Covid, Ordine dei Medici di Firenze: non potenziata medicina del territorio

L’ordine dei Medici di Firenze, in un comunicato stampa, evidenzia che “Nei mesi di relativa quiescenza della pandemia (da giungo a settembre) è mancato totalmente il potenziamento della medicina del territorio”.

Misura che “lo stesso Ordine dei Medici di Firenze, così come tante altre commissioni tecnico scientifiche, aveva fortemente raccomandato. Purtroppo non solo il potenziamento non è stato messo in atto ma, al contrario, i contratti Usca sono stati fortemente ridotti. E’ necessaria una programmazione adeguata che consenta agli specialisti più idonei di gestire i malati Covid, evitando l’impiego improprio di oculisti, dermatologi, chirurghi plastici, ecc. ecc. a curare pazienti gravi spesso con polipatologie internistiche”.

“I medici di medicina generale – si legge ancora nel documento firmato dal presidente uscente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, Teresita Mazzei, e il presidente neo-eletto, Pietro Claudio Dattolo – sono oggi pressati e travolti dalle richieste di aiuto dei propri pazienti che non riescono a soddisfare nella loro totalità. Altra urgente necessità è l’assunzione di medici ospedalieri. A preoccuparci è, infatti, anche la grave cronica carenza di medici specialisti. E’ necessario, pertanto, che il governo vari subito un decreto legge affinché vengano assunti con effetto immediato medici specialisti che supportino la medicina ospedaliera nella gestione dei reparti Covid e che possano consentire la prosecuzione delle cure dei pazienti affetti da altre patologie”.

“E’ fondamentale che le assunzioni siano stabili e diano garanzie di continuità – si rileva nella stessa nota dei professionisti fiorentini. I medici non si sono mai tirati indietro e l’alto numeri di morti tra il personale sanitario lo dimostra drammaticamente”.

Convegno a Firenze per Giornata Internazionale Tolleranza Zero MGF

“Ogni anno l’Inter African Committee (IAC), associazione di associazioni di oltre trenta paesi africani, sceglie un tema per la Giornata Tolleranza Zero alle MGF. Quest’anno si parla di sensibilizzazione di giovani e teenagers come attori fondamentali della catena di interruzione della tradizione.”

Secondo quanto riporta il comunicato stampa per la Giornata Internazionale Tolleranza Zero MGF: “Nosotras, antenna italiana dello IAC, ogni anno sostiene la promozione e la sensibilizzazione di iniziative culturali in questa giornata e per domani l’associazione sostiene l’iniziativa dell’Unione dei Medici Africani e dell’Unione Comunità Africane in Italia: una riflessione multidisciplinare che vedrà confrontarsi sui prossimi obiettivi per l’eradicazione del fenomeno medici, attivisti, rappresentanti istituzionali dei paesi target del fenomeno, le istituzioni locali. Un percorso di contrasto alle MGF non può prescindere dal coinvolgimento di più professionalità che siano in grado di coinvolgere tutti i soggetti che possano essere utili alla lotta contro il fenomeno ma anche contro tutte quelle pratiche nocive della salute della donna.

<< Sarà un momento di confronto che terrà conto del lavoro già svolto e che guarderà anche al futuro nell’ottica dell’attuazione della Legge n.7/2006 – ‘Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile’ – ha dichiarato la presidente dell’associazione Nosotras Onlus, Laila Abi Ahmed- In questi anni possiamo essere soddisfatte di aver portato la voce delle donne mutilate al tavolo governativo di elaborazione del Piano Strategico sulla violenza maschile contro le Donne (2017-2020): adesso è possibile trovare in questo piano, per la prima volta, un capitolo politico e di governance sul fenomeno. >>

In questa ottica è stata promossa dall’Associazione Nosotras Onlus la pubblicazione ‘Un Atlante di riferimento diagnostico e didattico per i professionisti della salute’, che sarà disponibile in occasione del convegno nella giornata di domani.

<< Ci interessa poter dare evidenza del lavoro fatto dal Centro di Riferimento Regionale per le MGF che in una decina di anni ha fatto accoglienza, informazione, sensibilizzazione sul tema oltre che a prendere in carico la cura di donne in gravidanza e con problemi ginecologici – dichiara il dott. Omar Abdulcadir, ginecologo, promotore dell’Unione dei Medici Africani – Rimane importantissimo pensare alla prevenzione, anche in ambito oncologico, per donne con Mgf. Infine, fondamentale rimane dal nostro punto di vista il coinvolgimento di quanto più soggetti possibile con una ottica di implementazione anche della cooperazione internazionale. >>

Il convegno si terrà il domani dalle 8 alle 13 in Sala Pegaso – Regione Toscana (Piazza Duomo 10). Attesi l’assessora alla Salute Stefania Saccardi e il Presidente della Regione Enrico Rossi.”

“Programma della giornata:

8.15 – Registrazione dei partecipanti

8.30 Saluti introduttivi delle autorità

Moderatori : Omar Abdulcadir – Giuseppe Mascambruno. Presidente Regione Toscana – Enrico Rossi. Assessora alla Salute Regione Toscana – Stefania Saccardi. Ambasciatore della Repubblica Federale della Somalia – Abdirahman S.Issa. Console onorario del Camerun – Ildo Morelli. Console onorario del Senegal – Eraldo Stefani. Direttore Generale ISPRO – Gianni Amunni. Presidente Lega Tumori Firenze – Alexander Peirano. Presidentessa Ordine dei Medici di Firenze – Teresita Mazzei. Imam di Firenze Elzir Izzedin.

9.30 Introduzione del programma della giornata – Omar Abdulcadir

9.45 MGF: Situazione attuale in Italia – Paola Marini

10.00 Lavoro svolto dal CRR-MGF di Careggi – Omar Abdulcadir

10.15 MGF e prevenzione oncologica del cervico carcinoma – Gianni Amunni

10.30 Manuale didattico per la diagnosi di MGF e per l’approccio chirurgico della deinfibulazione – Lucrezia Catania

10.45 La gestione delle richiedenti protezione internazionale affette da MGF – Marina Grasso

11.00 Nosotras Onlus: Esperienza in Niger – Laila Abi Ahmed – Isabella Mancini

11.15 MGF: Esperienza in Ethiopia – Aldo Morrone

11.30 MGF e Strategie future.- Paola Del Carlo

11.45 Confronto a più voci sulle MGF con UCAI-Unione Comunità Africane in Italia – Kuassi Roger Sessou, UCOI- Unione Comunità Islamica in Italia – Izzedin Elzir, S.D.I –Scuola del dialogo inter-religioso – Osama Rashid, AMCI-Associazione medici camerunensi in Italia – Jean Paulin Mbissoko, UCAI- Coordinamento commissione legale – Nura Musse Ali.

12.20 Discussione

13.00 Chiusura dei lavori”

Prevenzione del tumore al seno: convegno sabato 12 ottobre e finissage della mostra “Ferite” di Maria Chiara Cecconi

Prosegue il progetto ideato e curato da Maria Chiara Cecconi nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Sabato 12 ottobre (ore 17) si terrà il convegno sulla prevenzione del tumore al seno e Finissage della mostra “Ferite” dell’artista toscana. 

Nel convegno di sabato 12 ottobre, nella Sala Wanda Pasquini alle Murate, dopo i saluti di Nicola Armentano, Teresita Mazzei (presidente dell’Ordine dei medici di Firenze), Gianni Amunni (direttore generale Ispro), Alexander Peirano, interverranno Giovanna Masala, Doralba Morrone, Paola Mantellini, con le testimonianze di alcune pazienti. La mostra di Maria Chiara Cecconi è aperta dalle 16 alle 19,30. A conclusione del convegno, domani dalle 19 alle 20, finissage della mostra e aperitivo.

“Il progetto “Ferite” nasce da un mio bisogno e dalla volontà di trasformare un’esperienza di intima sofferenza in un linguaggio che possa trovare occhi che vi si riconoscano”, ha detto l’artista Maria Chiara Cecconi.

“Un evento inedito che coniuga arte, Sociale e sanità – sottolinea Laura Monaldi nel suo testo critico –  unendo all’esposizione artistica di opere dedicate al delicato tema del tumore al seno anche un importante Convegno legato alla prevenzione”.

Sanità: Regione Toscana finanzierà 132 nuovi contratti formazione specialistica

Nuove borse per specializzandi in medicina e chirurgia a favore delle Università di Firenze, Pisa e Siena, con un impegno economico complessivo di oltre 16 milioni di euro. Questi  132 nuovi posti, finanziati dalla Regione Toscana, si aggiungono a quelli assegnati ogni anno ad ogni scuola dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca .

Secondo quanto stabilito dalla delibera della Giunta regionale, l’accesso ai contratti è riservato agli iscritti agli Ordini dei medici della Toscana, e chi ne usufruirà dovrà prestare la propria attività lavorativa per almeno 5 anni nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale toscano. “Non facciamo passi indietro, scommettiamo sul servizio sanitario pubblico, sulla sua tenuta”, spiega il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, illustrando la delibera alla stampa col vicepresidente della Regione Monica Barni, l’assessore alla salute Stefania Saccardi, i rettori degli atenei Luigi Dei (Firenze) e Francesco Frati (Siena), il presidente della Scuola di Medicina di Pisa Mario Petrini, la presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Teresita Mazzei.

“Dai tempi del governo Monti – ha lamentato Rossi – si è cominciato a tagliare le borse universitarie”, e in seguito “i tagli si sono susseguiti senza che si facesse la debita programmazione fra Miur e ministero della Sanità, mettendo in uno stato di prostrazione il Servizio sanitario nazionale. E’ doloroso il fatto che abbiamo molti giovani che sarebbero disponibili a entrare nelle scuole di specializzazione, e che l’offerta di borse di studio – conclude il gove3rnatore – sia assolutamente inadeguata”.

I contratti che quest’anno Miur ha assegnato alle Università toscane sono passati dai 486 a 672 in dodici mesi, con un incremento che sfiora il 40%. Con i 132 contratti finanziati dalla Regione, i posti complessivi messi a disposizione dagli atenei toscani sono 804.
L’anno scorso la Regione aveva finanziato 61 contratti. La Toscana risulta essere la Regione che ha finanziato il maggior numero di contratti: la Lombardia ne ha attivati 85, il Veneto 90, l’Emilia Romagna 100.

“La Regione e le Università toscane – si legge in una nota della Regione diffusa oggi – firmeranno a breve un accordo nell’ambito della rete formativa regionale, per sviluppare sinergie che valorizzino ulteriormente il processo formativo curriculare post-laurea in ambito medico e consentano di rispondere alle attuali criticità nel reclutamento di competenze mediche specialistiche”.

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