Lega Toscana: “Intitolare a Berlusconi il ponte sullo Stretto”

Una proposta particolare che arriva dalla Lega Toscana in seguito alla scomparsa di Silvio Berlusconi. La proposta è quella di intitolare al Cavaliere, deceduto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano, il ponte sullo Stretto di Messina.

“A nome della Lega Toscana desidero esprimere le nostre più sentite condoglianze ai familiari ed a Forza Italia per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Una persona che lascerà sicuramente il segno nella storia italiana e non solo, per i tanti e prestigiosi traguardi conseguiti, negli anni, in ambito imprenditoriale, politico e sportivo. Un uomo che ha saputo creare molti posti di lavoro e che era universalmente conosciuto per la sua voglia di fare. L’Italia perde, quindi, un personaggio di assoluto livello, di cui conserveremo un ricordo indelebile”.

Così Luca Baroncini, commissario regionale Lega Toscana. “Il vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini sta portando avanti con tenacia la sfida che, storicamente fu del Cavaliere, di realizzare il ponte sullo stretto di Messina. Quando diventerà realtà, sarebbe bello se potesse essere a lui intitolato”

🎧 Morte Berlusconi, Nardella: “Oggi è il giorno del cordoglio”. Anche Mazzeo esprime vicinanza a nome del consiglio regionale

“Ho pubblicamente espresso sincero cordoglio a nome mio e dell’amministrazione comunale. Credo che oggi sia doveroso fare questo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine di un evento al centro tecnico di Coverciano parlando della morte di Silvio Berlusconi.

Nardella ha proseguito: “Poi arriverà il momento in cui ognuno esprimerà i suoi giudizi personali sull’uomo, sull’imprenditore e sul politico. Parlando del Berlusconi presidente del Milan, lo ricordo come un uomo appassionato e innamorato della sua squadra”. A proposito della morte dell’ex presidente del consiglio, non sono mancate nemmeno altre reazioni.

Vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici, agli esponenti di partito che hanno fatto parte del Consiglio regionale e all’attuale capogruppo Marco Stella, è stato infatti espresso, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, dal presidente Antonio Mazzeo appresa la notizia della scomparsa del fondatore e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Queste le reazioni: “Per tutto quello che ha rappresentato con il suo percorso personale, imprenditoriale, politico e sportivo nella storia del nostro Paese, ha segnato in modo indelebile 30 anni di vita e tutta la generazione nella quale sono cresciuto. Berlusconi ha cambiato la politica, rivoluzionando anche il modo di comunicare”.

“Molto spesso non ho condiviso le sue scelte, a volte le ho avversate con forza. Ma ho sempre creduto e continuerò a credere che in politica debbano esistere avversari da sconfiggere attraverso idee migliori, non nemici. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi ha potuto avere negli anni – conclude Mazzeo in termini di reazioni alla morte di Berlusconi -, la sua morte segna oggi definitivamente la fine di un’era. Alla sua famiglia e alla sua comunità politica va un sentimento sincero di vicinanza e cordoglio”.

“Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l’imprenditoria nazionale e internazionale”. Anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto”.

Nardella: “Non vorrei essere nei panni della Meloni”

Si è tenuto a Palazzo Vecchio un evento al margine del quale il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è espresso a proposito degli ultimi audio diffusi nelle scorse ore dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a proposito di Giorgia Meloni e Putin.

“Non vorrei essere nei panni della Meloni, perché gestire una maggioranza così francamente mi pare molto complicato. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è da rimboccarsi le maniche e fare un’opposizione dura perché l’Italia non si può permettere una coalizione così sgangherata che già nei primi giorni ha dimostrato di non essere in grado di di lavorare in squadra. Questo è molto preoccupante anche per chi come noi sta sul territorio e chiede risposte subito a cominciare dalla crisi energetica”.

Questione Berlusconi

Nelle ultime ore è sorta aria di bufera tra l’ex premier Silvio Berlusconi e l’attuale premier in pectore Giorgia Meloni. Berlusconi, tramite tre registrazioni audio, ha scatenato la tempesta nel centrodestra, alimentando così le fibrillazioni che già si stavano facendo sentire.

I primi due audio, pubblicati da ‘La Presse’, e il terzo, registrato nel corridoio del Senato da dei giornalisti, contengono il punto di vista di Berlusconi sia sulla trattativa sui ministri, sia sui regali ricevuti da Putin.

La Meloni, senza mai nominare direttamente l’ex premier, si è espressa, tramite anche i suoi canali social, dicendo che chi non condivide l’atlantismo può restare fuori dal governo.

Renzi: chi vota Pd vota per Fratoianni

Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi intervenendo al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). “A Letta dico: se vuoi perdere le elezioni la prima cosa è dire aumento le tasse” ha aggiunto Renzi

Un fiume in piena. In molti sostengono che Renzi dà il meglio si sè in campagna elettorale (dimenticandosi però il 16% ottenuto dal Pd nel 2018). Di sicuro sul palco della Versiliana è apparso in gran spolvero.

“Oggi chi vota Pd vota per Fratoianni” e “chi vota Di Maio vota per Pd. Non siamo andati via per un problema caratteriale ma perché Pd ha perso se stesso” ha detto tra le altre cose.

“Dalla caduta del governo Letta -ha aggiunto Renzi–  ha fatto una serie di errori. Aveva tre possibilità: urlare allarme, ci sono i fascisti alle porte, lo ha fatto ed è stato un errore. Letta e Meloni poi sono molto amici. Poteva fare un appello repubblicano e chiamare tutti contro questo pericolo. Secondo punto, poteva dire io parto dall’agenda Draghi e poteva fa un raccordo con noi e Azione. Oppure dire io vado da solo con il Pd. Ha fatto invece un appello, ha lasciato noi fuori per rancore personale poi ha allontanato Azione. Poi se vuoi perdere le elezioni la prima cosa è dire aumento le tasse”.

“Io con M5s non ho governato, ho fatto un accordo per mandare a casa Salvini. Pur di bloccare Salvini ho fatto un accordo con i grillini” ha poi precisato Renzi. Che ha aggiunto ancora  “Sibilia ha detto che Calenda e Renzi sono i più antipatici del mondo. Chi è Sibilia? E’ ancora sottosegretario all’Interno, e lo è stato anche troppo, ed è uno che dice che lo sbarco sulla luna non c’è stato. Ma tra un antipatico e un incompetente chi è meglio votare?”.

Infine su Conte “Far cadere il governo Draghi e andare alle urne è un errore clamoroso di Giuseppe Conte su cui hanno messo il carico Salvini e Berlusconi” ha chiosato Renzi.

Che ha concluso “dire che Meloni è fascista è un errore. Ha ragioni culturali che non sono le mie, non è all’altezza di fare la premier per le sue idee economiche e per i suoi alleati”.

Siena: Ruby ter, pm no rinvio udienza,accertare condizioni Cav

I due difensori oggi hanno presentato la nuova richiesta di legittimo impedimento a causa di un nuovo ricovero di Berlusconi, che è stata accolta dal tribunale nel processo Ruby Ter

Al processo Ruby ter a Siena, ripreso mattinata oggi, il pm si è opposto alla richiesta di rinvio per legittimo impedimento avanzata dalla difesa di Silvio Berlusconi perchè ricoverato. Il pm ha anche chiesto al collegio di disporre accertamenti medici per capire se l’impedimento abbia carattere assoluto e per quanto tempo esso si protrarrà. Sempre la pubblica accusa si è opposta alla richiesta di stralcio avanzata dalla difesa di Danilo Mariani, il pianista senese di Arcore, imputato insieme a Berlusconi.

Il tribunale si è ritirato in camera di consiglio per decidere. Berlusconi a Siena è imputato di corruzione in atti giudiziari: per l’accusa avrebbe pagato Mariani per indurlo a falsa testimonianza sul caso Olgettine. Il pianista è imputato di falsa testimonianza.

Silvio Berlusconi “vuole rendere dichiarazioni spontanee in aula”. Lo hanno spiegato, uscendo dal tribunale di Siena dove si è tenuta la nuova udienza, poi rinviata, del processo Ruby ter, i due legali del leader di Fi, gli avvocati Federico Cecconi e Enrico De Martino. I due difensori oggi hanno presentato la nuova richiesta di legittimo impedimento a causa di un nuovo ricovero di Berlusconi, che è stata accolta dal tribunale. Il rinvio disposto è di una settimana, al 15 aprile, quando si potrebbe arrivare a sentenza. Il pm Valentina Magnini, che oggi si era opposta al rinvio, ha già fatto le richieste il 13 febbraio: 4 anni e 2 mesi per Berlusconi, imputato di corruzione in atti giudiziari perchè per l’accusa avrebbe pagato Danilo Mariani, il pianista senese di Arcore, per indurlo a falsa testimonianza sul caso Olgettine. Per Mariani, accusato di falsa testimonianza, la richiesta del sostituto procuratore è stata di 4 anni e mezzo di reclusione.

Denis Verdini ai domiciliari per ‘rischio covid’

L’ex braccio destro di Silvio Berlusconi e coordinatore del Pdl aveva varcato l’ingresso del penitenziario romano il 3 novembre scorso poche ore dopo che la corte di Cassazione lo aveva condannato a sei anni di reclusione nell’ambito del processo per il crac del Credito cooperativo fiorentino.

Dopo 85 giorni di carcere l’ex senatore Denis Verdini va ai domiciliari. Il tribunale di
Sorveglianza di Roma, accogliendo una istanza dei difensori, con un provvedimento urgente ha disposto la scarcerazione dell’ex segretario di Ala. Alla base del provvedimento la drammatica situazione in cui versa il carcere di Rebibbia da alcune settimane per la diffusione del coronavirus e che ha portato alla chiusura di alcune sezioni.  I giudici hanno quindi deciso per la scarcerazione di Verdini, che il prossimo 8 maggio compirà 70 anni, disponendo una detenzione domiciliare provvisoria in quanto il regime carcerario, con l’esponenziale aumento dei contagi da Covid 19, non è compatibile con le condizioni di salute dell’ex parlamentare. Verdini trascorrerà il periodo di detenzione pressa la propria abitazione di Firenze.

L’ex braccio destro di Silvio Berlusconi e coordinatore del Pdl aveva varcato l’ingresso del penitenziario romano il 3 novembre scorso poche ore dopo che la corte di Cassazione lo aveva condannato a sei anni di reclusione nell’ambito del processo per il crac del Credito cooperativo fiorentino.

In appello Verdini era stato condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione il 3 luglio del 2018. In primo grado gli erano stati inflitti nove anni, poi ridotti per alcune prescrizioni
legate ai reati di truffa sui fondi pubblici dell’editoria. Nel processo davanti alla Suprema Corte il pg Pasquale Fimiani aveva chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado in quanto aveva ritenuto accertati alcuni fatti di bancarotta mentre su “numerosi altri episodi” riteneva necessario un ulteriore approfondimento. Una richiesta che però non era stata accolta dai giudici di piazza Cavour che hanno confermato sostanzialmente la condanna di secondo grado.

Per Verdini inoltre, pende una richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Roma il 18 dicembre scorso per uno dei filoni della maxinchiesta sul caso Consip. Nei suoi confronti i magistrati di piazzale Clodio contestano i reati di turbativa d’asta e concussione. La vicenda, che risale al biennio 2014 al 2016, ruota quasi esclusivamente su presunti
illeciti intorno al mega appalto FM4. 

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