Autorizzazione rigassificatore, Giani: “La firmerò domattina, davanti a voi, domani alle 12:00”

Firenze, il presidente della Toscana, nonché commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha comunicato quale saranno il tempo ed il luogo della sua firma per l’autorizzazione dell’opera.

L’autorizzazione per il rigassificatore di Piombino “la firmerò domattina, davanti a voi, domani alle 12:00, – ha detto il presidente Giani – dopo che stasera in Giunta regione approveremo il memorandum Piombino che diventa la proposta di intesa tra Stato e Regione. Io materialmente per una questione di visibilità e trasparenza la firma la farò qui in Regione”.

Giani ha aggiunto che, nei confronti del governo, “porrò subito la questione che approviamo stasera in giunta, ovvero il memorandum Piombino, a seguito del dovere che la Toscana tutta ha fatto nell’accettare il rigassificatore al porto di Piombino. Ora il governo, e sono convinto lo farà, si impegnerà per attuare quei punti sulle bonifiche, sulle infrastrutture, sullo sconto per le bollette, sul completamento del porto, sulle energie rinnovabili nel promontorio, che riguardano il capoluogo della Val di Cornia”.

Resta ancora da vedere quali saranno le decisioni sul rigassificatore di Piombino della nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che proprio ieri ha però conferito il ruolo di “advisor” per l’energia per Palazzo Chigi all’ex ministro per della Transizione ecologica Roberto Cingolani con l’obiettivo specifico di terminare il lavoro sul price cap e quello sul primo rigassificatore, quello di Piombino”.

“Il rigassificatore di Piombino si deve installare assolutamente – aveva dichiarato soltanto qualche giorno fa Cingolani – Dall’inizio dell’anno prossimo è imperativo, non negoziabile, cominciare a rigassificare la metà del primo blocco di Gnl che ci arriverà. Così faremo gli stoccaggi con sicurezza, e nel 2024 sarà installato il secondo rigassificatore, con cui saremo totalmente indipendenti dalla Russia”.

“Piombino non molla”, oltre 3mila in piazza

Proseguono le proteste dei cittadini e dei lavoratori per ribadire il loro no al rigassificatore di Piombino (Livorno). Nella giornata di oggi, 20 ottobre, il sindacato Usb ha indetto uno sciopero generale di 4 ore e in concomitanza è prevista la manifestazione che sfilerà per le vie della città.

“Siamo più di 3mila, questa è la risposta dei piombinesi contro l’arroganza del commissario Giani che non ci ha voluto incontrare. Giani dimettiti. Piombino non molla, Giani faccia quel che vuole, giù le mani dalla nostra città“.

Questo il messaggio lanciato dai manifestanti che oggi a Piombino protestano contro il progetto del rigassificatore nel porto cittadino che domani, a Firenze nella sede della Regione Toscana, potrebbe ricevere il via libera dalla conferenza dei servizi. Poi, entro il 27 ottobre il presidente della Regione Toscana, e commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani sarà chiamato a esprimersi sull’autorizzazione all’impianto.

“Erano anni che una manifestazione del genere non si vedeva in città – dicono i comitati anti rigassificatore da un improvvisato palco durante il comizio finale della manifestazione, mentre la gente in corteo grida ‘Se la nave arriverà bloccheremo la città -. È una manifestazione trasversale, qui c’è l’anima di Piombino, e i politici non hanno capito niente. Non ci fermeremo qui, la nostra è una risposta alla Regione e al Governo”. Tanti i negozi che hanno esposto cartelli contro il rigassificatore e abbassato le saracinesche al passaggio del corteo.

Giani, Piombino: “Come le leggi in Italia consentono, chi vuol fare ricorsi li potrà fare”

Eugenio Giani, sul rigassificatore di Piombino: “Chi vuol fare ricorsi li potrà fare”.

Il presidente della Regione Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino, Giani, si è espresso sulla posizione dei ‘comitati del no’.

“Quello che fanno altri enti è libero, nelle loro facoltà e considerazioni. A me quello che interessa è di vedere se ci sono le condizioni per autorizzare” (il rigassificatore). Sono queste le parole usate da Giani per rispondere ai giornalisti che gli chiedevano come valutasse la posizione dei comitati del no, i quali invitano il Comune di Piombino a fare ricorso al Tar in caso di via libera al progetto.

Giani ha poi concluso il suo discorso sul rigassificatore, riferendosi ai documenti che gli vengono forniti da parte di Snam. I documenti che gli vengono dati, “sono positivi e incoraggianti. Vedo che gli enti statali, alla riunione del 13 ottobre hanno partecipato rappresentanti di 12 ministeri, hanno detto tutti sì, pur formulando, ciascuno nel loro settore, delle prescrizioni: quindi vorrei arrivare a comporre questo puzzle nella Conferenza dei servizi del 21 ottobre. Dopo che il puzzle mi consente di formulare l’autorizzazione ognuno, come le procedure e leggi in Italia consentono, se vuol fare ricorsi, li potrà fare”.

I comitati

“Se il commissario straordinario per il rigassificatore Eugenio Giani firmerà l’autorizzazione chiederemo al consiglio comunale di Piombino di approvare un ordine del giorno che preveda il ricordo al Tar contro l’opera. Se Giani firma, per noi il ricorso è dovuto”. Aveva spiegato Francesca Marino portavoce del comitato Liberi insieme per la salute, uno dei quattro contro il rigassificatore in una conferenza stampa stamani davanti all’area in cui Snam ha depositato i primi materiali per l’opera.

“Vogliamo fare il punto sulle prossime iniziative – ha detto Marino – il 20 ci sarà la grande manifestazione a Piombino, alla quale abbiamo invitato anche Gianluigi Paragone che ha accettato e parlerà dal palco e poi il presidio davanti alla sede della Regione Toscana il 21 ottobre, a partire dalle ore 10, in occasione dell’ultima riunione della conferenza dei servizi”.

Piombino: Cgil, sciopero se non ci sono garanzie

Sul tema del Porto di Piombino torna la Cgil di Livorno. In vista uno sciopero qualora non vengano presi in considerazione i punti critici esposti.

La Cgil di Livorno ha annunciato “la volontà di sciopero per tutti i comparti della Val di Cornia”, il comprensorio retroterra di Piombino (Livorno), perché non ha ricevuto “le opportune garanzie” su alcune criticità che riguardano il progetto per il rigassificatore.

Il sindacato riporta tre punti critici: operatività del porto di Piombino, ‘raggio di rischio’ per eventuali incidenti gravi, salute e ambiente. La Cgil è in attesa di ricevere una convocazione da parte del presidente della Toscana e commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani, per chiarire questi punti, altrimenti il sindacato è pronto a fissare la data dello sciopero.

“Noi non siamo contro i rigassificatori in questa fase di transizione energetica – spiega Fabrizio Zannotti, segretario Cgil Livorno – noi abbiamo una serie di perplessità che abbiamo illustrato sia a Snam che a Giani. Attendiamo in queste ore una convocazione da parte di Giani per chiarire alcuni aspetti tecnici”.

Il segretario prosegue “La cosa che ci preoccupa di più, e su cui saremo intransigenti, è l’operatività del porto di Piombino, non possiamo permettere che si blocchino le attività del porto. Bisogna capire se, considerato il raggio di rischio del rigassificatore, la Capitaneria di porto, l’Autorità di sistema e i Vigili del fuoco permetteranno l’attracco di lavoratori esterni, legati alle acciaierie e alla Pim, all’interno dell’ipotetico raggio di esplosione”.

“Aspettiamo un incontro con Giani prima della conferenza dei servizi – conclude Zannotti – per capire se i nostri timori sono fondati”.

Cingolani, “Urgentissimo che almeno dall’anno prossimo ci sia il nuovo rigassificatore di Piombino”

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani si è espresso in merito all’attuale situazione d’emergenza. Secondo Cingolani infatti la sicurezza energetica del paese dipende dal nuovo rigassificatore di Piombino, necessario per ricevere le nuove forniture di gas naturale liquefatto che sostituiranno il metano russo. Sebbene sul fronte gas l’Italia per quest’anno è in sicurezza perché gli stoccaggi sono pieni e l’inverno sarà tranquillo, senza quell’impianto, “sarà un suicidio”.

Parola del ministro della Transizione ecologica, che in un webinar di Rcs Academy, ha tracciato un bilancio del suo lavoro con l’esecutivo Draghi, e ha annunciato che la sua esperienza in politica è finita.

I comitati anti-rigassificatore di Piombino chiedono che la conferenza dei servizi prevista per il 21 ottobre sia rinviata, perché la decisione finale sia presa dal nuovo governo. “Nel deprecabile caso in cui venisse firmata una autorizzazione -, aggiungono – invitiamo il Comune di Piombino e i Comuni limitrofi a difendere i cittadini e il territorio mediante lo strumento del ricorso amministrativo”. Al contrario, il governatore Eugenio Giani si dice “ottimista” e ritiene che il 27 ottobre si arriverà “alle condizioni per poter sottoscrivere l’autorizzazione”.

Cingolani ha sottolineato che sul gas “abbiamo messo in sicurezza il paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap (al Consiglio europeo di Praga, n.d.r.), avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca”.

Per il ministro però, fondamentale è che questa primavera la nave rigassificatrice comprata dalla Snam entri in funzione a Piombino. “Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello – ha detto -. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C’è un problema nimby, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo”.

Secondo Cingolani, tutti gli altri paesi europei stanno installando nuovi rigassificatori. “Abbiamo sostituito 29 miliardi di metri cubi annuali dalla Russia con 25 miliardi da altre forniture – ha spiegato -. Metà di questo gas va in conduttura, l’altra metà è Gnl. È urgentissimo che almeno dall’anno prossimo ci sia il nuovo rigassificatore di Piombino, da 5 miliardi di metri cubi, ed entro l’inizio del 2024 il secondo (a Ravenna, n.d.r.)”.

Anche per l’ad di Snam, Stefano Venier, i rigassificatori galleggianti di Ravenna e Piombino “sono indispensabili” per sostituire i flussi di gas russo. Proprio in questi giorni, Eni ha avviato consegne addizionali di Gnl per l’inverno 2022-2023 presso il terminale di Panigaglia, a La Spezia.

Cingolani ha ricordato che per la sicurezza energetica serve anche puntare sulle rinnovabili. “Ogni 8 gigawatt di solare ed eolico si risparmiano più di 2 miliardi di metri cubi di gas. Se manterremo il piano del Pnrr di 7-8 gigawatt all’anno fino al 2030, nei prossimi otto anni potremo risparmiare 16 miliardi di metri cubi”. Ma tutto questo non dipenderà più da lui: “Per me è sicuramente la fine” della esperienza di governo, ha detto.

Per l’ad di Enel, Francesco Starace, “l’Italia può affrancarsi dal gas utilizzando le rinnovabili”. “Nei primi 6 mesi del 2022 – ha spiegato – le domande di allacciamento di pannelli fotovoltaici sono triplicate in Italia rispetto al semestre precedente. A fine anno ne avremo installati 2,5 GW. Se si raddoppia l’anno prossimo, siamo già a 5 GW degli 8 indicati dal ministro”. Usare le rinnovabili invece del gas per produrre energia, secondo l’ad di Terna, Stefano Donnarumma, taglierebbe drasticamente le bollette: “Il costo della componente energia sarebbe pari a un quinto di quella attuale”.

Gas, Ferrari: “Snam ha escluso off shore a Piombino e nel golfo Follonica”

La seduta di oggi della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione al rigassificatore a Piombino si è conclusa con un’importante novità che il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha definito una “grande conquista”: “il rigassificatore off shore non sarà fatto né a Piombino, né nel golfo di Follonica, Snam ce lo ha formalizzato”. Rimane invece ancora da stabilire la localizzazione dell’impianto in alto mare (che dovrebbe essere attivato nel 2026), Snam dovrebbe comunicarla nella prossima seduta del 21 ottobre.

“Abbiamo preteso che Piombino uscisse dalle ipotesi di un impianto offshore e oggi Snam formalmente in conferenza dei servizi ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l’impianto offshore. Questo ci porta ad essere soddisfatti, a gioie, a ritenere che il buonsenso ha prevalso”. Questo il commento del sindaco di Piombino Francesco Ferrari dopo la riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino che si è svolta oggi a Firenze. Ferrari prima della riunione aveva ribadito la contrarietà alla nave in porto per 3 anni e alla successiva collocazione per 25 anni di un impianto offshore nel mare al largo di Piombino “Noi siamo contrari alla nave in porto, ne abbiamo spiegato tecnicamente le ragioni, e siamo contrari alla collocazione per 25 anni di un impianto offshore, in considerazione del fatto che è illogico porre quella nave in un impianto fisso tra le isole dell’Arcipelago toscano, nel Santuario dei cetacei”.

“Un impianto nel golfo di Follonica – ha poi spiegato Ferrari – avrebbe minato l’attività produttiva dell’itticoltura, un impianto più lontano nel mezzo del canale di Piombino avrebbe minato sotto un profilo ambientale il nostro mare, il Santuario dei cetacei e avrebbe avuto un impatto negativo enorme sotto il profilo del rilancio turistico. Snam ci ha assicurato, senza dirci quali saranno le ipotesi di collocazione dell’impianto offshore, che Piombino non è tra quelle ipotesi. Tiriamo un sospiro di sollievo, la città intera e anche i comuni limitrofi. Penso anche al Comune di Follonica che aveva assunto una posizione di contrarietà che personalmente ho apprezzato. Credo che a gioire non sia solo la città di Piombino, ma tutto il comprensorio”. Per Ferrari questo è “anche il frutto della presa di posizione delle istituzioni locali e della città intera. E’ una prima conquista, ma questo non toglie che continuiamo ad essere contrari anche all’ipotesi di una nave, per tre anni, all’interno del porto per ragioni tecniche, scientifiche e giuridiche”.

In merito alla posizione espressa dalla leader del suo partito (FdI), il sindaco ha specificato che “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, e per questo gliene sono grato, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”. “Noi facciamo il nostro – ha aggiunto Ferrari – rappresentiamo la comunità, cerchiamo di tutelarla. La questione è tecnica e non politica, poi se la politica dovesse tornare indietro sui passi fatti dal Governo Draghi dal ministro Cingolani e da Giani tanto meglio per Piombino”. La leader di Fdi, l’8 settembre, in occasione del suo comizio elettorale a Firenze, dopo aver affermato che con il sindaco di Piombino “siamo in piena sintonia”, aveva spiegato che “abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”. Poi, aveva proseguito Meloni, “se quella alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

“Oggi è chiamato a decidere tecnicamente il commissario straordinario, – ha aggiunto il sindaco – va da sé che il futuro Governo dovrebbe essere investito di una decisione che è stata presa dal precedente”. Rispondendo poi a una domanda se si ritiene soddisfatto delle opere di compensazione per la città, a cui sta lavorando la Regione Toscana nell’ottica di autorizzare il rigassificatore a Piombino (Livorno), Ferrari ha detto: “Mi sia consentito di non parlare di compensazioni mettendoci opere che già sono finanziate, addirittura già cantierizzate. Il primo lotto della strada statale 398 è cantierizzato oltre che finanziato. Se voi venite a Piombino trovate il cantiere. Il secondo lotto è già finanziato con fondi del Pnrr”. “Ho sempre detto che le compensazioni possono compensare problematiche di natura economica – ha aggiunto -. Oggi siamo a discutere della sicurezza, del garantire l’incolumità pubblica dei miei concittadini e quindi oggi io non posso parlare di compensazioni. Nel momento in cui dovesse arrivare l’autorizzazione e dovesse essere fugato qualsiasi dubbio in ordine alla sicurezza di quell’opera, allora e solo allora potremmo parlare di compensazioni”. Per Ferrari “le compensazioni possono compensare gli aspetti economici dell’aggravio del peso della nave all’interno del porto, non possono compensare una diminuzione della sicurezza pubblica o un rischio di incidente rilevante”.

Eugenio Giani presidente della Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino (Livorno) ha commentato dicendo: “Io sto vedendo un lavoro molto costruttivo, molto serio, tutti coloro che partecipano si stanno impegnando nell’interesse generale del buon andamento di una vicenda che tocca tutti gli italiani, e quindi sono davvero ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell’opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall’altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari che sono di grande importanza per il futuro di Piombino e della Val di Cornia”. Giani ha poi spiegato che durante la riunione è stato affrontato il tema dell’intesa della Regione Toscana con lo Stato che “è elemento qualificante della autorizzazione, dove mettiamo le opere complementari al rigassificatore, ovvero le opere per la città di Piombino: le bonifiche, le infrastrutture, le energie rinnovabili, gli sconti in bolletta per le imprese, lavoratori e famiglie”.

Tra queste, Giani ha ricordato “la bonifica della falda dal valore di 88 milioni su cui sta
lavorando la nostra direzione ambiente con quella del Mite”, la “bonifica dei cumuli delle attività siderurgiche, anche in questo caso si parla di cifre oltre 100 milioni”, la
realizzazione della strada 398 che “porti direttamente al porto”, il posizionamento degli “impianti di energia rinnovabile” e “il taglio delle bollette che abbiamo proposto al 50% che è importante per imprese e cittadini, per tutti gli anni in cui il rigassificatore sarà in città”.

Simona Gentili ha intervistato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.

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