Giani: “Microzone rosse sono state un grande successo”

Pisa, il governatore della Toscana, Eugenio Giani, parlando oggi a Pisa con i giornalisti che gli chiedevano un commento sulla Toscana in zona rossa da lunedì, ha espresso il suo parere positivo riguardo alla strategia adottata di applicare zone rosse limitatamente a specifiche aree comunali o provinciali.

“Capisco bene il disagio di chi è costretto a chiudere ma quando ieri alle 13 mi hanno comunicato che gli uffici avevano visto la comunicazione dei 102 positivi del 24 marzo a Prato, – ha detto il presidente Giani – ho fatto una scelta sicuramente impopolare ma ho preferito la trasparenza. Tuttavia, le zone rosse localizzate delle scorse settimane ci hanno permesso di garantire a livello regionale una maggiore libertà rispetto ad altre aree del Paese, quindi non sono state un fallimento ma un successo”.

“Dico alle categorie che dovranno chiudere da lunedì che se vi è zona rossa è consigliabile anche per loro che essa avvenga il prima possibile – ha aggiunto Giani – per evitare la diffusione del contagio. Oltretutto questa si sovrappone per tre giorni a quella nazionale”.

Per Giani, “le microzone rosse sono state un grande successo perché grazie a esse la Toscana ha avuto solo una settimana di zona rossa da gennaio. Altrimenti avremmo avuto quello che è successo in altre regioni dove c’è la zona rossa da lungo tempo. Mi piacerebbe che venisse riconosciuto – ha concluso – che noi, grazie alla zona arancione e a una breve zona rossa abbiamo consentito la libertà di movimento per lungo tempo. Siamo partiti l’11 gennaio e con la dad al 50% abbiamo tenuto le scuole aperte”.

Zona Rossa per la Toscana, Speranza contraddice Giani

Firenze, con un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha dato l’annuncio del passaggio della Toscana in zona rossa.

“Il Ministro Roberto Speranza mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia del Comitato Tecnico Scientifico – si legge nel post del presidente Giani – I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge approvato dal Governo Draghi di 250 su 100mila abitanti”. E quindi la Toscana è in zona Rossa.

“Il decreto del Ministero della Salute prevede quindi la zona rossa per la Toscana da lunedì 29 Marzo fino al 6 Aprile – aggiunge Giani – tenendo conto che nei giorni 3-4-5 Aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia”.

Una doccia fredda per quei toscani che erano ancora in zona arancione, e che soltanto ieri alla domanda se la Toscana sarebbe rimasta zona arancione per la prossima settimana, si erano sentiti rispondere dal presidente Giani: “Direi proprio di no: siamo a 248 nuovi casi su 100mila abitanti, e abbiamo un Rt di 1,09-1,10, quindi siamo in zona arancione”.

Secondo quanto riportato dalla pagina online della Repubblica, ai dati considerati ieri mancavano 102 positivi, che sono stati rilevati a Prato e che non savrebbero dovuto essere conteggiati nei numeri di oggi, ma appunto in quelli di ieri, e con l’aggiunta di questi 102 casi si è superato la soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti, che stabiliscono l’ingresso in zona rossa.

Toscana in zona rossa? Giani: “No, per dati resta arancione”

Firenze, Toscana in zona rossa? “Direi proprio di no: siamo a 248 nuovi casi su 100mila abitanti, e abbiamo un Rt di 1,09-1,10, quindi siamo in zona arancione”. A parlare è Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

“Naturalmente la decisione formale è quella di domani del Cts ma ci sono tutti i dati oggettivi per essere in arancione”. Lo stesso Giani ha anche aggiunto che “da domani mattina individuerò province o aree territoriali della Toscana da mettere in zona rossa. Un lavoro che ha funzionato”.

Riguardo all’andamento della pandemia nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 1.518 casi, con un tasso di positivi pari al 6,14%, numeri in rialzo rispetto a ieri. Cala invece il totale dei ricoveri: sono 1.727, 14 in meno rispetto a ieri, di cui 257 in terapia intensiva, 4 in più. Si contano purtroppo altri 22 decessi.

La provincia di Firenze intanto nelle ultime 24 ore conta 494 contagi in più e supera così i 50.000 casi da inizio pandemia: per la precisione sono 50.335. Riguardo ai numeri delle vaccinazioni il monitoraggio della fondazione Gimbe sui dati del ministero della Salute aggiornati al 24 marzo, conferma che la Toscana è tra le ultime regioni per numero di over 80 vaccinati contro il Covid, sia per la prima che per la seconda dose: complessivamente ha ricevuto almeno una dose di vaccino il 23,7% degli ultraottantenni (le media nazionale è del 27,4%).

Il 6,1% ha avuto entrambe le somministrazioni, a fronte di una media nazionale del 19,1%. E su questo fronte Giani stamani ha parlato di una task force con la Protezione civile, a partire dall’inizio della prossima settimana, per arrivare dove ci sono problemi sulla campagna di vaccinazione. Parlando ancora della campagna vaccinale, Giani ha detto che ieri “abbiamo somministrato 24mila dosi, una cifra molto alta che dimostra che quando i vaccini li abbiamo li somministriamo agli anziani, agli iper-fragili e a coloro che ne hanno diritto sulla base dell’età, e oggi prevedo che si possa superare ancora quella cifra. Poi certo ci dobbiamo fermare quando non ne abbiamo più”.

Zona rossa per altri tre comuni della provincia di Lucca

Lucca, altri tre comuni in zona rossa dal 24 marzo, sono Altopascio, Bagni di Lucca e Villa Basilica.

Per i tre comuni la zona rossa si protrarrà fino al 28 marzo: per cinque giorni quindi saranno chiuse le scuole e le attività commerciali, eccetto gli alimentari e quelle di prima necessità. Vietati anche gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o comunque di grave urgenza.

A Bagni di Lucca il lockdown è motivato dall’escalation dei nuovi casi, una trentina negli ultimi giorni, con un focolaio alla scuola d’infanzia di Ponte a Serraglio. Adesso i contagi complessivi sono 55, su una popolazione di poco più di 6mila persone.

A Villa Basilica i numeri sono più contenuti ma rapportati ad una popolazione ancora minore, 1.600 abitanti circa: in totale i nuovi contagiati sono 21 dall’inizio del mese.

“Avevo detto – spiega in una nota il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio – che avremmo monitorato quotidianamente la situazione e, se qualora il dato fosse andato verso un peggioramento anziché un miglioramento, avrei chiesto al presidente Eugenio Giani di istituire la zona rossa”.

“E così ho fatto – continua il sindaco – negli ultimi tre giorni (sabato, domenica e lunedì) il numero quotidiano dei nuovi positivi segna un generale aumento, anziché una decrescita (si va dal picco dei 16 positivi di sabato, ai 10 di ieri, ai 9 di oggi). Numeri che, se rapportati agli stessi giorni della scorsa settimana, rivelano una tendenza della curva che va verso l’alto e non verso il basso. Anche il tasso settimanale di contagio ogni 100mila abitanti è cresciuto e con le ultime rivelazioni siamo sopra i 400 casi. Una crescita repentina ed è per questo motivo che ho deciso di intervenire subito”.

“Purtroppo – aggiunge – non è solo Altopascio a crescere: cresce il tasso di positività a livello regionale (oggi sfiora l’8,5 per cento, mentre ieri era fermo al 6,5 per cento) e a livello provinciale. L’intera provincia di Lucca, negli ultimi tre giorni, ha superato la soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti sui 7 giorni. Non era mai successo prima. E cresce il tasso di contagio anche nella Piana di Lucca: è una crescita lenta, in alcuni territori più lenta di altri, ma è comunque una crescita costante. Di fronte a tutto questo io continuo a sostenere che sia inefficace agire per chiusure localizzate o comunali, senza prendere una decisione a livello generale. La politica serve per decidere, non per farsi trascinare dalla corrente: credo che sarebbe più opportuno scegliere una zona rossa a livello provinciale e, addirittura, a livello regionale. I dati vanno in questa direzione e intervenire ora consentirebbe di uscirne prima, per tutti”.

Grosseto rossa insieme altri 6 comuni provincia

Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco del capoluogo maremmano, ha annunciato sulla sua pagina Facebook, che da lunedì 22 marzo, entrano in zona rossa Grosseto e altri comuni della provincia grossetana: Scarlino (che è già zona rossa), Castel del Piano, Seggiano, Roccastrada, Follonica e Arcidosso, spiegando inoltre che anche Gavorrano potrebbe entrare in zona rossa, pur avendo numeri sotto la soglia, su richiesta del sindaco Andrea Biondi.

“A seguito di un confronto sui dati dei contagi avvenuto con il direttore generale Asl Antonio D’Urso – scrive il sindaco di Grosseto – e a seguito della videoconferenza di oggi con il presidente della Regione Eugenio Giani e tutti i sindaci del territorio, compreso il Prefetto Fabio Marsilio, il Governatore della Toscana firmerà un’ordinanza che renderà  il Comune di Grosseto zona rossa come altri Comuni della nostra provincia cioè Scarlino (che è già zona rossa), Castel del Piano, Seggiano, Roccastrada, Follonica e Arcidosso e forse Gavorrano, su richiesta de sindaco Biondi, benché sotto soglia (su questi ultimi è in corso una ulteriore verifica dei dati e la decisione definitiva). Si è infatti optato per la chiusura dei singoli Comuni che hanno un tasso superiore al limite previsto per legge, così da lasciare in questa settimana più liberi gli altri che rimangono in zona arancione e monitorare la situazione”.

“Il provvedimento si rende necessario a seguito dell’aumento dei contagi registrato in particolare nel corso dell’ultima settimana, che ha riguardato in generale la nostra provincia e – in modo particolare aggiunge il sindaco – anche il territorio grossetano (per il Comune di Grosseto il tasso è 432 su 100mila abitanti). Siamo infatti sopra la soglia prevista per il passaggio da zona arancione a rossa e questo impone di prendere provvedimenti immediati per fare in modo che la situazione resti sotto controllo”.

“L’invito è quindi a rispettare le norme, a prestare attenzione al distanziamento e ad evitare assembramenti: al momento non ho intenzione di emettere ordinanze ulteriormente restrittive, come la chiusura di alcuni luoghi pubblici, ma – proprio per questo – mi affido al buonsenso e alla correttezza dei cittadini. Prestiamo attenzione!”.

“I controlli nel weekend e nelle prossime settimane – avverte il sindaco – poi saranno ulteriormente intensificati”.

Zona Rossa: Fucecchio, San Miniato, Montopoli, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto

Firenze, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani durante una diretta Facebook, tenutasi dopo la riunione del Ceps del venerdì sera, ha fatto il punto sulla situazione della pandemia in Toscana annunciando nuovi comuni e provincie in zona rossa.

“Abbiamo tre province che superano i 250 contagi su 100mila abitanti: la provincia di Arezzo con 266, la provincia di Pistoia con 356, la provincia di Prato con 366. – ha sintetizzato i dati Giani – Per queste province propongo la zona rossa, le riunioni sono state fatte oggi con Pistoia, e saranno fatte nella serata con Arezzo e Prato“.

“Vi è una decisone che posso già preannunciare di area che riguarda la zona rossa – ha poi aggiunto il presidente Giani – per l’area cosiddetta del comprensorio del cuoio tra le province di Pisa e Firenze, ovvero i cinque comuni di Fucecchio, San Miniato, Montopoli, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto”.

Riguardo alla situazione regionale Giani ha detto di “aver avuto assicurazione che, nonostante molte Regioni passino in zona rossa, la Toscana ci arriva vicino, siamo a un Rt 1,20 e il limite è 1,25 siamo a 217 casi positivi su 100mila abitanti e il limite è 250, ma siamo in zona arancione”. Oggi intanto il report giornaliero riporta 1.304 positivi in più, un tasso di positività che sale al 5,3, altri 25 decessi e i ricoveri che aumentano di altri 22 arrivando a superare i 1.500: per la precisione sono 1.510 di cui 218 in terapia intensiva, 10 in più rispetto a ieri (+4,8%).

“La Toscana ha una sua zona bianca. Nella giornata di oggi non ci sono contagi nell’Isola d’Elba. La prossima settimana chiedero’ al governo, se è possibile, come avviene per la Sardegna, di definire anche il nostro arcipelago in zona bianca”.

“Non ci saranno provvedimenti restrittivi maggiori nell’area senese – ha aggiunto Giani -. In realtà l’area intorno a Siena è ad una media di 305” contagi per ogni 100mila abitanti. “Viene tenuta giu’ dall’Amiata che ha una media di 127. Ha una situazione meno problematica delle altre l’area di Grosseto, lo stesso buoni dati vengono dalla Lunigiana, dalla Valle del Serchio, anche da Firenze e dal Mugello, da Pisa e da Livorno, così come in Val di Cecina”.

Infine sul fronte vaccini e caso Astrazeneca, sempre Giani oggi ha spiegato di capire le preoccupazioni dei cittadini “per le notizie che arrivano dai Paesi europei che hanno sospeso la somministrazione o il fatto che anche noi ci siamo adeguati” per 15 dosi del lotto sospeso da Aifa. “Però di quel lotto in Toscana abbiamo somministrato dall’11 di febbraio al 24 di febbraio 15mila dosi e nessuno ha avuto problemi”.

“È evidente – ha aggiunto – che il contesto mediatico sta portando a delle disdette di prenotazioni, in questo caso rimettiamo quelle dosi” disponibili “nel momento in cui finiscono le vaccinazioni che erano state prenotate e quindi vi sarà sul portale la possibilità di prenotarsi per chi non ha potuto. Non sono quantità importanti e ritengo che stiamo facendo tutto con la massima cura, in Toscana non è accaduto nulla sono state migliaia le dosi somministrate”

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