Umbria, Di Giorgi: “Pd tiene, destra vince per merito di Fdi”

“Le elezioni regionali in Umbria ci hanno consegnato un risultato in gran parte previsto, con la vittoria della destra sovranista, in realtà più per merito di FdI. La Lega arretra di oltre un punto percentuale rispetto alle recenti Europee. Il Pd tiene, nonostante gli errori del passato, che già avevano consegnato le principali città della Regione alla destra, le inchieste nel campo della sanità, e le recenti scissioni. Cede invece M5s che probabilmente paga alcune ambiguità di troppo anche riguardo alla linea politica del Governo Conte“, è il commento della deputata del Pd, Rosa Maria Di Giorgi (Pd).

Sulle elezioni regionali in Umbria la deputata Pd sostiene che “il centrosinistra deve dire basta alle polemiche che minano ogni giorno l’azione dell’esecutivo, e cominciare a lavorare seriamente sui territori. C’è bisogno di una proposta riformista di sviluppo nel segno della coesione sociale e dell’attenzione verso i ceti che hanno maggiormente sofferto gli effetti di questa perdurante crisi economica”.
“Anche in Toscana bisogna avere il coraggio di scelte nette, che dimostrino nei fatti un cambio di passo, a partire dalle candidature, pur rivendicando i risultati del nostro buongoverno – conclude Di Giorgi -. Chi intendesse invece proseguire con i veti, le polemiche, i distinguo e i trabocchetti, si assumerebbe una gravissima responsabilità storica, offrendo alle destre un’occasione unica per vincere anche nella nostra Regione”.
“Era una sconfitta annunciata, mi sono quasi stupita che sia stato coinvolto direttamente il Governo su una sorta di esito già scritto”, ha detto l’assessora regionale al diritto alla salute della Toscana, Stefania Saccardi, sul risultato delle elezioni in Umbria. “Quindi credo che questo una riflessione la debba aprire. In che senso vediamo. Vediamo cosa farà il Partito Democratico, ma io credo che una riflessione debba essere fatta su questo”, conclude.

PD, Di Giorgi: “evitare primarie, sono divisive”

Intervista con la parlamentare del partito Democratico, Rosa Maria Di Giorgi. “la storia recente ci dice che ovunque siano tate fatte in Toscana poi abbiamo perso, non possiamo sottovalutare questo segnale”.

E’ iniziato ieri con i segretari delle federazioni territoriali il percorso di consultazioni del Pd della Toscana in vista delle elezioni regionali del 2020, che oggi e domani vede in calendario l’incontro con i consiglieri regionali e la Giunta toscana.
Successivamente la delegazione del partito incontrerà i parlamentari eletti in regione e i sindaci Pd toscani, allargando poi il giro delle consultazioni agli altri partiti della coalizione, al mondo economico e della cooperazione, alle organizzazioni sindacali e alle principali associazioni del volontariato. “La priorità per il Pd è quella di costruire una coalizione ampia e credibile, in grado di rappresentare il centrosinistra e le esperienze civiche che si riconoscono negli stessi valori”, afferma il documento approvato nei giorni scorsi dalla direzione del partito, nel quale si indica la strada dell’incontro con le forze politiche e civiche toscane “per avviare un confronto sul programma e condividere la strada verso la scelta di una candidatura alla presidenza della Regione Toscana capace di rappresentare questo percorso”.

 

Rossi: “Cordoglio per la morte di Paolo Bonaiuti”

E’ morto Paolo Bonaiuti, aveva 79 anni. Originario di Firenze, si è spento dopo una lunga malattia. Il cordoglio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e della Giunta regionale. Bonaiuti fu giornalista, storico portavoce di Silvio Berlusconi, parlamentare (deputato dal 1996 al 2013 e senatore dal 2013) e sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi Berlusconi II, III e IV.

“Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Paolo Bonaiuti. Pur essendo su fronti politici molto distanti, in questi anni ne ho apprezzato la serietà e la professionalità. Alla famiglia e agli amici vanno le mie più sentite condoglianze e quelle dell’intera Giunta regionale”, ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“Con Paolo Bonaiuti scompare una persona che ha segnato la storia politica del nostro Paese negli ultimi 25 anni. Mai fuori dalle righe, da senatrice ricordo il suo tratto tanto gentile quanto professionale, e la sua partecipe umanità”, sono le parole della parlamentare Rosa Maria Di Giorgi. “Al di là delle scelte politiche che negli anni ci hanno spesso diviso – continua- , Bonaiuti rappresentava ancora quella temperie istituzionale che oggi purtroppo vediamo spesso scomparire anche nei luoghi più impensabili”.

Cordoglio anche dal capogrupo in Consiglio comunale Jacopo Cellai e del consigliere Mario Razzanelli, insieme ai consiglieri di quartiere di Forza Italia. “Ricordiamo un fiorentino che ha lavorato tanto anche per la città come deputato prima e senatore poi e che si è fatto apprezzare, a livello nazionale, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e come portavoce del presidente Silvio Berlusconi”.

Di Giorgi: “Giusto consegnare le chiavi a Richard Gere. Polemiche incomprensibili e di cattivo gusto”

La consegna delle Chiavi della città di Firenze continua ad essere un’iniziativa divisiva. “È giusto dunque consegnare simbolicamente la Chiavi delle nostre porte a chi si distingue per promuovere il dialogo, la fratellanza, i valori umani. Da sempre Richard Gere, oltre che uno straordinario attore, è anche un esempio di impegno civile per la promozione dei diritti. “, ha affermato la parlamentare Pd Rosa Maria Di Giorgi. “Le chiavi della città a Gere sono un gesto da tardiva e demagogica campagna elettorale”, il commento invece di Bocci, Cellai, Draghi e Bussolin.

“Oggi sono dunque orgogliosa come fiorentina di accoglierlo in città, con tutto il rilievo e l’importanza che la sua figura merita. Trovo davvero incomprensibili e di cattivo gusto le polemiche e i distinguo che hanno accompagnato questo evento cosi significativo. Polemiche e distinguo che non oscureranno nella loro piccola ipocrisia né i meriti di Gere, né il gesto doveroso del Comune”, ha affermato Rosa Maria Di Giorgi.
Tra i contrari ci sono spiegano Ubaldo Bocci (Gruppo Misto), Jacopo Cellai (Forza Italia), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Federico Bussolin (Lega Salvini Firenze), che hanno dichiarato: “Non parteciperemo oggi alla consegna delle chiavi della città a Richard Gere. Perché riteniamo che ci vogliano legami forti con Firenze o comunque meriti straordinari per giustificare simile onorificenza. E invece questa consegna sembra più l’occasione del Sindaco per ottenere una certa visibilità sulla scia della notorietà dell’attore con lo sfondo della sua sortita a Lampedusa tra i migranti, richiamata tra le motivazioni del premio odierno per dare un colore netto e di parte all’iniziativa. Le chiavi di Firenze – concludono – bisogna meritarsele in modo diverso. Con la solidarietà vera, non con i siparietti a telecamere accese”.

Strage Halle, Di Giorgi (PD): “Lavorare per diminuire episodi di violenza e intolleranza”

“Bisogna lavorare per diminuire in maniera drastica gli episodi di violenza e di intolleranza di stampo antisemita o razzista”, è il commento di Rosa Maria Di Giorgi alla strage di Halle. La vicenda riguarda la città Halle, in Germania Orientale, dove il 27enne neonazista Stephan Balliet, ha ucciso due persone ferendone altrettante.

“E’ necessario che si mettano in atto, in Italia ed in Europa, tutte le politiche di intelligence al fine di monitorare il fenomeno, ed assicurare alla giustizia quei fomentatori di odio pronti a trasformarsi, come accaduto ad Halle, in sanguinari terroristi. Bisogna lavorare per diminuire gli episodi di violenza e di intolleranza”, ha continuato la Parlamentare e Responsabile politiche Cultura, Scuola, Università Ricerca e Sport  nella Presidenza del gruppo Pd della Camera.

“Particolare attenzione va posta infine sui nuovi canali telematici, soprattutto nel cosiddetto deep web, che pullulano di gruppi estremamente pericolosi le cui pagine di incitamento all’odio ed alla violenza hanno migliaia di followers, e il cui finanziamento è spesso collegato all’uso della criptovaluta, settore anche questo da monitorare con attenzione”, ha sottolineato riferendosi alla vicenda di Halle poichè Balliet ha trasmesso la strage in diretta streaming.

“Gli inquirenti tedeschi ci daranno tutti i chiarimenti del caso, per capire se e come vi siano state delle falle nella sicurezza, ma ciò che appare già molto evidente – conclude Di Giorgi – è che ci troviamo di fronte ad una crescita dell’estrema destra razzista, antisemita e xenofoba in Germania come in tutta Europa. Solo qualche mese fa Felix Klein, l’incaricato del governo federale tedesco per la lotta all’antisemitismo aveva sconsigliato testualmente “agli ebrei di indossare sempre e ovunque la kippah in Germania” denunciando “l’imbarbarimento della società e la caduta delle inibizioni sociali”.

Di Giorgi (Pd): “Assegno unico per i figli, una rivoluzione del welfare”

“L’introduzione dell’assegno unico di 240 euro per ogni figlio a carico rappresenta  una vera e propria rivoluzione del nostro welfare”. Queste sono le parole della Parlamentare e Responsabile politiche Cultura, Scuola, Università Ricerca e Sport nella Presidenza del gruppo Pd della Camera Rosa Maria Di Giorgi.  L’assegno infatti  risponderà in modo più diretto ai bisogni dei cittadini. Non si tratta di un bonus una tantum, ma di una misura strutturale. Una legge è stata cofirmata da Rosa Maria Di Giorgi, Stefano Lepri e Graziano Del Rio.

L’assegno di 240 per ogni figlio a carico vedrà la rimodulazione del sistema di detrazioni ed assegni tuttora esistenti, semplificando dunque anche tutte le misure che oggi sono disperse. La misura  insomma non andrà ad incidere su chi usufruisce degli 80 euro ed è senza figli che manterrà il proprio bonus.
“Questa importante  misura di welfare, per la quale il governo sta predisponendo  le risorse riordinando altre voci di bilancio, rappresenterà anche un volano di crescita per la nostra economia, oltreché una misura di giustizia sociale e di redistribuzione a vantaggio dei più deboli. Introduciamo un principio di welfare moderno e intelligente che si propone di dare un aiuto concreto alle famiglie italiane”, è il commento della deputata Di Giorgi sul’assegno unico di 240 euro.
“Sappiamo infatti  che oggi la scelta di fare un figlio è gravata da molte incognite – conclude la deputata -, tra cui quella economica, in particolare per le famiglie a medio e basso reddito. Sapere di poter contare dal settimo mese di gravidanza fino al 18esimo anno di età del proprio figlio su una cifra fissa, rappresenta un sostegno di non poco conto, anche perché permette di programmare le spese ed i carichi finanziari”.
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