In San Frediano ci sarà luogo intitolato a Don Cubattoli

Firenze – La scelta di San Frediano è legata proprio al fatto che don Cubattoli visse in questo quartiere popolare dell’Oltrarno la maggior parte della sua storia di missionario.

In San Frediano, a Firenze, ci sarà un luogo intitolato a don Danilo Cubattoli (1922-2006), decano dei cappellani delle carceri d’Italia e più noto con l’appellativo di ‘don Cuba’. La scelta di San Frediano è legata proprio al fatto che don Cubattoli visse in questo quartiere popolare dell’Oltrarno la maggior parte della sua storia di missionario. La delibera di intitolazione di una strada al “prete degli ultimi” è stata approvata oggi dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla toponomastica Alessandro Martini. Palazzo Vecchio spiega che il luogo intitolato è tra le mura di San Frediano, piazza Verzaia e borgo San Frediano, in pratica la continuazione di via lungo le Mura di Santa Rosa.

“Don Cuba ha legato il suo nome al rione e ci è sembrato giusto individuare in quel quartiere un luogo che lo ricordi per sempre – ha sottolineato Martini -. Stiamo lavorando per programmare la cerimonia di intitolazione nel giorno del suo centesimo compleanno, il 24 settembre. Sono sicuro che sarà una festa per tutto il quartiere dove il ricordo di don Cuba è ancora molto vivo e presente”.

Sentiero Film Factory

Realizzato a Firenze nel Quartiere di San Frediano questa prima edizione di Sentiero Film Factory proporrà una residenza artistica cinematografica, un concorso di cortometraggi Internazionale, un concorso dedicato alle scuole di cinema…

Sentiero Film Factory è il primo festival fiorentino a unire in un unico evento festivaliero, di tre giorn, un programma di incontri industry, un pitch per sceneggiature e una residenza artistica.

Dedicato principalmente al cortometraggio, con l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti e le produzioni indipendenti, mira a integrare nel circuito fiorentino e toscano un servizio di promozione e valorizzazione del territorio tramite il talento di giovani autori e l’ospitalità di realtà cinematografiche internazionali.

Organizzato dalla nuova realtà Sentiero Film, in collaborazione con Black Oaks Pictures, Materiali Sonori Cinema e con i patrocini di Mujeres nel Cinema, Women in Film Television & Media Italia, Toscana Film Commission e Cinema la Compagnia.

Realizzato a Firenze nel Quartiere di San Frediano questa prima edizione ospiterà Sentiero Film REC, una residenza artistica cinematografica in collaborazione con l’Associazione Immerge, Sentiero Film Fest, un concorso di cortometraggi Internazionale, Sentiero Film School, un concorso dedicato alle scuole di cinema e Sentiero Film Pitch, un concorso per sceneggiature di cortometraggi.

Sentiero Film Factory si svolgerà il 10-11-12 Settembre 2021, mentre l’artista selezionato per la residenza sarà ospitato dal 26 Agosto al 9 Settembre. Il resto del programma include quattro incontri Industry con istituzioni, scuole e aziende dell’industria cinematografica italiana. I Percorsi Turistici, legati al film “Le Ragazze di San Frediano” di Vasco Pratolini, aperitivi aperti al pubblico, concerti e dj-set.

L’ingresso al Festival sarà gratuito e aperto a tutti, alcuni eventi potrebbero essere su prenotazione o solo per addetti ai lavori.

CALL FOR APPLICATIONS:
Per inviare uno script o un cortometraggio cliccate il seguente LINK: https://filmfreeway.com/SentieroFilmFactory
Per candidarsi alle Residenze Artistiche scaricate modulo al seguente LINK: https://www.sentierofilm.com/

Clima, a Pisa si studiano Santi e miracoli per capire i mutamenti nei secoli

Clima: Santi che salvano città e campagne da tempeste e inondazioni e nubifragi, i cosiddetti miracoli dell’acqua e dell’aria furono “inventati” nell’Italia Centro Settentrionale nel VI secolo in risposta ai cambiamenti climatici. Ora la connessione fra eventi prodigiosi ed osservazione scientifica fa parte di uno studio pubblicato sulla rivista Climatic Change e guidato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa grazie ad un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

La ricerca si basa su dati climatici ottenuti da archivi naturali e fonti storiche: così c’è la vicenda del miracolo di San Frediano che nel VI secolo salvò Lucca dalle inondazioni del Serchio. Il fiume, che all’epoca aveva diversi rami, rappresentava un continuo pericolo per le sue imprevedibili piene. In occasione di una di queste, come raccontato nei “Dialoghi sui miracoli dei Padri italiani” attribuiti a papa Gregorio Magno, Frediano prese un rastrello, fece una traccia e impose al Serchio di seguirla allontanandolo così dalla città.

“Nel VI secolo, un periodo noto anche come “diluvio Medievale”, l’Italia Centro Settentrionale era diventata davvero una terra di piogge torrenziali e alluvioni – racconta Giovanni Zanchetta professore di geologia dell’Università di Pisa e primo autore del saggio – La storia di San Frediano non è un caso isolato e in questo studio, grazie ad un approccio multidisciplinare, che ha messo insieme esperti internazionali di geochimica, specialisti del clima, storici e geoarcheologi, abbiamo dimostrato quel cambiamento climatico a
cui fanno riferimento le fonti scritte”.

Per ottenere dati sui climi passati sono stati esaminati  campioni di stalagmiti provenienti dalla grotta Renella nelle Alpi Apuane. Al loro interno i ricercatori hanno trovato il segnale di intense precipitazioni di origine atlantica. Nella ricostruzione effettuata nel VI secolo infatti importanti masse di aria umida provenienti dall’Oceano raggiunsero l’Italia settentrionale e centrale provocando massicce precipitazioni e inondazioni.

L’analisi in particolare ha riguardato lo studio delle concrezioni della grotta nel corso dei secoli che nelle loro proprietà chimiche e fisiche registrano le condizioni ambientali. La misurazione del rapporto degli isotopi dell’ossigeno negli strati successivi che si deponevano progressivamente ha infatti permesso al team di distinguere tra periodi più umidi e periodi più secchi, che sono stati datati utilizzando il metodo uranio-torio. Su questa base, i ricercatori hanno quindi verificato che il VI secolo d.C. nell’Italia settentrionale e centrale si distinse dagli altri per un eccezionale livello di umidità.

“Questo nuovo approccio “ibrido” allo studio degli impatti climatici sulle società passate basato su dati sia naturali che storici – conclude Monica Bini (responsabile del progetto
finanziato dalla Cassa di Risparmio di Lucca) – consente di comprendere meglio ‘come andarono davvero le cose’ e da un altro punto di vista ci mostra quanto siano varie e imprevedibili le risposte culturali che nel corso del tempo le società hanno dato al cambiamento climatico”.

Fase 2 anche per trippa e lampredotto, si riparte da San Frediano

Anche il lampredotto e la trippa non stati risparmiati dal lockdown ma dal 4 maggio c’è chi si sta riattrezzando con la modalità da asporto.

Chiara Brilli ha intervistato Simone,  il trippaio di San Frediano in piazza de’ nerli.

Firenze: La magia dell’Oltrarno in 4 documentari

Mercoledì 21 novembre con una festa in piazza Tasso dalle 16.30 si conclude  il progetto IMMERGE SAN FREDIANO.  4 giovani registi hanno fatto delle “residenze artistiche” nelle settimane fra settembre e ottobre, nel quartiere di San Frediano.I 4 sono vissuti nel quartiere, l’hanno “esplorato”, hanno conosciuto diversi suoi abitanti, e hanno realizzato 4 cortometraggi, che era la “missione” della residenza. E quindi hanno provato a raccontare San Frediano ed è venuto fuori una bella fotografia di questo posto, così peculiare.   

Intervista con il direttore artistico Pierfrancesco Bigazzi

Resistenza: l’anniversario dell’eccidio di piazza Tasso

L’eccidio di piazza Tasso a Firenze avvenne nel pomeriggio del 17 luglio 1944 per opera delle milizie repubblicane guidate da Giuseppe Bernasconi, braccio destro del famigerato comandante delle SS italiane Mario Carità.

A condurre l’azione sono elementi appartenenti alla cosiddetta banda Carità, ovvero al Reparto servizi speciali, fondato da Mario Carità nell’autunno 1943 e formalmente inquadrato nella Guardia nazionale repubblicana.

In quel pomeriggio d’estate, molti abitanti del quartiere fiorentino di San Frediano erano in piazza. Si trattava in gran parte di donne, anziani e bambini dato che i giovani e gli uomini validi erano quasi tutti nascosti per evitare i rastrellamenti. Ad un certo punto si presentò un camion con a bordo alcuni militi repubblichini e, fermatosi all’angolo tra via Giovanni Villani e viale Francesco Petrarca, gli occupanti aprirono improvvisamente il fuoco sulla gente in piazza. L’ipotesi più probabile per spiegare l’efferato atto (i repubblichini non erano stati molestati o fatti segno di atti ostili) fu quella di una sanguinosa ritorsione contro un quartiere, San Frediano, di solide tradizioni antifasciste e sostenitore della Resistenza.

Sotto il fuoco degli uomini di Bernasconi rimasero cinque vittime: Ivo Poli (di soli otto anni), Aldo Arditi, Igino Bercigli, Corrado Frittelli e Umberto Peri; si contarono inoltre numerosi feriti più o meno gravi. Altri abitanti del quartiere furono catturati e di loro si persero le tracce. Solo molti anni dopo, nel 1952, furono ritrovati i loro corpi sul greto del fiume Arno, nei pressi del parco delle Cascine: erano stati fucilati.

La strage è ricordata dal monumento e da una targa posta all’angolo tra la piazza ed il viale Francesco Petrarca. La banda Carità sarà processata nel 1951 dalla Corte d’Assise di Lucca e nel 1953 dalla Corte d’assise d’appello di Bologna; il collegio dell’accusa sarà diretto da Piero Calamandrei.

Nello stesso giorno dell’eccidio fu ucciso anche Bruno Fanciullacci. È una delle figure di partigiano operativo più note e discusse della Resistenza italiana per la complicità nell’assassinio di Giovanni Gentile.  Gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria e il comune di Pontassieve (Firenze) gli ha intitolato una via, così come quello di Firenze gli ha dedicato lo slargo di via Bolognese, posto davanti a Villa Triste, il luogo dove egli trovò la morte.

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