WONDERFUL!, premio a sostegno dell’arte under 40

Al museo del Novecento 20mila euro per 4 artisti, artiste e collettivi under 40. Un premio a sostegno degli under 40.

Il Museo Novecento che lancia la prima edizione di WONDERFUL!, premio a sostegno dell’arte Italiana indirizzato ad artisti, artiste e collettivi under 40.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze in collaborazione con MUS.E e realizzato grazie all’impegno di Publiacqua.

Il contributo, del valore di 5.000 euro, è destinato al sostegno dell’attività di artisti, artiste e collettivi nati e/o residenti in Italia. Le persone partecipanti potranno inviare la propria candidatura attraverso la open call pubblicata sul sito del museo entro dicembre.

“Grazie a questo importante e innovativo progetto del nostro Museo Novecento – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi – potremo sostenere concretamente il lavoro di chi oggi fatica a sperimentare e trovare la sua strada nel mondo dell’arte contemporanea. Il Comune di Firenze è e sarà sempre al fianco di artiste e artisti di talento che hanno bisogno di una mano anche economica per affermarsi e per sopravvivere a questo momento difficilissimo per la cultura”.

Un premio a sostegno degli under 40 che sarà selezionato da una giuria al femminile composta da una direttrice di museo, una direttrice di galleria, una curatrice freelance e una collezionista che selezionerà i destinatari.

Una preselezione verrà effettuata dallo staff scientifico del Museo Novecento e da una commissione di persone esperte esterne, che sceglieranno 12 artisti da presentare alla giuria per la decisione finale. La scelta dei 4 vincitori avverrà nei primi mesi del 2021.

“Il progetto WONDERFUL!” – ha commentato il Presidente di Publiacqua, Lorenzo Perra – ”è un’eccellenza per il territorio. Sostenere la produzione e l’elaborazione artistica under 40 rappresenta infatti un ponte verso il domani e, allo stesso tempo, consolida il ruolo di Firenze, e della Toscana tutta, quale centro della contemporaneità. Ruolo già agito grazie anche alle riflessioni portate avanti da altre realtà importanti di cui siamo partner, quali la Fondazione Palazzo Strozzi e il Centro Pecci per l’arte contemporanea. Con questa prima collaborazione si avvia quindi un dialogo tra Publiacqua e il Museo Novecento che consolideremo con attività condivise a partire dal nuovo anno”.

“Fin dall’inizio della Pandemia, abbiamo detto che la crisi economica avrebbe coinvolto le nuove generazioni artistiche – dichiara Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento – Assieme all’amministrazione e a Mus.e, in questi mesi abbiamo pensato come passare dalle parole ai fatti. Mai come oggi ci appare necessario incentivare la creatività e la ricerca artistica contemporanea e i musei devono fare la loro parte.  La pandemia sta avendo effetti disastrosi sul settore culturale del nostro paese colpendo duramente musei e città d’arte, minacciando l’esistenza futura di molte realtà artistiche e soprattutto rendendo ancor più precaria la condizione di artisti italiani e operatori indipendenti. Allo stesso tempo la crisi sta favorendo la riflessione per una revisione del ruolo e della funzione dei musei. Al museo, nato per conservare e valorizzare il patrimonio, viene chiesto adesso di essere luogo di formazione e di ricerca, di sperimentazione e di innovazione culturale. Dalla memoria artistica devono nascere necessariamente i frutti migliori dell’arte presente e futura. Il Museo Novecento vuole essere un laboratorio creativo e di formazione e in questo momento deve prendersi cura del talento italiano, anche impegnandosi economicamente”.

La prima edizione di WONDERFUL! sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo e da una mostra dedicati al progetto.

Verrà inoltre dato inizio ad un archivio sull’arte italiana che raccoglierà i dossier inviati dai partecipanti alla call, che si arricchirà negli anni restando a disposizione di curatori, storici dell’arte, critici e collezionisti come materiale di studio e approfondimento.

Sentiamo l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi e il direttore artistico del museo del Novecento, Sergio Risaliti

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201214_WONDERFUL-SACCHI-RISALITI.mp3?_=1

 

 

 

 

 

Museo della Lingua Italiana, lavori al via entro il 2021

🔈Firenze, il Museo della Lingua Italiana sarà un museo completamente nuovo per sviscerare, raccontare, far conoscere la lunghissima storia della lingua italiana, dal primo documento che contiene frasi scritte per la prima volta consciamente in volgare italiano, ovvero la Carta di Capua del 960, fino alla lingua dei social degli anni 20 del XXI secolo, passando per Dante, Boccaccio, Petrarca, Ariosto, Galilei, Machiavelli, Leopardi, Manzoni, D’Annunzio, Sciascia. Il tutto con l’occhio rivolto alla modernità e all’interattività di un sapere non statico ma dinamico, come in fondo è la lingua stessa.

Il progetto del nuovo Museo della Lingua Italiana è stato presentato a Firenze dal ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

Il museo nascerà all’interno dell’area denominata ex Monastero Nuovo del complesso di Santa Maria Novella, e in particolare nel fabbricato che si affaccia su via della Scala. Il progetto di recupero e riqualificazione è stato approvato dalla giunta. Il cronoprogramma prevede l’avvio dei lavori entro il 2021. Il costo è di 4,5 milioni di euro. L’opera sarà finanziata dal Mibact nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”.

“Siamo entusiasti – ha dichiarato il sindaco Nardella – di un progetto che sarà sicuramente il più concreto nell’anno delle celebrazioni dantesche e che per questo abbiamo fortemente voluto iniziare proprio adesso, con i lavori che partiranno entro il 2021. La lingua italiana è patrimonio non solo nostro ma del mondo e questo museo sarà il luogo deputato a una sua conoscenza e valorizzazione a livello internazionale”.

“Abbiamo approvato il progetto preliminare del museo – ha sottolineato l’assessore Sacchi – che andrà a incastonarsi in un polo davvero innovativo e sperimentale, quel complesso di Santa Maria Novella che ha acquisito negli ultimi anni una conformazione polifunzionale che mette insieme spazi civici, religiosi, artistici e museali e ne fa un unicum di elevata qualità culturale e sociale”.

La realizzazione di un Museo della lingua italiana all’interno del complesso immobiliare di Santa Maria Novella si inserisce nel progetto di riqualificazione già avviato dall’ amministrazione comunale a seguito della restituzione degli spazi conventuali in uso – da circa un secolo- alla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri e tornati dal 2016 nella disponibilità del Comune di Firenze.

Il percorso di riqualificazione riguarda 22 mila metri quadrati di superficie edificata. Il progetto di ampliamento del percorso di visita del Museo di Santa Maria Novella (approvato con Delibera della Giunta Comunale 618/2018, attualmente in fase di gara) rappresenta il primo importante atto volto alla valorizzazione degli ambienti monumentali del convento, che consentirà di annettere alcuni fra i contesti storici più significativi dell’antico complesso domenicano, potenziando i servizi al pubblico di visitatori e dotandolo inoltre di quelli attualmente assenti o inadeguati ma indispensabili al raggiungimento di elevati standard di qualità.

Oltre al museo, il masterplan dell’intero organismo edilizio prevede la riqualificazione e utilizzo di spazi ad uso civico (sale conferenze, matrimoni, summit internazionali), espositivo, congressuale, per eventi, celebrazioni e manifestazioni culturali, un’ampia porzione destinata al social housing e il mantenimento di una stazione /presidio dell’Arma dei Carabinieri, in corso di completamento.

La realizzazione del Museo della Lingua Italiana andrà a consolidare il ruolo culturale e sociale che assumerà l’intero organismo storico architettonico, aumentandone l’attrattività pubblica e turistica già di per sé alta vista la collocazione territoriale privilegiata in prossimità del terminal ferroviario e del sistema tramviario urbano. Il tessuto urbano in prossimità della stazione ferroviaria con la presenza del Museo della Lingua Italiana, della Basilica e del Museo di Santa Maria Novella, unitamente al Museo del Novecento affacciato sulla piazza prospiciente la basilica, ma anche degli spazi ad uso civico e congressuale, andranno a configurare l’area come un Distretto Culturale Museale di primaria importanza per Firenze, prima tappa nei percorsi turistici di visita alla città e grande opera di riqualificazione urbana dell’area.

Le dichiarazioni del sindaco Nardella e del ministro Franceschini raccolte da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201211_00_MUSEO-LINGUA-ITALIANA_NARDELLA-FRANCESCHINI.mp3?_=2

Firenze: le biblioteche comunali da domani riaprono al pubblico

Ingresso su prenotazione, sarà possibile utilizzare sale studio e cercare i libri a scaffale aperto, rimane attivo il prestito a domicilio.

Da domani, mercoledì 9 dicembre, le biblioteche comunali riaprono su prenotazione dopo lo stop previsto dalle disposizioni governative per contenere l’emergenza sanitaria: sarà possibile accedere per ritirare e restituire il materiale, utilizzare le sale studio e lettura, i PC e i dispositivi digitali e cercare i libri a scaffale. Rimane attivo il prestito a domicilio mentre è ancora sospeso il Bibliobus.

“Questa riapertura è un messaggio di speranza – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – in questi mesi funestati dalla pandemia. Le biblioteche si confermano presidio civico, culturale e democratico importantissimo per tutti i cittadini e finalmente possono tornare ad essere frequentate dal pubblico in tutta sicurezza”.

Nelle biblioteche è possibile accedere mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, utilizzando la mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo aver disinfettato le mani con soluzioni idroalcoliche.  Per scegliere e cercare libri a scaffale è necessario prenotare. Attivo, sempre su prenotazione, il servizio di prestito. Per leggere e studiare è possibile prenotare una postazione per fasce orarie, con un massimo di 4 prenotazioni alla settimana. La prenotazione è personale, la postazione assegnata non può essere ceduta ad altri e sarà igienizzata a ogni cambio. Sempre su prenotazione è possibile navigare su Internet.

Continua, dopo il successo di queste settimane, il prestito a domicilio. Il servizio è gratuito e possono essere richiesti fino a 10 materiali contemporaneamente tra libri, riviste e multimediali. Per utilizzare il servizio è necessario essere iscritti alle Biblioteche; se non si è iscritti è possibile pre – iscriversi online grazie al servizio Utente in linea e perfezionare l’iscrizione recandosi in una delle biblioteche della rete appena possibile. Per richiedere la consegna dei libri a domicilio è necessario contattare la propria biblioteca per telefono, per email (BiblioteCaNova Isolotto accetta prenotazioni solo per telefono) o tramite il servizio Utente in linea per concordare un appuntamento.

Come prenotare

Per prenotare i servizi è possibile telefonare oppure scrivere una email. Se la prenotazione avviene per email è necessario aspettare la conferma dell’appuntamento prima di andare in biblioteca. BiblioteCaNova Isolotto accetta prenotazioni solo per telefono.

Ulteriori INFO 

 

“On Mi”: tre puntate e un dj set per il giornalista Andrea Mi su Controradio

A poco più di sette mesi dalla sua scomparsa, Firenze ricorda Andrea Mi: dj, giornalista, architetto e docente con tre appuntamenti (5, 12 e 19 dicembre) e il gran finale il giorno 26 dicembre.

Al via “On Mi”, tre puntate radio con amici e colleghi di Andrea: un progetto della nascente Associazione Andrea Mi con la Fondazione Stensen, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, insieme a Controradio e la nuova Radio Mi Albany. Live sulle frequenze radio toscane di Controradio 93.6/98.9 FM e online in streaming su www.controradio.it e www.radiomi.al, nelle giornate di sabato 5 (dalle 15.40 alle 17), 12 e 19 dicembre (dalle 16 alle 17). Chiuderà nella serata di sabato 26 dicembre un dj set inedito e esclusivo di Clap! Clap!.

Foto comunicato stampa

Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, dichiara: “Andrea aveva una serie di grandi doni e qualità. Era una persona gentile, capace di entrare nel profondo delle storie che raccontava con un garbo che mi ha sempre molto stupito. Imprevedibile nelle sue vaste conoscenze, aveva un’intelligenza raffinata, Andrea Mi era un eccellente operatore culturale. Ho sempre avuto il più autentico piacere di parlare con lui di architettura e arte contemporanea e di costruire insieme progetti per la città. Ricordarlo con questo appuntamento sarà un’occasione – per chi lo ha conosciuto e stimato – per sentirlo ancora vicino a noi”.

Raffaela Casini, presidente Associazione Andrea Mi: “In questi giorni con un gruppo di amici stretti stiamo costituendo l’associazione Andrea Mi, ci proponiamo di seguire il solco tracciato da Andrea e continuare a mettere in contatto persone che si esprimono nelle diverse forme e linguaggi artistico-culturali contemporanei per valorizzarne lo scambio che da esso si innesca. L’associazione ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la sua visione artistica e culturale, la sua capacità di intercettare dinamiche artistiche e territoriali innovative e di declinarle nelle diverse forme e linguaggi artistico-culturali contemporanei in una visione di interdisciplinarità e multimedialità.”

Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen: “Andrea Mi aveva una capacità unica nel far dialogare diverse espressioni creative tra loro e nello studio delle pratiche di contaminazione tra arti diverse. Un approccio che ha coinvolto anche tante persone con sensibilità affini, che si sono ritrovate a raccogliere le sue molteplici eredità in una modalità compartecipativa di cui Andrea sarebbe andato fiero, e di cui lo Stensen spera presto di poter presentare ulteriori frutti alla città di Firenze.”

Foto comunicato stampa

Le trasmissioni e il dj set saranno archiviate sotto forma di podcast disponibili dopo la fine degli eventi nel sito web di Controradio e di Fondazione Stensen. Inoltre, un QR code verrà affisso a Firenze nell’area verde intitolata ad Andrea per accedere a contenuti multimediali che rimandano a iniziative a lui dedicate. Al termine delle trasmissioni radio i partecipanti proseguiranno la discussione su piattaforma Zoom per videoconferenza, per l’occasione aperta al pubblico interessato.

F-Light ed altre iniziative per il Natale di Fiorentini

🔈Firenze, Palazzo Vecchio conferma le iniziative natalizie pur nelle incertezze dettate dall’evolversi della pandemia. Saranno presenti quindi anche quest’anno il festival delle luci F-Light, i tre alberi ‘d’artista’ in tre piazze cittadine, il grande abete al Duomo, le luminarie sui viali, le installazioni nelle periferie.

A F-Light ed alle altre iniziative sopra citate, si aggiungeranno le attività culturali promosse dall’Inverno fiorentino rivisitato in forma digitale, la campagna #comprafiorentino, lo shopping sul portale Le botteghe di Firenze, la Festa del dono e i tradizionali auguri del sindaco alla città da Palazzo Vecchio, il 18 dicembre. Il tutto sotto lo slogan ‘La luce che ci unisce’, con la città pronta ad illuminare luoghi, monumenti, alberi ma soprattutto i cuori delle persone.

Le iniziative del Comune e il Festival F-Light sono state presentate oggi dal sindaco Dario Nardella, dagli assessori al turismo Cecilia Del Re, alle attività produttive Federico Gianassi e alla cultura Tommaso Sacchi, insieme al direttore artistico del Festival delle luci Sergio Risaliti, alla presenza del presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi e di Marco Lawrence Crociani (Terna).

“Questo Natale – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella – sarà diverso da sempre, più sobrio, più intimo, più riflessivo, ma non vorremmo che mancasse la speranza per il futuro e per una rinascita dopo questo maledetto virus. Per questo abbiamo confermato le iniziative natalizie con la luce come elemento unificante e di speranza nonostante la pandemia. Per questo illumineremo anche gli ospedali fiorentini per tutto il periodo delle feste con illuminazioni ad hoc. Senza assembramenti, senza folle, Firenze tiene accese le sue luci e manda un messaggio di vicinanza, rispetto e speranza ai cittadini al termine di un anno difficilissimo”.

“Un’edizione di F-Light che vuol essere un invito a cercare la luce in fondo alla ‘selva oscura’ in cui ci troviamo – ha affermato l’assessore al turismo Cecilia Del Re – Alle soglie del 2021, anno delle celebrazioni dantesche, il tema di quest’anno è dunque proprio questo: lo sforzo che tutta la nostra comunità sta mettendo per combattere questa pandemia ha come meta quella di tornare ‘a riveder le stelle’. I fasci di luce che saranno proiettati verso il cielo vogliono rendere omaggio alla resistenza degli ospedali e di chi sta combattendo e ha combattuto questa battaglia in prima linea, a cui va la vicinanza di tutta la città”.

“E’ un Natale molto diverso da tutti gli altri – ha detto l’assessore al commercio Federico Gianassi – sappiamo che non può essere il Natale dello sfarzo ma non può essere nemmeno il Natale del buio. Le luci per le strade ci aiuteranno ad affrontare questa fase complessa e per questo abbiamo fatto questo sforzo importante per consentire alla città di essere illuminata. E’ un momento importante anche per il commercio e l’artigianato fiorentino, che nel periodo natalizio, pur in presenza di limitazioni dettate dalla pandemia, ha e deve avere la nostra attenzione”

“Con teatri, cinema, musei e altri luoghi di cultura e spettacolo chiusi – dichiara l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – il Comune non intende però arretrare sul fronte degli aiuti al mondo della cultura e sposta, prima città in Italia a compiere un’operazione di questo genere e di questa portata economica, il baricentro della produzione sul digitale. Valuteremo adesso le proposte che sono arrivate da associazioni, enti e realtà culturali fiorentine e che saranno fruibili online, in piena sicurezza per tutti i cittadini, con un aiuto economico che sarà una forma di sollievo per un settore duramente colpito dalle conseguenze economiche della pandemia”.

Le dichiarazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201201_00_F-LIGHT_NARDELLA-SACCHI.mp3?_=3

Festival F-Light

Firenze ripropone il tradizionale appuntamento con F-Light, il Firenze Light Festival, intitolato per questo 2020, in omaggio a Dante, Sight, dalla selva oscura alla luce.  Promossa dal Comune, Direzione Turismo, e organizzato da MUS.E, con la direzione artistica di Sergio Risaliti, F-Light Sight, dall’8 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, rivestirà di nuova luce gli spazi urbani, grazie a video-mapping, proiezioni, lightshow e installazioni artistiche.  La manifestazione, realizzata grazie al contributo della Camera di Commercio di Firenze, con il sostegno di Terna Spa e il supporto di CONAD e MUKKI, coinvolgerà come sempre numerosi spazi della città, ridelineandone il profilo notturno: dalle piazze principali a Ponte Vecchio, dal Forte Belvedere alle torri e porte medievali, da Palazzo Medici Riccardi al Museo Novecento, oltre ai quartieri fuori dal centro storico. Un omaggio particolare sarà dedicato alle strutture ospedaliere.

Torna l’appuntamento con THREE ARTIST TREES, iniziativa sperimentata per la prima volta durante l’edizione 2019, un progetto del Museo Novecento nato da un’idea di Sergio Risaliti, che ha coinvolto tre artisti di fama internazionale, facendoli cimentare con l’elaborazione di un simbolo universale del Natale creando vere e proprie opere site specific. A farlo saranno ancora una volta Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e Domenico Bianchi, i cui alberi di Natale d’artista saranno installati rispettivamente in Piazza Gino Bartali, Piazza Santo Spirito (queste due dall’8 dicembre) e Piazza Santa Maria Novella (quest’ultima dal 15 dicembre).

Due i videomapping dell’edizione di quest’anno, che animeranno sia Palazzo Medici Riccardi (proiezione artistica a cura di MBVision) che Ponte Vecchio, trasformandone le superfici in una tela attraverso suggestivi effetti visivi ispirati al tema della nuova edizione del festival. Ponte Vecchio, grazie all’installazione luminosa “The other side of the life” curata da Sergio Risaliti e realizzata da The Fake Factory, sarà infatti “affrescato” da una serie di immagini geometriche o figurative e da stralci di versi del poema dantesco. Tutti siamo invitati a ricostruire per intero le terzine e i canti originali da cui sono tratti questi frammenti. L’edificio della Camera di Commercio acquisirà poi un nuovo volto grazie a giochi di luci colorate e proiezioni, anche in questo caso ispirate a versi danteschi, mentre il Museo Novecento accoglierà sulla facciata dell’edificio delle ex Leopoldine un’installazione luminosa dell’artista collettiva Claire Fontaine (a cura di Paola Ugolini e Sergio Risaliti, dal 12 dicembre al’11 marzo). La scritta “Siamo con voi nella notte” proietterà verso i cittadini e il mondo un messaggio di condivisione e solidarietà.

A cura di Silfi Spa le illuminazioni che vestiranno di nuova luce Piazza Indipendenza e le sue statue, grazie a un impianto permanente che, come ormai tradizione, sarà inaugurato proprio in occasione del festival, confermando l’impegno assunto da F-Light nel lasciare un “segno duraturo” sulla città con le nuove illuminazioni definitive di alcuni dei suoi monumenti e luoghi simbolo, oltre alle attività temporanee del periodo natalizio. Una nuova illuminazione permanente sarà accesa anche su Via Calzaiuoli e su altre strade e piazze del cuore della città. Tanti, poi, i luoghi simbolici che saranno accesi con luminarie dinamiche colorate per tutta la durata del festival: fra questi, per la prima volta, il Forte Belvedere, che potrà contare su una scenografia appositamente studiata. Accensioni scenografiche di luce colorata, sempre ad opera di Silfi Spa, anche per la vasca delle Rampe del Poggi, il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, la Torre di San Niccolò, la Torre della Zecca e le Porte storiche fiorentine: Porta alla Croce, Porta al Prato, Porta Romana, Porta San Gallo e Porta San Frediano. Tra i luoghi di F-Light anche Piazza SS. Annunziata (con la proiezione artistica di Bright Festival),  via Tornabuoni (a cura di Confcommercio) e piazza San Firenze. F-Light anche nel corso dell’edizione 2020 uscirà dal centro storico, toccando tutti i quattro quartieri periferici, con una luminaria d’artista che verrà installata in diversi punti: per il Q2, piazza delle Cure, lo Stadio Artemio Franchi e piazza Niccolò Tommaseo a Settignano; per il Q3, piazza Gino Bartali a Favinana e piazza Niccolò Acciaiuoli al Galluzzo; nel Q4, piazza dell’Isolotto e piazza Paolo Uccello; per il Q5 infine, Le Piagge – Viper Theatre e il Parco di San Donato a Novoli.

Per rendere omaggio alla resistenza delle strutture ospedaliere cittadine durante l’emergenza sanitaria in atto e per ricordare il dolore di quanti sono stati travolti dalla malattia, tre fasci luminosi, realizzati grazie alla collaborazione con Silfi Spa, saranno proiettati verso il cielo in una sera vicino al giorno di Natale. L’installazione luminosa, intitolata “I fari della resistenza. Fede, Speranza, Carità”, partirà simbolicamente da piazza della Repubblica, dove si trova la colonna dell’abbondanza, dal Battistero di Firenze, luogo di fondazione spirituale della città, vicino alla colonna di San Zanobi, e in prossimità dell’Ospedale di Santa Maria Nuova.

“La Camera di commercio sostiene questa edizione di F.Light – dichiara il suo presidente Leonardo Bassilichi – con l’obiettivo di contribuire al rilancio delle attività del centro storico, messe a dura prova delle misure di contenimento dell’epidemia. Tutto quello che guarda alla ripartenza e alla normalità è benvenuto, sia pur in presenza di una situazione ancora difficile e delicata, perché soprattutto in momenti come questi è importante guardare avanti”.

“F-Light Sight sarà quest’anno un’edizione speciale, pensata nel rispetto dei sentimenti e delle emozioni che ci coinvolgono tutti e ci rendono compartecipi anche delle sofferenze e angosce altrui – dichiara il curatore artistico Sergio Risaliti – Non possiamo negare che tutti abbiamo bisogno di vedere una luce che ci guidi in questa selva oscura, quando la diritta via del progresso sembra smarrita”.

Inverno Fiorentino ‘digitale’

Il Comune ha destinato 150 mila euro ad eventi digitali e iniziative online che andranno a comporre il cartellone della nuova rassegna ‘Inverno Fiorentino’ che, a causa della pandemia, si svolgerà totalmente in digitale. Al bando pubblico che si è chiuso da pochi giorni hanno fatto domanda circa 100 soggetti. Potrà essere riconosciuto un contributo economico massimo di 1.500 euro per ogni evento digitale proposto, fino ad un contributo massimo di 5.000 euro in caso di realizzazione di più eventi. La gestione del bando è a cura dell’associazione Muse.

Alberi

La direzione Ambiente ha curato l’allestimento degli alberi. Al Duomo e al piazzale Michelangelo, come da tradizione, quelli più alti e scenografici, due abeti di una quindicina di metri tempestati di luci a led e decorazioni a forma di giglio. Quello del Duomo è stato donato dalla Val di Fassa. Nel resto della città saranno disposti e addobbati abeti più piccoli, di circa 5 metri. In totale la spesa per il verde è stata di 12 mila euro.

Il sindaco Nardella accenderà quello di Palazzo Vecchio, che sarà collocato nel cortile della Dogana, e quello del Duomo il 7 dicembre. Le accensioni saranno trasmesse sui canali Facebook del sindaco e della città di Firenze. Il giorno dopo si accenderanno anche gli alberi d’artista di F-light.

Come di consueto gli abeti decoreranno tutta la città, dal centro alle periferie. Nel quartiere 1 saranno in piazza San Firenze, Ponte Vecchio, piazza Pitti e piazza Puccini, tanto per fare alcuni esempi, e poi anche a Varlungo e viale d’Annunzio (Quartiere 2), Nave a Rovezzano e piazza Gualfredotto (Quartiere 3), piazza Ciampi e piazza Pier Vettori (Q4) e Giardino Lippi e piazza Medaglie d’oro (Q5).

Luminarie

Per quanto riguarda le luminarie, quest’anno, per una maggiore sobrietà, è stato speso meno della metà dello scorso anno, per un totale di 186 mila euro, e sono stati allestiti oltre 200 alberi.

Tornano, come di consueto, le luci lungo i viali, quest’anno da piazza Beccaria fino a piazza della Repubblica escludendo viale Lavagnini a causa dei lavori di Publiacqua che stanno per partire: oltre 150 alberi avranno il tronco rivestito di luci rosse e le chiome illuminate da luci bianche.

In periferia saranno illuminati gli alberi di piazza Alberti, via del Madonnone via Q. Sella,  viale Duse, viale Europa (tratto da via S. Marino a Largo Novello), Piazza Pier Vettori, via Bugiardini rotonda Ponte a Greve, piazza Leopoldo,   via Baracchini / via di Novoli , via Carlo del Prete / via Caciolle, via Carlo del Prete / via Terzolle.

Palazzo Vecchio ha anche lanciato nelle scorse settimane un bando, che ha visto un’ampia partecipazione di tutta la città, per permettere alle associazioni delle botteghe delle strade e delle piazze di accedere ai contributi comunali per le luminarie. Il Comune ha stanziato per questo 120mila euro: le domande arrivate sono state 27, (molte di più dello scorso anno quando furono 19), di cui 13 in centro e 14 negli altri quartieri. Grazie a questa manovra di Palazzo Vecchio sono circa 2.000 le botteghe che riusciranno a illuminare il Natale.

Silfi Spa ha collaborato con la Direzione Servizi Tecnici e la Direzione Ambiente per addobbare con le luminarie e accendere una cinquantina di alberi natalizi in piazze, strade e giardini di tutti e cinque i quartieri fiorentini, oltre che per l’allacciamento delle luminarie natalizie sui viali fiorentini.

Festa del dono

Quest’anno gli auguri di Natale del sindaco, previsti per il 18 dicembre e rigorosamente a distanza e in streaming, saranno più “speciali” del solito. Per l’occasione infatti si svolgerà anche la Festa del Dono 2020, dedicata a donne, uomini, associazioni che decidono di dedicare parte del proprio tempo agli altri. Sarà un modo tutto particolare per fare gli auguri alla città, grazie alla seconda edizione di un’iniziativa promossa dalla vicesindaca Alessia Bettini, con delega alla cittadinanza attiva, che già lo scorso anno riscosse successo, permettendo al Comune di valorizzare tante storie di cittadini generosi. Quest’anno i riconoscimenti andranno a chi in particolare si è distinto per iniziative di solidarietà legate all’emergenza sanitaria Covid-19.

Le Botteghe di Firenze

La piattaforma (www.lebotteghedifirenze.it), nata durante la fase 1 del Covid, ha raccolto in questi mesi un cospicuo numero di adesioni da parte di botteghe che si sono messe in rete offrendo al cittadino servizi di spesa a domicilio e take away. L’obiettivo è quello di ampliare il numero delle botteghe per favorire uno shopping natalizio fiorentino e verranno condivise anche le modalità per acquistare sui loro store online o telefonicamente.

Campagna #comprafiorentino

Le Botteghe di Firenze lanciano un appello per questo Natale: compra fiorentino. Ovvero una campagna di sensibilizzazione per fare acquisti valorizzando e salvaguardando il tessuto economico locale.

Covid: Firenze, 700mila euro per associazioni e realtà culturali in difficoltà

Il Comune di Firenze sostiene, con quasi 700mila euro, associazioni e realtà culturali fiorentine, penalizzate dall’emergenza Covid-19. E’ quanto previsto dalla delibera dell’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Tommaso Sacchi, approvata durante l’ultima seduta di giunta.

Quasi 700 mila euro alle associazioni e alle realtà culturali fiorentine da parte della giunta comunale per aiutarle a superare un momento molto difficile per il settore. E’ quanto previsto dalla delibera dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi approvata durante l’ultima seduta di giunta.

“Questi soldi – spiega l’assessore Sacchi – sono l’annualità 2020 dei contributi triennali 2018/20 previsti per 67 realtà del territorio, da Fabbrica Europa a Virgilio Sieni, dal Festival dei Popoli agli Amici della musica fino alle associazioni più piccole. Nei mesi passati abbiamo temuto di dover azzerare questi contributi ma alla fine siamo riusciti a chiudere il bilancio della cultura in pareggio”.

Il comparto, ricorda Sacchi, “è tra i settori produttivi più colpiti dalle misure di contenimento adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, anche per essere stato il primo in ordine di tempo ad aver cessato le proprie attività. L’impossibilità di generare forme di incasso ha di fatto paralizzato tutto il settore, minandone le fondamenta di sostenibilità e intaccando progressivamente tutta la filiera produttiva composta da molte figure professionali soggette a forme contrattuali temporanee e saltuarie. Per questo è così importante ogni forma di sostegno”.

In questi mesi il Comune ha promosso diverse azioni di aiuto. In estate è stato attivato un fondo di emergenza da 300 mila euro come primo ristoro per le gravi difficoltà economiche patite durante i mesi più duri della pandemia da parte delle tante attività e imprese culturali fiorentine. Altri 350 mila euro sono stati destinati all’Inverno Fiorentino e agli aiuti ai teatri e alle sale di spettacolo chiuse dall’ultimo Dpcm. Altri contributi sono arrivati dalla Fondazione Cr Firenze (un milione e mezzo) e dalla Città metropolitana tramite due bandi da 650 mila euro. Contributi erano arrivati anche nei mesi scorsi da Publiacqua e Toscana Energia.

“Il mio impegno – conclude Sacchi – è quello di cercare di dare una mano a tutte le associazioni fiorentine, imprescindibile e fertile risorsa per la vivacità culturale del nostro territorio, e fare in modo di non lasciare indietro nessuno, traghettando tutti il più possibile indenni fuori dalla pandemia”.

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