Elezioni: Montanari e i potenziali alleati oggi riuniti a Firenze

Elezioni –  Tomaso Montanari chiama a raccolta i potenziali alleati in una riunione oggi a Firenze, al circolo Vie Nuove: lo storico dell’arte, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, è animatore dell’Associazione 11 agosto, con la quale ha lanciato un appello in vista delle elezioni amministrative di giugno per una coalizione di sinistra alternativa a centrodestra, Italia Viva e Pd.

“Ci sarò perché il confronto e il dialogo, aperti e trasparenti, sono sempre il modo migliore per fare politica”, ha affermato Cecilia Del Re, portabandiera di Firenze Democratica ed ex assessora comunale. Presente anche Dmitrij Palagi, candidato della Sinistra “visto che comunque l’invito arriva da una figura autorevole come Montanari. Porremo, come sempre, la necessità di chiarezza e tempi”.

In riferimento al confronto di queste ore il coordinatore fiorentino del M5s Andrea Quartini ha detto che “essendo ancora aperte le interlocuzioni con tutte le forze del centrosinistra, pur apprezzando l’invito e pur consapevoli che i tempi sono stretti, riteniamo che sia ancora prematuro sederci a tavoli già schierati”. Su possibili divisioni all’interno del movimento, ha spiegato Quartini, “abbiamo una dialettica interna, che si ricomporrá al momento della maturazione della scelta, che su Firenze sarà condivisa direttamente con i livelli nazionali”. Anche la coordinatrice regionale Irene Galletti ha confermato la mancata partecipazione  pur ribadendo che “restano aperti comunque i canali di contatto con Montanari”.

“Con il M5s c’è accordo sui temi, ma dipende tutto dalle loro scelte tattiche”, il fatto che oggi al confronto non saranno presenti esponenti del M5s “non è un’occasione persa perché di perso non c’è niente. Oltretutto voci insistenti dicono che Iv avrebbe raggiunto un accordo col Pd a Firenze. Se ciò è vero modifica il quadro”. A dirlo è lo stesso  Montanari. “Se non si trova accordo posso decidere di fare un passo indietro? Vedremo e decideremo, di certo noi non vogliamo una frammentazione – ha risposto Montanari -. Se poi tutti i pezzi rifiutano di star insieme qualcosa bisogna pur fare in vista di giugno”.

L’ Associazione 11 Agosto invita a un tavolo di confronto su un “progetto per Firenze”

Nell’articolo il testo dell’invito rivolto a “i responsabili di Sinistra Progetto Comune e Firenze Città aperta, del Movimento 5 Stelle e di Firenze democratica.

L’Associazione 11 agosto nasce per costruire un percorso di liberazione per Firenze, che
faccia assomigliare la nostra città al progetto dell’articolo 3 della nostra Costituzione, e
per questo serve un altro modo di fare politica: dal basso, partecipato, condiviso, felice.
È da questo punto di vista che ci sta a cuore anche la ricostruzione della rappresentanza
democratica: pensiamo che si debba provare a creare, fin dalle prossime elezioni
amministrative, una coalizione capace di incidere davvero sullo stato delle cose.
Per fermare la destra, ci vuole un vero cambiamento nel senso della Costituzione: la
caduta delle città toscane, una dopo l’altra, dimostra quanto sia irresponsabile delegare il
futuro a questo Pd, ridotto ad un sistema di potere.

È per questo che l’Associazione invita a un tavolo di confronto sul progetto per Firenze
i responsabili di Sinistra Progetto Comune e Firenze Città aperta (con i quali abbiamo già
verificato un’amplissima convergenza di fini e di mezzi), del Movimento 5 Stelle e di
Firenze democratica. Noi speriamo che le cose sulle quali possiamo concordare, per il
futuro della città, siano più di quelle sulle quali possiamo divergere: e siamo convinti che
pressoché identiche siano le aspettative delle persone che potrebbero orientarsi verso
ognuna di questa realtà politiche. Vogliamo capire se davvero è così, ragionando nel
merito dei programmi, e se esiste la volontà di fare questo tratto di strada insieme.
11 agosto è una associazione con un progetto di lungo periodo, ma nasce anche per
favorire la nascita di una lista civica.

La condizione perché questo avvenga, è la concreta possibilità di realizzare una
coalizione ampia, capace di offrire davvero un’alternativa per il governo della città in
questo tempo difficile.
È venuto il tempo delle scelte: «sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è avarizia».

🎧 Montanari: “Esselunga doni terreno di via Mariti alla città “

Montanari: “I lavoratori che sono morti” nel cantiere di via Mariti a Firenze, “sono persone che non esistono, proprio come disse don Milani 70 anni fa. Se Firenze fosse stata pensata e progettata in modo diverso forse Mohamed El Farhane, Mohamed Toukabri, Taoufik Haidar, Luigi Coclite e Bouzekri Rahimi, non sarebbero morti. Il terreno dell’ex Panificio militare doveva continuare a essere pubblico, invece è stato privatizzato. Adesso non deve assolutamente essere realizzata una cattedrale del consumo sopra il sangue dei lavoratori. Esselunga doni alla città quel terreno”. Lo ha detto  Tomaso Montanari nell’intervento conclusivo del secondo appuntamento pubblico a Firenze, intitolato ‘Vivere di lavoro, morire di lavoro’ dell’associazione 11 agosto da lui lanciata.

Ascolta le interviste ai partecipanti raccolta da R. Palumbo

“Per generazioni, grazie al sangue, al sudore e alle lacrime dei nostri padri, abbiamo reso pubblico un enorme patrimonio privato e adesso lo stiamo di nuovo regalando ai privati. Ma la dittatura del profitto di pochi, quella in cui l’economia governa sulla politica, deve finire una volta per tutte. E per riuscirci abbiamo bisogno di un’inversione di rotta che parta dalle città, a Firenze serve una coalizione ampia che metta insieme tutti quelli che vogliono battere la destra dei manganelli contro gli studenti. Alla base del nostro progetto dev’esserci una città che non sia soltanto un mercato e che rimetta al centro il progetto della Costituzione”, ha concluso Montanari. A due settimane dalla sua nascita l’associazione 11 agosto, si spiega in una nota, “ha già raccolto un migliaio di iscritti e nei prossimi giorni proseguirà il lavoro in vista delle elezioni amministrative fiorentine di giugno”.

“Credo che le alleanze vengano dopo un progetto e la capacità di mettersi insieme su un progetto. Dovrà nascere una coalizione e questa coalizione deciderà come allargarsi, c’è un progetto, ci sono le alleanze, c’è da decidere insieme una candidata o candidato sindaco, ci saranno tante cose da fare ma quello che decide è l’idea città, quindi bisognerà confrontarsi con tutti, noi lo abbiamo detto fin dall’inziio, siamo aperti a tutti quelli che condividono la nostra idea di città”. Così  Montanari rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano sulle in particolare su una possibile alleanza con Cecilia Del Re per le prossime amministrative a Firenze.

“L’associazione 11 agosto – ha spiegato Montanari – ha un suo progetto di lavoro, siamo partiti dal Puccini dicendo cosa volevamo fare e ora ci incontriamo su singoli temi cercando di elaborare un progetto. Se come spero e come credo nascerà anche una lista civica, che non si chiamerà 11 agosto ma si chiamerà in un un altro modo, avrà senso se riuscirà a costruire una coalizione, penso che di un pezzettino in più nessuno senta il bisogno ma di un’occasione di unire tanti pezzi per un progetto invece qua il bisogno si sente”. Per Montanari “il campo largo” è “molto importante però bisogna capire cosa si coltiva in questo campo, se è la pianta del cambiamento va bene, quindi io credo si debba costruire unità su un progetto”. Sul tema dell’evento odierno ha poi spiegato: “Quello che è successo nel cantiere Esselunga di via Mariti ci ha fatto capire che dovevamo subito cominciare a parlare di questo: crediamo che non sia giusto farsi dettare l’agenda dalle emergenze ma questa è una cosa talmente grande e ha talmente a che fare con l’idea di città che dovevamo parlarne subito”.

“C’è forse un filo – ha detto – che lega l’idea di considerare tutto un mercato, la città solo come uno spazio di mercato e il lavoro solo come un mercato in cui la merce alla fine sono i corpi dei lavoratori. Quindi volendo riflettere su come provare a cambiare insieme la città partire dal lavoro e dalla dignità e dalla sicurezza dei lavoratori ci sembrava la cosa più importante”.

“Vivere di lavoro, morire di lavoro”, il secondo evento dell’associazione 11 agosto

Si chiama “Vivere di lavoro, morire di lavoro” e sarà interamente dedicata al tema del precariato, dello sfruttamento e della sicurezza negata sui luoghi di lavoro la seconda uscita pubblica dell’Associazione 11 agosto, in programma domenica 25 febbraio a partire dalle ore 15 alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, a Firenze.

“Parleremo del lavoro riconosciuto dalla Costituzione e di quello reale, delle responsabilità di imprese e istituzioni, di quello che non si è fatto e che si dovrebbe fare, degli ‘irregolari’ e dei lavoratori fantasma che riescono ad avere un corpo soltanto quando, tragicamente, lo perdono”, spiegano gli organizzatori, precisando che si tratta di un’iniziativa nell’ambito dell’appello ‘Liberiamo Firenze’ in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze del 9 giugno.
“Due settimane fa al Puccini ci eravamo dati appuntamento alle Piagge per conoscere insieme la Comunità di don Alessandro Santoro e parlare delle buone pratiche che lì sono nate e che potrebbero aiutarci a cambiare Firenze. Ci teniamo in modo particolare, e lo faremo più avanti. Quello che è successo il 16 febbraio scorso nel cantiere Esselunga di via Mariti ci chiede di concentrarci sul lavoro: ce lo chiedono Mohamed El Farhane, Mohamed Toukabri, Taoufik Haidar, Luigi Coclite e Bouzekri Rahimi, che in quel cantiere sono morti”.
L’iniziativa di domenica 25 febbraio vedrà alternarsi al microfono esponenti del sindacato, della sanità e della politica cittadina, oltre a rappresentanze studentesche e dei movimenti cittadini introdotti dalla presidente dell’associazione 11 agosto Daniela Morozzi e dalla vicepresidente Sandra Gesualdi.
Tra gli interventi già confermati, quello dell’ex procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda e di Ornella De Zordo, che in Consiglio comunale seguì a lungo la vicenda della riqualificazione dell’area dell’ex Panificio Militare di Rifredi.
Poi, prima delle conclusioni affidate a Tomaso Montanari, sarà aperto il dibattito lasciando spazio alle idee, alle proposte e alle speranze del pubblico.
In preparazione c’è inoltre un’assemblea sulla pace, nel mondo e a Firenze: “saranno mesi intensi di partecipazione e di condivisione. Speriamo anche di felicità e fantasia”, concludono gli organizzatori. “Via via condivideremo luoghi e date che segneranno il percorso verso la costruzione di un’altra politica, capace di dare finalmente voce a chi non ce l’ha. Per provare a immaginare insieme un’altra Firenze. Una Firenze liberata dall’ingiustizia e dalla rassegnazione”.

FDI: “Schmidt candidato a Firenze? Nome molto probabile”

Lo ha dichiarato il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. “Il centrodestra ha temporeggiato perché ha una candidatura forte, autorevole – ha aggiunto – Il temporeggiamento ha lasciato riemergere ferite e dissidi interni al centrosinistra. Intanto Montanari risponde al PD: 11 agosto è un’associazione di cultura politica nata per unire, è il Pd che ha fatto altre scelte”.

Eike Schmidt? E’ un nome  molto probabile: secondo i nostri sondaggi un candidato civico è quello che parte dal 30%”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio.

“Entro il 4 marzo avremo il nome del candidato sindaco per il centrodestra a Firenze e quello di Il centrodestra ha temporeggiato perché ha una candidatura forte, autorevole – ha aggiunto il capogruppo di FDI – Il temporeggiamento ha lasciato riemergere ferite e dissidi interni al centrosinistra. Questa è una strategia che ci porterà ad un successo: cinque anni fa Ubaldo Bocci fu annunciato subito, poi messo nel congelatore e tirato fuori il primo aprile”. Stavolta invece, ha chiarito Draghi, “chiuderemo a fine mese” la partita della candidatura”.

“ A proposito di un recente pranzo romano tra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il responsabile organizzativo di Fdi Giovanni Donzelli e lo stesso Schmidt, il capogruppo Draghi ha detto di non esser stato presente “ma – ha sottolineato – si è parlato anche di Firenze”.

Intanto dopo il successo della presentazione dell’associazione 11 agosto al Teatro Puccini,  Tommaso Montanari risponde a al PD che lo ha accusato di voler spaccare la sinistra. ”11 agosto è un’associazione di cultura politica nata per unire, è il Pd che ha fatto altre scelte” ha detto Montanari, oggi a Pisa, dove il rettore dell’università per stranieri di Siena è intervenuto alla presentazione del libro fotografico di Maurizio Maggiani, ‘Narciso Meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo’, curato dagli Archivi della Resistenza. “

Abbiamo già detto e ripetuto – ha aggiunto a margine dell’iniziativa – che noi non parliamo la stessa lingua, quella della polemica e della denigrazione di chi non la pensa come il Pd. Per cui non intendo commentare le parole pronunciate oggi da Nardella a ‘Un giorno da pecora’ su Radiouno”. Infine, Montanari non ha replicato neppure alle stoccate di Renzi che lo ha invitato “a candidarsi a sindaco di Firenze, così vediamo quanti voti prende”: “Di lui proprio non voglio parlare”.

Nardella: “A cena? Meglio con  Renzi che con Montanari’

Il successo dell’evento del Puccini avvicina PD e IV: “verso Italia Viva c’è un atteggiamento  di apertura, di predisposizione, anche perché l’avversario è la destra che è molto aggressiva” dice Nardella.  Rimane da vedere cosa dirà SI che intanto ha eletto Dario Danti segretario regionale

Montanari secondo me è il più grande alleato di Donzelli e Salvini” e ancora “tra Montanari e Renzi preferisco andare a cena con Renzi”: lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, ospite di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1, rispondendo a una domanda del conduttore Giorgio Lauro. “Se viene anche lei andiamo in quattro”, ha aggiunto, rivolto proprio a Lauro.

Secondo  Nardella, perché “invece di unire la sinistra per vincere contro la destra, si divide la sinistra per far vincere la destra”. Il primo cittadino di Firenze ha poi sottolineato come, per sostenere la candidatura di Sara Funaro “penso che anche verso Italia Viva ci sia un atteggiamento di apertura, di predisposizione, anche perché noi non dobbiamo dimenticare che l’avversario è la destra che è molto aggressiva, a Firenze non ha mai vinto, e però usa il governo per attaccare la città”.

Per questo motivo, ha concluso Nardella, “dobbiamo essere quanto più uniti possibile, fa bene Sarà Funaro a dialogare con le forze politiche più vicine, anche perché peraltro Italia Viva è in maggioranza, ha anche votato il bilancio. Io sono un pragmatico ottimista. A Firenze andrà bene, sono fiducioso”.

Rimane da capire cosa farà SI che ha sempre dichiarato la sua avversità all’ingresso dei renziani  in coalizione di csx. Intanto il congresso regionale di Sinistra Italiana ha confermato Dario Danti alla guida del partito in Toscana. L’assemblea regionale, riunitasi domenica a Firenze, lo ha eletto all’unanimità insieme a Irene Falchini nel ruolo di tesoriera. Lo riporta una nota. Danti, 47 anni, pisano è insegnante ed è assessore alla cultura del Comune di Volterra. Era già stato nominato segretario regionale nel congresso toscano straordinario di un anno fa.

E mentre Nardella ‘promuove il dialogo con IV, nella sua relazione, Dario Danti ha lanciato “sette punti: conversione ecologica, infrastrutture, con un secca opposizione alla nuova pista di Peretola e al rigassificatore di Piombino, difesa dei beni e dei servizi pubblici, lavoro, politiche socio-sanitarie, giovani e diritto allo studio, inclusività e diritti” e ha sottolineato che “l’esperienza dell’alleanza con Europa Verde, iniziata alle ultime politiche, si dimostra sempre più un valore aggiunto, una commistione di esperienze e idee fondamentale per delineare un’alternativa al presente e riportare in cima all’agenda politica temi come quello della pace, del lavoro, della giustizia sociale e climatica”.

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