Thurston Moore Group in concerto a Prato

L’ex leader dei Sonic Youth sarà in concerto il 10 giugno a Prato, a capo del Thurston Moore Group. Officina Giovani a Prato, nell’ambito dell’Off Tune Festival.

Thurston Moore è stato per trent’anni voce e chitarra dei Sonic Youth, band che più di ogni altra ha segnato lo sviluppo del rock alternativo americano come lo conosciamo oggi, fino a raggiungere, assieme alla notorietà mediatica, uno status di divi dell’immaginario alternativo.

Ma la carriera di Thurston Moore è costellata anche da decine di collaborazioni – da Yoko Ono a John Zorn, da Bobby Gillespie a David Toop – pubblicazioni da solista, progetti e impegno per i diritti civili che ne fanno uno degli artisti più eclettici e ispirati in circolazione.

Sul palco pratese sarà affiancato da una rodata line-up: Debbie Googe (My Bloody Valentine) al basso, James Sedwards alla chitarra (Nought) e Jem Doulton alla batteria.

Dopo Dinosaur Jr (giovedì 9 giugno), Thurston Moore Group è il secondo grande nome dell’Off Tune Festival in programma dal 9 al 12 giugno a Prato.
Off Tune Festival è il progetto a cura di A-live, Santa Valvola Records e Ass. South Park, con la collaborazione del Comune di Prato e Officina Giovani: 4 giornate di musica e tanti eventi paralleli che invaderanno gli spazi dei cantieri culturali.

Biglietti: posto unico € 22+dp
Prevendite esclusivamente su DICE – www.dice.fm

 

🎧Air France – Klm: presidio dei lavoratori contro il licenziamento

Giornata di protesta per i lavoratori di Air France e Klm  contro la procedura di licenziamento collettivo avviata a gennaio dalle due aziende.

Dalle 10 alle 12, questa mattina, i lavoratori di Air France e Klm si sono dati appuntamento per una giornata di sciopero all’Interoporto di Prato contro la procedura di licenziamento collettivo. Le due aziende intendono, infatti, disfarsi del 70% dei lavoratori impiegati nelle due strutture, fiorentina e pratese.

In podcast l’intervista a Marco Chellini di Filt Cgil a cura di Lorenzo Braccini. 

Air France e Klm sono presenti sia allo scalo di Firenze Peretola che appunto all’Interporto di Prato. Il licenziamento, è scritto in una nota della Filt Cgil regionale-area metropolitana, “significherebbe un abbandono del nostro territorio, con una perdita di posti di lavoro altamente qualificati, riducendo così in maniera ulteriore le opportunità di lavoro e buona occupazione per la Toscana.  La perdita di posti di lavoro nel nostro territorio è un fenomeno che ci deve vedere tutti coinvolti, a partire dalle istituzioni locali, che invitiamo al presidio”.

“Su un complessivo di 10 lavoratori, le aziende hanno dichiarato un esubero di sette persone. C’è una procedura di licenziamento aperta a gennaio delle due aziende, noi auspichiamo che ci siano soluzioni alternative. Gli strumenti ci sono”. Queste le parole di Marco Chellini di Filt Cgil, presente al presidio questa mattina a Prato.

 

Prato: smantellata banda dello spaccio, 4 gli arresti

Smantellata dai carabinieri una banda dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Prato. Arrestati quattro uomini, tutti di origine marocchina, di 38, 34,28 e 27 anni. Sono stati rinvenuti, dalle forze dell’ordine, 84 grammi di hashish e 4.550 euro

La banda, detta ‘gruppo Tyson’ dal soprannome di uno degli arrestati, da anni occupava abusivamente una casa popolare in località Galciana e gestiva il mercato locale dello spaccio in zona Prato, da almeno 10 anni. Le attività investigative, durate quasi un anno, erano partire nel dicembre 2020 con l’arresto a Prato di un 40enne marocchino trovato in possesso di 20 grammi di cocaina e due etti di hashish e proseguite nel gennaio e febbraio 2021 sempre con l’arresto di altri cinque uomini di origine marocchina ed il sequestro complessivo di quasi 800 grammi di cocaina.

Ricostruendo la filiera dello spaccio i militari sono arrivati al gruppo Tyson. I carabinieri hanno documentato 1.665 episodi di spaccio, pari ad un quantitativo di stupefacente stimato in 1,700 chili circa, per un giro d’affari valutato in 77mila euro. Dalla perquisizione della casa occupata, effettuata anche con unità cinofile, sono stati rinvenuti 84 grammi di hashish ed 4.550 euro, provento dell’attività di spaccio che sono stati sequestrati.

Mamma di Luana: giustizia perché non accada ad altri

Montemurlo, in provincia di Prato, Emma Marrazzo, mamma di Luana D’Orazio, la 22enne, a sua volta madre di un bimbo, morta il 3 maggio scorso nell’azienda tessile di Montemurlo dove lavorava, è intervenuta a ‘Che giorno è’ su Rai Radio1.

“Luana aveva 22 anni, nessuno deve morire in quel modo. È stata la vittima 185 del 2021 che si è chiuso con 1.404 morti. Cerco solo giustizia in modo che non accada ad altri. ‘Mancavano tutte’ le protezioni come dice la perizia – ha detto la mamma di Luana – Le leggi ci sono, vanno applicate, come dico da sempre, vanno date anche delle divise, devono indossare qualcosa che le protegga e che non vengano disattivate le protezioni. Perché a morire come è morta mia figlia nel 2021, aveva 22 anni, credetemi, nessuno deve morire in quel modo”.

“Io ho visto tutto, ho visto le foto e la scena come è potuta accadere, non va bene – prosegue Emma Marrazzo -. E poi non devono essere lasciate da sole oppure con accanto altri apprendisti. Lì ci vuole un tutor che le segua. Ancora oggi mi viene detto che purtroppo nelle aziende è sempre stato così, ma non deve essere così. Io capisco anche i piccoli imprenditori che devono andare di pari passo con le grandi aziende, però non levando a discapito di vite umane”. “Luana era una mamma. Come diceva il suo bimbo ‘una mamma splendida’. Purtroppo, hanno spezzato tanti cuori, non solo il mio”.

“Luana – ricorda ancora – era una piccola grande donna. Quando ha cominciato a lavorare era molto giovane. Se doveva andare a ballare, ci andava, ma quando combaciava con il giorno di riposo. E aveva solo 17 anni all’epoca. Era molto responsabile. Non era solo bella, c’era tanto in quella piccola ragazza. Rispettava tutti, amava tutti. Si faceva in quattro e non diceva mai di no. Nemmeno sul lavoro. Ha rinunciato a tutti i suoi sogni per dire: ‘Mamma, ho un posto sicuro, ho una paga sicura. La paga sicura c’era. Ma il posto sicuro no”.

Ucraina, Caritas di Prato: al via raccolta prodotti di prima necessità

La Caritas di Prato lancia una raccolta di prodotti di prima necessità, come generi alimentari e per l’igiene personale, oltre a coperte e sacchi a pelo, per dare conforto alla popolazione in fuga dalla guerra in Ucraina. Il materiale raccolto potrà essere portato al magazzino dell’associazione Cieli aperti in via Roma 188, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.

La Caritas di Prato si mobilita al sostegno dell’Ucraina. In particolare, fanno sapere, la richiesta è quella di reperire: zucchero, pasta, riso, sale, passata di pomodoro, olio, tè, caffè, alimenti per bambini, frutta e verdura in scatola. E poi: shampoo, bagnoschiuma, dentifricio, saponi, spazzolini, assorbenti, pannolini per bambini, creme protettive, disinfettanti. Servono inoltre coperte e sacchi a pelo. I prodotti non devono essere in confezioni di vetro e non devono essere prossimi alla scadenza.

I prodotti saranno inscatolati e inviati alla Caritas di Lublino in Polonia e all’associazione rumena Donează Gura Humorului che si stanno occupando della emergenza profughi. “In seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina e come prima risposta ai problemi che questa emergenza sta sollevando – dice don Enzo Pacini, direttore della Caritas diocesana di Prato – la Chiesa di Prato propone alla comunità cristiana e alla società civile alcuni modi di partecipazione a sostegno delle vittime che soffrono la violenza della guerra siamo tutti invitati a dare un contributo in base alle nostre disponibilità”.

Inoltre per la Quaresima, la tradizionale raccolta annuale di offerte nelle parrocchie di Prato nel giorno della Domenica delle Palme (il 10 aprile), sarà dedicata all’emergenza Ucraina. Attivata anche una raccolta fondi da parte dell’Esarcato Apostolico in Italia per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino, in collaborazione con Caritas ucraina, su un conto intestato allo stesso Esarcato, Iban: IT74P0503410100000000044187. Prise anche la preghiera per la pace, e il 4 marzo, alle 21 è stata organizzata la recita del rosario in cattedrale.

Dalla Toscana cibo in scatola, coperte, medicine: iniziata la mobilitazione per l’Ucraina

Coperte, medicine di ogni tipo, barrette energetiche, cibi in scatola: la Toscana si mobilita per spedire beni di prima necessità al confine tra Romania e Ucraina. La raccolta presso la sede di RFK Human Rights in Via Ghibellina 12a Firenze.

Mobilitazione degli ucraini che vivono in Toscana che già nelle scorse ore hanno fatto partire da Firenze una spedizione di generi alimentari e beni di prima necessità da mandare in patria.
RFK Human Rights Italia ha organizzato una raccolta lampo di beni di prima necessità per supportare la popolazione ucraina: BENDE KIT PRIMO SOCCORSO FRUTTA SECCA BARRETTE ENERGETICHE CIBO LIOFILIZZATO CALZINI COPERTE. La raccolta avvenuta ieri proseguirà anche oggi e martedì 19-20, presso la sede di RFK Human Rights in Via Ghibellina 12a Firenze.

Una lunga coda che nella giornata di ieri, domenica 27 febbraio, ha visto persone con borse dell’Ikea piene di oggetti e cibo da spedire. Da subito il salone della Fondazione Robert Kennedy si è riempito di beni di ogni tipo. Questo è l’aiuto concreto che arriva dalla nostra Regione, dopo che sempre ieri, migliaia di persone si sono recate su Ponte Santa Trinita per dire NO alla guerra e in Piazza della Signoria.

Le iniziative di solidarietà si stanno moltiplicando in tutta la Toscana: già ieri è partita una spedizione di beni di prima necessità acquistati tra Firenze e Pisa dagli Ucraini che abitano in Toscana. A Prato, in via Labriola 69 in località Bagnolo, la Onlus Stremao, sta organizzando una raccolta di materiale sanitario come garze, guanti, cerotti, kit di primo soccorso.

Accoglienza che non si ferma solo a questo, ma che si sta attivando sotto il profilo dell’accoglienza. Per gestire il flusso di persone che giungerà in Toscana nelle prossime settimane, infatti, è stata organizzata una riunione dal Prefetto di Firenze, Valerio Valente, con Comune, Asl Centro e Console d’Ucraina.

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