Francesco Maccianti trio in Sala Vanni a Firenze

Musicus Concentus presenta Francesco Maccianti Trio, mercoledì 24 aprile, ore 21.15 Sala Vanni, Firenze

Francesco Maccianti Trio è l’ultima, entusiasmante incarnazione del trio jazz per eccellenza, pianoforte, contrabbasso e batteria.
Francesco Maccianti è un pianista dall’ispirazione lirica e dall’esecuzione asciutta, un tesoro ben nascosto del jazz italiano fin dagli anni Novanta, con eccellenti puntate oltreoceano come quella del trio americano insieme a Essiet Essiet e Joe Chambers.

Per il suo ultimo lavoro ha scelto di accompagnarsi al contrabbassista Ares Tavolazzi e al batterista Roberto Gatto, una delle sezioni ritmiche più prestigiose d’Europa, a loro volta leader di molti altri progetti: un “all star trio” che ha appena pubblicato il cd Path, ispirato al pellegrinaggio compiuto da Francesco nel 2016 a Santiago di Compostela, che propone nuove composizioni in sintonia con il mood dei suoi “compagni di viaggio” (come egli stesso definisce Ares e Roberto nelle note di copertina), aggiungendo preziose rivisitazioni di alcuni dei brani più significativi del suo repertorio.

Biglietto ridotto in prevendita 13€ +dp su circuito BoxOffice e TicketOne, online QUA
// 20€ alla porta (se disponibile)
Ridotto 20% alla porta per Socia Arci, Soci Coop e Under 25 INFO

Alessandro Lanzoni, Thomas Morgan, Eric McPherson trio in concerto

In Sala Vanni venerdì 15 marzo tre musicisti di differenti generazioni si incontrano per presentare il loro nuovo album: si tratta del giovane pianista e rivelazione del jazz italiano Alessandro Lanzoni, del carismatico contrabbassista Thomas Morgan e dello straordinario batterista Eric McPherson.

Il trio, capeggiato da Lanzoni, nasce dall’attitudine comune ai tre componenti di costruire insieme un’esperienza all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay. Quello che colpisce di più del gruppo è il modo di interpretare i brani: si avverte il bisogno di rispettare la tradizione jazzistica ma allo stesso tempo c’è il coraggio di correre dei rischi per costruire qualcosa di veramente originale.
Il loro disco, registrato nell’inverno del 2018 a New York, è formato soprattutto da standards e uscirà questo mese in occasione del tour di presentazione, che venerdì 15 marzo toccherà anche la Sala Vanni di Firenze (inizio concerto ore 21:15).
Il pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, classe 1992, già da una decina di anni è sotto gli occhi di critica e pubblico grazie alla profondità con cui esprime la sua poetica basata su un’enciclopedica cultura musicale. Vincitore del premio Top Jazz 2013 come miglior nuovo talento dell’anno per la rivista Musica Jazz, Lanzoni è collocabile a pieno titolo tra le personalità di spicco del jazz italiano. Forte già di un ricco curriculum che lo ha visto suonare e registrare fra gli altri con  Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Ben Wendel, Joe Sanders, Greg Hutchinson e Roberto Gatto, il pianista si è imposto da orami diverso tempo all’attenzione del mondo musicale jazz.
Thomas Morgan è uno dei contrabbassisti più talentuosi al mondo. Diplomatosi alla Manhattan School of Music, dove ha studiato con Harvie S e Garry Dial, a soli 36 anni ha già collaborato assiduamente con Bill Frisell, Steve Coleman, Craig Taborn e Jakob Bro.
Dotato di un’inventiva e di una sensibilità musicale fuori dal comune, Eric McPherson, nato nel 1970 a New York, è uno straordinario batterista. Ha lavorato alle registrazioni degli ultimi album di Jackie McLean e Andrew Hill ed è il batterista stabile del trio di Fred Hersch.
INFO Posto unico numerato: 13€+dp QUA // 20€ la sera dell’evento
Biglietti su Circuito Box Office Toscana e TicketOne. Apertura biglietteria ore 20.45 // Apertura porte ore 21. 00

 

“O Supersong Rework” una rilettura inedita da Battiato ai Radiohead

Cristina Zavalloni, Fabrizio Puglisi e Jan Bang sul palco della Sala Vanni  con “O Supersong Rework”, una rilettura inedita da Battiato ai Radiohead, sabato 9 marzo

Voci poliedriche, elettronica e pianoforte. Sabato 9 marzo in Sala Vanni va in scena “O Supersong Rework”, il nuovo progetto di Cristina Zavalloni, Fabrizio Puglisi e Jan Bang che rivisita brani di Sigur Ros, Franco Battiato, Laurie Anderson, Radiohead e Beatles componendo un caleidoscopio inedito, inimitabile e indefinibile della musica dei nostri tempi (inizio concerto ore 21.15).
A suo agio con ogni tipo di sonorità, agilissima nel muoversi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro, Cristina Zavalloni si considera comunque una cantante di jazz perché il jazz è stato il suo primo amore; ha imparato dalle voci di Sarah Vaughan, Joni Mitchell, Cassandra Wilson e di molte altre. In questa prima assoluta la sua voce si incontra con il pianista Fabrizio Puglisi e  con uno dei protagonisti della scena elettronica norvegese, Jan Bang.
Pianista, compositore e musicista eclettico, Fabrizio Puglisi ama sconfinare nei territori di altri linguaggi artistici, interagendo anche con la danza e le coreografie. Docente di pianoforte nei migliori Conservatori e scuole di jazz, è anche membro del collettivo Bassesfere per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata d’avanguardia.
Jan Bang è invece uno degli artisti norvegesi più apprezzati e tra i produttori più influenti, nonché guru dell’elettronica. Un musicista estremamente versatile che al tempo stesso riesce perfettamente a conciliare innovazione e appeal sul pubblico.
INFO Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze
Biglietto ridotto in prevendita 13€ +dp su circuito BoxOffice e TicketOne
20€ alla porta (se disponibile)
Ridotto 20% alla porta per Socia Arci, Soci Coop e Under 25

Brandon Ross in Sala Vanni

Sabato 9 febbraio alle 21.15 il chitarrista e compositore Brandon Ross è in Sala Vanni a Firenze all’interno della rassegna Black History Month Florence

Black History Month Florence nasce nel 2016 come rete inter-istituzionale per promuovere la produzione culturale “Black” che celebra la diversità delle culture afro-discendenti nel contesto italiano. Ben 60 eventi nel mese di febbraio e tra questi la collaborazione con il Musicus Concentus, che per l’occasione porta a Firenze uno dei simboli moderni della chitarra “Black”: Brandon Ross.

Brandon Ross è il perfetto mix tra rock, blues e jazz; tra la  chitarra di Jimi Hendrix ed il sound di Henry Threadgill. Chitarrista, compositore bandleader e musicista, nel corso della sua carriera Brandon Ross ha collaborato con gli artisti più brillanti ed innovativi della scena musicale. È leader di For Living Lovers, duo di musica improvvisata con il bassista Stomu Takeishi, il cui album di debutto è stata una rivelazione per pubblico e critica; ed è parte dell’acclamatissimo trio Harriet Tubman insieme a Melvin Gibbs e JT Lewis, a cavallo tra rock, R&B ed elettronica.

“…personaggio estremamente carismatico, capace di avvalersi di qualsiasi suono che una chitarra elettrica – nelle mani di un maestro – può produrre”
The Paris Review

INFO

Disconnect , tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi.

Disconnect <code>, tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi. In Sala Vanni l’ambient oscura di Drew McDowall (2 febbraio), la psichedelica elettronica di Sun Araw (2 marzo) e la musica meditativa di Lawrence English con William Basinski (20 marzo). Gran Finale al Teatro Puccini con la trance digitale di Amnesia Scanner (30 aprile)

Una rassegna che, tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi, investiga la centralità dei codici nella cultura tecnologica odierna: da quello binario alla base della rivoluzione informatica, passando per quello universale delle piattaforme digitale sino a quello del DNA manipolato dall’ingegneria genetica. I concerti e le performance di <code>, in Sala Vanni e al Teatro Puccini, indagano le possibilità di utilizzo espressivo dei codici del sound design e dei linguaggi video, fino ad arrivare alle nuove esplorazioni della musica generativa.
Programma al via sabato 2 febbraio in Sala Vanni con Drew McDowall. Già membro di Psichic Tv e Coil, due delle band più influenti della scena elettronica sperimentale in Gran Bretagna, Drew McDowall raramente si esibisce in pubblico. Negli ultimi quattro anni ha intrapreso un percorso solistico di straordinaria bellezza e, a Firenze, proporrà un concerto in esclusiva per presentare il nuovissimo “The Third Helix”, affascinante deriva in quell’oscura “moon music”, a cavallo tra dark-ambient e drone, elaborata dal musicista scozzese e dalle sue macchine analogiche in una visione allucinatoria inebriante e oscura, non lontana dalle sperimentazioni psichedeliche dei Coil.
Nel secondo appuntamento, previsto per sabato 2 marzo sempre in Sala Vanni,  spazio a Sun Araw, il progetto di Cameron Stallones che rielabora il concetto di psichedelica in un mix caotico e pulsante di krautrock, lo-fi, loop elettronici, funk e afrobeat. Gli ultimi lavori del musicista americano sono segnati da un approccio minimalista che, dal vivo, si configura come terreno fertile per pratiche di improvvisazione e traiettorie imprevedibili.
A tre anni dal sold out in Sala Vanni William Basinski torna nella storica Sala di Piazza del Carmine per l’inedita collaborazione con Lawrence English: un duo di pesi massimi dell’”improvvisazione ripetitiva” il cui concerto è previsto per mercoledì 20 marzo.
Nel progetto “Selva Oscura” (appena pubblicato) la malinconia meditativa di Basinski si combina con l’approccio fisico e matematico di English. Il riferimento del titolo all’opera di Dante ha un duplice significato: da una parte è una metafora delle vite erranti dei due, dall’altra è un invito a smarrire la propria strada e il proprio tempo, immergendosi nel flusso disorientante di una musica ultraterrena.
Gran finale martedì 30 aprile al Teatro Puccini con il live di Amnesia Scanner, duo finlandese composto da Ville Haimala e Martti Kalliala. Di casa a Berlino, creano musica elettronica criptica e destrutturata utilizzando una varietà di sorgenti campionate. I primi brani avevano iniziato ad apparire online nel 2014, carichi di synth dalle tonalità discordanti e voci frammentate. Si sono definiti “Xperienz Designers” per descrivere il proprio suono brutale quanto futuristico, contenuto nelle sei tracce dell’EP del 2016 “AS”, pubblicato da Young Turks.  Nel settembre del 2018 sono usciti con il loro primo LP pubblicato dall’etichetta PAN di Bill Kouligas, vecchia conoscenza del Musicus Concentus ed ospite già nel 2016. Another life, questo il nome del disco, suona a cavallo fra post club music ed electro e racconta l’esperienza di Amnesia Scanner con le più moderne tecnologie disponibili, sintesi vocale compresa. Una produzione avant-EDM che esplora un presente sonoro schizofrenico e apocalittico che trova ideale ambiente di espansione anche in gallerie di arte contemporanea.

INFO

Inizio concerti Sala Vanni ore 21:15
Sala Vanni: biglietto ridotto in prevendita 13€ +dp // Biglietto intero alla porta 20€
Teatro Puccini: tbc
Riduzioni Sala Vanni: 20% alla porta per soci Coop, under 25 e soci Arci – Biglietti disponibili su Circuito Box Office Toscana e TicketOne
Riduzioni Teatro Puccini: tbc

 

Peter Broderick in Sala Vanni, venerdì 8 giugno 2018

Musicus Concentus per Secret Florence presenta il concerto del multistrumentista Peter Broderick ospite della  Sala Vanni di Firenze,  venerdì 8 giugno, alle ore 21.15. Posto unico 10€ – ridotto in prevendita 5€

Peter Broderick, classe 1987, è un multi-strumentista e cantante nato e cresciuto in Oregon. Fin da giovanissimo rimane affascinato dalla scena folk e ben presto ne diventa partecipe, tanto che nel 2007 si trasferisce in Danimarca dove inizia la lunga e prolifica collaborazione con la band Efterklang in un tour quinquennale.
Nel frattempo registra diversi album in solo, che spaziano dalla musica classica, come l’album di debutto Float, alla folk di Home – sperimentando costantemente diversi generi musicali e ricevendo commissioni per colonne sonore di film e spettacoli di danza. Peter si trasferisce poi a Berlino, dove incontra e collabora con moltissimi artisti vicini alla sua stessa sensibilità come Nils Frahm e Greg Haines. Ora conosciuto come uno dei veterani della prestigiosa label Erased Tapes, Peter ha all’attivo ben undici release su questa etichetta, in compagnia di nomi come il già citato Nils Frahm, Lubomyr Melnyk, Ólafur Arnalds e Kiasmos. Del 2009 il capolavoro Music For Falling From Trees, a seguire Music For Congregation e Music For Confluence rispettivamente del 2010 e 2011, quest’ultima colonna sonora del documentario di Jennifer Anderson e Veronon Lott su cinque delitti irrisolti nello stato di Idaho. These Walls Of Mine del 2012 rivela i pensieri più intimi di Peter, in un’esplorazione che parte dal gospel, passando per soul e spoken word fino ad arrivare al rap. Inspirato da Mecostics di John Cage, nel 2016 esce Partners, una serie di brani voce e pianoforte, e il 2017 è la volta dello splendido All Together Agian dove Peter riunisce brani creati nei suoi primi dieci anni di carriera

 

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