Incidente sul lavoro: in codice rosso operaio che lavorava in cantiere A12

Si tratta del terzo incidente grave sul lavoro in soli due giorni in Toscana. L’uomo ha 29 anni ed è stato trasportato in codice rosso all’Ospedale Cisanello di Pisa.

Un altro incidente sul lavoro in Toscana. Un operaio di una ditta che stava effettuando dei lavori per conto della Salt sull’autostrada A12 Genova-Livorno all’altezza del quartiere Bicchio a Viareggio (Lucca) è rimasto ferito dopo che materiale pesante gli è caduto addosso.

L’uomo, in base alle prime informazioni, ha riportato un trauma da schiacciamento agli arti inferiori e frattura venendo poi trasportato all’ospedale Cisanello di Pisa in codice rosso con un’ambulanza della Croce Rossa di Viareggio. Sempre da quanto spiegato l’operaio è sempre stato cosciente.

Sono intervenute sul posto anche l’automedica sud, la polizia stradale e il personale della prevenzione per gli infortuno sul lavoro dell’Asl Toscana nord ovest. Quello di stamani è il terzo infortunio sul lavoro in due giorni in Toscana, uno dei quali mortale avvenuto ieri in una cartiera nel Pistoiese. La vittima un operaio di 58 anni che è stato investito da un carrello elevatore nel piazzale della ditta.

Nell’intero 2021 sono morti 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro: di questi 695 sui luoghi di lavoro, con un aumento del 18% di questa tipologia rispetto al 2020.

“Dignità è azzerare le morti sul lavoro. Un richiamo netto e severo che diventa ancora più stringente di fronte al dolore e alla rabbia per l’ennesima vita spezzata su un luogo di lavoro”. Queste le parole del Presidente della Toscana Eugenio Giani pronunciate in occasione del giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Viareggio: smascherato finto chirurgo estetico. Beni per 100mila euro

Viareggio – Operava all’interno di centri estetici, studi di commercialisti, sui lavatesta di parrucchieri e in alcune abitazioni. Il pagamento, poi, variava tra i 150 e i 300, rigorosamente in contanti. Questo il piano di un finto chirurgo estetico smascherato dalla Guardia di Finanza.

Sequestrati dalla guardia di finanza provinciale di Lucca beni per circa 100mila euro a un finto chirurgo estetico di Viareggio (Lucca) che per anni ha esercitato abusivamente l’attività medica, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione. Le indagini, condotte dai finanzieri del gruppo di Viareggio, sono state avviate nel febbraio del 2021, quando il finto chirurgo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente.

Identificata anche la vasta clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana, ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia.
Sono state, inoltre, individuate altre quattro persone che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti.

In svariate occasioni, il falso chirurgo è risultato aver effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiere e anche all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza Covid. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti.

All”uomo è stato contestato anche il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico per aver comunicato all’ufficio anagrafe del Comune di Viareggio, all’atto del rilascio della carta d’identità, di essere medico chirurgo. Il sequestro di beni ha riguardato denaro contante, disponibilità bancarie, gioielli e orologi di lusso, nonché la carta d’identità attestante la falsa professione medica.

Viareggio, scossa di terremoto di magnitudo 3.8

Viareggio, un terremoto di magnitudo 3.8 è avvenuto nell’area della città toscana.

L’ipocentro è stato localizzato nella zona di Viareggio, in provincia di Lucca a 8 km di profondità. Ne dà notizia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Non si hanno al momento notizie di danni a persone o cose. La scossa, secondo quanto si legge sui social network, è stata avvertita distintamente dalla popolazione.

“Alle 2,36 di questa notte, il nostro territorio è risultato epicentro di una scossa di terremoto di magnitudo pari a 3.8 gradi Richter e una profondità di circa otto chilometri. Nel corso della nottata ci sono state poi ulteriori tre piccole scosse, per lo più strumentali (fonte Ingv). La prima scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione con conseguente comprensibile agitazione e paura. Tuttavia ad ora non risultano, per fortuna, segnalazioni di danni a cose o persone. Attualmente sono in corso ulteriori controlli: aggiornamenti nelle prossime ore”. Lo scrive stamani il sindaco di Viareggio (Lucca) Giorgio Del Ghingaro su Fb.

Delle scosse successive alla prima, di cui parla anche il primo cittadino di Viareggio, l’Ingv le ha registrate con epicentro più vicino a Vecchiano (Pisa) ma prossimo anche a Viareggio. La più forte è stata di magnitudo 1,7, registrata alle 3.38, a seguire una di 1,4 alle 5.40, entrambe a una profondità di 8 km, la terza di 1,3 alle 6.51, a una profondità di 10 km.

“Sono in contatto con la sala regionale, subito attivate le procedure per verificare eventuali danni”, questo è il post che il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook.

Capitale della Cultura 2024: Viareggio e Grosseto tra le 10 finaliste

Viareggio e Grosseto sono tra le 10 finaliste per diventare Capitale della Cultura 2024. Il Ministero dei Beni Culturali ha emesso oggi la classifica con le dieci città che possono ambire ad aggiudicarsi il titolo di Capitale della Cultura fra due anni.

Grosseto e Viareggio si contenderanno il posto con altre otto città per la Capitale della Cultura nel 2024. Questa la lista completa. 1. Ascoli Piceno; 2. Chioggia (VE); 3. Grosseto; 4. Mesagne (BR); 5. Pesaro; 6. Sestri Levante con il Tigullio (GE); 7. Siracusa; 8. Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA); 9. Viareggio (LU); 10. Vicenza.

Le Città selezionate verranno audite, in video-conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo 2022 da parte della Giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea.

“Un primo importante risultato – scrive su Facebook il primo cittadino di Viareggio Giorgio Del Ghingaro – che conferma quanto la nostra città sia creativa, attraente, innovativa. Adesso si lavora per il risultato: prossimo appuntamento il 4 marzo con l’audizione al Ministero”.

“Sono orgoglioso di annunciarvi – ha commentato il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – che la nostra città è stata selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale della Cultura 2024».

“Un risultato storico per Grosseto – continua Colonna -, possibile grazie all’impegno, al lavoro di squadra, alla tenacia dell’assessore alla Cultura Luca Agresti, a Promo PA, ai nostri partner istituzionali e a tutta la struttura comunale. Ora, uniti e concentrati in vista dell’ultimo grande step: la selezione della città vincitrice che avverrà ai primi di marzo. La sfida continua!”.

“Complimenti a Viareggio, selezionata oggi tra le 10 città in corsa per diventare Capitale della Cultura nel 2024. Sono orgoglioso di aver sempre sostenuto questa candidatura ed oggi sono ancora più consapevole che Viareggio possa avere le carte giuste per diventare capitale della cultura. Tra le 10 città selezionate, anche un’altra toscana: Grosseto, una soddisfazione in più. Ed ora avanti verso la competizione finale”. Lo scrive sui social il senatore Pd Andrea Marcucci. 

Quest’anno, 2022, sarà Procida la Capitale della Cultura, mentre nel 2023 lsaranno Bergamo e Brescia. Nel 2021 è stata Parma. L’ultima città Toscana, nel 2015, Siena.

Trombe d’aria su costa Toscana con vento a 140 kmh

Trombe d’aria e pioggia forte sulla costa nord della Toscana nel pomeriggio, a Carrara, Massa e Marina di Pisa.

Un violento fortunale, con trombe d’aria con raffiche stimate anche a 140 kmh, si è abbattuto sui comuni di Massa e di Carrara, causando danni alle strade per la caduta di piante e alberi e per gli allagamenti dei sottopassi, pure con auto bloccate dall’acqua tuttavia al momento non si segnalano feriti.

La circolazione è rimasta bloccata, con strade diventate fiumi e viadotti impercorribili. Ha piovuto fortissimo per circa mezz’ora. Violente raffiche di vento hanno scoperchiato tetti, anche quello della piscina di Carrara, e sradicato decine di alberi, anche di alto fusto, finiti in strada, con auto danneggiate, taverne e garage allagati.

Numerose abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica e senza segnale telefonico per un blackout. I sindaci stanno vagliando se chiudere le scuole domani, fare i sopralluoghi e verificare eventuali danni.

Una tromba d’aria più o meno nello stesso orario si è abbattuta nel pomeriggio sul litorale di Pisa col passaggio della perturbazione. Oltre alla pioggia battente, le violente raffiche di vento hanno smosso materiale dai tetti e spezzato rami dagli alberi che hanno invaso le sedi stradali.

Una decina le richieste di soccorso pervenute ai vigili del fuoco che stanno ancora operando per mettere in sicurezza gli edifici e liberare le strade. Il temporale è durato circa un’ora e ha colpito anche la città di Pisa senza che vi si segnalino particolari disagi.

Il sindaco di Massa (Massa Carrara) Francesco Persiani invita i cittadini a muoversi soltanto per necessità, mentre le squadre dei tecnici comunali, la polizia municipale, la protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine sono impegnate negli interventi di messa in sicurezza delle strade e del ripristino della viabilità per le principali arterie, tra cui l’Aurelia, rimaste allagate e bloccate dalla pioggia e dalla caduta di alberi e piante.

“Si è trattato di fortissime raffiche temporalesche – ha spiegato il sindaco dalla sala del Coc – derivate da celle di precipitazioni provenienti dalla Liguria che a causa dell’elevata temperatura trovata sulla nostra costa si sono energizzate, dando luogo al nubifragio.

A Massa il vento ha raggiunto 141 km/h in 30 minuti”. Il sindaco, confortato da una situazione in netto miglioramento per i prossimi giorni ha deciso di tenere le scuole aperte nella giornata di domani. Chiuso invece dalla Provincia l’istituto alberghiero ‘Minuto’ a Marina di Massa.

L’allerta meteo gialla era prevista e per questo motivo il Comune aveva deciso di rinviare a data da destinarsi la sfilata del corteo storico del Gioco del Ponte che impegna centinaia di figuranti in costume medievale.

Il Comune di Viareggio invece aveva deciso di dare il via alle sfilate del Carnevale anche con le avverse previsioni, ma la sfilata dei carri allegorici è stata fermata a causa del vento e della pioggia battente. Il corso aveva effettuato metà del tragitto previsto in questa edizione che, a causa del Covid, è stata spostata a settembre. Fermati anche la musica e i movimenti sui carri, mentre gli spettatori hanno abbandonato le tribune. Non avevano sfilato le mascherate di gruppo e le maschere isolate. Strade allagate a causa della pioggia, sempre a Viareggio nel pomeriggio, dove le pinete sono state chiuse per il maltempo.

Nell’interno della Toscana la Ss12 dell’Abetone e del Brennero è stata interrotta dall’Anas nei pressi di Bagni di Lucca per la carreggiata invasa da rami e tronchi di albero. Sul posto squadre Anas e forze dell’ordine per la gestione della situazione e per consentire la riapertura del tratto di strada nel più breve tempo possibile.

Temporali, anche con grandine, e forti colpi di vento a Firenze e nella sua area metropolitana nel pomeriggio. La Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze raccomanda la massima cautela alla guida e all’aperto per la presenza di detriti e ramaglie trasportate dal vento.

Strage Viareggio motivazioni della Cassazione: “Prescrizione perché norma è successiva”

Firenze, la riduzione della velocità a 60 km/h al passaggio del treno cisterna in stazione non era una regola prevedibile quando si verificò la strage di Viareggio ed è stata introdotta successivamente come norma.

Così in sintesi la Cassazione nella motivazione della sentenza sul disastro che provocò la strage, inoltre i giudici hanno dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo per il venir meno dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. La violazione della regola cautelare della riduzione della velocità a 60 km/h “è stata individuata ex post, con una erronea identificazione della condotta che avrebbe evitato l’evento”.

“La circostanza – scrivono i giudici della Cassazione – che successivamente all’incidente, per treni trainanti carri cisterna, sia stata disposta la riduzione delle velocità di attraversamento delle stazioni a 60 km/h non dimostra la preesistenza di un’analoga regola, non essendo stato accertato che ciò rispondesse a un orientamento preesistente e anzi apparendo evidente la natura meramente precauzionale delle misura”. “La condotta che avrebbe potuto evitare l’evento” e che fu accertata dopo l’incidente, spiegano ancora i giudici, è stata confusa dalla corte di appello di Firenze “con quella che il sapere disponibile avrebbe dovuto suggerire agli operatori del settore prima del verificarsi del sinistro”.

I rischi connessi a una non adeguata manutenzione degli assili dei carri merci erano ben noti agli addetti ai lavori quando si verificò la strage di Viareggio. Lo sostengono i giudici della Corte di Cassazione, secondo i quali “nel 2005 era certamente noto gli operatori del settore il rischio di rottura degli assili per l’esistenza di corrosioni o danneggiamento non eliminati nell’attività di manutenzione”. Lo scrivono i giudici della Cassazione nelle motivazioni della sentenza per il disastro alla stazione di Viareggio del 29 giugno 2009: la carrozza cisterna con un carico di gpl deragliò a seguito della rottura dell’assile. Nella ricostruzione dell’accusa poi un picchetto a fianco della rotaia tranciò la cisterna, con fuoriuscita del gas che incendiandosi causò 32 vittime.

“Sin da prima del verificarsi del sinistro di Viareggio – sostiene ancora la Cassazione – tutti gli operatori del settore ferroviario erano a conoscenza del fatto che una manutenzione non eseguita a regola d’arte era stata all’origine di alcuni incidenti ferroviari”. “Anche le prassi instaurate per i carri merci nazionali – si legge ancora nella sentenza – attestano la conoscenza del rischio derivante da una inadeguata manutenzione degli assili”. “Non è stato mai anche solo rappresentato – sottolineano ancora i giudici – che il carro sviato a Viareggio avesse caratteristiche costruttive tali da renderlo significativamente diverso da quelli ‘nazionali'”.

Un’attesa durate otto mesi. È quanto si sottolinea fra i familiari delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009 in merito al deposito della motivazione della sentenza di Cassazione. Il verdetto risale all’8 gennaio. “È già qualcosa che siano uscite”, osserva Marco Piagentini, presidente dell’associazione che riunisce i parenti ‘Il Mondo che vorrei’, spiegando però di “non sapere ancora nulla. Visto che ci saranno dei passaggi tecnici, dobbiamo leggerli con i nostri avvocati per capire bene il contenuto, soprattutto il passaggio che riguarda l’incidente sul lavoro. Poi faremo un comunicato e una conferenza stampa per commentare il tutto”. Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato per avere fatto da consulente alle vittime della strage è sintetico nel suo commento. “Meglio tardi che mai – dice – ci hanno messo quasi come per un parto, per il tempo impiegato per far uscire le motivazioni. Certo che la Cassazione in tre udienze ha ribaltato le 180 udienze che ci sono state sia di primo grado che in appello. Adesso siamo curiosi di leggere materialmente le motivazioni della Cassazione, spero che ci vengano spedite al più presto”.

L’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti potrà decidere se rinunciare alla prescrizione per l’accusa di omicidio colposo nel processo di appello bis disposto a suo carico. Lo hanno stabilito i giudici della Corte di Cassazione, precisando come la rinuncia alla prescrizione effettuata da Moretti nel corso del processo di appello svoltosi a Firenze non possa essere ritenuta valida. La dichiarazione di Moretti, precisano i giudici, “volta a rinunciare alla prescrizione per tutti i reati che fossero stati estinti”, “non può ritenersi efficace” perché fatta prima del verificarsi dell’estinzione del reato. “Il rimedio – sostiene sempre la Cassazione – può essere rivenuto nel riservare al giudizio di rinvio la verifica della volontà dell’imputato di rinunciare alla prescrizione dei reati di omicidio colposo”. Sempre gli ermellini ricordano nella loro sentenza quanto sostenuto dai giudici della Corte di Apello di Firenze, nella sentenza di secondo grado, ossia come Moretti, dopo la cessazione della carica in Rfi spa, avesse mantenuto “forti poteri di controllo e di indirizzo sulle società collegate, tra cui la stessa Rfi spa”.

Exit mobile version