Parco dello sport, tra i più grandi di Europa, in Valdarno

Cavriglia, in provincia di Arezzo, nascerà un Parco dello sport tra i più grandi d’Europa, estendendosi su quasi 150 ettari di territorio, in gran parte ex discariche minerarie, terreni rifunzionalizzati e rigenerati con progetti legati a ecosostenibilità, turismo e sport all’aria aperta.

Il Parco dello sport che sorgerà nel comune di Cavriglia, in Valdarno, nelle aree confinanti con un’ex area mineraria,  verrà realizzato da Human Company, gruppo fiorentino attivo nel ricettivo open air, che nel 2018 si aggiudicò il relativo bando di gara.

Sabato 14 gennaio, alle 10:30, presso il teatro Comunale di Cavriglia è in programma un incontro aperto a tutta la cittadinanza, in cui il Comune ed i rappresentanti del gruppo Human Company illustreranno nei dettagli il progetto.

“Rinnovo il caloroso invito mio e della Giunta a partecipare a questo incontro di presentazione del Parco dello sport – sottolinea in una nota il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni -, che rispecchia il lavoro portato avanti con determinazione nel corso degli anni. Da sempre le Amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune di Cavriglia hanno mostrato una forte sensibilità verso tutti quei temi che avessero a cuore la salute, il benessere, la qualità della vita dei cittadini, oltre che l’economia del territorio: la realizzazione di questo progetto va proprio in questa direzione”.

🎧 Lavoro, Toscana: firmato protocollo per sviluppo e occupazione in Valdarno

Reinserire i lavoratori disoccupati nel Valdarno. La soddisfazione del Comune di Cavriglia (Arezzo), da cui partì la proposta del protocollo, un anno fa.

Continua l’impegno nel lavoro della Toscana. Firmato in Regione un protocollo assieme ai 14 Comuni del Valdarno Fiorentino ed Aretino, per arginare le conseguenze della vertenza Bekaert e instaurare una sorta di modello, esportabile, anche per altre realtà. La storia della Bekaert non deve più accadare e questo protocollo mira a tutelare le lavoratrici e i lavoratori e la loro reintroduzione nel mercato occupazionale.

In podcast l’intervista all’assessora al lavoro regionale Alessandra Nardini e al consigliere per il lavoro Valerio Fabiani, a cura di Lorenzo Braccini. 

L’idea è nata nel maggio del 2021 dalla giunta comunale di Cavriglia, a seguito della crisi in cui versava la multinazionale Bekaert, che poi ha chiuso i battenti. L’obiettivo, poi raggiunto, era quello di riassorbire i lavoratori rimasti senza un impiego. Rimetterli a lavoro nei cantieri in via di definizione tra Valdarno Fiorentino e Aretino. Inoltre, questo protocollo prevede anche l’impegno di tutte le amministrazioni coinvolte a segnalare le necessità occupazionali che emergeranno in Valdarno, legate, in particolare, ai lavori connessi ai fondi del PNRR in arrivo.

“Questo protocollo riunisce le intenzioni degli enti – afferma Giulia Mugnai, sindaca di Figline Valdarno -, dei soggetti coinvolti che sono i sindacati, le categorie economiche e anche tutti i Comuni del Valdarno e della Valdisieve. Tutti hanno aderito a questo protocollo perchè è l’unico strumento che abbiamo facendo sinergia fra tutti i soggetti coinvoli per, in primo luogo, trovare una risposta alla ricollocazione di tutti i lavoratori ex beakaert. Molti in questi mesi hanno trovato un reimpiego, ma sono ancora decine quelli coinvolti nella vicenda, quindi a loro dobbiamo dare, in primis una risposta, un’opporunità per ritrovare lavoro sul territorio.”

“Ma questo protocollo serve anche e soprattutto – continua Mugnai -, come Comune lo abbiamo sempre sottolineato, per ribadire l’impegno sulla reindustrializzazione. Il sito oggi è all’abbandono da alcuni anni e questo non possiamo permettercelo perchè è uno dei siti più centrali, all’interno del nostro tessuto urbano. Serve un investimento credibile che lo faccia ripartire sotto il profilo industriale. Questo potrà portare rilancio allo sviluppo della vallata, ma anche altre opportunità di lavoro. Noi avevamo lì 318 posti di lavoro e ci siamo sempre dati l’obiettivo di riportare a Figline e Incisa quel numero di posti di lavoro. Questo significa salvare un territorio intero dalla desertificazione”, conclude la sindaca di Figline Valdarno.

Valdarno: scontro tra auto in A1, muore donna e ferito bimbo 6 anni

Complessivamente sarebbero cinque le auto coinvolte nello scontro e quattro i feriti nello scontro avvenuto questo pomeriggio in A1 tra Valdarno e Incisa Reggello

Una donna è deceduta nell’incidente tra auto avvenuto questo pomeriggio nel tratto fiorentino dell’A1, tra Valdarno e Incisa Reggello in direzione Firenze. Ferito il nipote di 6 anni, che era nella vettura con lei. Il piccolo, le cui condizioni in base alle prime informazioni non sarebbero gravi, è stato portato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Secondo una prima ricostruzione della polstrada, la donna, una 50enne nonna del bambino, non si sarebbe accorta di un rallentamento e avrebbe tamponato l’auto che la precedeva. Nell’urto sarebbe stata sbalzata fuori dal veicolo. Complessivamente sarebbero cinque le auto coinvolte nello scontro e quattro i feriti. Sono in corso anche le operazioni di soccorso e aiuto agli automobilisti ferme in coda.

E’ stato riaperto intorno alle 16 il tratto sulla A1 compreso tra Valdarno e Incisa Reggello in direzione Firenze, precedentemente chiuso a causa di un incidente avvenuto al km 323, a seguito del quale una persona ha perso la vita. Attualmente il traffico transita su una sola corsia e si registrano 12 km di coda in direzione Firenze. Lo rende noto Autostrade per l’Italia.

Nel pomeriggio era stato chiuso il tratto di Autostrada A1 nel tratto compreso tra Valdarno e Incisa Reggello verso Firenze, a causa di un incidente stradale tra due auto nel quale sono rimaste ferite tre persone. Sul luogo dell’incidente sono presenti personale di Autostrade per l’Italia, la polizia stradale, vigili del fuoco e i mezzi di soccorso sanitari.

Coronavirus: bus troppo affollati, sciopero studentesco in Valdarno

La denuncia degli studenti e delle studentesse di studenti di quattro istituti scolastici del Valdarno

Autobus troppo affollati con conseguenti rischi di contagio di Covid-19. E’ quanto denunciano gli studenti e le studentesse di quattro istituti scolastici del Valdarno (tre in provincia di Arezzo e uno in provincia di Firenze) che per protesta hanno indetto uno sciopero durante la mattinata.

Secondo quanto riporta il quotidiano online Arezzo24.net si denuncia il distanziamento pressoché inesistente sui pullman dove i posti, talvolta, non sono sufficienti e su altre criticità all’entrata e all’uscita della scuola dove l’assembramento è inevitabile per il numero di studenti e studentesse che si ritrovano all’ingresso dell’istituto specifico.

“Noi studentesse e studenti – fa presente l’organizzazione dello sciopero – chiediamo che siano ridiscusse tali norme da chi di dovere, e che soprattutto ci venga finalmente permesso di frequentare la scuola senza doverci sentire a disagio dato che, nelle condizioni attuali, non è permesso a noi studenti di sentirci al sicuro frequentando l’ambiente scolastico”.

Inscenavano falsi rifornimenti, tre denunciati

Due benzinai di 43 e 53 anni, impiegati in un’area di servizio sull’A1 nel Valdarno (Firenze), e un camionista 55enne sono stati denunciati per truffa e appropriazione indebita dalla polizia stradale di Firenze, con l’accusa di aver raggirato il proprietario di una ditta di autotrasporti di Catania addebitando sulla sua carta di credito il costo del gasolio per rifornimenti mai effettuati.

Secondo quanto spiegato, le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata dall’imprenditore siciliano, proprietario del tir condotto dal 55enne, che aveva notato come, a parità di chilometri percorsi, il camionista effettuasse molti più rifornimenti rispetto agli altri suoi colleghi di lavoro, per un totale di circa 30mila euro di differenza.

Gli agenti della polstrada, armati di binocoli e telecamere, nei giorni scorsi hanno sorpreso il camionista in un area di servizio nel Valdarno mentre si faceva addebitare sulla carta di credito dell’imprenditore 650 euro di rifornimento, mai effettuato, intascando poi in cambio 480 euro in contanti. L’uomo e i due benzinai sono stati bloccati e portati in caserma, dove per loro è scattata la denuncia.

Parapendio precipita nel Valdarno, grave il pilota

Grave un uomo di 50 anni precipitato col parapendio nella zona di Reggello (Firenze), a Ferragosto; il pilota stava effettuando la fase di atterraggio a pochi metri da terra.

L’incidente è avvenuto ieri prima di cena in località Croce di Massanera, luogo noto per essere meta di escursionisti ma anche di appassionati di parapendio, a un’altitudine di oltre 1000 metri, da dove è possibile ammirare gran parte del Valdarno fiorentino.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri il 50enne, residente a Impruneta, era in compagnia di altri amici, anche loro appassionati di volo a vela, quando dopo oltre un’ora di volo con il parapendio, durante la fase di atterraggio, probabilmente a causa di una corrente di vento anomala, ha perso il controllo, rovinando a terra a pochi metri dall’atterraggio.

Il ferito, che è rimasto sempre vigile e cosciente, è stato soccorso da personale medico del 118 e trasportato, con l’eliambulanza, al Cto di Careggi dove si trova ricoverato in terapia intensiva a causa dei traumi riportati nella caduta.

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