Mercatino di Natale ATT all’Hotel Albani

Firenze, da venerdì 8 a domenica, all’Hotel Albani si terrà il mercatino di Natale dell’Associazione Tumori Toscana (ATT). Patrocinato da Regione Toscana e Comune di Firenze, il mercatino giunto quest’anno alla 17esima edizione si terrà dalle 9.30 alle 19.30.

Tanti, come sempre, i nomi delle grandi griffe presenti al mercatino di ATT., fra cui Ferragamo, Prada, Armani, Ermanno Scervino, Stefano Ricci, Emilio Pucci, Caffè Noir e tanti altri ancora che donano i loro fantastici prodotti. Grande spazio sarà dato anche alle creazioni hand made di gioielli e oggettistica e non mancherà, ovviamente, un vasto reparto food & wine per i più golosi.

L’iniziativa di solidarietà è stata presentata dall’assessore a Welfare e Sanità Sara Funaro, dall’assessore allo Sviluppo economico del Cecilia Del Re e dal presidente ATT. Giuseppe Spinelli.

“Quest’anno il mercatino si tiene in una sede nuova – ha detto l’assessore Funaro -, finora si svolgeva infatti a Palazzo Budini Gattai. Spero che siano i tanti i fiorentini, e non, che nel week end vengano all’Hotel Albani per fare acquisti, perché più persone comprano gli oggetti in vendita maggiori sono le risorse che vanno all’A.T.T. che tra le varie attività svolge anche il sostegno alle famiglie al cui interno ci sono persone con problemi legati al cancro. L’attività dell’A.T.T. è straordinaria e c’è bisogno del sostegno e della vicinanza di tutta la popolazione. I fiorentini dimostrano sempre il loro grande cuore e spirito di solidarietà e spero che anche questa voltane diano prova”.

Accoglienza invernale per senza fissa dimora

?Firenze, parte lunedì il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora predisposto dall’amministrazione comunale nel periodo più freddo dell’anno e che si concluderà il 31 marzo 2018, con possibilità di proroga per un mese.

Quattro le novità introdotte per l’accoglienza invernale 2017/2018: 30 posti letto in più che possono diventare anche 50 o più in caso di temperature rigidissime (‘super freddo’), uscite degli operatori di strada 7 giorni 7, un mezzo per il trasporto dei senza fissa dimora nelle strutture di accoglienza e un numero maggiore di volontari delle parrocchie che si mettono a disposizione.

Le segnalazioni all’assessorato al Welfare posso essere fatte inviando una e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it oppure telefonando, in orario di ufficio fino alle 18, al numero 055-2769141. Dalle 18 in avanti chiamare la Foresteria Pertini allo 055-6533117.

Da lunedì sera per i senza fissa dimora aprono le porte le Foresterie Pertini e del Fuligno e l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti. La Foresteria Pertini a Sorgane, struttura di proprietà comunale affidata a Caritas dopo una procedura di gara a evidenza pubblica, ospiterà soli uomini adulti.

La Foresteria del Fuligno in via Nazionale, struttura in uso al Comune e gestita dal Progetto Acisjf, ospiterà donne sole o con figli, mentre una struttura messa a disposizione dalla Caritas presso l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti, senza costi aggiuntivi per il Comune, ospiterà sole donne.

Le uscite delle unità di strada, che distribuiranno a chi sceglie di non andare in struttura sacchi a pelo, indumenti e bevande calde ai senza fissa dimora, avverranno dalle 21 alle 24.

Il lunedì sera saranno operativi gli operatori di Insider, il martedì la Croce rossa, il mercoledì la Fratellanza militare e gli operatori di Insider, il giovedì e il venerdì la Croce rossa, il sabato la Misericordia di Firenze e la domenica la Fratellanza militare e la Misericordia.

Ad essi si aggiungono gli interventi delle Unità di associazioni volontarie come la Ronda della carità (il lunedì) e Sant’Egidio (il sabato). Il coordinamento operativo delle Unità di strada è a cura di Insider Jacopo Lascialfari.

Gli operatori del progetto Outsider, invece, opereranno a supporto delle Unità di strada per segnalare anche situazioni di consumo/spaccio che interessano i senza fissa dimora.

I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale prenotandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas in via Faentina, al civico 32, che sarà aperto con il seguente orario: il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16.
Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, sono confermati quelli dello scorso anno: la priorità è data alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute.

Si tratta di persone indicate ai front-office dalle associazioni di volontariato. Questi utenti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni sempre presso il front-office.

Una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento è prevista per i cittadini in stato di salute precaria e per i cittadini anziani.

I primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta il consueto contributo di 1 euro al giorno per adulti (i minori sono esentati).

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessora Sara Funaro:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/171201_07_ACCOGLIENZA-INVERNALE_FUNARO.mp3?_=1

Firenze: posti in più accoglienza inverno senza tetto

30 posti letto in più che possono diventare anche 50 in caso di temperature rigidissime.

Parte lunedì il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora predisposto
dall’amministrazione comunale nel periodo più freddo dell’anno (si concluderà il 31 marzo 2018, con possibilità di proroga per un mese). Quattro le novità introdotte per l’inverno: 30 posti letto in più che possono diventare anche 50 in caso di temperature rigidissime (‘super freddo’), uscite di controllo degli operatori di strada 7 giorni 7, un mezzo per il trasporto
dei senza fissa dimora nelle strutture di accoglienza, più volontari delle parrocchie a disposizione.

L’attività di pronta accoglienza notturna destinata in inverno a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole e donne con bambini, residenti o non nel comune di Firenze, in possesso di un documento di riconoscimento, è stato presentata oggi in Palazzo
Vecchio, tra gli altri, dall’assessore al Welfare Sara Funaro, dal direttore della Caritas Alessandro Martini, dal capo di guardia della Misericordia di Firenze Duccio Moschella.

“In questo inverno – ha detto l’assessore Funaro – raggiungiamo complessivamente quota 230-250 posti letto per i senza fissa dimora, che si aggiungono agli oltre 1.110 posti che sono disponibili tutto l’anno per l’accoglienza. In caso, poi, di temperature rigidissime, come quelle dello scorso anno, i posti letto per l’accoglienza sul territorio possono aumentare ulteriormente”.

Non solo ‘Fatima’ dorme all’addiaccio

Firenze, con l’arrivo delle gelate invernali si ripropone il triste problema delle persone che, rischiando la vita, passano la notte all’addiaccio.

È di un paio di giorni fa la notizia della ricomparsa di ‘Fatima’, la donna che vive sulla panchina della fermata della tramvia Paolo Uccello, caso trattato più volte da Controradio anche con la recente intervista di Chiara Brilli all’assessora al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro.

Proprio il caso di Fatima ha motivato Cristina, una nostra ascoltatrice, a scriverci una lettera, che pubblichiamo nella sua versione integrale, per segnalare un altro ‘caso umano’, sul quale è necessario al più presto l’intervento delle autorità per scongiurare una possibile tragedia.

“Lavoro da tre anni in uno studio in via di Coverciano e da tre anni vedo un uomo che vive su una panchina nel viale Verga, al semaforo davanti alla farmacia.

 Nella zona lo conoscono tutti. È uno straniero, dell’est Europa forse, vestito in modo decoroso, educato, dignitoso, non disturba, non dà noia a nessuno, non beve, mai sopra le righe.

Non è un barbone. Si limita a stare in piedi al semaforo in attesa che qualcuno gli dia qualcosa che neppure chiede. Semplicemente vive su una panchina da almeno tre anni.

Che faccia freddo o caldo sotto la pioggia o sotto un sole cocente, lui è lì. L’anno passato, nei primi giorni di inverno, quando fece quel freddo pazzesco, mi sembrava stessa male: lo avvicinai, gli chiesi se avesse bisogno di qualcosa e lui mi chiese di chiamare un medico perché aveva mal di stomaco.

Chiamai il 118, ma quando arrivò l’ambulanza non riuscimmo a convincerlo ad andare all’ospedale. Non so, forse non è in regola con i documenti. E continua a vivere su una panchina, Lì consuma i suoi pasti e lì dorme.

Nei giorni scorsi, quando pioveva e faceva quel freddo pazzesco, la notte montava una tenda igloo, di quelle di Dacathlon, che poi al mattino richiudeva.

Una mattina, la settimana scorsa, sotto la pioggia aveva la tenda ancora montata e teneva le sue cose, per lo più coperte, al riparo; sono venuti due uomini in borghese (vigili?) che gli hanno fatto togliere tutto e buttare le sue cose al cassonetto.

Lui non ha opposto alcuna resistenza, ha fatto quanto gli veniva chiesto, ma è ancora sulla sua panchina. Non so, forse qualcuno aveva chiamato i vigili. Era già capitato. 

Indubbiamente un uomo che vive su una panchina toglie decoro al quartiere, ma mi chiedo se chiamare le forze dell’ordine per farlo sgomberare sia la soluzione più umana.

Sinceramente, quando dormo al calduccio nel mio letto penso spesso a questo povero uomo che dorme al freddo su una panchina del viale Verga.

Dopo aver letto il caso di Fatima ho pensato di scrivervi, non per scacciarlo, ma per trovare una soluzione dignitosa per lui. Magari siete già a conoscenza del caso visto che ogni tanto qualcuno cerca di farlo sgomberare.

Non so quali motivi lo spingano a vivere lì, non so se gli sono già state proposte soluzioni alternative che magari lui ha rifiutato, ma vi chiedo di fare qualcosa prima dell’arrivo dell’inverno.

Non è umanamente accettabile che un uomo viva da tre anni su una panchina a Firenze. E non è questione di decoro, è questione di umanità.

Tra poco siamo a Natale, cerchiamo di fare il miracolo: nessun uomo merita di passare le feste da solo su una panchina.

Cristina”

‘I like you’, un cortometraggio contro il cyberbullismo

?Firenze, si è tenuta nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, la presentazione del cortometraggio contro il cyberbullismo, ‘I like you’ di Costanzo

Il cortometraggio ‘I like you’ è stato realizzato con la collaborazione di alunni e personale dell’Istituto Agrario di Firenze all’interno del progetto #avvisoainaviganti nell’ambito del Piano Nazionale per la Prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

L’obbiettivo del progetto è informare e creare consapevolezza nei confronti dei rischi che derivano dall’uso improprio della comunicazione sul web per favorire nei ragazzi un uso responsabile e consapevole dei social network, partendo dal sottile confine che c’è tra ‘scherzo’ e reato legato al cyberbullismo.

Il progetto è stato realizzato e continuerà il proprio percorso avvalendosi della metodologia della Peer Education che concepisce gli adolescenti come risorse in grado di costruire il proprio sviluppo in interazione con il mondo degli adulti e nasce in alternativa alla tradizionale modalità trasmissiva delle tematiche fra un adulto esperto ed un discente inesperto.

Gli studenti dell’istituto Agrario coinvolti hanno aderito volontariamente alla proposta formativa sul tema del cyberbullismo. Gli incontri che si sono svolti nell’arco temporale che va da Aprile ad Ottobre 2017 hanno analizzato il tema da più punti di vista contribuendo a creare una consapevolezza complessiva.

Il percorso formativo ha dato così vita al cortometraggio di finzione che verrà proiettato Venerdì, curato in tutti gli aspetti tecnici e professionali, gradevole e coinvolgente.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’Assessore al Welfare Sara Funaro ed alcuni ragazzi interpreti del cortometraggio:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171117_04_I-LIKE-YOU_FUNARO-RAGAZZI.mp3?_=2

Fatima è tornata a vivere alla fermata, Funaro “Non ci arrendiamo, ripartiremo col percorso di presa in carico”

Vi ricorderete la storia di Fatima, la donna di origine nigeriana che per mesi e mesi ha vissuto ad una fermata della tramvia di Firenze convinta che sua figlia sarebbe tornata da lei e che sapesse di trovarla lì ad aspettarla.

Molte le segnalazioni che ci erano arrivate nell’aprile scorso dagli ascoltatori e che ci avevano spinto a scoprire qual fosse la sua storia e capire come poterla aiutare.

La donna era stata vista anche dormire alla fermata dentro un sacco a pelo, che di giorno arrotolava e legava ordinatamente in cima alle sue valige  sempre accanto a sé. Di solito sedeva tranquilla quasi imbambolata, a volte leggendo un giornale.

Fatima non si sarebbe voluta mai fare aiutare nonostante i reiterati tentativi dell’amministrazione supportata da mediatori, esperti, e referenti della comunità nigeriana stessa. “Ma continueremo a seguire il suo caso e a trovare una soluzione a questa delicata vicenda”, ci aveva assicurato l’assessora Sara Funaro. E così è stato. Fino a riuscire a portarla al reparto della salute mentale e poi in una struttura di dimissioni ospedaliere per iniziare un percorso. Da lì però è scappata.

Fatima è dunque  ricomparsa in questi giorni alla fermata ‘Paolo Uccello’, dopo qualche settimana di assenza.

Cosa è successo nel frattempo e come poterla aiutare? Chiara Brilli ve lo racconta nell’intervista realizzata con l’assessora al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171117_01_FUNARO-SU-FATIMA.mp3?_=3
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