🎧 Firenze: diverse rapine con aggressioni in pochi giorni. Arrestato 23enne per due colpi la scorsa estate

Una città, Firenze, che deve fare i conti con l’aumento dei reati predatori, come ha illustrato di recente anche la Questura nel suo rapporto di fine anno. Non comincia bene neppure il 2024: negli ultimi giorni sono stati diversi i casi di rapina per strada con tanto di pugni e coltelli. Stamani la mobile ha arrestato un 23enne brasiliano colpevole di due colpi nel centro storico la scorsa estate.

Incastrato dalle telecamere di videosorveglianza, un 23enne originario del Brasile, dopo essere stato riconosciuto per strada da un investigatore, è stato arrestato questa mattina nella sua casa perchè accusato di due rapine messe a segno l’estate scorsa nel centro storico di Firenze. La prima, in via Verdi insieme a un complice, che costò un pugno al malcapitato che svenuto venne portato all’Ospedale di Santa MN, la seconda, invece, poco dopo in via dei Pilastri, sempre a colpi di pugni al volto di un uomo che riportò lesioni alla mandibola. La notizia segue di una manciata di ore quella del tassista cinquantaduenne aggredito alle Cascine da tre giovani stranieri per sottrargli il portafoglio, e che per evitarli è andato a schiantarsi contro un lampione riportando una prognosi di cinque giorni. In cauda venenum, l’aggressione ad un cameriere che stava fiancheggiando il parco dal lato di Viale Lincoln per andare a lavorare. Ieri, poi, è toccato a un ufficio postale di Via Torcicoda, col rapinatore in fuga con un migliaio di euro e non ancora identificato. In linea generale le modalità non cambiano, i malviventi si presentano spesso in gruppo, armati di coltello, che ferisce come la mano nuda. Ne sanno qualcosa il rider che, la stessa sera della vittima delle Cascine, è stato colpito a pugni, strattonato dalla bicicletta e derubato, e un altro residente nella zona di Rifredi. E’ accaduto in via dello Steccuto e l’approccio ricorrente è quello del “che ore sono”, che si rivela, purtroppo, l’ora dell’aggressione.

Tenta rapina a donna e figlio disabile che poi è stato colto da malore

Avrebbe aperto lo sportello di un’autovettura in sosta presso il parcheggio di un supermercato di Campi Bisenzio (Firenze) con a bordo una donna e il figlio disabile, approfittando dell’assenza del conducente avrebbe sfilato le chiavi del veicolo dal quadro di accensione intimando ai passeggeri di scendere dal mezzo ma la donna che occupava il posto passeggero si sarebbe opposta strappandogli di mano le chiavi e chiudendo la vettura dall’interno. A quel punto l’uomo avrebbe colpito con calci e pugni il veicolo minacciando la donna di morte se non avesse consegnato le chiavi. Per questo un 36enne, italiano, e’ stato arrestato in flagranza per il reato di tentata rapina dai carabinieri di San Piero a Ponti. Il figlio della donna, disabile, e’ stato colto da malore e soccorso dal personale sanitario giunto sul posto. Il 36enne, ultimate formalità di rito, verrà associato presso casa circondariale Sollicciano a Firenze a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Viareggio: rappresentante di gioielli rapinato per 400mila euro

Un rappresentante di gioielli, che aveva con se una valigia trolley contenente numerosi preziosi, è stato derubato ieri mattina in passeggiata a Viareggio (Lucca).

In due, in sella ad uno scooter, si sono avvicinati all’uomo, un 50enne di Genova, e lo hanno scippato, mentre stava per salire sull’auto, nei pressi della passeggiata di Viareggio. Alla vittima non è rimasto altro che dare l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno eseguendo le indagini per risalire agli autori. Il rappresentante ha dichiarato ai militari che i gioielli rubati ammontano ad un valore approssimativo di 400mila euro, coperti da assicurazione.

Rapina armata in ufficio postale: bottino 500 euro

Rapina a mano armata in ufficio postale nel Fiorentino, Pontassieve, ad agire due malviventi a volto coperto, indagano i carabinieri.

Rapina armata ad opera di due uomini che col volto coperto da passamontagna, probabilmente italiani di circa 35-40 anni, si sono presentati questa mattina in un ufficio postale di Santa Brigida, nel comune di Pontassieve,  minacciando il personale con una pistola, si sono fatti consegnare il denaro disponibile allo sportello.

Sono fuggiti portando via meno di 500 euro. L’auto usata per la fuga, una Bmw grigia che è risultata rubata, è stata trovata bruciata lungo la strada che collega i comuni di Vaglia e Fiesole. Indagano i carabinieri.

Firenze: donna aggredita e rapinata in casa

Una donna di 67 anni è stata aggredita e rapinata da due uomini che si sono introdotti nella sua abitazione, cuscino sul volto per non farla gridare.

Ieri sera intorno alle 23,40 in un condominio di via Settembrini, nella zona delle Cure a Firenze due uomini si sono introdotti in un’abitazione aggredendo la proprietaria, donna di 67 anni.

Durante la rapina i malviventi, che secondo la testimonianza della vittima alla polizia parlavano italiano con accento dell’Est Europa, le hanno premuto un cuscino sulla faccia per non farla gridare, costringendola a respirare a fatica. I due sono poi fuggiti portando via gioielli per un valore di circa 10mila euro e alcune centinaia di euro in contanti. Sul posto la scientifica della polizia, agenti della squadra volante e della mobile.

Secondo quanto ricostruito, la 67enne, che vive da sola al primo piano di uno stabile, ieri sera è andata a letto chiudendosi a chiave in camera. E’ stata svegliata da forti rumori provenienti dalla corte interna del suo palazzo. Poco dopo ha udito altri rumori, provenienti questa volta da casa sua dove i rapinatori, che hanno agito a volto scoperto ma con le mani protette da guanti, erano entrati nella casa forzando una porta finestra. La 67enne ha afferrato il telefono per chiedere aiuto, ma quando stava per contattare il 113 i due uomini hanno sfondato la porta della camera mettendole poi prima una mano sulla bocca e poi il cuscino per non farla gridare. Le hanno detto che sarebbero andati via presto poi le hanno chiesto dov’era la cassaforte. Mentre uno le premeva il cuscino sul viso il complice rovistava nei mobili. Quando sono fuggiti la vittima ha avvisato la polizia. In stato di choc, è stata portata all’ospedale da dove è stata poi dimessa con tre giorni di prognosi per un forte stato di ansia.

“Ai nostri governanti, al sindaco Nardella, al governatore Rossi chiedo: aiutateci a casa nostra”.Lo scrive, in un lungo post pubblicato su Fb la figlia della 67enne aggredita a rapinata ieri sera nella sua abitazione a Firenze. Nel post la donna ripercorre la fasi del colpo che le ha riferito la madre, affermando anche che i rapinatori erano “zingari”. Nella prima testimonianza resa dalla madre alla polizia, la vittima ha parlato di due uomini che parlavano italiano con accento dell’Est Europa.
“A Firenze un problema di legalità legato alla presenza dei rom esiste, ed è innegabile” scrive la donna. “Ieri – continua – un’intera città si è mobilitata per dire no al razzismo: io posso assicurare ai nostri governanti che per le persone perbene come me e mia madre il problema non è la razza, è il rispetto delle leggi”. “Non le decine di migliaia di euro di danni – si legge nel post su Facebook – ma il terrore di una voce dall’accento straniero che ti chiede: ‘Dimmi dov’è la cassaforte’, mentre il peso del suo corpo ti schiaccia contro il materasso e il cuscino che hai premuto sulla faccia ti impedisce di respirare”. “Non i soldi che hanno rubato dal portafogli – si legge ancora -, ma l’orologio d’oro appartenuto a mio padre, e prima di lui a mio nonno e al padre di mio nonno, che mia madre conservava come una reliquia, perché è una delle poche cose che le rimangono di suo marito”. I malviventi, aggiunge, “non hanno preso perle, non hanno preso argento. Si sono presi un pezzo della nostra vita, della nostra intimità, si sono presi la certezza di essere al sicuro in casa nostra”.

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