Pisa: sabato 6 l’edizione 2019 del Toscana Pride

Si terrà a Pisa l’edizione 2019 del Toscana Pride a 40 anni dalla prima marcia del movimento omosessuale italiano che si tenne proprio nella città della Torre pendente.

Organizzato dalle associazioni e dai gruppi Lgbtiqa+, Toscana Pride vuole promuovere, è stato spiegato alla conferenza stampa di presentazione, la piena cittadinanza di tutti e trasformare la paura e la rabbia per i soprusi e le discriminazioni in partecipazione attiva e costruttiva.

Saranno due le icone Lgbtqia+ (Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer, asessuali) della parata pisana intitolata Favolose ribelli: si tratta di Porpora Marcasciano, attivista transfemminista e presidente onoraria del Movimento identità trans e Andrea Pini, attivista del Collettivo Orfeo che coordinò l’organizzazione dello storico corteo del 1979.

Alla vigilia del corteo, il cantiere San Bernardo di Pisa, luogo in cui 40 anni fa si concluse la prima manifestazione autorizzata contro la violenza sugli omosessuali, ospita l’evento ‘Favolose ribellioni’ una conversazione con Marcasciano e Pini. Per sabato invece l’appuntamento è per le 16 in via Benedetto Croce: il corteo si snoderà per il centro cittadino fino a piazza Carrara dove ci saranno gli interventi dal palco. “Prevediamo una grossa partecipazione, ad oggi abbiamo più di 180 adesioni di associazioni, partiti e altre realtà e abbiamo una conferma di 11 carri che sfileranno per il centro – ha spiegato il portavoce Junio Aglioti Colombini – . Siamo partiti da 5mila persone, ma credo che quest’anno il numero salirà notevolmente”. Rispondendo ai giornalisti Junio Aglioti Colombini ha anche detto che “la scelta di Pisa non è casuale” anche per il mutamento del contesto politico. La città con le amministrative ha cambiato direzione”.

Alla presentazione ha partecipato anche Cristiana Alfonsi, responsabile della segreteria della vicepresidenza della regione Toscana,  che ha sottolineato come “la Regione da anni è impegnata nel contrasto all’omofobia e alle discriminazioni di genere, molto però bisogna ancora fare in un contesto quotidiano in cui assistiamo a fenomeni di propaganda negativa che mettono in discussione anche i diritti riconosciuti e dati per acquisiti, nel nostro paese e nel resto del mondo”.

Toscana Pride: annunciata la data, sarà il 6 luglio a Pisa

Sabato 6 luglio è la data ufficiale del Toscana Pride 2019 a Pisa. Ad annunciarlo sono le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+* (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale) che nel 2016 a Firenze, nel 2017 ad Arezzo e lo scorso anno a Siena, ha complessivamente portato in piazza più di 50mila persone.

Il Toscana Pride di Pisa avrà un valore speciale perché celebra una doppia ricorrenza: i 40 anni dal primo Corteo del Movimento Omosessuale Italiano che si tenne proprio a Pisa nel 1979 e il 50esimo anniversario dei Moti di Stonewall (1969).

La parata attraverserà le vie del centro di Pisa e sarà una grande manifestazione che coinvolgerà tutta la città. Sono attese migliaia di persone provenienti da tutta la regione e da tutta Italia.

 “Ci aspettiamo una grande partecipazione, una risposta collettiva da parte della società civile a chi vuol farci arretrare sulla strada dei diritti – dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori – porteremo in piazza i nostri corpi liberi e liberati per rispondere con l’amore a chi semina odio e dare voce alle persone marginalizzate e discriminate per il loro orientamento sessuale e affettivo e la loro identità di genere. La nostra sarà una piazza femminista, antirazzista e antifascista perché le nostre rivendicazioni viaggiano insieme a quelle dei movimenti delle donne, delle persone migranti e di tutti quei soggetti che in questo momento storico stanno subendo pesanti attacchi ai diritti”.

Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso tre anni fa da un’ampia rete di associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow.

Si può aderire al Toscana Pride scrivendo a: adesioni@toscanapride.eu

Pisa ospiterà il Toscana Pride 2019

Pisa è la città che ospiterà il ‘Toscana Pride 2019’. Ad annunciarlo sono le organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+ (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale) che nel 2016 a Firenze, nel 2017 ad Arezzo e lo scorso anno a Siena, ha portato in piazza più di 50mila persone.

A gennaio, il Comitato promotore annuncerà la data della parata che avrà un valore
speciale perché ricorre a 40 anni di distanza dalla prima marcia del Movimento Omosessuale Italiano (quello che oggi chiamiamo Pride) che si tenne proprio a Pisa nel
1979 e si inserisce nelle celebrazioni per il 50esimo anniversario dei Moti di Stonewall
(1969).

“Torniamo in piazza con lo stesso orgoglio e la stessa determinazione per difendere i diritti delle persone LGBTQIA+* ma anche quelli delle donne, dei soggetti migranti, delle
persone con disabilità- dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori – In un periodo
storico in cui tutte le minoranze e i diritti faticosamente conquistati sono sotto assedio,
minacciati da venti reazionari e da una cultura dell’odio basata sulla costruzione del
nemico, porteremo per le strade di Pisa la nostra rivoluzione d’amore.”

“A chi vuole ostacolarci nel cammino verso una società più inclusiva e più aperta – continuano le organizzatrici e gli organizzatori -, risponderemo che non ci fermeremo mai, che alzeremo ancora di più l’asticella delle nostre rivendicazioni, per ribadire che non si può tornare indietro, che le unioni civili sono state solo il primo passo verso il matrimonio egualitario, che le persone trans e intersex hanno diritto al pieno riconoscimento della loro identità e dei loro corpi nel rispetto di un principio inalienabile di autodeterminazione, che vogliamo una riforma complessiva della legge sulle adozioni che devono essere accessibili alle coppie dello stesso sesso e alle/ai single, che è necessario garantire l’accesso alle pratiche di procreazione medicalmente assistita anche alle coppie omosessuali tramite modifica della legge 40, riconoscere la genitorialità alla nascita erisolvere le problematiche di riconoscimento del rapporto genitori-figli per le famiglie omogenitoriali già esistenti”.

“Non accetteremo – concludono le organizzatrici e gli organizzatori – che si facciano tagli agli interventi nelle scuole contro il bullismo e ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuo-affettivo e l’identità di genere, continueremo a fare formazione nei luoghi di educazione, di lavoro e di cura per promuovere una cultura che rimetta al centro l’umanità”.

Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso tre anni fa da un’ampia rete di
associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Toscana,
Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay
Siena “Movimento Pansessuale”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Carro di Buoi, Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis
Aperta e Rete Genitori Rainbow.

Si può aderire al ‘Toscana Pride’ scrivendo a: adesioni@toscanapride.eu e sostenere
l’evento tramite bonifico sul conto corrente IT62 W033 5901 6001 0000 0142 545 (Banca Prossima). Intestato a: Toscana Pride.

Tutte le info su www.toscanapride.eu.

Siena: anche Pd regionale a Toscana Pride, prima volta adesione

Ci sarà anche una delegazione del Pd toscano al Toscana Pride di Siena, che ha aderito, per la prima volta, alla manifestazione in programma domani.

“Domani saremo al Toscana Pride a Siena perché la strada per la vera uguaglianza e per il riconoscimento degli stessi diritti a tutti è ancora lunga – spiega in una nota Valerio Fabiani della reggenza del Pd toscano -, nonostante gli indiscutibili passi avanti fatti in questi anni con i governi a guida Pd. E ci saremo anche perché alla luce delle prime dichiarazioni e di alcune prime scelte della nuova maggioranza di governo giallo-verde, dopo una stagione segnata da alcune importanti conquiste nel campo dei diritti civili, il rischio di tornare indietro è assolutamente concreto”.

Fabiani, che parteciperà alla manifestazione in rappresentanza del partito regionale, sottolinea che “ci saremo e ci sarò in rappresentanza del Partito democratico della Toscana che quest’anno aderisce per la prima volta. Sono orgoglioso che come comitato di reggenza abbiamo scelto unanimemente di aderire, perché ovunque vi sia un bisogno e una domanda di diritti deve esserci anche il Pd”. “Ovunque vi sia qualcuno pronto a battersi contro le disuguaglianze – conclude -, il Pd deve farsi trovare al suo fianco per combattere insieme”.

Toscana Pride, Regione Toscana: “Partecipate con i bambini”

“Andremo alla manifestazione di Siena, come abbiamo sempre fatto. E’ una bella manifestazione, ci sono stato molte volte, e consiglio i cittadini di partecipare, anche con i bambini”. Così il presidente Enrico Rossi, che stamani ha partecipato, assieme alla vicepresidente Monica Barni e alla portavoce del Toscana Pride Marialuisa Favitta (foto), alla conferenza stampa di presentazione del Toscana Pride 2018, che sabato 16 giugno porterà a Siena migliaia di persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e trasngender, queer, intersessuali, asessuali ed eterosessuali, che sfileranno insieme “Per Orgoglio e per Amore”.

Quanto alle dichiarazioni del neoministro della famiglia Lorenzo Fontana sulle famiglie arcobaleno, e alle polemica sollevata dall’associazione “Difesa dei valori” per il patrocinio dato dalla Regione al Toscana Pride, questo il commento di Rossi: “Non capisco questa posizione regressiva. Noi non torniamo indietro e andiamo avanti sulla nostra strada. Nel 2004 siamo stati la prima Regione ad approvare la legge contro le discriminazioni sessuali, una legge pionieristica in materia di diritti delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere. Da allora siamo andati sempre avanti, nelle azioni di contrasto all’omofobia e a favore del rispetto della diversità”.

“Ricordiamoci che esiste una legge dello stato che regola le unioni civili, e quindi la creazione di nuove famiglie, una legge che deve essere applicata – ha sottolineato Monica Barni – Le famiglie arcobaleno esistono nella realtà, e, oltre a pagare le tasse, pagano più di altre il fatto di vivere in uno Stato che non tutela i suoi cittadini allo stesso modo, anche quando una legge sancisce i loro diritti. Diritti che non possono essere riservati solo a chi può permettersi di andare in tribunale, ma devono essere di tutti. Su questo la Regione Toscana continuerà a battersi. Riprendo le parole del presidente Rossi: “La Regione Toscana, io e la Giunta, siamo dalla parte delle famiglie Arcobaleno e dei loro bambini. A sostegno della dignità e dell’eguaglianza dei diritti. Ora e sempre””.

“Anche quest’anno – ha aggiunto la vicepresidente, che ha anche la delega alle pari opportunità – ci ritroviamo con grande orgoglio a patrocinare il Toscana Pride. La Regione Toscana è da sempre impegnata sui temi del contrasto alle discriminazioni, dell’apprezzamento della diversità e nell’affermazione dei diritti della persona. Aderiamo convintamente alla rete nazionale Ready, che lavora nel campo dell’educazione, della cutlura, dell’informazione. E in questi mesi abbiamo lavorato per aiutare gli enti locali ad applicare la legge sulle unioni civili”.

“Il Pride è oggi più che mai una manifestazione necessaria – ha detto la portavoce del Toscana Pride Marialuisa Favitta – Noi chiediamo la laicità delle istituzioni, il riconoscimento dei legami affettivi, una legge contro l’omofobia, la tutela delle famiglie omogenitoriali. C’è bisogno di Pride perché c’è bisogno di una cultura che promuova il rispetto delle differenze”.

La Regione Toscana partecipa, in qualità di ente fondatore, alla rete nazionale Re.a.dy (Rete delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni). Ogni anno la Regione dà un contributo complessivo di 80.000 euro alle circa 25 amministrazioni toscane che aderiscono alla rete (circa 3.000 euro a ciascuna amministrazione), per la realizzazione di interventi e iniziative di promozione delle pari opportunità e di integrazione delle politiche riguardanti le persone LGBTI. Nessun contributo specifico è stato dato al Pride di Siena, mentre è stato concesso il patrocinio regionale ed è stata stabilita la partecipazione del Gonfalone.

Info sugli eventi sul sito del Toscana pride

Toscana Pride: Corte Conti deposita esposto contro patrocinio concesso dalla Regione

A darne notizia, in una nota, è Filippo Fiani, nella sua qualità di presidente dell’associazione Difesa dei valori Valdarno.

Un esposto è stato depositato alla procura della Corte dei Conti di Firenze contro il patrocinio concesso da Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di Terranuova Bracciolini al Toscana Pride del 16 giugno prossimo a Siena.
Il soggetto ricorrente chiede “di verificare – si legge nell’esposto – se tali patrocini consistenti in erogazioni di denaro pubblico per pubblicizzare e promuovere atti contrari alla legge” costituiscano o meno “un’ipotesi di responsabilità contabile per uso scorretto e indebito di denaro pubblico, con conseguente danno erariale”.
Secondo l’associazione la manifestazione promuove la poligamia, la ridefinizione di famiglia, l’adozione ai single e alle coppie omosessuali, il matrimonio egualitario, l’autoinseminazione per le donne single e l’utero in affitto, “e probabilmente la pedofilia – si afferma anche nell’esposto – quando ad un certo punto il manifesto parla di ‘promuovere le relazioni sessuali basate sul consenso'”.
Dal manifesto della manifestazione:

“Il Toscana Pride nasce dal coordinamento regionale delle associazioni e dai gruppi organizzati che operano nello spazio LGBTIQA+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Intersessuali, Queer, Asessuali), al fine di promuoverne la piena cittadinanza. Rivendichiamo il ruolo di soggetto politico nel dialogo con le istituzioni e in merito alle politiche che incidono sulle nostre vite”.

“Il Toscana Pride è un progetto regionale e per questo motivo itinerante, che percorrerà le strade dei diritti, toccando anche le province e le differenti realtà geografiche della Toscana. Il 16 Giugno 2018 sarà Siena ad ospitare la parata finale. Immersa nel cuore della Toscana, questa città viene spesso identificata come “il sogno gotico”. Seppur all’interno di una cornice di paesaggi dal sapore antico, opere d’arte e cultura secolari, che sembrano immobili, il Toscana Pride offre l’opportunità per dimostrare come la città abbia invece lo sguardo rivolto al futuro. Dimostrando nei fatti come valori quali, la lotta ad ogni forma di discriminazione, siano patrimonio integrante della città. Un arcobaleno di colori, che si aggiungerà al colore rosso della terra di Siena”.

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