Codice giallo: in arrivo una perturbazione atlantica anche in Toscana

Il sole e il bel tempo stanno per il momento per finire, è infatti in arrivo, anche sulla Toscana, una perturbazione atlantica che porterà piogge e temporali.

Tra la sera di oggi, giovedì 3, e la giornata di domani, venerdì 4 una diminuzione della pressione sul Mediterraneo centrale, causata dall’arrivo di una perturbazione atlantica, interesserà la regione. La perturbazione sarà passeggera. Da sabato nuovo aumento della pressione con residue condizioni di instabilità.

Nella giornata di giovedì 3 cielo parzialmente nuvoloso con possibili precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o locale temporale isolato, più probabili sul nord ovest e sulle zone meridionali. Dalla sera peggioramento a partire dalle zone di nord ovest con precipitazioni in rapida estensione al resto della regione nel corso della notte, possibili temporali localmente forti. Nella giornata di venerdì 4, fino alle prime ore del mattino tempo perturbato con possibili temporali su tutto il territorio regionale, localmente forti. Nel corso del pomeriggio i temporali tenderanno a divenire più isolati. Sono previste possibili forti raffiche di vento e grandinate.

Prevista, sempre per oggi, un’intensificazione dei venti di Scirocco su Arcipelago e litorale con raffiche fino a 50-60 km/h. Nel corso della notte di venerdì rotazione dei venti a Libeccio con raffiche fino a 60-80 km/h sul litorale centro settentrionale, su Arcipelago a nord dell’Elba, in Appennino e sui versanti sottovento ad esso; altrove raffiche fino a 40-60 km/h. Sempre nel corso della notte di domani, moto ondoso in aumento fino a mare molto mosso e dalla mattina fino ad agitato sul litorale centro settentrionale a nord dell’Elba.

In vista di questa perturbazione, la Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per temporali forti e rischio idrogeologico. L’allerta inizialmente riguarderà le zone a nord ovest, a partire dalle ore 20.00 di giovedì 3 novembre, fino alle ore 13.00 di domani, venerdì 4. Successivamente si estenderà al resto della Toscana, con validità dalla mezzanotte fino alle ore 13.00 di venerdì 4. Codice giallo per mareggiate è stato emesso anche per le isole e il tratto di costa centro-settentrionale, valido dalle ore 8.00 fino alle 20.00 di domani, venerdì 4 novembre.

Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all’interno della sezione Allerta meteo del sito della Regione Toscana.

Protezione Civile, presentato il nuovo modello di intervento per l’area di Firenze

Questa mattina ha preso luogo, a Firenze, un convegno promosso dal prefetto Valerio Valentini e intitolato ‘Tra pianificazione e modello di intervento durante l’emergenza’.

Durante l’evento, si è parlato dei piani di soccorso nelle emergenze, ed è stato presentato il nuovo modello di intervento che sarà adottato nella prossima pianificazione di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze.

I temi trattati sono la pianificazione, il coordinamento delle strutture operative di protezione civile e l’impegno per migliorare le iniziative di prevenzione.

L’argomento del convegno per il novo modello di intervento si è poi spostato alle attività di monitoraggio degli eventi avversi (temporali, grandinate, neve) in relazione alla capacità di previsione e di allerta della popolazione.

Tra i presenti al convegno per il nuovo modello di intervento dell’are di Firenze erano presenti: il consigliere delegato alla protezione civile della Città metropolitana Massimo Fratini, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze Paolo Masetti, l’amministratore unico del Consorzio Lamma Bernardo Gozzini ed infine il direttore del Centro di protezione civile dell’Università di Firenze Riccardo Fanti.

🎧 Firenze, esercitazione della Protezione Civile con idrovore sull’Arno

Firenze, idrovore da 12.000 e 24.000 litri al minuto e altri mezzi della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze sono stati allestiti stamani sulla spiaggia sull’Arno nei pressi della Torre San Niccolò di piazza Poggi,  per la prova annuale che consente la verifica del loro livello di efficienza e funzionalità.

L’iniziativa, che ha coinvolto studenti dell’istituto Saffi, ha visto come protagonisti vari enti fra cui Città metropolitana, Comune di Firenze, Regione Toscana, Protezione civile e Consorzio di Bonifica.

In podcast l’intervista a Leonardo Ermini, Responsabile Protezione Civile Città Metropolitana di Firenze ed al presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino, a cura di Gimmy Tranquillo.

Il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino ha spiegato che alcuni di questi macchinari sono stati utilizzati nel 2019 “durante l’alluvione di Livorno. Si tratta di idrovore potenti che servono per svuotare in tempo rapido i luoghi allagati: hanno un costo di manutenzione perché quando si utilizzano devono essere sempre efficienti. Se l’utilizzo è raro, la manutenzione è frequente”.

Tra gli interventi nell’area di Firenze “un dato positivo è l’inizio dei lavori nei Renai e la fase di completamento di tutte le opere accessorie all’Arno. Noi siamo sospesi tra troppa acqua e poca acqua. Dobbiamo incamerare l’acqua quando c’è e dobbiamo usarla quando non c’è, anche per non far soffrire l’agricoltura”.

L’assessore regionale Monia Monni ha sottolineato che “i volontari della protezione civile sono dei professionisti nelle emergenze. Ogni anno investiamo 100 milioni in manutenzione, grazie alla collaborazione con i consorzi. Finalmente, con questa iniziativa, torniamo a fare la vita normale della protezione civile dopo le problematiche legate al Covid che ha visto il sistema impegnato in una emergenza non propria della protezione civile”.

“In Toscana ci sono ancora molti territori fragili, la piana fiorentina è uno di quelli, così come la zona di Massa e Carrara o altre aree del sud della Toscana. Da questo punto di vista la regione ha difficoltà, essendo ricca d’acqua in tante parti del territorio – ha aggiunto l’assessora Monni – In alcune aree soffriamo anche di una urbanizzazione non felice, penso ad esempio all’alluvione di Livorno, figlia di una urbanizzazione completamente sbagliata. In quel caso sono stati tolti spazi ai fiumi, alla fine però l’acqua il suo spazio se lo riprende”.

Toscana: Codice giallo per vento nelle zone meridionali e appenniniche

Codice giallo per tutta la giornata di oggi per vento nella Regione Toscana, emesso dalla sala operativa della Protezione Civile

Un codice giallo per vento, con validità dalle ore 8 fino alla mezzanotte di domenica 25 luglio, è stato emesso dalla Sala operativa della Protezione civile regionale.

Le aree interessate sono l’Arcipelago, la costa e zone adiacenti nell’area meridionale della regione. Interessate anche le zone appenniniche a nord, al confine con l’Emilia Romagna. Codice giallo anche per mareggiate su Isola d’Elba e coste adiacenti sempre per domenica 25 luglio, con validità dalle ore 12 fino alla mezzanotte.

Per domenica 25 luglio, Scirocco con forti raffiche interesserà le isole dell’Arcipelago, le zone meridionali, costa e zone interne, ed i rilievi appenninici nel settore al confine con l’Emilia Romagna. Mare molto mosso in particolare a largo e a sud dell’isola d’Elba.

Si tratta di una perturbazione di origine atlantica porterà nelle prossime ore condizioni di maltempo sull’Italia, con piogge e temporali sul nord ovest e venti forti sulle regioni centrali tirreniche. Per oggi, domenica, inoltre, sono attesi venti forti e di burrasca su Toscana meridionale e settori costieri del Lazio centro-settentrionale

Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana

Maltempo in Toscana: codice giallo per temporali fino a domani

Possibili colpi di vento, grandinate e temporali su tutta la Regione, in base al codice giallo per maltempo emesso dalla Protezione Civile

Temporali in arrivo su gran parte della regione, allerta codice giallo Protezione Civile per maltempo in Toscana.

Da oggi pomeriggio fino alle 21 di martedì 8, il maltempo è atteso un po’ su tutta la regione, eccetto la zona costiera.

In base al codice giallo emesso dalla sala operativa della Protezione civile regionale, dal pomeriggio del 7 giugno temporali sparsi potranno interessare le zone interne, con maggiori probabilità di forti piogge sull’arco appenninico e possibili colpi di vento e grandinate.

Domani 8 maggio dalla tarda mattinata e nel corso del pomeriggio fino alle 21 sono previste ancora piogge sparse e intense sui rilievi retrostanti il litorale centro meridionale, sulle Colline Metallifere, il Monte Amiata e le zone limitrofe. Anche in questo caso possibili colpi di vento e grandinate.

Tutti i dettagli relativi al maltempo in Toscana sono consultabili sul sito della Regione Toscana nella sezione allerta meteo.

Previsioni meteo per lunedì (fonte Cfr): condizioni di instabilità per la presenza di aria fresca in quota.

PIOGGIA: rovesci sparsi nelle zone interne durante le ore centrali della giornata con cumulati medi significativi e massimi elevati, più probabili sui rilievi. Intensità massima oraria forte.

TEMPORALI: durante le ore centrali della giornata, temporali forti nelle zone interne; possibili grandinate e colpi di vento.

– Rischio idrogeologico: comprende il verificarsi di frane, scivolamenti di terra, crolli di roccia, colate di fango, ecc., che possono creare condizioni di pericolo per strade, ferrovie e anche abitazioni. Comprende anche i fenomeni di allagamento causati da corsi d’acqua minori quali canali di bonifica e torrenti che spesso possono avere delle piene improvvise.

– Rischio idraulico: comprende il verificarsi allagamenti e alluvioni causati dai corsi d’acqua principali più importanti(fiumi). Generalmente questi corsi d’acqua impiegano qualche ora per generare delle piene, quindi con un certo grado di prevedibilità. Le conseguenze di un’alluvione in generale sono molto più gravi e territorialmente estese e posso coinvolgere un grande parte della popolazione.

– Rischio temporali forti: comprende fenomeni di pioggia in genere molto improvvisi, localizzati e violenti, generalmente associati a danni dovuti a violente raffiche di vento (o delle trombe d’aria),a grandinate di grandi dimensioni e a un numero elevato di fulmini.

I temporali seppur circoscritti sono molto più difficili da prevedere rispetto ad altri fenomeni, l’allerta solitamente riguarderà diverse zone ma i temporali si svilupperanno solo su alcune di queste. Gli effetti dei temporali forti dipendono molto dalla vulnerabilità locale del territorio anche dalla persistenza del fenomeno. Nel caso dei temporali, considerata la loro manifestazione improvvisa, è ancora più importante seguire semplici norme di auto-protezione e tenersi aggiornati sull’evoluzione degli per scongiurare situazioni di pericolo.

 

 

Stadio del razzo cinese, cade nell’oceano Indiano vicino alle Maldive

Il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera all’alba su un punto dell’Oceano Indiano vicino alle isole Maldive.

In una delle sue ultime orbite lo stadio del razzo, ha salutato l’Italia, sorvolando la Sardegna e la Calabria senza alcun rischio, per spostarsi verso Est. Il rientro è avvenuto entro i limiti della finestra temporale prevista, che andava dalle 3,11 alle 5,11 italiane, mentre c’è stata un’incertezza decisamente maggiore sul luogo del rientro, inizialmente indicato nel Nord Atlantico e successivamente nel Mediterraneo orientale.

È sempre difficile stabilire con esattezza la traiettoria di un oggetto di grandi dimensioni in caduta incontrollata e lo stadio del Lunga Marcia 5B non è stata un’eccezione. Una volta portato in orbita il modulo principale della nuova stazione spaziale cinese, lo scorso 29 aprile, il più grande razzo costruito dalla Cina aveva esaurito tutto il suo propellente, come previsto nella missione. Come spesso accade, si è data la priorità alla messa in orbita di un oggetto più che alla necessità di conservare un po’ di propellente che permettesse di gestire un rientro controllato.

Di conseguenza, portata a termine la sua missione, lo stadio del lanciatore ha cominciato la sua caduta verso la Terra. Il cilindro da 20 tonnellate, lungo più di 30 metri e dal diametro di 5, ha cominciato a scendere ruotando velocemente su sé stesso: una situazione che non permette mai di poter calcolare il rientro in modo preciso, ma solo con un margine di incertezza su tempo e luogo del rientro che all’inizio è davvero molto ampio e che progressivamente si riduce.

Radar e sensori in tutto il mondo permettono di seguire progressivamente le orbite e di raffinare i calcoli. I dati sono raccolti e utilizzati da organizzazioni come il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad) e il consorzio europeo per la sorveglianza spaziale Eusst (EU Space Surveillance and Tracking), del quale fa parte l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e al quale l’Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e il centro (Isoc Italian Space Surveillance and Tracking Operation Center) dell’Aeronautica Militare a Pratica di Mare.

Una volta elaborati, i dati vengono trasmessi alla Protezione Civile. Sulla base di questi dati, a ridosso della chiusura della finestra temporale prevista per il rientro, il Dipartimento della Protezione Civile ha potuto escludere la caduta di frammenti su tutto il territorio italiano, in accodo con l’Asi e gli altri partecipanti al tavolo tecnico istituito per seguire il rientro incontrollato del detrito spaziale.

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