Torregalli, 3 interventi chirurgici d’emergenza in contemporanea

Firenze, un evento davvero molto raro che all’ospedale fiorentino San Giovanni di Dio, Torregalli, non ricordano si sia mai verificato almeno negli ultimi 20 anni: la necessità di attivare contemporaneamente tre sale operatorie, in piena notte, per urgenze indifferibili.

Per fronteggiare l’emergenza, al Torregalli è stato richiamato in servizio sia il personale delle chirurgie che aveva la reperibilità sia quello non reperibile, per un totale di 17 professionisti coinvolti in urgenza.

Lo rende noto l’Asl Toscana centro spiegando che è successo intorno alle 2.30 tra sabato e domenica scorsi. Le tre urgenze che si sono presentate tutte nel giro di un’ora e hanno richiesto di attivare contemporaneamente tre sale operatorie, sono state un aneurisma dell’aorta addominale, un infarto intestinale e uno shock emorragico da gravidanza extrauterina.

“Credo che una evenienza del genere – ha dichiarato Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento Specialistiche chirurgiche della Asl Toscana centro – non si verificasse al San Giovanni di Dio da oltre 20 anni. Con spirito encomiabile e disponibilità il personale si è messo a disposizione e si sono presentati in servizio anche professionisti non reperibili, consentendo di superare la criticità. Vorrei esprimere a tutti il mio personale ringraziamento e l’orgoglio di appartenere a una comunità di professionisti come quella del Torregalli”.

“A nome della direzione di presidio – ha sottolineato Daniele Cultrera della direzione sanitaria del San Giovanni – esprimo l’orgoglio di appartenere a questa comunità. Ringrazio i professionisti che sono intervenuti per risolvere una criticità davvero molto rara, andando ben al di là del senso del dovere che il nostro personale dimostra quotidianamente. Questa volta è stato necessario dar fondo a una disponibilità e a una generosità fuori dal comune”.

Giani, a Pistoia la sinistra divisa ha rafforzato Tomasi

Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha spiegato la sconfitta del centro sinistra a Pistoia.

Alle Comunali di Pistoia, ha detto Giani, “avere due liste” di centrosinistra, che “anzi poi sostanzialmente diventavano tre, ha chiaramente rafforzato la scelta verso il candidato che si presentava come uscente”.

“Federica Fratoni ha ottenuto comunque un bel risultato: c’è la conferma di un sindaco, Tomasi, che ha chiaramente avuto un riscontro con i cittadini forte, e che lo porta al 51%”. Dunque, ha aggiunto Giani a margine di un convegno della Cgil, “intanto Pistoia sia governata bene in questi cinque anni: e manifesto la massima disponibilità di collaborazione, perché passate le elezioni poi ci si rapporta in modo istituzionale, quindi noi come Regione ci muoveremo facendo gli interessi e il bene di Pistoia. Poi fra 5 anni vedremo”.

Più in generale, ha osservato il governatore, “da un punto di vista politico c’è stata la conferma dei sindaci che evidentemente avevano ben operato. Io li chiamo i sindaci del lockdown, che avevano trovato in un momento di emergenza anche un profilo che andava oltre i partiti. E ho visto che generalmente, sia per il centrodestra che per il centrosinistra, quando si è presentato un sindaco che era già stato sindaco al primo mandato, è stato confermato”.

Comunali in Toscana, dati definitivi nei 3 capoluoghi

Firenze, i dati definitivi delle elezioni comunali in Toscana nei tre capoluoghi di provincia.

Elezioni Comunali in Toscana nel segno della continuità a Pistoia dove il sindaco Alessandro Tomasi, si è confermato sindaco al primo turno con 51,49 %. Tomasi, appoggiato dalle liste civiche a lui collegate (Ale Tomasi sindaco e Amo Pistoia) oltre che dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Forza Italia, ha facilmente battuto la sfidante di centrosinistra. Federica Fratoni, appoggiata da PD, Civici e riformisti, Movimento 5stelle, Pistoia progresso, che si è fermata al 28,32%. Al terzo posto il candidato delle sinistre Francesco Branchetti con il 12,61% .

Ballottaggi invece nelle amministrative di Lucca e di Carrara.

A Lucca, dove il sindaco uscente Alessandro Tambellini non ha potuto candidarsi in quanto reduce da due mandati, al secondo turno se la vedranno Francesco Raspini del centrosinistra (PD, Europa Verde, Volt, Sinistra civica ed ecologista e liste civiche) con il 42,7% e Mario Pardini del centro destra con il 34,3%.

Ballottaggio anche a Carrara dove è finita in testa Serena Arrighi, esponente del centrosinistra supportata da PD, Repubblicani, SCE, Europa Verde, con il 29,91%, al secondo posto e quindi al ballottagio, Simone Caffaz candidato della Lega e liste civiche, con il 19,24% che è riuscito a prevalere sul rivale di centrodestra Andrea Vannucci 17,04%.

Coronavirus in Toscana, 2.181 nuovi casi, 2 decessi

Firenze, in Toscana sono 1.166.162 i casi di positività al Coronavirus, 2.181 in più rispetto a ieri (305 confermati con tampone molecolare e 1.876 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.131.085 (97% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 1.587 tamponi molecolari e 10.347 tamponi antigenici rapidi, di questi il 18,3% è risultato positivo al Coronavirus. Sono invece 3.229 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 67,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 24.947, +2,3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 229 (10 in più rispetto a ieri), di cui 13 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 2 nuovi decessi: un uomo e una donna con un’età media di 81 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in regione.

L’età media dei 2.181 nuovi positivi odierni è di 47 anni circa (11% ha meno di 20 anni, 20% tra 20 e 39 anni, 36% tra 40 e 59 anni, 27% tra 60 e 79 anni, 6% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (305 confermati con tampone molecolare e 1.876 da test rapido antigenico). Sono 323.738 i casi complessivi ad oggi a Firenze (585 in più rispetto a ieri), 79.722 a Prato (117 in più), 93.267 a Pistoia (172 in più), 57.223 a Massa (94 in più), 122.271 a Lucca (222 in più), 134.677 a Pisa (335 in più), 103.834 a Livorno (226 in più), 106.012 ad Arezzo (169 in più), 82.363 a Siena (156 in più), 62.500 a Grosseto (105 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 911 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 840 nella Nord Ovest, 430 nella Sud est.

La Toscana si trova al 8° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 31.579 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 29.820 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 32.425 casi x100.000 abitanti, Pisa con 32.221, Pistoia con 32.134, la più bassa Grosseto con 28.690.
Complessivamente, 24.718 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (542 in più rispetto a ieri, più 2,2%).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 229 (10 in più rispetto a ieri, più 4,6%), 13 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).
Le persone complessivamente guarite sono 1.131.085 (1.627 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1.131.085 (1.627 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Relativamente alla provincia di residenza, le 2 persone decedute sono a Firenze.

Sono 10.130 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus cosi ripartiti: 3.188 a Firenze, 838 a Prato, 910 a Pistoia, 654 a Massa Carrara, 949 a Lucca, 1.125 a Pisa, 744 a Livorno, 658 ad Arezzo, 536 a Siena, 389 a Grosseto, 139 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 274,3 x100.000 residenti contro il 282,7 x100.000 della media italiana (10° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (344,5 x100.000), Firenze (319,3 x100.000) e Prato (315,9 x100.000), il più basso a Grosseto (178,6 x100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

🎧 Stati generali della salute in Toscana: Giani “serve indicazione ministero su quarta dose”

Stati generali della salute in Toscana, Giani: “La cosa che quest’anno voglio preventivare e’ l’approccio che dovremmo avere da settembre. Al ministro Speranza chiedero’ qual e’ l’indicazione che abbiamo rispetto alle quarte dosi di vaccino, ovvero al richiamo che ci consenta di reggere l’autunno perche’ e’ importante saperlo prima in modo da non ritrovarci impreparati”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, a margine degli ‘Stati generali della salute’ in corso al teatro La Compagnia a Firenze alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se si possa pensare alla riapertura in Toscana dei grandi hub vaccinali, Giani ha detto di pensare “a un sistema di hub diffusi. Comunque sia – ha aggiunto – dipende: se l’Istituto per la sanita’ decidera’ che il quarto richiamo deve essere obbligatorio e’ una cosa, e quindi si porra’ anche il problema dei grossi hub, se invece diventa qualcosa di facoltativo, obbligatorio solo per le persone fragili e per coloro che sono sopra una certa eta’, e’ un altro. L’importante – ha concluso Giani – e’ saperlo prima e iniziare ad organizzarci a luglio-agosto per quello che avverra’ a settembre”.

“”Al ministro della Salute, Roberto Speranza chiederò di allargare il fondo sanitario nazionale e quindi quello regionale. Oggi noi questa macchina la dobbiamo tenere in piedi”. “Il Covid -ha aggiunto Giani- non è più letale perché ci rendiamo conto che grazie alla vaccinazione ci sia ammala, ma si può gestire a casa, ma comunque tutto questo comporta un impegno del servizio sanitario forte quindi ci si deve rendere conto che la percentuale di risorse del bilancio dello stato da destinare alla salute pubblica deve essere più ampio. Su questo il ministro deve fare una sorta di battaglia e noi lo sosterremo”.

🎧 Sull’importanza del percorso degli Stati Generali a supporto del lavoro della Giunta in ambito sanitario e sulla priorità di intervento post Covd rispetto alle liste di attesa si è concentrato, in un passaggio del suo intervento, l’assessore regionale, Simone Bezzini.

Giani, bilancio sanità Toscana 2021, certificato ‘in pareggio’

Firenze, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento, parlando del bilancio della sanità toscana, ha detto di essere “riuscito a far quadrare i conti” del bilancio 2021, anche se l’operazione “ha richiesto qualche sacrificio”.

“Posso esprimere la mia soddisfazione – ha detto il presidente Giani – anche se informale perché non c’è la comunicazione ufficiale, ma possiamo dire che il tavolo per la verifica dei conti dei bilanci delle Regioni ha certificato stamani che è tutto in regola per poter dire che chiudiamo in pareggio il bilancio della sanità 2021”.

L’operazione per il pareggio di bilancio, ha aggiunto il presidente Giani, “ha richiesto qualche sacrificio, anche la concentrazione di più di 400 milioni di euro da altri settori a copertura dei conti della sanità, ma noi ci rendevamo conto che era necessario per avere il giusto equilibrio per affrontare i servizi sanitari. È stato faticoso perché per ritagliare queste risorse da altri settori e da misure che hanno toccato anche altri comparti c’è voluta una capacità di fare gioco di squadra per riuscire a far quadrare i conti, ma ce l’abbiamo fatta, sono contento”.

“Questo – ha concluso il presidente della Toscana – certifica la sanità Toscana di eccellenza e con i conti in regola”.

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