Pd Toscana: 71% a Bonafè, 29% a Fabiani in voto circoli

Questi i risultati parziali, secondo quanto appreso, del voto in corso nei 712 circoli del Pd toscano, oltre un terzo quelli dove si è già votato, in vista del congresso regionale del partito fissato per il 14 ottobre

L’europarlamentare Simona Bonafè al 71% circa e il suo contendente Valerio Fabiani al 29%: sono i risultati parziali, secondo quanto appreso, del voto in corso nei 712 circoli del Pd toscano, oltre un terzo quelli dove si è già votato, in vista del congresso regionale del partito fissato per il 14 ottobre. Un andamento ricordato anche nella sua Enews settimanale dal senatore Pd ed ex segretario del partito Matteo Renzi che si complimenta con Bonafè, considerata a lui vicina.
Gli aventi diritto sono circa 41mila e la partecipazione interna sarebbe al momento al 38%. Il voto nei circoli, riservato ai soli iscritti, è partito il 15 settembre e si concluderà il 29 settembre. Nello stesso giorno si terrà a Livorno il congresso locale per l’elezione dei nuovi segretari a livello cittadino e provinciale.

“Domenica prossima il segretario del PD, Martina, ha convocato una grande manifestazione in Piazza del Popolo. L’appuntamento è alle 14. Nel frattempo sono iniziati i congressi, a cominciare da quelli regionali. I primi a bruciare le tappe per i congressi sono i toscani e lasciatemi fare i complimenti a Simona Bonafè che dopo quasi la metà dei circoli sta vincendo con oltre il 70%. Brava Simo, avanti così”.
Questo quanto ha scritto ella sua Enews settimanale il senatore Pd ed ex segretario del partito Matteo Renzi 

Bekaert: eurodeputati Danti, Bonafè e Paolucci incontrano Commissaria Vestager

Questa mattina gli europarlamentari Nicola Danti, Simona Bonafè e Massimo Paolucci hanno incontrato la Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, per fare luce sulla vicenda Bekaert.

A seguito della lettera congiunta inviata lo scorso 27 giugno da parte dei tre deputati europei, la Commissaria Vestager ha dichiarato di aver aperto un’indagine per chiarire eventuali violazioni delle regole europee sulla concorrenza.

Da un suo primo riscontro, non risulterebbe vi sia stato un utilizzo improprio di fondi pubblici o europei da parte delle autorità rumene per incoraggiare la delocalizzazione dell’azienda belga.

Questo il commento di Danti, Bonafè e Paolucci:”La Commissaria, che sta seguendo il caso da vicino, ci ha chiesto di raccogliere maggiori informazioni possibili al fine di avere ulteriori elementi utili allo svolgimento delle indagini in corso. Ha inoltre accettato con piacere la maglietta che ci era stata consegnata dagli operai della Bekaert, simbolo della loro battaglia.”

”Nelle prossime settimane – proseguono – resteremo vigili sulla vicenda e a fianco dei 318 lavoratori che a causa della delocalizzazione dell’azienda rischiano il licenziamento, per fornire loro un sostegno costante e un punto di contatto con l’Europa.  L’eventuale assenza di violazioni formali sul caso della delocalizzazione della Bekaert, infatti, non riduce il nostro massimo impegno per fare in modo che nel mercato unico sia garantita concorrenza leale e condizioni più eque per i lavoratori.”

Tessile Prato chiede di snellire burocrazia su riciclo 

Prato guarda con attenzione al nuovo pacchetto di misure sull’economia circolare, convalidato martedì dai ministri dell’Ambiente Ue, che definisce obiettivi ambiziosi: gli stati europei dovranno riciclare almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025 e istituire una raccolta differenziata per i rifiuti pericolosi e i prodotti tessili.

A Prato, il tessile lo riciclano dal 1840, spiega all’ANSA Fabrizio Tesi, presidente dell’associazione Astri che riunisce 160 aziende, specializzate nel riuso del tessile, la maggior parte nel distretto pratese. I numeri parlano da soli: l’anno scorso, 142 milioni di Kg di vestiti vecchi e scarti sono stati trasformati in materia fibrosa pronta per confezionare nuovi abiti e prodotti. “Tutte le grandi firme – afferma – si riforniscono da noi. Prato è già la capitale del mondo del tessile riciclato, solo che prima non lo diceva nessuno, ora è di moda”.

Per Tesi le nuove norme europee sono un’opportunità per far crescere ulteriormente le settemila aziende che lavorano nel tessile nel distretto toscano, ma “bisogna vedere come le misure europee saranno recepite dall’ordinamento italiano” ha sottolineato l’imprenditore toscano che denuncia l’eccessiva burocrazia italiana, negli scambi commerciali sui rifiuti.

Prato importa molti scarti tessili dall’Europa, perché “in Italia, sembra sia più conveniente mandare in discarica o all’inceneritore”, ha dichiarato Tesi, che questa settimana ha fatto visitare all’europarlamentare Pd Simona Bonafé le aziende pratesi e il ciclo del riciclaggio dei tessuti. Secondo Bonafé, relatrice al Parlamento europeo del pacchetto sull’economia circolare, sono diverse le aziende in Italia all’avanguardia nel recupero dei materiali, ma “Bisogna lavorare di più sulla raccolta separata dei rifiuti e sui forti divari tra nord e sud. Siamo a 328 kg per abitante al nord, 266 kg di centro e 169 al sud”, ha spiegato all’ANSA, citando i dati di un rapporto preparato dal centro di ricerca della Commissione Ue di Ispra. Per l’europarlamentare è “importante che la normativa europea sia recepita al più presto dal nuovo governo italiano per ottenere una maggior efficienza nella gestione dei rifiuti. In Francia ci sono 60 decreti sullo smaltimento dei rifiuti, noi ne abbiamo tre”.

Pd all’Aurora: interventi Bonafé e Nardella

Evento elettorale al Teatro Aurora di Scandicci (Fi) dove Matteo Renzi inaugura la campagna elettorale nel collegio fiorentino.

Estratto dell’intervento dell’eurodeputata scandiccese Simona Bonafé e del Sindaco di Firenze Dario Nardella.

Rifiuti: in Toscana poche imprese smaltiscono bene i Raee

Firenze si aggiudica 1,8 mln bando Ue Life Weee.

Firenze, insieme a Siviglia, si è aggiudicata il bando europeo Life Weee (Waste Electrical and Electronic Equipment) da 1,8 milioni di euro. Il progetto, presentato oggi in un evento nel capoluogo toscano, punta a sensibilizzare imprese e cittadini sul ritiro e il corretto
smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici, che al loro interno hanno anche materie prime facilmente riciclabili.

Il progetto mette insieme Anci Toscana, Camera di Commercio e Università di Firenze, Regione Toscana, Ecocerved, e Camera di Commercio di Siviglia. “Sarà anche una sfida – ha affermato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio – per tutti quegli imprenditori che desiderano dare un significato concreto e sfidante alla parola innovare, oggi tanto di moda ma che rischia di avere pochi contenuti concreti all’interno”.

In Toscana il progetto europeo Life Weee, nei prossimi tre anni, ha l’obiettivo di estendere i punti di raccolta ad almeno 5mila negozi e uffici pubblici (adesso sono 230), sensibilizzare
istituzioni e cittadini, aiutare la nascita di startup che favoriranno questo processo, premiare le imprese che certificheranno il corretto ritiro e smaltimento (con il marchio
‘I am green’) con incentivi sulla tassa dei rifiuti.

“Dell’Europa siamo abituati a vedere solo i difetti – ha affermato Simona Bonafè, eurodeputata Pd e relatrice a Strasburgo del pacchetto sull’economia circolare – in questo caso vediamo anche invece le grandi opportunità che può portare in un settore, quello dei rifiuti elettrici ed elettronici, che è importantissimo per mettere in circolo materie prime scarse e costose che incidono sulla competitività del nostro sistema Paese”.

Secondo Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente, “l’occasione è preziosa perchè mette ancora una volta in evidenza un punto: la via della sostenibilità è l’unica possibile per un sviluppo ritrovato dopo una crisi economica che continua a farsi sentire nei nostri territori. E la circolarità fa parte di questo nuovo modello con ricadute che saranno certe anche sul piano economico occupazionale. C’è un lavoro da fare, tutti insieme, ma sostenuti anche dal trend positivo registrato dalla raccolta di Raee che in Toscana cresce ogni anno, siamo certi che potremo raggiungere i nostri obiettivi nella
costruzione di un percorso virtuoso”.

In Toscana quasi un’azienda su quattro (il 73,7%) però non conosce le regole sullo smaltimento di vecchi prodotti elettrici ed elettronici, i Raee: secondo un sondaggio realizzato dalla Camera di Commercio di Firenze su un campione di 1.275 imprese, presentato oggi in un evento, solo il 53,5% delle imprese smaltisce negli appositi centri di raccolta questi apparecchi. Soltanto il 26,3% accetta il materiale usato dai cittadini, sebbene per oltre 10mila imprese in Toscana, fra cui i grandi negozi, sia un obbligo ritirare prodotti usati come smartphone, tablet, computer, TV, neon, piccoli e grandi elettrodomestici, anche senza che venga acquistato un nuovo prodotto (il cosiddetto ‘uno contro zero’).

I documenti utilizzati per portarli allo smaltimento sono sbagliati nell’82,3% dei casi. D’altro canto, secondo quanto emerge dall’indagine, le imprese sono disposte a cambiare questi comportamenti soprattutto per tutelare l’ambiente (67,5%) e recuperare i costi (48,2%), mentre questa buona pratica non viene ancora usata come attività di marketing aziendale (7,8%).

 

 

 

Leopolda, Bonafè: “Titolo L8 dice tutto”

L’eurodeputata del Pd: “Per noi è un’occasione bella, in cui stiamo insieme come in famiglia. Momento di confronto ed approfondimento”

“Una tre giorni di approfondimento, di confronto, di discussione, di passione: e poi il titolo di questa Leopolda è ‘L8’, quindi il titolo dice tutto”. Lo ha affermato Simona Bonafè, eurodeputata Pd, che stasera sarà all’apertura della kermesse politica ideata da Matteo Renzi. “Per noi è un’occasione bella, in cui stiamo insieme come in famiglia”, ha detto Bonafè, ‘renziana’ della primissima ora, a margine di un evento sul progetto ‘Life weee’ a Firenze. La convention della Leopolda, ha spiegato l’eurodeputata, “è sempre stata un bel momento di confronto fra di noi, un bel momento dove ci si sente a casa, e dove facciamo sempre grande approfondimento dei temi: molte delle proposte che sono uscite dalla Leopolda sono poi diventate leggi e progetti di legge, penso per esempio all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che è stato uno dei cavalli di battaglia, ma penso anche a tante altre normative”.

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