Genius Loci: tutto esaurito e grande emozione per la kermesse nei choistri di Santa Croce

Genius Loci è organizzato da Controradio Club, Controradio e Opera di Santa Croce in collaborazione con l’associazione La Nottola di Minerva, il contributo del Comune di Firenze per l’Estate Fiorentina 2021 ed il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze ed il supporto di Gucci.

Tutti gli appuntamenti sono andati sold out in prenotazione, e chi ha partecipato porta con sè il ricordo di performance e spettacoli di grandissima emozione. Chi non ha potuto parteciparea Genius Loci  avrà  invece  l’occasione per rivivere i momenti salienti del festival: video e interviste saranno disponibili nei prossimi giorni sulla piattaforma digitale EDO di Controradio

Due serate e un’alba nel segno del tutto esaurito per Genius Loci, il festival che lo scorso weekend ha “invaso” il Complesso monumentale di Santa Croce, a Firenze. La rassegna si è conclusa sabato con lo splendido concerto all’alba del Ghimel Trio.

Tanti appuntamenti che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Stefano Massini, Ginevra di Marco, Chiara Frugoni e Dacia Maraini, Stefano Bartezzaghi, Elina Duni, Oliphantre con Leila Martial, Letizia Renzini, Pino Ninfa e Dimitri Grechi Espinoza. Molto partecipati anche il ciclo di viste guidate a Santa Croce e gli incontri di “Aspettando Genius Loci” con Marco Malvaldi, Aldo Cazzullo, Marcello Fois, Enzo Fileno Carabba e Piero Trellini.

“Tra Memoria e Futuro” è stato il fil rouge della quarta edizione di Genius Loci, festival che, tra spettacolo e talk show, invita il pubblico alla scoperta del Complesso monumentale di Santa Croce e del suo genius loci, sulle orme di artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici di cui, in questo luogo simbolo, si custodisce e si rende attuale la memoria per le generazioni che verranno.

Livorno, Silvio Orlando ospite d’onore a “Il senso del ridicolo”

Dal 27 al 29 settembre a Livorno si terrà la quarta edizione del festival “Il senso del ridicolo”, dedicato all’umorismo, alla comicità e alla satira. In tre giorni di eventi, attori, autori, filosofi, scrittori, giornalisti, radio-star, letterati e, naturalmente, comici si interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione illuminante dell’umorismo, della comicità e della satira.

Il festival “Il senso del ridicolo”, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, è gestito e organizzato da Fondazione Livorno – Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana. È partner della manifestazione Aedes Siiq, con il supporto di Pictet e il contributo di SIAE.

Il festival livornese intitolato al “Senso del Ridicolo” torna per un’edizione, la quarta in cinque anni, curiosa degli angoli in cui si può annidare il ridicolo, nelle peripezie del costume, del potere, dell’animo umano.

Lo psicoanalista Massimo Recalcati inaugurerà il festival venerdì 27 settembre, alle ore 17:30 in Piazza del Luogo Pio, con una lectio magistralis. Si oscilla fra il dolore e la farsa e gli umoristi sono coloro che sanno come approfittare dello slancio dato dal polo del tragico per sospingere il pendolo verso il polo del ridicolo.

Nella serata inaugurale di venerdì 27 settembre, alle ore 21 in Piazza del Luogo Pio, Anna Bonaiuto leggerà alcune pagine di Achille Campanile, un campione dell’umorismo italiano del Novecento. Sono pagine dedicate a figure femminili, in particolare a mogli irragionevoli e scorbutiche, secondo uno stereotipo profondamente radicato.

Per capire come mai per farci ridere occorre fare ricorso a un patrimonio di idee fisse, e spesso sbagliate, possiamo rivolgerci ad Ascanio Celestini e al suo progetto multimediale (domenica 29 settembre, ore 11.30, Piazza del Luogo Pio).

Il critico letterario Marco Belpoliti ha scelto per il festival delle pagine ironiche e umoristiche di Primo Levi, pagine che verranno lette da una della voce dell’attrice Federica Fracassi (domenica 29 settembre, ore 15, Bottini dell’Olio).

“Il senso del ridicolo” dedica a Woody Allen una rassegna di film curata da Gabriele Gimmelli: tre film che testimoniano di altrettante stagioni della creatività di Allen (venerdì 27 – sabato 28 – domenica 29 settembre, ore 21, Teatro Vertigo). A parlare di Allen sarà la scrittrice Nadia Terranova, sensibile ai temi della discriminazione sessista, come a quelli della libertà dal più cieco stigma sociale (sabato 28 settembre, ore 11.15, Bottini dell’Olio).

Ma fra tutti gli stereotipi, quello che nella circostanza è forse il più pertinente è il blasone di “maledetti” assegnato ai livornesi. Solo un modo di dire? A provare a rispondere sarà lo scrittore, musicista e cantante Bobo Rondelli, assieme alla giornalista Eva Giovannini, anch’essa livornese (sabato 28 settembre, ore 12.30, Piazza del Luogo Pio). Come livornesi saranno le persone che verranno a raccontarci la loro livornesità, sollecitate da un habitué del festival, l’attore, conduttore radiofonico e animatore di narrazioni collettive Matteo Caccia (domenica 29 settembre, ore 18.45, Piazza del Luogo Pio).

Per una popolazione africana, il mondo si divideva in “cose vere” e “cose da ridere”. Le “cose vere” erano le storie degli dèi raccontate dai sacerdoti; le “cose da ridere” erano tutte le altre, le vicende della vita di tutti i giorni. “Cose da ridere” sono allora gli oggetti di design, seri eppure ridicoli, raccolti da Chiara Alessi (sabato 28 settembre, ore 10, Bottini dell’Olio). Sono le stravaganze della moda, selezionate da Sofia Gnoli (domenica 29 settembre, ore 10, Bottini dell’Olio). Sono le nostre infinite attenzioni al cibo, fra la squisitezza e la ghiottoneria, argomento delle digressioni di Bruno Gambarotta (domenica 29 settembre, ore 17.30, Piazza del Luogo Pio). Sono le stesse regole di bon ton, con i consigli per ben figurare in società e quelli per trovare marito, oggetto di un dialogo fra due collezioniste di manuali di galateo come l’attrice Maria Cassi e la giornalista Irene Soave (sabato 28 settembre, ore 18.30, Piazza del Luogo Pio).

Il festival si interroga inoltre sulla figura dell’autore comico e accoglie opinioni in merito tramite i social network. Ne discutono, in un incontro in collaborazione con SIAE, Stefano Andreoli, autore e animatore del sito Spinoza, Marco Ardemagni, Stefano Bartezzaghi, Sara Chiappori e l’attrice Pilar Fogliati (sabato 28 settembre, ore 17.15, Bottini dell’Olio). Sulla Rete e alla radio quest’ultima è emersa come dotata riproduttrice di accenti e mentalità tipiche delle diverse zone e classi sociali di Roma, e non solo di Roma; un talento con cui parleremo anche di Roma come capitale della comicità italiana ( sabato 28 settembre, ore 15, Bottini dell’Olio). Ancora Pilar Fogliati aiuterà a mettere a confronto la Roma di un tempo e la Roma di oggi, partecipando come lettrice all’incontro con il giornalista e studioso Filippo Ceccarelli (sabato 28 settembre, ore 16, Bottini dell’Olio). Cronista di decenni di politica italiana, Ceccarelli è un appassionato conoscitore dei sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli: papi e re d’epoca a confronto con i governanti di oggi in un romanesco secolare.

L’ospite d’onore di quest’anno è Silvio Orlando che ha accettato di raccontarsi dal palco del Teatro Goldoni al direttore del festival Stefano Bartezzaghi e alla critica teatrale Sara Chiappori (sabato 28 settembre, ore 21, Teatro Goldoni).

A ‘Il libro della Vita’ Stefano Bartezzaghi racconta gli ‘Esercizi di stile’ di Queneau

La rassegna curata da Raffaele Palumbo all’Auditorium di Scandicci prosegue con il simpatico trattato di retorica applicata di Raymond Queneau

Prosegue con un nuovo interessante incontro la rassegna Il libro della Vita, curata da Raffaele Palumbo e organizzata dal Comune di Scandicci con la Biblioteca di Scandicci e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze.

Domenica 17 dicembre alle 11.00, nell’Auditorium in Piazza della Resistenza, Stefano Bartezzaghi affronterà un testo divertente e funambolico: gli Esercizi di Stile di Raymond Queneau. Un esilarante “catalogo” di variazioni sul tema, ciascuna diversa dalle altre per tecnica lessicale o per tono della scrittura. Un trattato di retorica applicata che Bartezzaghi ha da poco riveduto ed ampliato in una edizione arricchita e rinnovata.

Non è difficile capire in che modo i racconti di Queneau si siano intrecciati, tanto da indirizzarne il cammino, con la vita di un amante della parola creativa quale è Bartezzaghi, vista la loro caratteristica struttura multiforme, solo in apparenza sconclusionata ma in realtà tenuta insieme da una serie di stratagemmi sintattici ad orologeria. E visto anche il gusto per l’ironia e per l’abbondanza di imprevedibili giochi di parole, che sopravvive nella traduzione originale di Umberto Eco.

Stefano Bartezzaghi è un relatore simpatico e coinvolgente, che porta con sé il ritmo di una vasta esperienza radiofonica e il gusto narrativo dei letterati di una volta, il tutto con un linguaggio immediato e accessibile a tutti: veramente un bel regalo prima della pausa natalizia.

Viste le premesse c’è da immaginarsi che anche stavolta Il Libro della Vita raccoglierà una platea numerosa e divertita, realizzando l’ennesimo tutto esaurito: grande soddisfazione per una manifestazione in cui non si promuove nient’altro se non l’amore vero per la parola scritta.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Bellavista la mattina di Controradio

In questo numero:

  • PAOLO COCHI
    L’autore del libro “Al di là di ogni ragionevole dubbio” sulle ultime indigini sul “Mostro di Firenze”.
  • STEFANO BARTEZZAGHI
    La presentazione del festival “Il senso del ridicolo”, dal 22 al 24 settembre a Livorno.
  • CHIARA MALUCCHI
    La presidente della cooperativa la Fenice – che compie 10 anni – sul progetto di autonomia per disabili.
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