Medio Oriente: appello da S.Anna Stazzema per fermare la strage di bimbi a Gaza

Medio Oriente – Lettera aperta del sindaco di Stazzema (Lucca) Maurizio Verona, e presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace di Sant’Anna, rivolta alla Unione Europea perché agisca da interlocutore protagonista per una risoluzione pacifica del conflitto in atto.

Secondo un rapporto della ong Euro-Med Human Rights Monitor, con sede in Europa, circa 25.000 bambini di Gaza hanno perduto uno o entrambi i genitori. E 640mila non hanno più una casa. La ong ritiene che il numero totale di bambini e ragazzi morti superi i 10.000 poiché i corpi di tanti minori non sono stati recuperati dalle macerie. 

“La situazione in Medio Oriente richiama tutti noi ad un impegno. Non è più possibile rimanere inermi e indifferenti di fronte a quanto sta accendendo: ancora una volta i civili sono strumento di guerra. Sia i giovani che partecipavano ad una festa in Israele, così come i bambini uccisi nella Striscia di Gaza. La risposta alla violenza con una violenza ancora più grande alimenta una ulteriore spirale di atrocità in cui a prevalere sono gli estremismi dell’una e dell’altra parte – si legge -. Sant’Anna di Stazzema fu, 80 fa, vittima di una ideologia che sacrificò ad una presunta superiorità razziale la dignità dell’individuo. Oggi viene da pensare che la storia non ci ha insegnato nulla”.

“La Seconda Guerra mondiale – prosegue – fu la prima in cui le vittime civili superarono di molto quelle militari: alla fine si contarono oltre 70 milioni di morti. L’eredità di quel massacro fu la nascita delle grandi istituzioni sovranazionali, l’Onu e anche l’Europa che per anni era stata un grande campo di battaglia. Oggi in Europa è in atto un’altra guerra, in cui di nuovo i civili sono le prime vittime nei bombardamenti e nei massacri. Facciamo appello a queste istituzioni per un intervento rapido, da protagonisti, per la risoluzione di questo nuovo e tremendo conflitto che si sta consumando nella Striscia di Gaza”.

Intanto l’Associazione per l’amicizia Italo- palestinese di Firenze promuove per sabato una mobilitazione a “per l’immediato cessate il fuoco, per fermare il massacro in corso per la protezione dei civili in tutta la Palestina nel rispetto del diritto internazionale”.  Concentramento ore 16 piazza Santa Maria Novella

Morta Licia Pardini, sopravvissuta alla strage di Sant’Anna di Stazzema

Stazzema, morta domenica 27 novembre, all’età di 90 anni, Licia Pardini, era sopravvissuta alla strage di Sant’Anna di Stazzema. È quanto viene reso noto dal Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna e dal Comune di Stazzema.

Licia Pardini, che all’epoca della strage aveva solo 12 anni, si salvò perché era a lavorare nei campi insieme al padre. La mamma invece era rimasta in casa, e morì assieme alla figlia Anna, che aveva appena venti giorni, la vittima più piccola della strage nazifascista.

“La scomparsa di Licia è una grave e irreparabile perdita, dopo quelle della sorella Cesira e di Enrico Pieri nel giro di pochi mesi – annunciano il Parco Nazionale della Pace e Comune di Stazzema – E tuttavia la sua storia ed il suo racconto resteranno vivi, come fonte di conoscenza e ispirazione, da parte di una donna forte, che ha saputo ricordare momenti tanto tragici per essere di insegnamento ad altri”.

I funerali si terranno domani presso la Pieve di Valdicastello. Poi la salma sarà condotta per una benedizione alla chiesa di Sant’Anna di Stazzema, come da volontà della defunta. Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, la giunta, il Museo ed il Parco della pace di Sant’Anna, esprimono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia.

Sant’Anna di Stazzema candidata per il Marchio del patrimonio europeo 2023

Sant’Anna di Stazzema, la località in provincia di Lucca tristemente nota per il massacro perpetrato dalle forze naziste durante la seconda guerra mondiale, si candida al marchio di ‘sito di interesse europeo’.

Per riuscire in questo intento Sant’Anna di Stazzema ha partecipato al bando del ministro della Cultura per ottenere il Marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2023. Lo riferisce una nota in cui si spiega che il marchio del patrimonio europeo è un’azione speciale di Europa creativa, programma quadro della Commissione europea per la cultura e per il settore audiovisivo e consiste nell’assegnazione di un riconoscimento a quei siti del patrimonio culturale europeo, che abbiano un particolare valore simbolico e rivestano un ruolo importante nella storia e nella cultura d’Europa o nella costruzione dell’Unione europea. Possono partecipare i siti che dimostrino il valore simbolico europeo del sito proposto, in termini di carattere transfrontaliero o paneuropeo dello stesso, di collocazione e ruolo nella storia e nell’integrazione europee e legame con eventi, personalità o movimenti chiave europei oppure, infine, di collocazione e ruolo nello sviluppo e nella promozione dei valori comuni che sono alla base dell’integrazione europea.

L’ultimo sito italiano a ricevere il marchio del patrimonio europeo, nell’ambito della selezione 2021, è stato il comune di Ventotene lo scorso aprile 2022, che si è andato ad aggiungere agli altri tre luoghi della cultura in Italia già insigniti del riconoscimento: il Museo Casa De Gasperi – Marchio nella selezione 2014, Forte Cadine – Marchio nella selezione 2017 e l’Area archeologica di Ostia antica – Marchio nella selezione 2019.

In luoghi come Sant’Anna di Stazzema“, commenta il presidente del Parco Nazionale della pace, sindaco di Stazzema Maurizio Verona, “nasce la nostra Costituzione, come luogo di sofferenza e di dolore, ma non solo: nel Dopoguerra sulle ceneri dei paesi distrutti nacque un’idea diversa di convivenza tra i popoli che era già in incubazione prima che le armi tacessero. La nascita delle istituzioni europee è il più grande esperimento di convivenza pacifica e collaborazione tra i popoli che trova in questi luoghi di sofferenza le sue radici”. Dalla collaborazione con Casa Europa, prosegue, “nasce l’idea di candidare Sant’Anna come luogo con il Marchio Europeo. Oggi le armi tornano a tuonare in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la tragedia della ex Jugoslavia”.

🎧 Nasce rete Toscana dei comuni luoghi eccidi

Oggi, nell’anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema (Lucca), avvenuta il 12 agosto 1944, nasce la Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti, organismo per promuovere iniziative di divulgazione e diffusione delle conoscenze che salvano la memoria delle stragi e degli eccidi nazifascisti in Toscana.

A firmare il protocollo d’intesa, oggi in occasione del 78° anniversario della strage, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, i comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti, l’Istituto storico toscano della resistenza, l’Istituzione parco nazionale della Pace, la Rete degli Istituti storici toscani della Resistenza e dell’età Contemporanea, la Fondazione Museo della deportazione e resistenza di Prato, la Federazione regionale Toscana delle Associazioni antifasciste e della resistenza.

I Comuni si impegnano a valorizzare la memoria della lotta di Resistenza delle comunità locali vittime di stragi, a valorizzare i luoghi e i piccoli musei o centri di documentazione sulla storia, ad ospitare iniziative di carattere regionale. Ogni anno il coordinamento della Rete redigerà un programma di iniziative, con particolare riguardo al coinvolgimento dei giovani. Altro impegno quello promuovere percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei Comuni teatro di stragi ed eccidi nazifascisti.

“Siamo qui oggi – ha detto Giani – come ogni anno, ma la nostra presenza ha ancora più forza. Dire mai più significa onorare i 560 civili inermi trucidati dalla furia nazifascista
in una delle stragi più efferate della storia d’Italia, significa fare i conti con la memoria, ma significa fare i conti anche con il presente guardando al futuro. Per questo oggi il
mio pensiero è rivolto anche ai bambini soli per strada, alle persone accalcate nel tunnel della metro per difendersi dai bombardamenti che stanno colpendo l’Ucraina. E da Stazzema, luogo simbolo della resistenza, ribadisco che la Toscana è e sarà sempre dalla parte della pace e della libertà, due dei suoi valori fondanti, che non li dimentica e che si adopra per trasmetterli alle nuove generazioni”.

Per Giani la Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti sarà uno “strumento con il quale parliamo ai giovani perché conoscano e capiscano che la nostra Costituzione, cuore della democrazia, è nata proprio dalla Resistenza e dalla lotta antifascista. Fondamentale è non solo riflettere sul valore dei diritti dell’uomo ma difendere quei valori che derivano dalla lotta al fascismo: la libertà, la solidarietà, la giustizia sociale,
l’impegno antifascista, la partecipazione, ma soprattutto la pace”.

Simona Gentili ha intervistato Maurizio Verona, sindaco di Sant’Anna di Stazzema

Toscana, a Stazzema nasce rete Comuni teatro di eccidi nazifascisti

La rete verrò tenuta abattesimo il 12 agosto a Sant’Anna di Stazzema (Lucca), in occasione del 78mo anniversario della strage nazifascista. Il protocollo nasce da una dichiarazione di intenti firmata lo scorso anno da 25 Comuni maggiormente feriti durante la seconda guerra mondiale.

Le celebrazioni dell’anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema  iniieranno con  l’orazione ufficiale dal Sacrario tenuta dal sindaco di Marzabotto (Bologna) Valentina Cuppi. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metzola interverrà in un videomessaggio. In programma anche lo spettacolo virtuale “La mia battaglia” ideato da Elio Germano, con l’attore in collegamento, ed un concerto promosso dal Consiglio regionale della Toscana e dall’Anpi Toscana in ricordo dei superstiti Enrico Pieri e Cesira Pardini. Tra le iniziative, la sera dell’11 agosto è prevista una fiaccolata silenziosa e un recital per la pace in omaggio alle vittime organizzato dall’Associazione Martiri di Sant’Anna.

Nell’ambiro delle commemorazioni verrà lanciata la rete. Capofila di questo progetto sarà Stazzema. Primo firmaratio il sindaco  e presidente dell’Istituzione Parco della pace Maurizio Verona . I Comuni che aderiranno si impegnano a valorizzare la memoria della lotta di Resistenza delle comunità locali vittime di stragi, a valorizzare i luoghi e i piccoli musei o centri di documentazione sulla storia, ad ospitare iniziative di carattere regionale. Ogni anno il coordinamento della Rete redigerà un programma di iniziative, con particolare riguardo al coinvolgimento dei giovani. Altro impegno quello promuovere percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei Comuni teatro di stragi ed eccidi nazifascisti.

“Questa intesa –  il sindaco di Stazzema, Maurizio  Verona – va a fissare un principio e un impegno di cui le istituzioni si faranno carico: ricordare i fatti storici coinvolgendo i giovani, con iniziative culturali, e insieme al mondo della cultura, degli istituti storici e delle scuole. L’obiettivo è trattare la memoria come qualcosa di dinamico e non di statico”.

25 aprile, superstite Sant’Anna, rivedo nazismo in Putin e Russia

Firenze, 25 aprile, Enio Mancini, 84 anni, uno dei superstiti dell’eccidio nazifascista del 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, che causò 560 vittime fra i civili rifugiati sulle colline sopra la Versilia; tra i morti mitragliati e bruciati c’erano 130 bambini, in un’intervista al quotidiano Il Tirreno da una sua valutazione sull’attuale guerra in Ucraina.

“Sono pacifista ma ho vissuto il nazismo – dice Enio Mancini che appare anche in una video intervista del Fatto Quotidiano del 25 aprile – e oggi lo vedo nella Russia. Gli ucraini vanno aiutati e credo che Putin non si fermerà” quanto a dare armi agli ucraini “io dico ‘Ok, è rischioso armare il popolo ma l’alternativa quale è? Lasciare che la Russia invada chi vuole? Far ripetere la storia? È questo che vogliamo?”.

Mancini aveva 6 anni e scampò alla ferocia, oggi è rimasto uno dei due fondatori dell’associazione dei Martiri di Stazzema ancora in vita. “Da pacifista non posso accettare quello che sta avvenendo in Ucraina – dice in – Appena è stata invasa dalla Russia, ho esposto sul mio terrazzo la bandiera della pace. Trovo una somiglianza tra la Russia di oggi e la Germania di ieri. Putin ha invaso l’Ucraina dicendo di volerla liberare dai nazisti, ma nazista è lui e il suo esercito. Ora quello che è necessario fare con urgenza è di liberare i civili e cacciare l’invasore”.

“Il mio motto è sempre stato ‘Mai più una Sant’Anna’, ed invece mi rattrista vedere che non è così. Vedere le fosse comuni, bambini morti, milioni di profughi in fuga, la distruzione che c’è, fa tanto male. Purtroppo, credo che Putin non si fermerà fino a quando non avrà ottenuto quello che vuole. Spero che la diplomazia possa intervenire prima per far cessare questo massacro di innocenti. Ora ho paura che il conflitto si estenda. Qui a S.Anna di Stazzema la strage di civili fu banco di prova del nuovo modo di fare la guerra. Oggi l’Ucraina riapre anche le nostre ferite, per noi è una storia che si ripete, è una pugnalata”.

Nel 2020 Mancini insieme a un altro bambino superstite dell’eccidio a Sant’Anna, Enrico Pieri, storico presidente dell’associazione di Sant’Anna scomparso da poco, furono insigniti del cavalierato della Repubblica tedesca, nel segno della costruzione della nuova Europa.

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