Università di Siena lancia 1.700 corsi in e-learning

Siena, oltre 1700 corsi già disponibili sulla piattaforma e-learning: così, spiega una nota, l’Università di Siena sta affrontando le complicazioni della sospensione delle attività didattiche, prevista dal Governo per l’emergenza coronavirus, “fornendo ai propri iscritti tutti gli strumenti per proseguire il percorso formativo attraverso procedure a distanza”.

“L’esperienza che l’Università di Siena ha avviato negli ultimi anni con l’attivazione di un progetto di didattica integrativa e teledidattica – spiega il rettore Unisi Francesco Frati – si è dimostrata particolarmente utile per affrontare questo momento di emergenza per il Covid-19. Sul nostro sito web è disponibile la piattaforma tecnologica ‘Moodle’, tra le più diffuse nel mondo per la teledidattica e per supportare la didattica curriculare”.

“Gli studenti vi possono trovare tutto il materiale opportunamente messo a disposizione dai docenti: dispense, video, filmati, Mooc, bibliografie, selezioni di articoli accessibili in formato elettronico, e-books, oltre ovviamente a registrazioni di lezioni. Molti docenti, inoltre, hanno chiesto in questi giorni di svolgere le lezioni in diretta streaming, pertanto contiamo di poter far fronte in maniera efficace alle esigenze dei nostri studenti”.

Già nei giorni precedenti alla sospensione delle attività didattiche, una task force dell’Ateneo aveva provveduto a potenziare le piattaforme digitali con nuovi strumenti e a redigere vademecum descrittivi per agevolare la frequenza delle lezioni agli studenti impossibilitati a partecipare a causa delle limitazioni agli spostamenti. Tale lavoro preparatorio “ha reso l’Università di Siena pronta a rispondere efficacemente e tempestivamente alla sospensione delle lezioni”.

Tweet pro Hitler: professore assente davanti a Collegio Disciplina

Si è riunito oggi il Collegio di Disciplina dell’Università di Siena per le audizioni programmate in merito al procedimento disciplinare nei confronti del professore di filosofia del diritto dell’ateneo, Emanuele Castrucci, finito al centro di polemiche per il tweet inneggiante alle politiche di Adolf Hitler. Ma il professore, informa l’università, “regolarmente convocato”, è risultato assente e “ha provveduto alla nomina dell’avvocato Lorenzo Borrè del foro di Roma che ha presentato una memoria di 12 pagine”.

“Il Collegio – sempre l’ateneo – ha preso atto con stupore di questa decisione e si è rammaricato del fatto che il collega non abbia avuto la dignità accademica di presentarsi ad un confronto tra pari. Il Collegio tornerà a riunirsi nelle prossime settimane per la stesura del parere definitivo da trasmettere al Consiglio di amministrazione per gli atti di competenza”. Invece sono stati ascoltati, come previsto, il rettore, rappresentanti degli studenti di Giurisprudenza e il presidente del Comitato della didattica.

“Quello di Castrucci è un comportamento del tutto contradditorio, perché da una parte sostiene che l’università non è legittimata a giudicarlo, dall’altra invia una memoria in cui argomenta le sue posizioni ed evita il contraddittorio tra colleghi”. A sostenerlo Gabriella Piccinni componente del collegio di disciplina chiamato ad esprimere un parere su Emanuele Castrucci che sarà poi trasmesso al consiglio di amministrazione dell’università per il pronunciamento definitivo. La memoria, un documento di dodici pagine, sarebbe stato trasmesso da Castrucci dieci giorni fa all’Ateneo e, secondo quanto si apprende, sarebbe composto da una prima parte più tecnica in cui il legale del docente muoverebbe alcune contestazioni formali al rettore, e da una seconda parte in cui Castrucci entra nel merito della vicenda spiegando le sue posizioni. Conclusa con oggi la fase delle audizioni, il collegio di disciplina redigerà entro dieci giorni il suo parere che sarà trasmesso al consiglio di amministrazione che si riunirà entro la fine del mese di gennaio.

Prof pro Hitler: studenti fanno esame con docente sostituto

Erano cinque gli studenti universitari che oggi hanno sostenuto l’esame di filosofia del diritto a Siena con il sostituto di Emanuele Castrucci, professore sospeso temporaneamente in seguito ad alcuni tweet inneggianti a Hitler. Sempre in tema di antisemitismo a Lucca invece è indagato un uomo per aver pubbliccato alcuni post sulla sua pagina facebook dal contnuto inequivocabilmente antisemita.

In seguito alla decisione del rettore di sospendere Castrucci, gli studenti si sono confrontati con un altro docente. La sessione di esame, ha detto Stefano Pagliantini, direttore del dipartimento di Giurisprudenza all’Università di Siena, si è svolta “nella più totale tranquillità”.

A Lucca invece l’indagine è partita osservando le attività sul profilo Facebook di Paolo Da Prato, di 53 anni, lucchese, per alcuni post dal contenuto inequivocabilmente antisemita, tali da configurare ipotesi propaganda e istigazione alla violenza per motivi razziali, è stato poi arrestato dalla Digos di Lucca per coltivazione e spaccio di marijuana nella cantina di casa, a seguito di una perquisizione.

Tra i suoi post, anche uno dove lui stesso è fotografato con in mano una pistola e la scritta in inglese ‘The hunter of jews’ (cacciatore di ebrei). Poi la perquisizione ordinata dal pm Aldo Ingangi ha ampliato gli iniziali spunti investigativi per motivi razziali facendo scattare l’arresto per stupefacenti. Nella perquisizione sequestrati anche un coltello a serramanico, una pistola giocattolo priva del tappo rosso e una bandiera con la croce celtica. A una parete un ritratto di Mussolini.

Tweet pro Hitler: gip Siena rigetta sequestro profilo

Il gip di Siena, Roberta Malavasi, ha rigettato l’ordinanza di sequestro del profilo Twitter di Emanuele Castrucci, professore di filosofia del diritto dell’Università, autore di alcuni tweet ‘pro Hitler’. Il gip, secondo si legge su La Nazione, ha motivato la decisione perché “non ci sarebbero gli estremi del reato di propaganda e istigazione all’odio razziale ma solo una rilettura storica e apologetica della figura di Hitler”. La procura presenterà ricorso al tribunale del riesame.

La richiesta del sequestro del profilo del docente era stata fatta dalla procura di Siena appellandosi alla legge Fiano e all’articolo 604 bis del codice penale sulla “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”.

Intanto, per limitare i contatti del professor Castrucci con gli studenti il rettore Francesco Frati ha sospeso il docente dalle sessioni d’esame in programma domani. Gli studenti che si erano iscritti sosterranno la prova con un sostituto.

Polemiche su tweet pro Hitler pubblicato da docente dell’Ateneo di Siena

“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”, la frase, accompagnata da una foto di Hitler, apparsa il 30 novembre sul profilo del professor Emanuele Castrucci che insegna filosofia del diritto all’ateneo senese. Commenti critici ci sono stati anche per la prima presa di posizione, ritenuta troppo lieve, del rettore di Siena Francesco Frati. “Il professor Castrucci scrive a titolo personale e se ne assume la responsabilità” le sue prime parole su twitter.

Sempre sul suo profilo Castrucci spiega poi: ‘Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea’.

Stamani invece Frati ha espresso una ferma condanna: “Le vergognose esternazioni del prof. Castrucci offendono la sensibilità dell’intero Ateneo; ho già dato mandato agli uffici di attivare provvedimenti adeguati alla gravità del caso”. Lo afferma, in una nota diffusa stamani, dall’Università di Siena, dopo che la sua risposta è stata giudicata troppo tenue.

Nella nota diffusa dall’Università si legge: “Il Rettore, personalmente e in nome e per conto dell’Università di Siena, condanna con fermezza i contenuti filo-nazisti del post pubblicato su twitter” dal professor Castrucci. “L’Ateneo che ho l’onore di rappresentare – le parole poi di Frati – si è sempre caratterizzato per il forte impegno anti-fascista e combatte con forza tesi revisioniste neonaziste ed ogni forma discriminatoria nei confronti di qualsiasi popolo”.

A commentare il fatto è anche il vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni: “Troppe persone non hanno ancora capito che l’apologia del fascismo è un reato. E chi riveste un ruolo pubblico commettendo questo reato ha la colpa anche di infangare l’istituzione a cui appartiene. È quindi necessario ed importante che i comportamenti esecrabili del signor Emanuele Castrucci, fino ad oggi insegnante di filosofia del diritto e filosofia politica pubblica all’università di Siena, vengano adeguatamente condannati. È bene che chi ha il potere di allontanarlo dall’Università lo faccia e al più presto. Nel 2019 non è possibile assistere senza far niente alla promozione impunita di contenuti nazisti e fascisti. Questo professore non può più insegnare ai nostri giovani. La nostra è una Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo, è bene fare memoria di questa nota storica oggi dimenticata dai più”. Nella nota della Regione Toscana si afferma anche che Castrucci è “collaboratore di Primato nazionale, rivista di CasaPound”.

La vice ministra all’Istruzione Anna Ascani in un post su Facebook scrive: “Davvero inquietante che un professore si abbandoni ad espressioni di esaltazione del nazismo e dell’antisemitismo. Nella scuola e nell’università italiana non può esserci spazio per simili inaccettabili espressioni. La scuola e l’università sono infatti da sempre – aggiunge – fortemente legati ai valori della Costituzione che, lo ricordiamo, è antifascista. Simili aberranti esternazioni, non solo sono lesive dei valori educativi che ispirano la scuola e l’università, ma non possono e non devono ricevere legittimazione nel nostro Paese da parte di nessuno, tanto meno di un professore. La scuola e l’università condannano da sempre il nazismo e l’antisemitismo in tutte le sue forme. Il professore – conclude – si vergogni e chieda scusa”.

Le senatrici e i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Istruzione scrivono in una nota: “Le dichiarazioni via social del professore dell’università di Siena Castrucci sono gravi ed inaccettabili. Il nazismo non è una opinione e chi si esprime in quel modo non può insegnare alcunché a nessuno, tanto più essere docente di un ateneo. Auspichiamo un celere provvedimento che impedisca a chi propugna simili idee di continuare a ricoprire quella cattedra”.

Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, su twitter, scrive: “Per un professore dell’università di Siena ‘Hitler difendeva la civiltà europea’. Per il rettore: ‘opinioni personali’. Nulla da aggiungere?”.

Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu, scrive su twitter: “Questo tizio fa il professore di filosofia del diritto all’università di Siena e pubblica robaccia nazista intollerabile. C’è poco da dire, se non che non dovrebbe poter insegnare nelle Università Italiane. “

Gabriele Toccafondi, capogruppo d Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, su Facebook scrive: “Il Professor Emanuele Castrucci, ordinario di filosofia del diritto all’Università di Siena fa un elogio del nazismo e del fascismo, tutto questo non rappresenta semplicemente una ‘opinione personale’ ma reati. Miur e Università di Siena non facciano finta di niente. Può una persona con queste idee insegnare ai ragazzi e insegnare filosofia del diritto?”, conclude.

“Quello che è successo a Siena è gravissimo. Il negazionismo e il fascismo non devono trovare e non troveranno mai cittadinanza nelle scuole e nelle università italiane. Teniamo alta la guardia”. Scrive su twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

Lorenzo Fioramonti, ministro dell’istruzione, su Facebook scrive: “Questa mattina ho sentito il Rettore Francesco Frati che mi ha subito comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai”.

“Gravissimo il tweet a favore di Hitler. Questo professore dell’Università di Siena deve essere allontanato immediatamente; l’apologia del fascismo è reato. Nessuno che commette reati può insegnare ai nostri ragazzi. La nostra Costituzione, cardine dell’antifascismo, è il nostro faro”. Scrive su twitter la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni.

Stefano Pagliantini, direttore del dipartimento di giurisprudenza dell’Univesità di Siena di cui fa parte Castrucci, definisce”Inaccettabili” i contenuti dei “post attribuiti al professor Emanuele Castrucci”. Aggiunge poi che “l’inequivoca linea scientifica e culturale del dipartimento è concretamente attestata, tra l’altro, dalle molteplici iniziative assunte in questi anni. Esemplificativamente: convegno in memoria del prof. Guido Tedeschi, insigne civilista dell’Università di Siena, destituito dall’insegnamento a seguito dell’emanazione delle leggi razziali fasciste; convegno su ‘L’Italia a 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali’ e relativa pubblicazione degli atti; Summer school ‘Diritti umani e terrorismo’ frutto di una collaborazione tra il dipartimento di giurisprudenza, il ministero degli Esteri israeliano – Ambasciata di Roma e tre Università israeliane (Università Ebraica di Gerusalemme, Ben Gurion University e Bar-Ilan University); progetto per l’attribuzione di assegni di ricerca in ambito culturale in collaborazione con la Sinagoga di Siena e la Comunità Ebraica di Firenze”.

Castrucci ha poi fatto appello alla “libertà di pensiero” e ha spiegato che quanto scritto su twitter sono “opinioni del tutto personali”, espresse “fuori dall’attività di insegnamento”. Questa in sintesi la risposta di diniego a un incontro data per mail dal prof. Emanuele Castrucci al suo direttore del dipartimento di giurisprudenza Stefano Pagliantini. A riferirlo ai giornalisti Pagliantini che stamani aveva inviato una mail a Castrucci chiedendo un incontro per un chiarimento.

Torna Bright 2019: la Notte dei Ricercatori in Toscana

Torna venerdì 27 settembre la “Bright: Notte dei Ricercatori in Toscana”, la manifestazione dedicata alla scienza. L’evento vedrà coinvolti oltre 1500 ricercatori in un programma da oltre 350 tra incontri, eventi, spettacoli e presentazioni. L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.

La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea. La Regione Toscana la festeggia in 14 città con il nome di Bright (“Brilliant Researchers Impact on Growth and Trust in research”). La manifestazione vede la presenza dell’Università di Siena, le Università di Firenze e Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola IMT Alti Studi Lucca, il CNR, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (sezione di Pisa).

Il tema maggiore di questa edizione è la sostenibilità e le sue declinazioni, sia nell’ambiente, nell’economia che nella vita quotidiana. I ricercatori saranno protagonisti di molte attività rivolte a tutti, anche a famiglie e ai più piccoli. Tra queste anche “Polli: Bright”, progetto di Citizen Science sugli insetti impollinatori in Toscana. Gli eventi si svolgeranno a Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Livorno, Grosseto, Arezzo, Prato, Colle Val D’Elsa, San Giovanni Valdarno, Calci, Cascina, Pontedera, Viareggio.

“La sfida è valorizzare il ruolo della ricerca che assieme all’alta formazione ha una grande importanza per lo sviluppo dei territori: anche sullo sviluppo sostenibile”, spiega la vice presidente ed assessora alla cultura della Toscana, Monica Barni nella conferenza stampa. “In questi anni abbiamo cercato di aiutare ed accrescere la collaborazione tra atenei: una modalità di lavoro – conclude – che ritroviamo anche nell’organizzazione della notte dei ricercatori”.

Il programma completo è disponibile al seguente link: http://www.bright-toscana.it/

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