L’electro pop di Carla Dal Forno in Sala Vanni

Segnalata dal The Guardian tra i giovani talenti da tenere d’occhio, arriva a Firenze una tra le cantautrici emergenti più interessanti della scena internazionale: in Sala Vanni l’eleganza melanconica e sensuale dell’australiana Carla Dal Forno. Venerdì 27 aprile ore 21.15

Uno straordinario esordio definito da The Guardian “una boccata d’aria fresca”; un eccellente successore – l’EP “The garden” – che sta entusiasmando pubblico e critica; un tour mondiale che l’ha vista protagonista su palchi di prestigio, tra cui l’Atonal di Berlino e l’olandese Rewire: venerdì 27 aprile sul palco della Sala Vanni arrivano le suggestioni dark-pop della cantautrice Carla Dal Forno (inizio ore 21.15 – posti numerati 20€ – ridotto in prevendita 13€ + d.p. su circuito Box Office Toscana).
Australiana di nascita ma berlinese d’adozione, Carla Dal Forno ha esordito nel 2016 su Blackest Ever Black con l’EP “You know what it’s like”, un lavoro unico nel suo genere tra pop, psychedelic folk ed echi dub, screziati da un’attitudine post-punk. La sua voce è strumento sbalorditivo, un momento prima confortante e colloquiale, l’attimo dopo glaciale e distaccata, evocando l’intensità algida di una Nico o di una Kendra Smith.
Cantautrice e polistrumentista, Dal Forno è tornata sulle scene a fine 2017 con un nuovo lavoro, “The garden”, scritto, suonato e arrangiato interamente da lei, racchiudendo in questo nuovo EP quattro intime confessioni. “The garden” è intriso di una subdola psichedelia, in cui la voce ipnotica ed elegante della songwriter di Melbourne si fa prominente, accompagnata da suoni torbidi e nebulosi. Linee di basso e synth sobri dipingono un chiaro di luna spettrale, lo scenario per brani di ambigua emozionalità.
Il risultato è un peculiare dream-pop, che si allontana, senza abbandonarlo del tutto, dal post-punk/lo-fi del debutto. “The garden” è un piccolo capolavoro, di un’artista già eccellente ma che in realtà sta muovendo appena i primi passi.

Lino Capra Vaccina presenta la sua ultima opera “Le metafisiche del suono”

Arriva a Firenze una delle figure di culto della storia della musica italiana: Lino Capra Vaccina che presenta la sua ultima opera “Le metafisiche del suono”. I brani verranno riarrangiati dal vivo in un esclusivo show in Sala Vanni. Venerdì 16 marzo

Musicista di culto; pioniere della world music, percussionista nell’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano ha collaborato con Franco Battiato e Juri Camisasca: è Lino Capra Vaccina e venerdì 16 marzo presenterà in Sala Vanni la sua ultima fatica discografica “Le metafisiche del suono”, un viaggio alla scoperta del delicato equilibrio tra suono e silenzio

Un evento speciale in cui l’artista eseguirà anche alcuni pezzi dall’album “Arcaico armonico” per vibrafono, pianoforte, gong, cimbals e basi pre registrate, oltre alla selezione dall’ultimo full lenght per pianoforte, utilizzando una tecnica di ricomposizione live in forma libera dei brani.

Definito “poeta del silenzio”, Vaccina  nel corso della sua straordinaria carriera si è sempre spinto al di là dei confini della sperimentazione artistica, creando una personale semantica del suono e inventando, di fatto, dei veri e propri generi musicali. Con Walter Maioli, nei primi anni ’70, ha infatti fondato gli Aktuala, antesignani di quella che successivamente verrà chiamata world music. In seguito si dedica al progetto Telaio Magnetico, realizzato in collaborazione con Franco Battiato e Juri Camisasca e nel 1978, Vaccina pubblica il primo lavoro solista, “Antico adagio”, considerato dalla stampa una pietra miliare di avanguardia e minimalismo europeo. “Un disco che speravo esistesse ancor prima di averlo ascoltato” affermerà Four Tet nelle note di copertina della ristampa del 2014.
Nel 2015, dopo anni di silenzio, è la volta di “Arcaico armonico”, un capolavoro di profonda e caleidoscopica introspezione, mentre “Le metafisiche del suono”, opera di grazia sorprendente, è stato pubblicato su Dark Companion lo scorso novembre.
(posti numerati 20€ – ridotto in prevendita 13€ + d.p. su circuito Box Office Toscana ed online su Boxol.it).

Doppio appuntamento in Sala Vanni! Gabriele Mitelli e Ken Vandermark venerdì 2 e Peter Broderick sabato 3 marzo!

CONCERTO ANNULLATO

Con rammarico, annunciamo che in seguito ai problemi meteorologici e quindi di viabilità di questi giorni, il concerto di questa sera è annullato.
La data sarà recuperata prossimamente ed i biglietti venduti saranno rimborsati o validi per il futuro concerto di Gabriele Mitelli O.N.G. “crash”.
Ci scusiamo per il disagio, per qualsiasi informazione 055 287347 o musicusconcentus@gmail.com appuntamento in Sala Vanni a Firenze: Gabriele Mitelli e Ken Vandermark venerdì 2  marzo e il polistrumentista e producer statunitense Peter Broderick sabato 3 marzo!

Il debutto discografico del suo nuovo progetto O.N.G. “crash” è tra i migliori dischi jazz del 2017 per la European jazz chart e per Il giornale della musica; mentre la storica rivista Musica Jazz lo ha eletto talento italiano dell’anno: lui è Gabriele Mitelli e venerdì 2 marzo porterà in Sala Vanni il suo jazz graffiante con un ospite speciale. Ad accompagnare il quartetto, il sassofono di Ken Vandermark, tra i musicisti più interessanti della scena internazionale. Sassofonista, clarinettista, compositore, tra i più attivi protagonisti della musica improvvisata internazionale. Bostoniano ma cresciuto artisticamente a Chicago, Vandermark è instancabile non solo come musicista ma come organizzatore di festival, produttore, catalizzatore di progetti collettivi. Ha partecipato a moltissimi progetti tra cui il Vandermark 5 (gruppo tra i più influenti della musica di Chicago), l trio DKV (con Kent Kessler e Hamid Drake), Free Fall, Territory Band, CINC, Sonore (trio di sax con Peter Brötzmann e Mats Gustafsson dei Fire!), Bridge 61, Schooldays, Powerhouse, incidendo decine di dischi.

INFO Posti numerati 20€ – ridotto in prevendita 13€ +d.p. su circuito Box Office Toscana ed online su Boxol.it

Tra arte, musica classica e sperimentazioni elettroniche arriva a Firenze uno dei gioielli di Erased Tapes: appuntamento in Sala Vanni con il polistrumentista e producer statunitense Peter Broderick. Esponente di punta della nuova ondata di musica “post-classica” con i compagni di etichetta Ólafur Arnalds e Nils Frahm e definito da Pitchfork “capace di creare una musica semplice e al contempo meravigliosa, con una personalità distintiva”;  unica data toscana, un concerto intimo e sentito, ideale per la Sala Vanni.

INFO Posti numerati 20€ – ridotto in prevendita 13€ +d.p. su circuito Box Office Toscana ed online su Boxol.it

Fire! Esclusiva nazionale in Sala Vanni

A pochi giorni dall’annuncio della prima mondiale di Mats Gustafsson con la BBC Scottish Symphony Orchestra a Glasgow, arriva in Sala Vanni il trio Fire! con una miscela esplosiva di free jazz e avant-rock per l’unico concerto in Italia. Sabato 16 febbraio 2018

Per The Guardian la loro musica è di una “potenza eccezionale”; hanno collaborato con Oren Ambarchi dei Sunn O))) e Jim O’Rourke; il loro ultimo album – “The hands”, uscito il 26 gennaio su Rune Grammofon – è un mix intrigante e intenso di sonorità jazz e rock: sono i Fire!, supergruppo svedese capitanato da Mats Gustafsson, e venerdì 16 febbraio (alle 21.15)  arriveranno in Sala Vanni per l’unica data italiana, tra improvvisazioni incendiarie e sperimentazioni doom.

Definito da The Quietus “una forza vitale della musica contemporanea”, Gustafsson, tra i sassofonisti più interessanti dell’avanguardia jazz mondiale, vanta collaborazioni con titani della musica come Zu, Peter Brötzmann, Lee Ranaldo, Thurston Moore e i loro Sonic Youth, ma ha tutta l’aria di non volersi accontentare. È della scorsa settimana, infatti, la news che il 5 maggio il sassofonista scandinavo salirà sul palco della Glasgow City Hall a fianco della BBC Scottish Symphony Orchestra per la prima mondiale di “Tikkun Olam” di Dror Feiler.

Il trio, che comprende anche il bassista Johan Berthling (Tape) e il batterista Andreas Werliin (Wildbirds & Peacedrums), propone un mix carico di energia, che destruttura le tradizioni classiche e inserisce nuove sfumature con un approccio fresco nella musica improvvisata – approccio che proviene ugualmente dal garage punk, dai suoni della heavy industry e dall’elettronica.

La band è nata quasi per caso, dall’intuizione del promoter svedese Conny Lindström che nel 2009 ingaggia il trio per una serata al Riche di Stoccolma: un vero successo, grazie alla perfetta miscela dei background artistici dei tre musicisti. Un mix che tocca picchi di volume tali da costringere il personale della venue a rimuovere i bicchieri dal bar, per paura che si potessero rompere dalla troppa pressione del suono. Con sei album all’attivo, la formazione porta avanti dal 2012 il progetto Fire! Orchestra, articolato in tre differenti versioni – con 28 musicisti, 20 o 14 – per The Guardian “un flashback emozionante che ha i suoi illustri predecessori in due formazioni di culto: la Centipede, orchestra da 50 elementi di Keith Tippet, e la stellare band formata per l’opera jazz “Escalator over the hill” da Carla Bley”. 

Posto unico numerato in prevendita 13€ +dp Posto unico numerato alla porta 20€ Prevendite disponibili su Boxol e nei punti vendita Box Office Toscana

Sam Amidon & Guano Padano in concerto

Per la prima volta insieme, Sam Amidon e i Guano Padano, trio di musicisti che vantano collaborazioni con PJ Harvey e Capossela, arrivano in Sala Vanni per l’unica tappa toscana del tour.  Sabato 10 febbraio

Rolling Stone lo ha paragonato a Nick Drake e The Guardian ha elogiato il nuovo album The following mountain – che include collaborazioni con mostri sacri come Milford Graves, Shahzad Ismaily (Lou Reed, Tom Waits) e Juma Sultan (Jimi Hendrix) – , indicandolo come un “coraggioso, nuovo percorso del folk”: è Sam Amidon e sabato 10 febbraio (ore 21.15), incontrerà per la prima volta sul palco della Sala Vanni il power folk dei Guano Padano. 
 
Non un semplice opening, ma una vera e propria fusione di intenti. I Guano Padano saranno infatti la speciale backing band che accompagnerà il cantautore e polistrumentista americano sul palco fiorentino: un viaggio attraverso il quale la pianura padana, straordinariamente al confine con il New Mexico, incontra il Vermont, disegnando nuovi orizzonti per il folk contemporaneo.
 
Registrato tra Brooklyn e Londra e prodotto da Shahzad Ismaily con Leo Abrahams (produttore per Brian Eno e Paul Simon, tra gli altri), The following mountain è uscito lo scorso maggio per l’etichetta statunitense Nonesuch ed è un piccolo capolavoro: “La produzione più jazz-forward del cantautore, nata da una jam session con un’élite di musicisti, decostruita con naturalezza” secondo Pitchfork.
Ma Amidon non si ferma qui. È dei giorni scorsi, infatti, la notizia della collaborazione con i producer berlinesi Mouse On Mars per il loro nuovo album Dimensional people, in uscita ad aprile 2018, con un cast stellare che include anche Bon Iver, Aaron e Bryce Dessner (The National) e Zach Condon (Beirut).
 
La musica dei Guano Padano è stata definita da Joey Burns dei Calexico “la colonna sonora ideale di un film girato a sei mani da Sergio Leone, Jim Jarmusch e Sofia Coppola”. Il trio, composto da Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra (PJ Harvey, Vinicio Capossela), Zeno De Rossi alla batteria (Vinicio Capossela) e Danilo Gallo al basso, in circa dieci anni di attività ha entusiasmato pubblico e critica, tra atmosfere spaghetti western, americana folk e jazz trasversale, collezionando collaborazioni con un’eclettica gamma di artisti internazionali e italiani: da Gary Lucas a Chris Speed, da Marc Ribot a Mike Patton, da Bobby Solo a Ted Reichman, passando per Alessandro Alessandroni (il leggendario fischiatore delle indimenticabili colonne sonore di Ennio Morricone).
 
Posto unico numerato in prevendita 13€ +dp
Posto unico numerato alla porta 20€
Prevendite disponibili su Boxol e nei punti vendita Box Office Toscana

Laraaji & Carlos Niño + Sensations Fix

Da una parte Laraaji, già protagonista della serie Ambient di Brian Eno.
Dall’altra Carlos Niño, collaboratore, fra le altro, di Transcendental Radio di David Lynch. I due musicisti saranno sul palco della Sala Vanni con il progetto condiviso Sun Dreaming. Completa il programma Sensations Fix, apprezzato da musicisti del calibro di Sonic Youth e Dj Shadow

Sabato 25 novembre sul palco della Sala Vanni, nell’ambito del progetto performativo Sun Dreaming, Laraaji e Carlos Niño. Completa il programma Sensations Fix, per un evento all’insegna delle sonorità ambient più ricercate.

Laraaji, compositore, musicista, mistico e maestro della meditazione con base a New York, inizia la sua carriera negli anni ’70, suonando per le strade, improvvisando sessioni che inducono uno stato di trance attraverso vari effetti elettronici. Noto anche per l’album Ambient 3: Day Of Radiance, pubblicato per la seminale serie Ambient di Brian Eno, nel 2017 è uscito con la ristampa del suo primo disco Celestial Vibration su Soul Jazz Records e con il doppio album Sun Gong/ Bring On The Sun per All Saint Records, etichetta affiliata alla Warp Records.

La performance musicale Sun Dreaming vede Laraaji a fianco di Carlos Niño: artista, produttore e curatore eclettico protagonista della divulgazione dell’underground newyorkese degli ultimi due decenni, nonché personaggio dedito alla riscoperta del patrimonio culturale new age e delle esperienze meditative di provenienza orientale, indiana e mediorientale. Collabora con Transcendental Radio di David Lynch e ha realizzato diversi special mix per BBC, Red Bull Music Academy Radio e per altre radio in Europa come in Giappone.

Il programma è arricchito anche dalla presenza di Sensations Fix, nome dietro cui si cela Franco Falsini, tra quei musicisti indiscutibilmente “open minded”, che non hanno timore di rimettersi in discussione e reinventarsi abbracciando nuove tecnologie e nuove prospettive. Punto d’inizio della sua carriera è Fragments Of Light che proprio a inizio 2017 è stato inserito da Oneohtrix Point Never nella sua mixtape per FACT Magazine. Ma anche altri grandi della musica hanno mostrato il loro interesse verso Sensations Fix, nel 2002 DJ Shadow ne ha campionato le musiche e nel 2008 i Sonic Youth hanno intitolato una loro esposizione d’arte Sensational Fix. Degna di nota infine la collaborazione con Ariel Pink, in una recente performance a Los Angeles.

 

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