando i cinque ricorsi presentati da tre esercenti di piazza Duomo e due di via dei Renai.
Il nuovo piano dehors, approvato a fine dicembre 2017, prevede per piazza Duomo il passaggio dalla tipologia B (pedana e ombrellone) alla tipologia A (solo tavoli e sedie senza pedana) e per via dei Renai il passaggio dalla tipologia C (pedana con copertura fissa) alla tipologia B (pedana e ombrellone).
Il Tar ha sdoganato le scelte adottate su piazza Duomo e via dei Renai, che sono state correttamente motivate nella delibera di giunta con la quale si รจ approvato il nuovo piano sottoscritto con la Soprintendenza.
In particolare, si legge nella sentenza: “nella parte motivazionale [della delibera] si evidenzia, con scelta ragionevole, che โla protezione degli assi visuali e dei coni visivi debba avere la prioritร e, nelle valutazioni strategiche e decisionali generali, si debba tenere conto anche della pressione turistica e quindi di โspazioโ fisicamente occupato da turisti e residenti nei loro spostamentiโ.
Si tratta di una scelta di bilanciamento tra lโinteresse pubblico alla fruizione, da parte della collettivitร e in particolare dei numerosi turisti che affluiscono a Firenze, dei monumenti ivi collocati, e lโinteresse proprio degli esercenti attivitร di somministrazione a mantenere gli spazi dedicati alla stessa.
“In tale scelta, lโAmministrazione, con obbligo di motivazione che ora รจ stato assolto, รจ libera di ritenere la prevalenza dellโuno o dellโaltro interesse, pur nei limiti della ragionevolezza che in questo caso appaiono rispettati posto che lโattivitร di somministrazione allโaperto non รจ totalmente inibita, ma declinata con modalitร tali da favorire la visuale dei beni facenti parte del patrimonio culturale fiorentino”.
“Il potere discrezionale della pubblica amministrazione – continua il Tar – appare correttamente esercitato proprio perchรฉ non pone una disciplina uniforme in tutto il territorio interessato, ma distingue caso per caso in relazione alle caratteristiche proprie di ciascuna strada e ciascuna piazza del centro storico cittadino. Il trattamento รจ differente poichรฉ differente รจ la realtร materiale su cui le Amministrazioni si trovano a intervenire, sicchรฉ alcun vizio di disparitร puรฒ essere dedotto a questo riguardo”.
Gli esercenti dovranno quindi adeguarsi entro marzo 2020 alla nuova tipologia prevista dal piano