Fondazione CR lancia piano da 1,5 milioni per la cultura

?Firenze, Fondazione CR Firenze lancia un piano da 1,5 milioni di euro per salvare il mondo della cultura dell’area fiorentina dagli ingenti danni provocati dallo stop alle attività culturali durante il lockdown.

Al via, presentati oggi dal Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e dall’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, tre bandi (Emergenza Cultura Firenze, Partecipazione Culturale e Laboratori Culturali) che hanno lo scopo di sostenere i costi di gestione e di adeguamento delle strutture, Ia produzione di attività e l’innovazione digitale delle numerose realtà del territorio che rischiano Ia chiusura.

La Toscana e tra le regioni a detenere II maggior numero di strutture, anche molto diffuse sul territorio, relative al comparto artistico-culturale, in particolare 423 tra teatri, auditorium e sale d’orchestra e 528 musei. Del totale quasi il 30% dei luoghi dello spettacolo dal vivo e museo sono nell’area fiorentina; inoltre con sede a Firenze nell’area metropolitana sono 1.492 le organizzazioni non profit con attività nel settore culturale.

Una fetta di mercato, quella dei ‘beni culturali’ che nella sola Citta Metropolitana di Firenze ha prodotto nel 2018 ben 85,5 milioni di euro di incassi dai musei (stime IRPET) e 76,2 milioni di euro per quanta riguarda lo spettacolo dal vivo (fonte Siae).

L’odierna impossibilita dl incasso sta minando le fondamenta di sostenibilità di tutta Ia filiera. Oltre il 70% dei soggetti toscani che si occupano di spettacoli dal vivo ha avuto un blocco totale delle attività: Ia mancata ripresa porterebbe a una perdita di 103 milioni di euro (il 90% degli incassi annuali). Attualmente viene confermato il FUS (Fonda Unico per lo Spettacolo) da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, ma i suoi contributi subiranno un taglio e si rivolgono soprattutto ad una ristretta platea di beneficiari.

In questa drammatica cornice Ia Fondazione predispone tre importanti linee di azione per portare linfa vitale agli operatori culturali.

II bando Emergenza Cultura a Firenze (500.000 euro e scadenza il 2 luglio) si rivolge al tessuto cittadino come misura straordinaria a sostegno delle realtà che si occupano di spettacolo dal vivo o che svolgono attività artistica/culturali, in difficolta per Ia mancata bigliettazione, il blocco del turismo e gli ostacoli al fund raising.

Potranno fare richiesta di un contributo compreso tra 5.000 e 30.000 euro per i costi legati alle strutture e alla gestione oppure per le attività culturali da concludersi entro il prima trimestre 2021.

Il Bando Laboratori Culturali (250.000 euro, apertura 23 giugno e scadenza 27 agosto) e dedicate invece ai musei minori del territorio del Comune di Firenze e della Citta Metropolitana con contribuiti erogabili fino a 30 mila euro. La sua terza edizione doveva essere aperta dopo l’estate ma viene anticipate proprio con l’obiettivo di sostenere non solo progetti di innovazione digitale per migliorare Ia fruibilità e l’accessibilità, ma anche i costi di adeguamento alle nuove leggi in materia sanitaria per le riaperture. Saranno anche sostenuti progetti a supporto della didattica e della riapertura delle scuole grazie alia messa a disposizione degli spazi museali.

II Bando Partecipazione Culturale (400.000 mila, apertura 30 giugno e scadenza 10 settembre) mira a sostenere progetti di coinvolgimento e partecipazione culturale delle comunità nelle periferie. Ciascun progetto potrà ottenere un contributo massimo di 30 mila euro, aumentabili a 50 mila euro se presentati in forma di rete. Le iniziative dovranno realizzarsi a Firenze, ad esclusione del Quartiere 1 e nei comuni dell’area metropolitana limitrofi aile aree periferiche (Scandicci, Fiesole, Calenzano, Lastra a Signa, Signa, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Pontassieve).

Un ulteriore stanziamento di 309 mila euro e state destinate a favore di 42 soggetti che avevano fatto richiesta nel Bando Arte e Attivita Culturali 2020, ovvero lo strumento di contribuzione ordinaria del settore, e che non avevano avuto fino ad ora alcun contribuito perché tutti questi finanziamenti erano stati sospesi durante Ia pandemia a causa della chiusura dei luoghi dello spettacolo e il conseguente annullamento delle manifestazioni.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore Sacchi ed il presidente Salvadori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200618_00_BANDI-CULTURA-FOND-CR_SACCHI-SALVADORI.mp3?_=1

Il Museo degli Innocenti ha riaperto al pubblico

?, Il Museo degli Innocenti riapre le sue porte dorate in piazza Santissima Annunziata, dopo un periodo di sospensione delle visite a causa dell’emergenza Coronavirus.

La cerimonia di riapertura del Museo si è svolta oggi, 13 giugno, alle ore 16.00, alla presenza della presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida, del direttore generale Giovanni Palumbo, della direttrice scientifica del Museo, Arabella Natalini e con il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore al Diritto alla Salute, al Welfare e all’Integrazione socio-sanitaria, Stefania Saccardi, gli assessori del Comune di Firenze alla Cultura, Tommaso Sacchi e all’Educazione, Sara Funaro.

Con un simbolico taglio del nastro, si sono riaperte le porte del percorso museale che si snoda nell’edificio rinascimentale progettato da Filippo Brunelleschi e che racconta secoli di impegno dell’Istituto degli Innocenti nell’accoglienza e promozione dei diritti dei bambini e una continuità tra l’identità storica testimoniata dal patrimonio artistico e architettonico e l’attuale mission dell’istituzione.

Il nuovo accesso è dal lato del bookshop del Museo, specializzato in editoria per l’infanzia, per consentire maggiori controlli in entrata. Il Museo è visitabile, con orari ridotti per il momento, dal giovedì al lunedì dalle 16.00 alle 20.00. Mascherina, distanziamento tra i visitatori ed ingressi scaglionati sono le precauzioni necessarie per accedere, in linea con le direttive regionali e nazionali che riguardano i musei, alle sale che raccontano il passato e il presente della più antica istituzione pubblica italiana dedicata all’accoglienza dei bambini e alla difesa dei loro diritti.

All’interno del Museo il visitatore può ammirare lo straordinario complesso architettonico progettato da Brunelleschi, primo esempio di architettura rinascimentale; la collezione d’arte dell’Istituto, con opere di artisti come il Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Botticelli e Neri Di Bicci; la serie di testimonianze documentarie della vita dei “nocentini”, come venivano chiamati i bambini accolti nella struttura, come le “medaglie spezzate” lasciate dalle madri per avere la possibilità di ritrovare un giorno il proprio figlio.

Dal dicembre 2019 il Museo ha rinnovato il suo percorso di visita, inserendo una parte dedicata all’Archivio Storico, che contiene la memoria documentaria dell’Istituto depositaria dell’identità di circa 500 mila bambini qui accolti e accuditi, e la “camera immersiva” dove, grazie a un video emozionale a 270°, il visitatore ripercorre la vita dell’Istituto dall’inizio ad oggi. Per chiudere la visita in bellezza e per una pausa relax ha riaperto inoltre il Caffé del Verone nella grande terrazza quattrocentesca affacciata sui tetti di Firenze.

Per dare possibilità di accesso anche virtuale a questo splendido complesso, è stata da poco creata la sezione #MuseoAperto all’interno del portale web dell’Istituto, ricca di contenuti video e fotografici. Una mini tour virtuale del Museo e dell’Istituto attraverso le planimetrie interattive, anticipato, nella prima fase dell’emergenza sanitaria, dalla campagna #LaCulturaArrivaACasa, in cui l’Istituto ha utilizzato i canali social per mostrare dettagli, testimonianze, curiosità della propria storia lunga sei secoli.

“Riapriamo il Museo dopo aver predisposto tutte le misure previste in funzione antiCovid e tese a garantire il distanziamento sociale – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – Diamo così il nostro contributo alla ripartenza della vita culturale della città e lo facciamo tornando a mostrare ai visitatori del Museo l’edificio di Brunelleschi e le testimonianze di una storia mai interrotta di accoglienza e bellezza, in favore dei bambini”.

“Dopo 96 giorni di chiusura forzata, restituiamo al pubblico il Museo dell’Istituto degli Innocenti, il “Museo dei bambini” di Firenze che testimonia 600 anni di bellezza, accoglienza e promozione dei diritti dei più piccoli – aggiunge il direttore generale Palumbo – Stiamo lavorando a nuove iniziative per i visitatori che lo stop imposto dalla pandemia ci ha obbligati a rimandare, ma che siamo sicuri daranno un’occasione in più per scoprire i segreti di questo luogo affascinante”.

“Viene restituito ai cittadini un prezioso contenitore di arte, storia, architettura – commenta il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – che ci ricorda come l’Istituto degli Innocenti di Firenze rappresenti molto di più di una delle tante ricchezze artistiche della nostra città. Ancora oggi, dopo 600 anni, l’Istituto mantiene la sua missione in difesa dei diritti dei bambini e riesce ad essere uno degli scrigni fiorentini di cultura”.

“In questa fase di riaperture, in cui dopo il lockdown imposto dal Covid-19, la città torna ad aprirsi e ad accogliere i suoi cittadini – dice l’assessore al diritto alla salute e al welfare della Regione Toscana, Stefania Saccardi – è molto bello che anche il Museo degli Innocenti riapra le sue porte, per offrire di nuovo ai fiorentini un percorso museale davvero unico al mondo, che ripercorre secoli di arte e di cura per l’infanzia. La pandemia è stata solo una pausa, il Museo degli Innocenti torna a mostrare a chiunque vorrà entrarci il suo prezioso intreccio di bellezza e di accoglienza”.

“Un altro museo che riapre, un altro spazio di cultura e dell’identità più vera di Firenze di cui la città si riappropria, ci riempie di gioia – dichiarano l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e quello all’educazione Sara Funaro -. Finalmente sarà possibile tornare a visitare questo luogo unico che coniuga l’anima straordinaria della nostra città, quella capacità di unire l’arte più eccelsa all’attenzione verso gli ultimi, i più deboli, i più piccoli della società”.

Nuovi giorni di apertura e nuovo orario: dal giovedì al lunedì dalle ore 16 alle ore 20.

Per informazioni e prenotazioni: http://www.museodeglinnocenti.it – tel. 0552037308

Biblioteche, servizio gratuito prestito di libri a domicilio

Firenze, le Biblioteche comunali organizzano il servizio di prestito a domicilio di libri, fumetti, audiolibri, riviste, CD musicali e DVD rivolto a persone con più di 65 anni, persone non autosufficienti, disabili e a coloro che hanno difficoltà, anche temporanea, ad uscire di casa. Il nuovo servizio partirà il 16 giugno ed è gratuito.

“Un modo – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – per avvicinare ancora di più le biblioteche ai cittadini e per venire incontro all’interesse e alla voglia di libri e letture che la pandemia non ha certamente spento. Basti pensare che nella prima settimana di riapertura, lo scorso 26 maggio, oltre 800 utenti si sono rivolti alle biblioteche. Dopo aver riattivato una sede per quartiere, seppur con servizi e orari ridotti, contiamo di ampliare al più presto la possibilità di fruizione dei libri e delle tante attività che caratterizzavano le nostre biblioteche cittadine prima del Covid”.

Per richiedere il materiale è necessario contattare le biblioteche aperte tramite e-mail o per telefono durante l’orario di apertura: martedì e giovedì dalle 14 alle 19 e mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14. BiblioteCaNova Isolotto accetta prenotazioni solo per telefono.

La consegna del materiale richiesto è prevista entro una settimana dalla prenotazione. Il servizio è attivo solo nel territorio del Comune di Firenze.

Alla Biblioteca delle Oblate e BiblioteCaNova Isolotto è possibile prendere in prestito un massimo di 8 volumi per 30 giorni rinnovabile per ulteriori 30 giorni se non prenotati da altri, 2 periodici per 15 giorni, 4 CD o DVD per 7 giorni.

La Biblioteca Mario Luzi, Biblioteca Villa Bandini, Biblioteca Filippo Buonarroti consente invece un massimo di 5 volumi per 30 giorni rinnovabile per ulteriori 30 giorni se non prenotati da altri, 2 periodici per 15 giorni, 4 CD o DVD per 7 giorni.

È possibile verificare da casa la disponibilità dei materiali da prendere in prestito collegandosi al catalogo online: https://opac.comune.fi.it/easyweb/w2001/index.php?scelta=campi

 

 

Fase 3: Estate fiorentina, cinema in Santa Maria Novella

La delibera, approvata stamani dalla Giunta su proposta dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, prevede la proroga di un anno anche per le valutazioni, i punteggi e i fondi relativi ai 15 grandi festival che mantengono una valenza triennale

Cinema sotto le stelle nel Chiostro grande di Santa Maria Novella e musica nelle zone meno centrali della città. Sono questi i primi due progetti culturali co-promossi dal Comune per l’Estate fiorentina 2020, un’edizione che sarà rimodulata per il Covid-19. La delibera, approvata stamani dalla Giunta su proposta dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, prevede la proroga di un anno anche per le valutazioni, i punteggi e i fondi relativi ai 15 grandi festival che mantengono una valenza triennale. Inoltre, precisa una nota di Palazzo Vecchio, a breve sarà pronto un avviso pubblico per selezionare proposte culturali autofinanziate che riceveranno le agevolazioni: “Non possiamo dare contributi – ha sottolineato Sacchi – ma prevediamo per esempio l’abbattimento della Cosap o la concessione gratuita di immobili pubblici per la produzione culturale”.
Per quanto riguarda gli eventi il primo è un progetto di cinema all’aperto presentato da ‘Quelli dell’Alfieri’, una arena estiva nel Chiostro di Santa Maria Novella a luglio e agosto: potranno entrare fino a 250 persone. Il secondo progetto è ‘Musica in giro’, realizzato con l’azienda K-Array che si propone di portare, in sicurezza, musica ed eventi artistici per le vie, piazze e quartieri cittadini.
“Non vogliamo rinunciare – ha concluso Sacchi – a temi ed eventi ai quali abbiamo sempre dedicato risorse, attenzioni ed energie: da un lato il cinema sotto le stelle che negli ultimi anni ha sempre avuto un grande successo di pubblico, e dall’altro la valorizzazione delle zone meno centrali, diffondendo arte e cultura in tutta la città e non solo nel centro storico, anche per evitare assembramenti e contesti di degrado urbano”.

Manifattura Tabacchi presenta ‘La Meraviglia’.

?Residenze d’Artista è un progetto interdisciplinare creato da Manifattura Tabacchi nel campo dell’arte contemporanea che ogni anno accoglie sei giovani artisti internazionali presso gli spazi del B8, edificio interamente dedicato all’esposizione di progetti artistici.

Il programma nel triennio 2018-2020, curato da Sergio Risaliti, storico e critico d’arte, direttore del Museo Novecento di Firenze, mira a far rivivere le archeologie industriali del tabacco e trasformare la storica manifattura fiorentina in un grande laboratorio di arte, pensiero, poesia, nuova bellezza.

La meraviglia chiude il secondo capitolo del programma triennale di Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi La cura, La meraviglia, L’armonia, che ogni anno ospita sei artisti internazionali, selezionati mediante una open call e attraverso il network di artisti e di Accademie di Belle Arti italiane.

Con l’opening della mostra, si aprono ufficialmente le candidature della terza e ultima edizione del programma, quest’anno intitolata L’armonia: i sei artisti selezionati saranno comunicati a luglio e potranno partecipare alle prossime Residenze, da settembre a dicembre 2020.

L’edizione 2019-2020 delle Residenze d’Artista è stata dedicata al tema della meraviglia, intesa nel senso più ampio del termine: da quello dei materiali, delle tecnologie, delle immagini a quello della produzione industriale e artigianale, artistica e poetica. Un progetto di Manifattura Tabacchi, ideato e a cura di Sergio Risaliti, storico dell’arte e direttore del Museo Novecento di Firenze e seguito da Paolo Parisi, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel ruolo di tutor.

Davide D’Amelio, Anna Dormio, Bekhbaatar Enkhtur, Esma Ilter, Giulia Poppi e Negar Sh, hanno potuto interagire per sei mesi con gli spazi unici e la storia di Manifattura Tabacchi – lavorando all’interno di atelier appositamente realizzati per ogni artista – ma anche con l’esterno. A partire da settembre 2019, infatti, il percorso formativo ha offerto loro l’opportunità di approcciarsi al rapporto tra imprenditoria e artigianato che rende il territorio toscano un patrimonio inestimabile attraverso visite mirate presso collezioni d’arte come la Collezione Gori di Fattoria Celle, ma anche luoghi di produzione del marmo, come gli studi d’Arte Cave Michelangelo e la Cava Museo Fantiscritti, lavorazione del vetro e del legno, rispettivamente Collevilca e Adarte e fusione del bronzo, come la Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli.

I sei artisti in residenza si sono confrontati con la progettazione di opere individuali, e collettive, realizzate al termine di un fitto programma di workshop e seminari che per questa edizione ha visto la partecipazione di Stefania Galegati, Rä Di Martino, Pantani-Surace, Goldschmied&Chiari, Elena Mazzi e Robert Pettena.

Sentiamo le dichiarazioni di Michelangelo Giombini, Head of Product Development di Manifattura Tabacchi e di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, raccolte da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/05/200528_02_MANIFATTURA_GIOMBINI-SACCHI.mp3?_=2

Fase 2 della cultura, a Firenze i musei civici rimangono chiusi

L’assessore Sacchi: “Senza ristoro della tassa di soggiorno siamo costretti a tener chiusi”. Chiusi anche i teatri della Fondazione della Toscana

“Non è possibile riaprire i musei civici dal 18 maggio”. Lo afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.
“In questi giorni – spiega Sacchi – abbiamo raccolto le stime e le valutazioni dell’area tecnica di Palazzo Vecchio: un mese e mezzo di apertura parziale, solo nel weekend, di appena tre musei, costerebbe mezzo milione di euro. Sono soldi che non abbiamo e senza le rassicurazioni che abbiamo richiesto al Governo nelle ultime 5 settimane sul ristoro anche parziale della tassa di soggiorno non possiamo impegnare questa spesa”.
“Abbiamo fatto di tutto per non arrivare a questa decisione dolorosa e anche fortemente simbolica – continua Sacchi – ma siamo costretti a farlo: avremmo visitatori limitatissimi e spese alte per adeguarci alle indicazioni che sappiamo saranno disposte per far fronte al rischio sanitario. Il tutto con un ammanco totale nelle casse del Comune, ad oggi, di 190 milioni di euro”.
Sacchi, che è presidente della Fondazione teatro della Toscana, annuncia anche la mancata riapertura dei teatri della Fondazione. “Per quanto riguarda la graduale riapertura dei nostri teatri – sottolinea Sacchi – e d’intesa col direttore Marco Giorgetti abbiamo deciso di non riaprire: anche in questo caso troppo alti i costi di sanificazioni e dovuti alla riduzione del pubblico, si stimano 40 mila euro aggiuntivi al mese, con un pubblico giustamente prudente e colpito da questa crisi economica. Credo che sia meglio proseguire con gli ammortizzatori sociali e riaprire quando non ci sarà più rischio di ricadute o recrudescenze della pandemia”.

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