Al Porto di Livorno sequestrate 126 tonnellate di mangimi per animali

Livorno, i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) della città portuale, con il supporto del personale dell’Ufficio Veterinario Adempimenti Toscana – Posto di Ispezione Frontaliera Livorno/Pisa, hanno operato un sequestro amministrativo finalizzato alla confisca di 126.380 kg di mangimi per animali in esportazione per la Nigeria, per divieti connaturati all’esportazione, trasportati all’interno di cinque container.

Si tratta di una partita di mangimi dichiarata come “mangime per animali da compagnia”, o pet food, contenente il 25% di PAT – Proteine Animali Trasformate di ruminanti, selezionata come CD (controllo documentale) dal Circuito Doganale di Controllo ma elevata a VM (verifica fisica della merce) dall’Ufficio delle Dogane di Livorno perché la documentazione presentata ingenerava perplessità e non era ritenuta esaustiva e soddisfacente.

Dalla verifica fisica è poi emersa una evidente criticità in merito alle etichettature poste sui sacchi del mangime, che indicavano la dicitura “raw material for production of animal feed” – ovvero “materia prima per la produzione di mangime per animali”, dunque un’indicazione generica, senza che fosse specificata la destinazione all’utilizzo per la produzione di pet food. Inoltre la merce presentava le componenti disaggregate, non particolarmente polverulente e fortemente sgrassate, tali da renderle difficilmente utilizzabili direttamente come cibo per animali.

Tale mangime, per le caratteristiche evidenziate e rilevate all’atto della verifica, avrebbe potuto essere utilizzato dal destinatario come mangime per animali da reddito, come per esempio pesci da acquacoltura o animali da allevamento. I Regolamenti di settore però  vietano l’esportazione di mangimi contenenti PAT di ruminanti, tranne nei casi in cui il mangime sia un mangime finito e destinato esclusivamente agli animali da compagnia.

Il motivo di tale divieto è da individuare nel rischio che le PAT di ruminanti potrebbero contenere il morbo della BSE, più noto come ‘mucca pazza’, e dunque entrare prima nella catena alimentare degli animali da reddito, allevamenti e acquacoltura, e poi nella catena alimentare umana, contagiando così gli esseri umani col morbo della BSE.

Al termine del controllo all’esportatore è stata comminata una sanzione amministrativa.

🎧 Sciopero generale, il 16 dicembre i lavoratori pubblici e privati si fermano. Cgil e Uil: “Legge di bilancio iniqua”

Sciopero generale regionale di 24 ore, dei settori privati e pubblici, per venerdì 16 dicembre. Cgil e Uil Toscana lo hanno proclamato all’interno della mobilitazione nazionale dei due sindacati. “Contro una Legge di Bilancio iniqua socialmente, che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del nostro paese, in particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale”. In Toscana nell’occasione saranno organizzate iniziative territoriali (manifestazioni, presìdi).

Claudio Guggiari (segreteria Cgil Toscana, responsabile organizzazione), parla dello sciopero generale: “Abbiamo deciso di mobilitarci perché la Legge di Stabilità va nella direzione sbagliata, è diretta a inasprire le iniquità nella nostra società, in particolare verso giovani, pensionati, chi ha un lavoro dipendente. Anziché riequilibrare le condizioni delle persone più povere – il reddito di cittadinanza va migliorato, non abolito -, segna ancora maggior distanza tra queste e quelle di chi sta meglio. Senza contare che si aumenta l’iniquità del sistema fiscale. Inoltre, col ripristino dei voucher è evidente che non si combatte la precarietà, anzi. Si va nel senso opposto a quello che noi vorremmo, cioè quello di un lavoro di qualità, stabile, con diritti. Noi le nostre proposte le avevamo fatte, ma non siamo stati ascoltati”.

Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana), a proposito dello sciopero generale: “Siamo di fronte a una legge di bilancio che danneggia il mondo del lavoro, aiuta chi evade e non dà risposte ai lavoratori, ai pensionati ed ai giovani. Per questo non possiamo che respingere al mittente una manovra che non mette in campo azioni concrete per favorire l’aumento del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. Ma al contrario peggiora le condizioni del lavoro con l’introduzione dei voucher aperta a tutti i lavoratori, vara provvedimenti fiscali che non contrastano l’evasione fiscale. E, anzi, promuovono la flat tax che contraddice il principio di progressività previsto dal nostro ordinamento costituzionale”.

I dettagli dello sciopero generale: la partecipazione allo sciopero riguarderà tutte le lavoratrici e i lavoratori di tutte le categorie del settore pubblico e privato. Nei servizi pubblici essenziali lo sciopero sarà esercitato nel rispetto delle regolamentazioni di settore attuative della L. n.146/90 e sue successive modificazioni. Sono esonerati dallo sciopero i lavoratori dipendenti dei seguenti comparti e amministrazioni pubbliche. Trasporto aereo, Igiene ambientale, Elisoccorso, Funerario, Inl-Anpal.

Come si regolano i vari settori con lo sciopero generale? Pubblico impiego intero turno di lavoro, credito ultime 4 ore del turno di lavoro. Commercio-servizi intero turno di lavoro, comunicazioni intero turno di lavoro. Costruzioni 8 ore, chimici-tessili-moda intera giornata lavorativa. Metalmeccanici intera giornata lavorativa. Per la scuola intera giornata (sia per il pubblico che per il privato). Ferrovie 8 ore, Tpl 4 ore.

L’ELENCO DELLE INIZIATIVE NEI TERRITORI

AREZZO: fiaccolata ore 16:30 in piazza Sant’Agostino.

FIRENZE: corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9:30 con arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco).

GROSSETO: presidio-manifestazione ore 10-12 presso la sede Caritas.

LIVORNO: la mattina presidio davanti alla Prefettura in piazza dell’Unità d’Italia.

LUCCA: corteo con partenza da piazza Santa Maria ore 9:30 e arrivo in piazza San Michele.

MASSA CARRARA: ad Avenza presidio-flash mob ore 9:30 davanti alla Coop, a Carrara alle 10:30 presidio davanti alla sede Inps in via Don Minzoni 1.

PISA: presidio in piazza XX settembre ore 10-13.

PISTOIA: presidio ore 10-12 in piazzetta dei Servi.

PRATO: presidio davanti alla Prefettura (via Cairoli) ore 10-12.

SIENA: presidio in piazza Salimbeni ore 10-12.

Sfratto della moschea in Piazza dei Ciompi: Imam Elzir, serve un proroga per avere il tempo di trovare un’alternativa

Firenze, l’Imam del capoluogo di regione Izzedin Elzir è tornato a parlare in merito alla moschea di piazza dei Ciompi il cui sfratto, con l’ausilio della forza pubblica, è fissato per venerdì 16 dicembre, giorno oltretutto di preghiera per i fedeli.

“Noi non vogliamo danneggiare nessuno ma non vogliamo neanche essere danneggiati. Non si può chiudere venerdì” 16 dicembre, “la moschea, per questo chiediamo una proroga per avere il tempo di trovare una alternativa. Oggi vedremo altre proposte: non ci trasferiremo in un anno, ma ci vuole un minimo di tempo”. La richiesta dello sgombero è partita dalla società immobiliare pratese Finvi, proprietaria del fondo in cui si ritorvano i fedeli per pregare. L’Imam Elzir ha ribadito che “l’idea è quella di cercare un luogo in centro, un luogo tranquillo. Credo che ci siano le condizioni per avere quantomeno una proroga in attesa di una soluzione definitiva”.

Domenica 11 l’Imam ha avuto un colloquio a Palazzo Vecchio con il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi. Quest’ultimo gli ha proposto alcune soluzioni, ma nel frattempo la Lega ha confermato che, sempre per il 16 dicembre, sarà organizzato un presidio “in difesa della legalità”.

Vertenza ex Gkn, successo della consultazione popolare autogestita: 16562 voti, 189 seggi sparsi tra Firenze e Prato

Campi Bisenzio, la consultazione popolare autogestita sulla vertenza dell’ex Gkn è stato un successo: 16562 voti in 189 seggi sparsi tra Firenze e Prato.

All’appello mancano ancora una decina di seggi, ma il dato è impressionante. In un paio di giorni, pur privi di stipendio e con addosso diciassette mesi di mobilitazione, il Collettivo di Fabbrica di Gkn e tutte e tutti i solidali hanno organizzato una consultazione con 189 seggi sparsi sul territorio e oltre 800 volontari e volontarie mobilitati nonostante le cattive condizioni meteo. Un successo per il risultato e la partecipazione, in un’iniziativa unica nel suo genere a livello nazionale che ha portato 16562 persone ad esprimersi.

“A tutte le realtà sociali, sindacali, associative, alle singole e singoli solidali vanno tutti i nostri ringraziamenti – affermano Rsu ex Gkn -. Non nominiamo nessuno per fare torto a qualcuno, ma è la macchina che si è messa in moto dal basso è stata impressionante. Al dinamismo e all’empatia di questa classe dirigente dal basso si contrappone l’immobilismo di coloro che in teoria dovrebbero dirigere dall’alto”.

Ovviamente è stato schiacciante il numero dei voti in sostegno della richiesta esplicita del Collettivo di Fabbrica “Sei favorevole a un intervento pubblico immediato [per lo stabilimento ex Gkn, NdR] così come all’eventuale concessione della cassa integrazione, vincolandoli però al principio di pubblica utilità e controllo pubblico?”.

“Ancora una volta si è dimostrato il legame profondo che il Collettivo di Fabbrica ha con il suo territorio” ha sottolineato l’RSU ex Gkn. “Un’evidenza che chiarisce ancora di più il significato di ‘fabbrica integrata’ e di partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini al futuro dello stabilimento”. Un riconoscimento concreto e tangibile, che si somma con l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Firenze proprio il giorno degli scrutini in fabbrica che di fatto sancisce la stipula di un patto di solidarietà con la Società Operaia di Mutuo Soccorso appena costituita in fabbrica.

Intanto, nessun operaio Gkn ha ricevuto il cedolino della busta paga di novembre. Un ritardo che potrebbe far presupporre un’incompetenza o, in alternativa, un tentativo di logoramento psicologico o peggio ancora alludere alla mancanza di chiarezza societaria. Il comitato tecnico e scientifico del Collettivo di Fabbrica continua ha lavorare senza sosta. E la Rsu, insieme alle organizzazioni sindacali, ha chiesto di convocare urgentemente il Comitato di Proposta e Verifica, ossia l’organismo previsto dall’accordo quadro dello scorso gennaio composto dalle organizzazioni sindacali, dagli enti locali e dalla proprietà e che ha il compito di monitorare il percorso e di verificare le possibili opzioni. Nonostante la richiesta sia partita venerdì scorso, ancora non c’è stata nessuna risposta.

Nardella, parlerò a Salvini di tramvie e sicurezza

Firenze, nella giornata di oggi il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, e vicepremier, Matteo Salvini, è atteso nel capoluogo toscano per un incontro. Durante l’evento odierno il sindaco Dario Nardella parlerà di tre temi: tramvie, casco obbligatorio per i monopattini, e sicurezza stradale.

“Vorrei fare il punto sui temi che abbiamo sempre trattato nella nostra città – ha detto Nardella a margine di un evento a Firenze – innanzitutto le tramvie. Per me restano la priorità assoluta per lo sviluppo infrastrutturale della città, per il trasporto, per i servizi ai cittadini, anche per la lotta all’inquinamento. Mi auguro che il ministro Salvini confermi l’appoggio ed il sostegno del Governo sulla realizzazione delle linee tramviarie”. Nardella ha poi aggiunto di voler “parlare con il ministro anche di argomenti che lui stesso ha messo all’ordine del giorno, penso al casco obbligatorio per i monopattini. Ho accolto con favore la sua posizione in merito alla necessità di una norma per il casco obbligatorio perché sapete che da almeno due anni il Comune di Firenze è in prima linea per questa battaglia di sicurezza stradale”.

“Per noi il casco sui monopattini è una misura opportuna – ha aggiunto -, l’abbiamo introdotta con le ordinanze che pero’ sono state puntualmente annullate dai giudici amministrativi in ragione del fatto che manca una norma nazionale. Se il ministro Salvini è davvero intenzionato ad andare avanti, seppure siamo su posizioni politiche diverse, io metto al centro gli interessi e la salute dei cittadini e la sicurezza stradale“. Il terzo punto, ha continuato Nardella, “è proprio il tema della sicurezza stradale. Da quando io sono sindaco abbiamo avuto più di 20mila feriti e 97 morti. È un bollettino di guerra questo, è inaccettabile, occorrono misure più incisive sul fronte della sicurezza stradale ed anche in questo noi siamo pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre proposte. Sono solo dei punti che toccheremo, poi vedremo anche di cosa vorrà parlare il ministro”.

Covid-19: in Toscana 2626 nuovi casi e 13 decessi

Nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati 2.626 nuovi casi di Covid-19 in Toscana: 363 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 2.263 con test rapido.

Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.549.026. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1%, 1.322 persone, e raggiungono quota 1.464.325, ossia il 94,5% dei casi totali. Al momento in Toscana risultano pertanto 73.436 positivi al Covid-19, +1,8% rispetto a ieri. Di questi 614, 10 in più rispetto a ieri, sono ricoverati in ospedale: 21, uno solo in più rispetto al giorno precedente, si trovano in terapia intensiva.

La lista dei decessi si aggiorna: sono 13 le persone decedute, 5 uomini e 8 donne con un’età media di 80,7 anni, rispettivamente 10 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Lucca e 1 a Pisa. I deceduti dall’inizio della pandemia salgono quindi a 11.265: 3.576 nella Città metropolitana di Firenze, 913 in provincia di Prato, 1.005 a Pistoia, 710 a Massa Carrara, 1.059 a Lucca, 1.266 a Pisa, 845 a Livorno, 718 ad Arezzo, 602 a Siena e 410 a Grosseto. A questi vanno aggiunte 161 persone decedute sul suolo toscano ma residenti fuori regione.

Dall’ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.094 tamponi molecolari e 12.129 tamponi antigenici rapidi: di questi il 19,9% è risultato positivo. Sono invece 2.821 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 93,1% di questi è risultato positivo.

I dati, relativi all’andamento della pandemia da coronavirus, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale e sono visibili sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità.

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