Tni Italia: chiesta proroga Cig Covid e moratorie rate

La pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il settore dei pubblici esercizi, per questo Tni Italia ha presentato due emendamenti al decreto Milleproroghe, per chiedere il rinnovo della cassa Covid e la proroga delle moratorie sulle rate di mutui e finanziamenti.

Ad intervenire è stata Cristina Tagliamento, segretaria nazionale dell’associazione del mondo Horeca, la quale ha evidenziato come i pubblici esercizi necessitino ancora di sussidi in questo momento di emergenza. In particolare è importante, per Tni Italia, evitare licenziamenti e non perdere professionalità e competenze.

La Cig Covid, secondo l’associazione, permetterà di tutelare oltre un milione di occupati con un 52% di donne, traghettando i contratti in questa fase di emergenza, mentre la proroga delle moratorie bancarie è necessaria soprattutto per le piccolissime imprese scarsamente patrimonializzate che in questi due anni, per sopravvivere, si sono indebitate. Tni Italia chiede inoltre la sospensione dei versamenti tributari, con la possibilità di rateizzare i versamenti.

“Tutti aspettiamo la primavera sperando in un periodo migliore, ma serve tranquillità altrimenti – conclude il presidente dell’associazione, Raffaele Madeo – molte imprese desisteranno, creando un effetto domino in tutta la filiera agroalimentare”. Mentre prosegue il presidio a oltranza di ristoratori e albergatori in vista del Consiglio dei ministri atteso per domani, proprio per domattina Tni Italia annuncia un nuovo flash mob sotto il ministero del Lavoro.

Tni Italia, tornano in piazza i ristoratori. Domani presidio a Roma

Tornano in piazza i ristoratori toscani assieme a Tni Italia, con un presidio previsto per domani 12 gennaio in Piazza Santi Apostoli a Roma.

L’introduzione del super green pass per entrare nei ristoranti e la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 crea ancora molti disagi a chi lavora nel mondo della ristorazione. Per questo, domani, fa sapere Tni Italia (Tutela Nazionale Imprese) in una nota, manifesterà a Roma per chiedere misure urgenti.

Prima della partenza per Roma, domani mattina alle 8,30, una delegazione di ristoratori fiorentini consegnerà al sindaco Dario Nardella, le scatole di cartone contenenti le lettere di licenziamento.

“Alberghi e ristoranti vuoti nel primo giorno di super green pass. Non mancano solo i non vaccinati, mancano i turisti e moltissime sono le famiglie bloccate a casa tra isolamenti e quarantene”. Inizia così la nota di Tni Italia la quale stima che “mediamente da oggi le imprese della ricettività e della ristorazione perderanno una nuova fetta del loro fatturato: un -20 per cento ulteriore che si va a sommare al -40 per cento perso da Natale in poi”.

“Stiamo affrontando, di fatto, un nuovo lockdown e senza aiuti inizieranno a chiudere le aziende e fioccheranno i licenziamenti. Solo i nostri associati hanno dichiarato 10mila esuberi. Siamo al disastro economico. Per questo – annuncia Raffaele Madeo, presidente di Tni Italia – torneremo con una delegazione a Roma, per un presidio”, domani a partire dalle 12, in piazza dei Santi Apostoli.

Sempre per Madeo “il Governo deve intervenire con misure urgenti. Porteremo in piazza i 10mila licenziamenti. Per noi fare sindacato vuol dire anche fermare ogni deputato e senatore per spiegare loro i problemi delle nostre imprese. Ed è quello che faremo”.

Le priorità per Tni Italia sono tre: cassa integrazione Covid, credito d’imposta per quegli imprenditori che hanno i locali in affitto e la moratoria sui finanziamenti. Visto l’alto numero di contagi – spiega Tni -, anche altre città si stanno organizzando per fare presidi e manifestazioni locali”, intanto domani, prima della partenza per Roma, “alle 8.30, una delegazione di ristoratori fiorentini consegnerà le scatole di cartone contenenti le lettere di licenziamento al sindaco Dario Nardella”:

“Vista la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo – fa presente Madeo – ci aspettavamo dal nostro sindaco, come accaduto in altre città, che fossero prorogati anche gli spazi all’aperto per i tavolini“.

🎧 Firenze, Tni Italia, chiede proroga per piano tavolini

Firenze, Tni Italia, chiede a Palazzo Vecchio la proroga per il piano dei tavolini all’aperto per bar e ristoranti, “quantomeno fino a marzo”, e un aiuto a “tutte quelle attività che lo spazio fuori non hanno potuto averlo e non potranno averlo per motivi logistici”.

I rappresentanti di Tni Italia, l’acronimo sta per Tutela Nazionale Imprese, hanno incontrato giovedì l’assessore comunale alle Attività produttive Federico Gianassi, il rischio paventato dall’associazione, che oggi ha dato vita a un’iniziativa su Ponte Vecchio, è che il termine del piano straordinario metta a rischio il 90% dei tavolini esterni degli esercizi fiorentini.

In podcast il resoconto dell’incontro fatto da Giorgia Levantini, presidente provinciale dell’associazione, nell’intervista di Gimmy Tranquillo.

“L’incontro è andato molto bene, è stato molto propositivo, l’assessore ha ascoltato le nostre proposte”, ha detto Giorgia Levantini, presidente provinciale dell’associazione, spiegando che in Comune “ovviamente stanno lavorando, perché hanno bisogno anche della conferma nazionale, quindi dobbiamo attendere: a fine novembre avremo un altro incontro dove porteremo i nostri programmi. Però siamo positivi, siamo stati accolti bene, siamo stati ascoltati, e questo ci fa piacere”.

Sempre dall’iniziativa su Ponte Vecchio, Tni ha rilanciato anche le richieste al governo: reintroduzione provvisoria dei voucher, nuovi sconti sulla Tari, revisione dei ristori. “Siamo ancora in crisi”, ha affermato Cristina Tagliamento, segretaria nazionale di Tni Italia, sottolineando che “non vogliamo assistenzialismo, siamo imprenditori, siamo in grado di ricominciare: ci rimbocchiamo le maniche, ma quanto meno ci devono essere i presupposti per poter ricominciare”.

L’iniziativa è stata organizzata a un anno esatto di distanza dalla partenza del ‘Cammino degli inessenziali’, organizzato dal gruppo Ristoratori Toscana che ha costituito il primo nucleo di Tni: dal capoluogo toscano un centinaio di ristoratori camminò per giorni fino a Roma, dove si tenne una manifestazione e ci fu un incontro con l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’appuntamento del 4 novembre, annuncia Tni Italia, diventerà annuale, “per sensibilizzare l’opinione pubblica e avanzare proposte alle istituzioni con l’obiettivo di rilanciare le imprese della ristorazione, che rappresentano un patrimonio culturale, oltre che economico, del territorio”.

All’iniziativa è intervenuto anche il consigliere nazionale di Anitrav Giulio Aloisi, in rappresentanza della categoria degli Ncc. “La mia presenza qui a Ponte Vecchio – ha detto – è soprattutto un plauso all’attività di Ristoratori Toscana e Tni Italia e alla possibilità che ci hanno dato un anno fa di manifestare insieme a loro, da Firenze fino a Palazzo Chigi, per far capire quello che stavamo vivendo. Da qui a un anno la situazione è migliorata. Ci sono però ancora molte lacune da colmare. Auspichiamo che il governo Draghi inserisca nel decreto Concorrenza la riforma che regola il nostro settore”.

Appello TNI Italia a Comune di Firenze: “Proroga dei tavolini all’aperto e abbattimento Tari”

Appello TNI Italia a Comune di Firenze: “E’ ancora un settore in ginocchio quello della ristorazione, soprattutto a Firenze. I mesi estivi sono andati diversamente nel capoluogo toscano rispetto alla costa, dove si è registrato il tutto esaurito. I primi otto mesi del 2021 non sono stati sufficienti a recuperare le perdite dello scorso anno”.

Secondo il report della Camera di commercio di Firenze sugli acquisti e le spese in Toscana rilevati attraverso i pagamenti digitali, nella settimana tra il 20-26 settembre e rispetto al 2019, si registra sempre una flessione a due cifre, pari al -12,5%, sui consumi nei ristoranti. ”Complessivamente, nei primi otto mesi 2021 il fatturato del settore è calato nell’area fiorentina del 38% rispetto al periodo pre-Covid e a settembre a Firenze non si è registrata nessuna ripresa rispetto ad agosto. Manca il turismo internazionale”, afferma Raffaele Madeo, presidente nazionale di Tni Italia, che oggi ha aperto la prima edizione della convention provinciale del sindacato.

Al Tni Day, in svolgimento alla tenuta Ruffino di Poggio Casciano, Bagno a Ripoli, i ristoratori stanno facendo il punto sulla situazione delle imprese fiorentine del settore – oltre 5.200 attive nell’intera città metropolitana, di cui 2.820 sul comune di Firenze – e raccogliendo dalla base le richieste che saranno poi portate al tavolo del sindaco Dario Nardella.

Presente alla convention anche Giorgia Levantini, la nuova coordinatrice fiorentina di Tni Italia. Giorgia, 27 anni, nata a Firenze, viene da una famiglia di ristoratori con una lunga esperienza nel settore. Con i genitori gestisce un noto locale di pesce a Ponte a Ema. ”Sono nata e cresciuta in questo mondo. Per me la ristorazione è casa. Un settore che è stato a lungo ignorato ai tavoli con le istituzioni, ma il nostro obiettivo è quello di contribuire ad una svolta e tutelare davvero chi ha deciso di investire in un’attività del mondo Horeca”. ”I problemi emersi con la pandemia sono solo la punta dell’iceberg. Il Comune di Firenze – afferma la coordinatrice Madeo – ha annunciato di essere a lavoro su un piano per la proroga della concessione dei tavolini all’aperto. Chiediamo su questo un confronto perché le voci che circolano, ovvero che gran parte dei tavolini del centro saranno eliminati, ci preoccupano. L

a ripresa ancora non c’è. C’è solo una semi-ripartenza. E’ dunque fondamentale rinnovare il suolo pubblico gratuito per le attività della ristorazione, oltre che dare un sostegno urgente a chi di questi spazi all’esterno non ha mai potuto usufruire. Inoltre, per il 2022 chiediamo al Comune un abbattimento della Tari, mentre alla Regione Toscana avanziamo la richiesta di reintrodurre il bonus filiera, destinato a quelle imprese della ristorazione che comprano materie prime fatte in Toscana. Solo così, infatti, può ripartire l’economia e l’intera filiera dell’Horeca”.

Tni Italia: “Green pass? Non ci stiamo. Non siamo controllori”

Firenze, Tutela Nazionale Imprese (Tni Italia), un gruppo di associazioni riunitesi durante il primo lockdown, che secondo quanto è scritto sul sito dell’associazione, rappresenterebbe circa 40mila imprese del mondo Horeca (bar, ristoranti, alberghi), da Nord a Sud d’Italia, ha fatto sapere che non chiederà il Green Pass ai propri clienti.

“Green pass? Non ci stiamo. Non siamo controllori, siamo ristoratori. Non siamo tenuti a chiedere la carta di identità ai nostri clienti, né a scaricare l’app per la verifica”. Lo afferma la segretaria nazionale di Tni Italia, Cristina Tagliamento, spiegando che “nei giorni scorsi abbiamo organizzato un flash mob e presentato un emendamento che sarà discusso a settembre in Parlamento. Quello che chiediamo è di eliminare per i ristoratori l’obbligo di verifica della certificazione Green pass”. Il sindacato che tutela imprenditori e dipendenti del mondo Horeca ha inviato un quesito formale al Garante della Privacy.

“C’è molta confusione – sostiene Tagliamento – con pareri discordanti. Non sappiamo chi eleverà eventuali sanzioni, chi chiamare in caso di contestazioni e denunce da parte del cliente. In ogni caso siamo riusciti a costituire un team di avvocati, pronti ad assistere i nostri associati in caso di denunce o sanzioni”.

“Far ricadere sui gestori delle attività la responsabilità dei controlli sui Green pass è decisamente una scelta sbagliata, se non assurda”, ha inoltre affermato in una nota Gabriella Orlando, direttrice Confcommercio Grosseto, alla vigilia dell’entrata in vigore del meccanismo di certificazione.

“Gli imprenditori o, peggio ancora, i loro dipendenti, non sono dei pubblici ufficiali, e tutto questo appare come una forzatura”, ha aggiunto. Qualche esercente toscano, tuttavia, va oltre e annuncia che non controllerà il Green pass dei propri clienti.

“Non lo chiederemo, è una cosa discriminatoria”, spiega Filippo Giambastiani, titolare del caffè Tessieri di Lucca, multato più volte negli ultimi mesi per mancato rispetto delle norme anticontagio nel suo bar: “Io non sono un pubblico ufficiale – aggiunge – rischio la denuncia da qualcuno se chiedo dati personali”.

Più ironica la reazione delle titolari del Ben Bar di Rigutino (Arezzo), che hanno postato sulla pagina Fb del locale la foto di una lavagnetta, posata sul bancone del bar, con la scritta “Si entra solo con il vin pass, no astemi!”.

Green pass: “Siamo ristoratori, no controllori”, venerdì flash mob di Tni Italia

Green pass: “Siamo ristoratori, no controllori”, venerdì 30 luglio flash mob di Tni Italia con ospite a sorpresa in ogni città. Iniziativa anche a Firenze.

Milano, Torino, Mantova, Treviso, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, Caltanissetta. Sono alcune delle città nelle quali si svolgerà il flash mob organizzato da Tni Italia, in collaborazione con Veneto Imprese Unite, per protestare contro l’obbligo di verifica del green pass da parte dei ristoratori. “Siamo ristoratori, no controllori” lo slogan dell’iniziativa che si svolgerà venerdì 30 luglio davanti ai locali aderenti a Tni Italia, il primo sindacato per la tutela il mondo Horeca.

“Non siamo controllori, non vogliamo esserlo. Sacrifici ne abbiamo fatti tanti dallo scoppio della pandemia. Noi siamo l’accoglienza, non vogliamo respingere i clienti. Siamo pronti a fare la nostra parte, come abbiamo fatto fin dall’inizio, sensibilizzando le persone e informandole sul fatto che nei ristoranti, secondo quanto prevede il decreto legge 105 del 23 luglio, ci si può sedere al tavolo al chiuso solo se muniti di green pass”, afferma Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia.

“Lo faremo – spiega – affiggendo cartelli all’ingresso dei ristoranti, inviando email ai clienti, pubblicando le novità previste dal 6 agosto sui canali social di Tni Italia. Non siamo però disponibili ad un’operazione di controllo. Quella la fanno le forze dell’ordine, i vigili, i controllori sui treni. Noi vogliamo fare solo il nostro mestiere: i ristoratori”.

Nel corso del flash mob – al quale interverrà un ospite speciale a sorpresa in ogni città – sarà presentata la proposta di emendamento al decreto legge green pass che Tni Italia presenterà a tutte le forze politiche.

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