Scuola in piazza in varie città toscane dal 20 al 23 dicembre. Slogan: ‘ci si vede 7 gennaio’

Mobilitazioni degli studenti e delle studentesse sono promosse dal movimento ‘Priorità alla Scuola’

Ci si vede il 7 gennaio! questo è lo slogan delle manifestazioni che avranno luogo da domani, domenica 20 dicembre, a mercoledì 23 dicembre, ultimo giorno di scuola prima della pausa natalizia. Il movimento ‘Priorità alla Scuola’ ha organizzato numerose mobilitazioni in tutta Italia, per mantenere alta l’attenzione sulla scuola e affermare la necessità di riportare tutti gli alunni in classe in presenza e in continuità.

“La ripresa delle lezioni in presenza per le scuole superiori, nei termini previsti dal Dpcm del 3 dicembre, non è negoziabile e il prolungamento della Didattica A Distanza per le scuole superiori è una scelta inaccettabile e irresponsabile. A quasi 12 mesi dall’inizio dell’emergenza non è concepibile negare un altro anno scolastico agli adolescenti italiani e, in alcune regioni, anche i bambini. Il diritto all’istruzione non può essere compresso da scelte politiche meschine, dall’incapacità e dalla scarsa volontà di risolvere i disservizi in nome dei quali le scuole sono state chiuse: la mancanza degli spazi, la scarsità dei trasporti pubblici e l’assenza di un sistema di monitoraggio sanitario”. Di questi temi e della questione delle risorse economiche che a breve saranno messe a disposizione e che richiedono scelte politiche precise, si discuterà durante l’assemblea pubblica di Priorità alla Scuola, che si svolgerà online, domani, domenica 20 dicembre, alle ore 18, in diretta su Facebook dalla pagina www.facebook.com/prioritaallascuola.

Mercoledì 23 dicembre si svolgeranno mobilitazioni in 28 città durante le quali studenti, docenti e genitori appenderanno, come monito, sui portoni delle scuole superiori gli striscioni con lo slogan “Ci si vede il 7 gennaio! #priorità alla scuola” . La protesta si svolgerà nelle seguenti città: Firenze, Pontedera (PI), Pisa, San Miniato (PI), Mantova, Modena, Faenza, Bologna, Roma, Milano, Torino, Napoli, Benevento, Verona, Salerno, Padova, Prato (FI), Pistoia, Massa Carrara, Pontecagnano (SA), Udine, Terni, Perugia, Vicenza, Bari, Taranto, Luserna San Giovanni (TO), Reggio Emilia.

‘Priorità alla Scuola’, in 500 in piazza Duomo

🔈Firenze, circa cinquecento persone, fra cui molti docenti e studenti, hanno partecipato oggi a Firenze al flashmob organizzato dal comitato ‘Priorità alla Scuola’, in piazza Duomo davanti alla sede della Regione Toscana, per chiedere il ritorno alla didattica in presenza.

Secondo quanto affermato da esponenti di ‘Priorità alla Scuola’, grazie a un’autorizzazione concessa dalla questura i manifestanti hanno potuto raggiungere il presidio anche da fuori comune di Firenze.

@Controradio

Fra i partecipanti al flashmob, anche alcuni bambini seduti al banco e adeguatamente distanziati, per mostrare l’aspetto di una classe con la didattica in presenza; molti i cartelli contro la Dad e contro l’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli, il quale ha dichiarato nei giorni scorsi che per mantenersi entro la soglia del 50% di capienza sui bus si dovrà avere il 50% di Dad.

“Questo governo – accusa Costanza Margiotta, referente fiorentina di Priorità alla Scuola – sta rubando il presente e il futuro delle giovani generazioni, mentre negli altri paesi europei le scuole sono rimaste aperte e i contagi sono scesi: siamo a 130 giorni in Dad in Italia nelle secondarie, contro una media europea di 50 giorni”.

Solidale coi manifestanti, fra gli altri, anche la consigliera comunale Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Il prolungamento della didattica a distanza – ha sottolineato – acuisce le disuguaglianze sociali”

Uno stralcio dell’intervento di Lorenzo Alba di Potere al Popolo raccolto da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201205_01_MANIFESTAZIONE-SCUOLA_ALBA.mp3?_=1

Per la scuola a scuola, 8 mesi di mobilitazione e domani si torna in piazza anche a Firenze

Gli studenti delle scuole superiori torneranno sui banchi dal 7 gennaio, la presenza sarà garantita al 75%. La conferma arriva dal testo del Dpcm firmato dal presidente  Conte. Intanto la mobilitazione permanente promossa da Priorità alla Scuola entra nell’ottavo mese di proteste.

Dal oggi al 6 dicembre è previsto un fine settimana ricco di manifestazioni in tutta Italia, in 8 regioni, in 19 città, con presidi, assemblee pubbliche, lezioni all’aperto. Dal 24 febbraio 2020 per le scuole superiori è stata garantita la scuola in presenza solo per 40 giorni, a fronte di 130 di didattica a distanza al 100%. A Firenze manifestazione domani 5 dicembre, ore 15, piazza Duomo, di fronte alla sede della presidenza della Regione Toscana.

Silvana Vacirca professoressa delle medie Ottone Rosai intervistata da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201204_02_SCUOLA-VACIRCA.mp3?_=2

di seguito il comunicato delle mobilitazioni:

La mobilitazione permanente per la scuola promossa da Priorità alla Scuola entra nell’ottavo mese di proteste. Dal 4 al 6 dicembre è previsto un fine settimana ricco di manifestazioni in tutta Italia, in 8 regioni, in 19 città, con presidi, assemblee pubbliche, lezioni all’aperto.

Il Comitato rileva che: 

– tutti i principali Paesi europei hanno garantito la didattica in presenza anche in una situazione di lockdown parziali dovuti a una situazione epidemiologica critica, persino più critica che in Italia; 

– la curva epidemiologica dei principali Paesi europei è scesa sensibilmente e rapidamente a scuole aperte, mentre in Italia, a fronte di una curva epidemiologica che scende, le scuole restano chiuse. 

Le scuole vanno tenute aperte: anche nel caso di ulteriori situazioni critiche in futuro, le scuole devono essere le ultime a chiudere, le prime a riaprire.  

Sono sempre più numerose e autorevoli le voci di medici, studiosi e studiose che denunciano le gravi conseguenze psico-fisiche su bambini e ragazzi a causa del lockdown imposto in Italia; si sono espressi in tal senso anche membri del Comitato Tecnico Scientifico, tra cui il coordinatore Agostino Miozzo e Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria

Dal 24 febbraio 2020 per le scuole superiori è stata garantita la scuola in presenza solo per 40 giorni, a fronte di 130 di didattica a distanza al 100%.  

Dopo l’ultimo D.P.C.M. nulla, o quasi nulla, è stato fatto dalle istituzioni per risolvere le criticità che patiscono i trasporti pubblici e la medicina territoriale, in nome delle quali le scuole sono state chiuse. La scuola è un diritto che non deve essere cancellato da disservizi.  

Di fronte alle scelte e ai comportamenti del governo e dei presidenti delle regioni, Priorità alla Scuola è indignata: basta con le prese in giro, è vergognosa la retorica di chi a parole sostiene che la scuola è una priorità ma non compie nessuna azione concreta per tenere aperte le scuole. In Italia il diritto all’istruzione e il diritto all’infanzia sono compressi in ragione di precise scelte politiche che Priorità alla Scuola denuncia e contrasta. 

Le iniziative (in costante aggiornamento)  

Toscana

Firenze: sabato 5 dicembre, ore 15, piazza Duomo, di fronte alla sede della presidenza della Regione Toscana, manifestazione

 

Emilia Romagna 

Bologna: sabato 5 dicembre, ore 16, viale Aldo Moro 50, di fronte alla sede della Regione, manifestazione

Parma: sabato 5 dicembre, ore 15, piazzale Sicilia 5, assemblea pubblica ‘Scuola e Cultura: beni di prima necessità’

Modena:
giovedì 3 dicembre, piazza Grande, ore 14.30, lezione “Il taccuino dello scrittore, raccogliere idee per scrivere storie”;
venerdì 4 dicembre, ore 14.30 lezione “La letteratura cavalleresca”;
mercoledì 9 dicembre, ore 14, lezione di letteratura italiana “Dante, Inferno XXVI”; giovedì 10 dicembre, ore 14, lezione “Filosofia … oggi? Perché?”;
sabato 5 dicembre, piazza Grande, ore 15, manifestazione “A Natale regaliamoci la scuola”.

Faenza:
venerdì 4 dicembre, Liceo Torricelli Ballardini, sede scientifico, via Santa Maria dell’Angelo 48, lezione dalle ore 9 alle 9.45, dalle ore 10 alle 10.45;
sabato 5 dicembre, Liceo Torricelli Ballardini, sede linguistico, via Pascoli 4, lezione dalle 8 alle 9.45.

Veneto

Venerdì 4 dicembre, dalle 8 alle 13, gli studenti seguono lezioni in DAD davanti alle scuole superiori nelle seguenti città:

VicenzaLiceo Fogazzaro, Liceo Quadri, ISS Montagna
Treviso, Liceo Canova, Liceo artistico
Mogliano Veneto, Liceo Berto
Padova, ITSCT Einaudi Gramsci, IIS Leonardo Da Vinci
Verona, Liceo Messedaglia, ITS Can Grande della Scala
Venezia-Mestre, Liceo Giordano Bruno.

Puglia
Bari, sabato 5 dicembre, ore 15, via G. Gentile 52, presidio davanti al consiglio regionale, co-organizzato dal Coordinamento Pugliese Scuola Diffusa.

Lazio

Roma, sabato 5 dicembre, ore 10, Porta Pia, al Ministero Infrastrutture e Trasporti.

Marche
Anconasabato 5 dicembre, ore 16, piazza Roma, flashmob e lezione aperta 

Campania
Napoli, sabato 5 dicembre, ore 11.30, Metro Toledo, flash mob “Chiediamo asilo…e pure elementari, medie e superiori. Rifugiati didattici campani”. Tutti in fila distanziati si farà autostop, direzione scuola. Tutti i manifestanti avranno uno zaino scolastico o una valigia, pollice alzato e cartello con la scritta direzione “scuola”. Alle 13, piazza Plebiscito, presidio davanti alla prefettura.

Benevento, sabato 5 dicembre 11.30, corso Garibaldi, 1, presidio davanti alla prefettura.

Lombardia

Milano: domenica 6 dicembre, ore 15, lezioni carbonare presso i giardini di via Cesariano

Mantova: venerdì 4 dicembre ore 8-10, via Tasso, manifestazione degli studenti delle scuole circostanti: Carlo D’Arco, Isabella d’Este, Pitentino, Redentore, Belfiore, Virgilio.

Piemonte

Torino, domenica 6 dicembre, ore 11, piazza Castello manifestazione davanti alla Regione.

“Vorrei solo andare a scuola perché con la dad non capiamo niente”, studenti al presidio di Priorità alla scuola

Davanti al Liceo Galileo il presidio permanente di Priorità alla Scuola. La richiesta è riaprire le scuole in sicurezza, risolvere il nodo dei trasporti e istituire un sistema di tracciamento rapido.

A cinque mesi dalla fine del lockdown le scuole superiori sono state chiuse di nuovo, in didattica a distanza al 100%. Priorità alla scuola ha organizzato un presidio accanto all’entrata del Liceo Galileo, al lato del Consiglio Regionale per richiedere la riapertura delle scuola superiori in sicurezza.

Il presidio è iniziato con una lezione all’aperto: La Ginestra di Leopardi raccontata dalla professoressa Maria Beatrice Di Castri.

Al presidio erano presenti studenti e docenti di diversi gradi scolastici. “Io vorrei solo andare a scuola perché con la DaD non capiamo niente”, racconta una studentessa del primo anno del liceo del Liceo Capponi. Dello stesso parere anche Matteo, universitario che frequenta la facoltà di Lettere: “La didattica a distanza non è una soluzione, semplicemente un tampone. Sarebbero serviti maggiori investimenti per avere più sedi, più aule, più posti per lo studio”.

Assemblea pubblica di Priorità alla Scuola a Firenze, “La Regione ci incontri”

Era il 23 maggio scorso quando Priorità alla Scuola scese in piazza al grido de “La scuola si-cura non si chiude”. La prima manifestazione in presenza dopo il lock down. Fu un successo di partecipazione di genitori, docenti e bambini. Mille in piazza SS Annunziata a Firenze come in molte altre piazze d’Italia. A poco meno di sei mesi da quella mobilitazione, la sostanza delle richieste è rimasta immutata a fronte di una Dad al 100% nella quale da oggi sono ripiombati 4 milioni di studenti in virtù del nuovo Dpcm. Stiamo parlando della metà della popolazione scolastica italiana.

Domani  Priorità alla Scuola Toscana tornerà di nuovo in piazza per un’Assemblea pubblica in cui definire le prossime mobilitazioni e rinnovare la richiesta di un incontro con la Regione Toscana. Appuntamento alle 15.30 in piazza Santa croce sotto la statua di Dante.

Costanza Margiotta portavoce di PAS intervistata da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201106_01_PRIORITA-ALLA-SCUOLA.mp3?_=3

SABATO 7 NOVEMBRE, ore 15.30 PIAZZA Santa Croce davanti alla statua di Dante 

Di seguito il comunicato di invito all’assemblea pubblica: 

La scuola è un diritto: deve essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire

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A cinque mesi dalla fine del lockdown si torna a chiudere le scuole. Da aprile abbiamo lavorato perché fossero riaperte: non vogliamo che le scuole, di nuovo, siano le prime a chiudere e le ultime a riaprire.

Non possiamo accettare in silenzio le conseguenze di ritardi e mancati investimenti su spazi, personale e prevenzione sanitaria così come non possiamo pagare le conseguenze di un mancato investimento sul trasporto pubblico.

La scuola è di tutti e tutte, senza scuola non ci sono diritti: tutta la città si mobiliti a difesa della scuola.

In piazza discuteremo su quali forme di pressione, espressione e protesta trovare e adottare affinché:

 le allieve e gli allievi delle scuole superiori sia ripristinato il diritto all’istruzione, che non consideriamo in nessun modo garantito attraverso il ricorso alla Didattica a distanza;

 da subito, pubblicamente e con grande trasparenza l’amministrazione proceda – di concerto con le aziende di trasporto e con gli istituti scolastici – a pianificare le condizioni che permettano alle studentesse e agli studenti delle scuole medie e superiori di raggiungere le scuole in sicurezza, senza doversi affollare sui mezzi di trasporto;

 sia istituito un sistema di tamponi e tracciamento rapido dedicato alle scuole.

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L’assemblea si svolgerà nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio da Covid-19. Vi preghiamo di mantenere il distanziamento e di rispettare l’obbligo di mascherina. Potete portarvi uno sgabello o dei cuscini per sedervi.

Priorità alla scuola domani in presidio in 10 Regioni, ‘No a stop presenza’

Dopo l’immediata mobilitazione cominciata venerdì mattina in seguito all’ordinanza di chiusura delle scuole in Campania, il Comitato Priorità alla Scuola organizza per domani lunedì 19 ottobre presìdi e flashmob in 13 città di 10 regioni.

I presìdi si terranno davanti alle sedi delle Regioni o delle prefetture per ribadire la contrarietà alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il ricorso alla didattica a distanza che non può essere la soluzione per problemi – dai trasporti alla gestione sanitaria – per i quali occorre trovare alternative che non ne scarichino il peso su studenti e famiglie. Il Comitato fa inoltre presente che in questo momento le scuole sono sicure, luoghi di monitoraggio e prevenzione per milioni di persone altrimenti fuori controllo.
Con queste mobilitazioni il Comitato vuole dare solidarietà agli studenti e alle famiglie campane e ribadire ancora una volta che il diritto all’istruzione in presenza deve essere
garantito a tutti e uniformemente su tutto il territorio nazionale perché un diritto o è di tutti o si trasforma in privilegio. Il Comitato chiede di potenziare il trasporto pubblico e i servizi diagnostici, in modo che gli studenti e i lavoratori della scuola possano accedere rapidamente ai tamponi.

Continua anche la campagna di comunicazione sui social media, lanciata con l’hashtag #lascuolanonsichiude. È stato chiesto alle persone di fotografarsi con il cartello “La scuola non si chiude, né in Campania né altrove”. Molte foto della campagna social sono diventate simbolo della mobilitazione dopo la decisione del governatore della Campania. “La chiusura delle scuole, e il passaggio alla didattica a distanza, sarebbe accettabile solo in caso di un lockdown totale di tutto il Paese: in questo e solo in questo caso Priorità alla Scuola la
accetterà. Questa volta, la scuola sia l’ultima a chiudere”, chiede il Comitato.
Lunedì 19 ottobre di nuovo in piazza:  Roma, davanti al Miur, Largo Bernardino da Feltre, ore 10. Firenze, davanti alla sede del Consiglio regionale in via Cavour ore 17 in occasione dell’insediamento del Consiglio e della presentazione della nuova Giunta. Milano davanti alla Regione ore 17. Bologna, davanti alla Regione ore 17. Reggio Emilia, davanti alla Prefettura ore 18. Vicenza davanti alla Prefettura ore 17. Padova, Piazza Antenore 3 ore 17. Pescara Piazza Italia ore 19. Bari, sotto il palazzo della giunta della Regione. Lungomare Nazario Sauro, ore 17. Torino, Piazza Castello, di fronte alla Regione, ore 19. Napoli davanti alla Regione, ore 12. Avellino, davanti al Plesso scolastico Borgo Ferrovia, ore 17.30. Venezia Giulia, Trieste, Piazza Unità d’Italia davanti al palazzo della Regione e la Prefettura, ore 17.

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