Scheletro di una balena ritrovato a due chilometri entroterra dalla spiaggia di Viareggio

Viareggio, lo scheletro di una balena, ancora interrato, è stato rinvenuto a circa due chilometri da dove oggi c’è il mare. Avrebbe più di mille anni e una lunghezza di oltre 20 metri. Sta per essere avviato l’iter per la sua estrazione che sarà fatto nei prossimi mesi: il suo studio potrebbe portare grandi novità scientifiche.

Da uno scavo casuale sono affiorate 4 vertebre. Poi i rilievi col georadar hanno evidenziato la presenza dello scheletro di una balena di circa 20 metri. Non siamo sul mare ma a circa due chilometri dalla spiaggia, a Viareggio, nella zona dove prossimamente nascerà una piscina e un centro sportivo. Qua più di mille anni fa c’era il mare. E oggi ne vediamo i resti, decisamente non di poco conto. “Tenuto conto della taglia e dei caratteri morfologici – spiega il paleontologo Giovanni Bianucci dell’Università di Pisa – è ragionevole ipotizzare che queste vertebre siano appartenute a una balenottera comune o a una balenottera azzurra di circa 20 metri di lunghezza”.

Una differenza che potrebbe avere una forte valenza scientifica. Nel caso si tratti di una balenottera comune, sarebbe comunque più grande di quelle presenti attualmente nel nostro mare mentre nel caso sia una balenottera azzurra, potrebbe essere l’ultima sopravvissuta nel Mediterraneo. A prescindere, il suo studio fornirà possibili soluzioni alle cause che hanno portato alla drastica riduzione dei misticeti nel Mediterraneo, dando modo di capire se sia dovuta o meno all’impatto antropico. In più darà modo a geomorfologi come la professoressa viareggina Monica Bini, sempre dell’Università di Pisa, di poter fare dei modelli da cui poter capire l’evoluzione climatica di questa zona e ipotizzare quella futura.

La responsabilità scientifica dello scavo sarà dell’Università di Pisa che ha eseguito un primo rilievo georadar nel 2008 a cui ne ha fatto seguito uno dell’Università di Parma nel 2017. Sì, perché il ritrovamento, come all’epoca venne segnalato alla Soprintendenza dei beni culturali dall’archeologa Francesca Anichini, risale a circa 15 anni fa. Poi in tanti si sono adoperati per cercare di trovare il modo di scavare il fossile. Oltre a Monica Bini, anche il biologo Paolo Ercolini che si è speso per anni nella speranza di trovare chi potesse fare lo scavo. Poi l’anno scorso la svolta, grazie al coinvolgimento del maggior scopritore di fossili italiano ovvero Simone Casati e il suo museo/associazione Gamps – Gruppo Avis Mineralogia Paleontologia Scandicci di cui è presidente – che si sono offerti di realizzarlo.

Durante la fase di scavo manuale, gli studiosi dell’Università di Pisa vorrebbero inoltre realizzare un laboratorio didattico paleontologico aperto alle scuole. La loro idea sarebbe di organizzare visite di studenti che, affiancati dai paleontologi, avranno la possibilità di partecipare direttamente alle operazioni di progressiva rimozione del sedimento inglobante le ossa del cetaceo. Bambini e ragazzi potranno anche sperimentare le nuove tecnologie della paleontologia virtuale utilizzando loro stessi, sotto la guida degli esperti, droni e laser scanner.

Lo scavo sarà anche protagonista di un documentario esclusivo destinato a tv italiane e straniere curato dal giornalista Francesco Bertolucci e dal filmaker Victor Musetti. Collaborerà anche il fotografo Stefano Morelli. Altri progetti giornalistici-documentativi legati al recupero del subfossile saranno resi noti con l’avvicinarsi dell’inizio dello scavo.

La balena comunque ha già un nome – che ricorda il Carnevale di Viareggio la cui maschera madre è Ondina – datole dalla sua involontaria scopritrice, Cecilia Funel: “è la nostra Ondona”

Ex-Gkn, Qf: “Accordi con società di outplacement”. Lavoratori: “Licenziamenti sono di fatto aperti”

Firenze, Qf, la società in liquidazione proprietaria della Ex-Gkn di Campi Bisenzio, in una comunicazione ai dipendenti li informa di aver “stipulato accordi con società di outplacement”, aziende di servizi che si occupano di ricollocare in altre aziende persone in uscita da un’altra.

“Pertanto – continua la comunicazione – chi fosse interessato a verificare le possibilità di usufruire di questo servizio, può contattarci”; inoltre “a fronte delle numerose richieste di informazioni ricevute” Qf precisa che “la Naspi può essere concessa anche in caso di dimissioni, rese in conformità con la normativa vigente in materia”.

La comunicazione è stata riportato dal Collettivo di Fabbrica Ex-Gkn in un post sul proprio profilo Fb.

Sempre Qf nella stessa comunicazione spiega che “per quel che attiene alle richieste di aspettativa non retribuita, confermiamo che quest’ultima non dà diritto ad alcun trattamento previdenziale o assistenziale o ad alcun tipo di indennità economica”.

Il Collettivo commenta che “con la comunicazione aziendale Qf conferma che i licenziamenti sono di fatto aperti. Un insulto a qualsiasi forma di sindacato. Blocca le aspettative dei lavoratori ma attiva un canale di ricollocamento. Suggerisce di fatto di licenziarsi. Siamo al licenziamento indotto, di centinaia di persone”.

Per i dipendenti è “qualcosa di mai visto e che può avere solo una risposta. La rabbia nostra, di chi c’era e ci sarà, di tutta la cittadinanza. L’appuntamento è il 25 marzo alle ore 14, in viale Guidoni angolo viale Forlanini a Firenze”.

Luogo simbolico delle origini della ex Gkn, perché lì sorgeva lo stabilimento ex Fiat di Firenze, poi trasferito a Campi Bisenzio per far posto al progetto di case, polo universitario e palazzo di giustizia, e presto entrato nell’orbita di multinazionali estere della componentistica per il settore automobilistico.

Persone rimangono chiuse dentro al giardino dell’Orticultura

Firenze, alcune persone sono rimaste chiuse dentro il giardino dell’Orticultura, a riferirlo, in Consiglio Comunale sono stati i consiglieri di Sinistra Progetto Comune.

I consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu hanno raccontato, chiedendone conto al Consiglio: “Alcune persone, sabato scorso, sono rimaste chiuse nei giardini dell’Orticultura a Firenze: vogliamo che si capisca cosa non ha funzionato e garantire che la cosa non si ripeterà”.

Hanno poi aggiunto che “L’apertura e la chiusura dei giardini dell’Orticoltura non sono sono di competenza dei servizi di vigilanza privata e neanche di chi garantisce quelli bibliotecari. C’è una cooperativa, il cui adesivo è apposto sui cancelli, ma qualche problema deve essersi verificato negli ultimi tempi”.

Iniza oggi il suo cammino operativo il Polo Europeo di Innovazione Digitale Tuscany X.0, il focus è sulla Pa

Firenze, un passo in avanti nel futuro digitale è possibile per le imprese e la pubblica amministrazione toscane grazie a Tuscany X.0, uno dei progetti vincitori del bando europeo.

Nasce oggi il nuovo Polo Europeo di Innovazione Digitale Tuscany X.0, il suo obbiettivo sarà quello di favorire e sostenere l’avvicinamento di tutte le opportunità che offre la trasformazione digitale e dell’innovazione in modo semplice, low-cost e accessibile a tutti. Durante la presentazione ufficiale di oggi a Firenze, si è cercato di rispondere a diversi interrogativi, alla presentazione hanno partecipato gli assessori regionali Leonardo Marras (economia e al turismo) e Alessandra Nardini (lavoro, Università e ricerca, trasferimento tecnologico) e i responsabili del progetto, a partire dal coordinatore di Tuscany X.0 Andrea Di Benedetto.

Il progetto fa parte dei 13 che vincitori del bando Europeo per la creazione di European Digital Innovation Hub, il cui obbiettivo è favorire il trasferimento tecnologico attraverso l’adozione di tecnologie avanzate quali l’Intelligenza artificiale, il Calcolo ad alte prestazioni e la Sicurezza Informatica. I finanziamenti arrivano fino a 5 milioni di euro spalmati in su tre anni. Il coordinamento tecnico è stato affidato a Gate 4.0, ovvero il Distretto tecnologico della manifattura avanzata della Regione Toscana insieme al Polo Tecnologico di Navacchio, che si occuperà del coordinamento amministrativo.

Con questo progetto si cercare di supportare la pubblica amministrazione e le piccole e medie imprese Toscane nella trasformazione digitale e green, attraverso un catalogo di servizi specifici e mirati, come le consulenze su un problema da risolvere o un progetto da realizzare. Le attività che è possibile intraprendere con l’aiuto di Tuscany X.0 saranno molteplici e differenti, in relazione alle tecnologie coinvolte. In generale, si parte da servizi utili all’individuazione di un problema operativo e della sua soluzione per arrivare a servizi applicativi specializzati.

La Toscana, seppur tutti possono partecipare, ha voluto mettere l’accento sui settori più importanti per il tessuto regionale: manifattura in genere e Life sciences, oltre a beni culturali, turismo e benessere. Un occhio di riguardo assoluto è invece dedicato alla Pubblica amministrazione: in un Paese in cui il settore privato si sforza di innovare, la Pa deve fare altrettanto, per garantire infrastrutture e servizi sempre all’altezza di nuove esigenze. Quindi, anche in questo ambito, il Polo si attiverà per sensibilizzare il settore pubblico e fare sì che nascano progetti validi e utili.

Rondinella “Un’altra squadra, un’altra Firenze”, libro di Gabriele Fredianelli. Giani: “E’ l’anima popolare di Firenze”

Il libro sulla Rondinella “Un’altra squadra, un’altra Firenze” di Gabriele Fredianelli, edito da Diari e Memorie sarà presentato martedì prossimo a Palazzo Strozzi.

Giani sulla storia della Rondinella, la squadra di San Frediano si esprime dicendo:“Bene hanno fatto l’autore e l’editore ad evidenziare, nel titolo, che questa non è l’altra Firenze, ma un’altra Firenze, perché la Rondinella rappresenta a tutti gli effetti la città del Giglio. Fondata nel luglio 1946 nel quartiere di San Frediano, fino al 1963 si è chiamata Rondinella, poi quell’anno si fuse con il Marzocco e quindi assunse il nome di Rondinella Marzocco, con cui, negli anni Ottanta, ha giocato a lungo nella terza divisione nazionale. Il libro è appassionante e significativo perché va oltre il calcio. Racconta la storia della squadra di San Frediano, valorizzando una vicenda che, sorta nel secondo dopoguerra, non è solo sportiva ma anche sociale ed ormai ha alle spalle quasi ottanta anni di cadute e risalite, fallimenti e rinascite. Nelle pagine di Fredianelli c’è tutto l’amore per un club che rappresenta l’anima più popolare di Firenze”.

Il Libro di Gabriele Frendianelli, edito da Diari e Memorie di Antonio Pagliati, “Un’altra squadra, un’altra Firenze” sarà presentato a Palazzo Strozzi, martedì prossimo, il 14 marzo alle ore 17. Il libro racconta la storia della squadra della Rondinella Marzocco fondata nel 1997 con l’Impruneta e del 2016 con il Ponte a Greve. La squadra può vantare di cinque campionati consecutivi in serie C1 dal 1982 al 1987. Oggi disputa il campionato di Eccellenza oltre che giocare le proprie gare interne allo Stadio Bozzi a Firenze. La società biancorossa, mai in contrapposizione con la Fiorentina, può dirsi la seconda squadra di Firenze, della quale esprime lo spirito nobile e al tempo stesso plebeo dell’Oltrarno.

Durante la presentazione a Palazzo Strozzi, saranno presenti il presidente della Rondinella, Lorenzo Bosi, e il consigliere della Figc, Francesco Franchi, figlio di Artemio Franchi, uno dei massimi dirigenti calcistici italiani di sempre, che della Rondinella Marzocco fu presidente onorario, mentre il sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, ne fu un sincero estimatore. Il libro racconta la storia del club dalla fondazione, avvenuta un pomeriggio d’estate dell’immediato dopoguerra, fino ad oggi, passando dal bar di San Frediano dove tutto nacque alla sede del Torrino di Santa Rosa, dal girovagare sui campi di periferia alle grandi sfide al Comunale di Firenze, oggi stadio Franchi, fino ad approdare all’attualità, sapientemente costruita anche grazie alla fusione con il Ponte a Greve e poi all’inglobamento dell’Olimpia nel 2020.

Rapina notturna al forno Becagli di Firenze

Il colpo al forno Becagli si è svolto in piena notte, si parla di almeno 10mila euro. Un dipendente ha dato subito l’allarme.

Durante questa notte in borgo Ognissanti dei ladri hanno scassinato la porta e la cassaforte del forno Becagli, compiendo un furto di almeno 10mila euro.

A dare l’allarme in piena notte è stato un dipendente che intorno alle 2:30 ha chiamato il 112 Nue. Sul posto sono intervenuti quanto prima le Volanti e la polizia scientifica.

Secondo le prime ricostruzioni, gli svaligiatori sarebbero stati armati di flessibile con il quale avrebbero aperto la serratura della porta di ingresso, rimuovendo anche il cilindro.

Una volta entrati nel forno, hanno neutralizzato l’impianto di videosorveglianza. Una telecamera è stata rivolta verso il muro e l’altro divelta dalla parete. Infine con il flessibile hanno aperto la cassaforte per svuotarla e scappare con il denaro.

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