Lupi uccidono un cane che proteggeva il gregge nelle campagne di Pontassieve

Pontassieve, un cane da pascolo è stato attaccato ed ucciso dai lupi mentre tentava di salvare il suo gregge.

Lo rende noto il Comune dopo aver ricevuto una lettera dal titolare dell’azienda agricola Valle del Sasso per rendere noto l’episodio, analogo a un altro dell’anno scorso, e per chiedere al municipio di operare per sensibilizzare la questione dei lupi, presso la Regione Toscana, il Parlamento Italiano ed ogni soggetto “che abbia possibilità di legiferare in materia, la drammaticità della situazione per chi cerca di fare allevamento e pascolo”.

“Servono, infatti regole ed ordinanze specifiche per arginare la situazione lupi, che reca seri danni anche all’ecosistema ed ai suoi equilibri – spiegano dal Comune di Pontassieve – I lupi ormai stanno imperversando in Valdisieve e stanno raggiungendo zone di greggi, allevamenti e, spesso, anche abitazioni con pericolo per persone e animali”.

“Da parte dell’amministrazione – spiega il vicesindaco – assoluta vicinanza a Flavio Giannetti e alla Azienda Agricola Valle del Sasso. Non si può più aspettare, la politica deve intervenire presto. Le belle parole che spendiamo sull’importanza dell’agricoltura e dell’allevamento sostenibile, sulla difesa delle piccole aziende, sul km0 e le produzioni di qualità, devono poi trasformarsi in un sostegno concreto, con decisioni che siano realmente incisive”.

L’appello di Pontassieve oggi “viene inviato alle istituzioni competenti in materia ed esteso alle amministrazioni limitrofe, oltre che alle associazioni di categoria, per denunciare quanto la situazione stia diventando insostenibile rimarcando che senza un intervento deciso e concreto, atto a evitare ulteriori stragi, sia a rischio il futuro di tante attività agricole e di allevamento”.

Enpa, dubbi su allarmi predazioni lupi in allevamenti Toscana

🎧 Mostra di foto contro la Guerra di Pino Bertelli, a Pontassieve

Pontassieve, “L’infanzia rubata. La guerra negli occhi” è il titolo della mostra fotografica del fotografo piombinese Pino Bertelli, curata da Antonio Natali e Adriano Bimbi, allestita nella Sala delle Colonne del Palazzo Comunale.

La mostra è stata resa possibile dal contributo della Fondazione CR Firenze e della Regione Toscana, con la partecipazione, anche, di Toscana Energia, la mostra di Bertelli, si inserisce nel ciclo di esposizioni curate da Adriano Bimbi e Antonio Natali, che portano nella Sala delle Colonne l’arte del ‘900, tra grandi maestri e giovani artisti.

In podcast la presentazione di Antonio Natali.

La mostra, con i suoi 31 scatti in bianco e nero, prestati da Francesco Mazza, è un cogente atto di accusa contro i conflitti che dilaniano il pianeta, attraverso gli sguardi smarriti dei bambini, sguardi che squarciano il silenzio e, con la loro profondità, resa ancora più intensa dal bianco e nero potente di Bertelli, trasmettono il dolore e la paura dei bambini vittime, ogni giorno, della guerra.

L’obiettivo del fotografo si focalizza sugli occhi, invitandoci a non chiudere i nostri di fronte all’orrore, per cercare e ritrovare, nella purezza di questi sguardi, l’umano.

Nei ritratti di Bertelli, anche un indiretto omaggio a Pier Paolo Pasolini, nell’amore e nella difesa degli ultimi, immortalata in ogni scatto del fotografo, che fa parte anche del collettivo Reporter sans frontieres.

“Una mostra dal grande impatto emotivo ed emozionale, che siamo molto orgogliosi di ospitare in un momento così drammatico. – dicono la sindaca Monica Marini e il vicesindaco Carlo Boni – L’arte di Bertelli ci impone di guardare negli occhi, senza voltarci, l’atrocità della guerra, mettendocela davanti in tutta la sua drammaticità. Ci fa riflettere e ci costringe a prendere l’unica posizione possibile: al fianco di chi le guerre le subisce e di chi, a causa delle guerre, si vede negato ogni diritto.”

“Non c’è parola – dicono i due curatori Antonio Natali e Adriano Bimbi – che eguagli l’efficacia emotiva delle immagini di Bertelli. Negli occhi dei bimbi, il fotografo riesce a leggere non già la cronaca di un’afflizione, bensì la storia millenaria del martirio d’un popolo. Ferisce l’atavica tristezza che indelebilmente segna quegli occhi, sovente vivi di un’intelligenza che sarebbe altrove feconda d’opere belle e invece destinata a rimanere inespressa, reclusa in un mondo senza futuro”.

Presente all’inaugurazione anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha dichiarato “In questo momento drammatico, in cui ogni giorno siamo costretti a guardare in faccia gli orrori e le vittime di una guerra molto vicina a noi, la bellissima mostra organizzata nel Palazzo Comunale di Pontassieve parla alle nostre coscienze e fa appello alla nostra umanità, raccontandoci delle tante, tantissime, troppe guerre che hanno devastato e ancora devastano il pianeta. I bambini, lo sappiamo, sono le vittime principali della guerra, di tutte le guerre. Perché oltre a subire violenze, fame, lutti, dolore e mutilazioni a causa dei conflitti, i bambini perdono la loro innocenza. La vita quotidiana, scandita dalla guerra, li deruba per sempre anche della cosa più importante, ovvero della loro infanzia. Un messaggio forte, dunque, quello che viene da questa mostra che sono grato al Comune di Pontassieve di aver organizzato. Un messaggio che ci arriva dagli scatti potenti di un maestro della fotografia di strada. È per me anche motivo di orgoglio, lo devo dire, sapere che un reporter rigoroso come Pino Bertelli è un toscano di Piombino, che si è fatto le ossa in acciaieria e da questa esperienza ha mutuato il suo sguardo sul mondo del lavoro e la sua capacità di ritrarre la società dal punto di vista degli “ultimi”. Mi auguro che siano in tanti a sperimentare la potenza delle sue inquadrature e che il suo messaggio colpisca nel segno e arrivi davvero dritto al cuore del pubblico.”

Lampedusa: inaugurato a Pontassieve un murale della memoria

E’ stato inaugurato  a Pontassieve (Firenze), in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza, un murale che ricorda la tragedia avvenuta a Lampedusa il 3 ottobre 2013, una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo, nella quale persero la vita 368 fra uomini, donne e bambini, oltre a 20 dispersi, in gran parte eritrei.

La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane, quando i motori si sono bloccati. Per attirare l’attenzione delle navi che passavano, l’assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato producendo molto fumo. Questo ha spaventato parte dei passeggeri, i quali si sono spostati su un lato dell’imbarcazione stracolma, che si è rovesciata. Dal 2016, il 3 ottobre è diventato la ”Giornata della memoria e dell’accoglienza”, in virtù della legge 45/2016. La Giornata è stata istituita per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.

Dal 2013 al 2020 sono 20390 le persone accertate che hanno perso la vita nel Mediterraneo. Secondo i dati delle Nazioni Unite, nei primi nove mesi del 2021 il numero delle persone morte o disperse nel Mediterraneo Centrale è in netto aumento rispetto all’anno precedente: 1.206 contro 877. Le persone in fuga da guerre e persecuzioni molto spesso non dispongono di alternative sicure e legittime per raggiungere l’Europa, è necessario quindi trovare soluzioni affinché le persone in fuga non siano più costrette a ricorrere ai trafficanti rischiando la vita.

L’assessora regionale all’istruzione e ai diritti umani, Alessandra Nardini, che ha preso parte all’inaugurazione ringraziando l’amministrazione comunale per questa iniziativa, a partire dalla sindaca e dall’assessore alla cooperazione internazionale, ha ricordato come la Toscana sia “da sempre, orgogliosamente, terra accogliente e solidale, che mette al centro la persona”. L’assessora Nardini ha poi sottolineato come sia “importante il ruolo della scuola nel portare avanti questi valori, ringraziando quindi i docenti, per aver accompagnato le ragazze e i ragazzi in questo percorso di consapevolezza così importante, ed esortando i giovani a essere costruttori di ponti e non di muri, a schierarsi contro qualsiasi forma di discriminazione, a non voltarsi dall’altra parte di fronte a chi ha bisogno. La scuola, per eccellenza, è il luogo dove si educa all’uguaglianza e al rispetto, quello dove si formano le cittadine e i cittadini, tanto che l’assessora si è detta fiduciosa che i giovani sappiano promuovere una società più umana, libera dalla paura del diverso e dall’intolleranza”.

Nardini ha ricordato, inoltre, “che anche la storia degli italiani è stata una storia di migrazioni in altri Paesi alla ricerca di lavoro e di un futuro migliore e che non si può e non si deve dimenticare, negando una possibilità a chi oggi arriva sulle nostre coste in cerca di una vita che possa definirsi tale”. All’inaugurazione hanno preso parte, fra gli altri, l’artista che ha realizzato il murale al Parco fluviale ”Fabrizio D’Andrè”, Enrico Guerrini, le ragazze e i ragazzi delle terze D e F della scuola secondaria di primo grado ”Maltoni”, la dirigente scolastica e alcuni docenti dell’istituto comprensivo di Pontassieve. Insieme a loro anche Janko Fofana, Beppe Caccia, capo missione Mediterranea Saving Humans e Vieri Raddi, di Pupi e Fresedde.

Dal 6 luglio la IV edizione di Piazza dei Popoli

A Pontassieve ‘Piazza dei Popoli’: al via al Festival in Piazza Vittorio Emanuele II dedicato alle tematiche internazionali. Dal 6 al 9 luglio

Protagonisti di questa edizione saranno due paesi simbolo dell’America Latina, Messico e Cuba. Paesi che li hanno resi il simbolo della lotta alle ingiustizie e della necessità di mobilitarsi per i diritti dei più deboli.

Il programma del Festival, che vedrà sul palco  ospiti come David Riondino e Diego Bianchi, unisce cinema, arti figurative, danza, musica e momenti di approfondimento. Con giornalisti, scrittori e registi che hanno deciso di raccontare questi due Paesi e, spesso, di eleggerli a loro luoghi di vita e lavoro.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, in conformità alle norme e alle restrizioni anti-covid19 imposte dall’attuale situazione sanitaria.

Nei giorni del festival, in piazza Vittorio Emanuele II, sarà possibile degustare piatti nati dall’incontro tra la cucina locale e quella messicana grazie all’impegno di Comitato in Bianco e Nero e la collaborazione della Locanda Toscani  i cui proventi saranno utilizzati per contribuire alla realizzazione di una scuola nella missione di Suor Valeria a Nahcra, in Guinea Bissau.

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Martedì 6 luglio

Alle 17.30, l’inaugurazione della mostra fotografica, visitabile fino al 30 luglio, “Il muro, spazio di espressione sociale”, a cura di Paola Santìn e dedicata al movimento artistico del “Muralismo”. Presente, insieme alla curatriceil Console onorario del Consolato Messicano di Firenze e Ruby Villareal, rappresentante della comunità messicana fiorentina.

Alle18.30, l’incontro “Patria, migrazione, esilio: Italia e Messico terre di transito” con il giornalista Federico Mastrogiovanni  ed Eugenio Alfano, avvocato, esperto in diritti umani e diritto dell’immigrazione. Alle 20.00, spazio alla musica con l’ensemble “Mariachi el Magnifico de Florencia”.

Alle 21.00 la partita Italia – Spagna.

Mercoledì 7 luglio

Alle 18.30 l’incontro “Cuba: dal mito della rivoluzione ad oggi” con Fiorella Cappelli, autrice televisiva e documentarista, e Alessandro Zarlatti autore del libro Destino Cuba (Ouverture), entrambi residenti a Cuba. 
Alle 20.00, la musica di “Amistade – Racconti d’incontri, terre lontane, passioni ed amicizie”.  Alle 21.00, la proiezione di cortometraggi cubani e messicani del Festival internazionale di videodanza “Agite y Sirva”.  La serata si chiude alle 21.30 con le voci dei repentisti cubani, gli improvvisatori di poesia chiamati anche “decimisti”, portate sul palco da Alexis Díaz Pimienta e David Riondino

 Giovedì 8 luglio

Si inizia alle 18.30 con il laboratorio “I suoni che nascono della terra“ per realizzare gli antichi strumenti in argilla, le ocarine precolombiane con Emilio Xiuhcoatl, etnomusicologo (su prenotazione al numero 055 8360255). A seguire nuova proiezione dei corti del festival “Agite y Sirva” e alle 21.30, sul palco Diego Bianchi, ideatore e conduttore della trasmissione di La7 “PropagandaLive” e Lucia Magi, giornalista che vive a Los Angeles.

Un incontro in cui si parlerà di migrazioni, diritti negati e informazione, a partire dalla proiezione del reportage PropagandaMexico, che i due giornalisti hanno realizzato nel 2019 per raccontare il dramma del Muro tra USA e Messico.

 Venerdì 9 luglio

Alle 18.30 COATLICUE, Madre del Sole, la Luna e le stelle”, parole e immagini nella performance a cura di Ilaria Danti e Valentina Primerano. Alle 20.00, “Música para los Dioses”, canti in lingua Nahuatl e danze rituali azteche e poi l’ensemble di musica messicana “Mariachi el Magnifico de Florencia”.

Il festival si chiude alle 21.30 con il concerto del gruppo “Cubania y tradicion” Info e aggiornamenti sul programma:  www.comune.pontassieve.fi.it | FB @comunedipontassieve

 

 

“Servono volontari per l’hub vaccinale”, appello dei sindaci Pontassieve, Rufina e Pelago

“Hub vaccinale di Pontassieve, i sindaci di Pelago, Rufina e Pontassieve: “È la battaglia di tutti, non lasciamo soli le persone volontarie”

I presidenti di Croce Azzurra e Misericordia di Pontassieve, Fernando Baffoni e Alessandro Pratesi hanno lanciato un appello alla cittadinanza della Valdisieve, in particolare alle associazioni, affinché l’impegno per portare avanti la campagna vaccinale sia l’impegno di tutta la comunità. Appello che i tre sindaci dei Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina fanno proprio e rilanciano.

“L’hub vaccinale di Pontassieve, all’ex Chino Chini, è una struttura grande e che sta coprendo non solo la zona della Valdisieve, ma accoglie molte persone anche da altre zone della provincia”. Dicono la sindaca di Pontassieve Monica Marini e i due sindaci di Pelago e Rufina, Nicola Povoleri e Vito Maida, che continuano: “Il lavoro che stanno portando avanti i volontari di Croce Azzurra e Misericordia di Pontassieve è immenso, ma non possono essere lasciati soli. Ci rivolgiamo quindi alle cittadine e ai cittadini della Valdisieve, in particolare a quanti sono impegnati nel volontariato con le associazioni di promozione sociale, con le associazioni sportive e culturali: servono volontari per fare in modo che l’hub possa continuare a distinguersi per capacità organizzativa e possa offrire il servizio migliore possibile ai cittadini. Ma per far questo non serve tanto la buona volontà dei singoli cittadini che vogliono dare una mano, quanto un’organizzazione delle tante associazioni presenti sul territorio, che si mettano a disposizione e formino i propri volontari, per riuscire a supportare davvero Croce Azzurra e Misericordia, con una turnazione che permetta ai singoli volontari di essere autonomi e rafforzare il servizio”.

L’idea dei sindaci di Pelago, Pontassieve e Rufina, insieme ai due presidenti di Croce Azzurra e Misericordia, è quella di organizzare delle giornate di formazione con le associazioni i cui soci si rendano disponibili, così da consentire una presenza il più efficace possibile e che non conti solo sui volontari delle due associazioni di protezione civile di Pontassieve, troppo pochi rispetto alle necessità di un hub con una capienza di 720 somministrazioni di vaccino al giorno. “La campagna vaccinale in Toscana adesso sta procedendo a passi lunghi e veloci, e ricordiamoci che è l’unico strumento che abbiamo per uscire da questi mesi drammatici e dalla pandemia”, continuano i sindaci, “per questo, dato che i nostri volontari, tutti, negli ultimi 15 mesi, hanno saputo trovare sempre la maniera per essere di aiuto e supporto ai cittadini, chiediamo loro un ultimo, importantissimo, sforzo: non lasciamo sole le due associazioni che si stanno sobbarcando il grande lavoro di accoglienza, coordinamento, assistenza, al nostro hub. Ma mettiamoci tutti a disposizione per sostenerle: non è la loro battaglia, è quella di tutti, per poter finalmente tornare a vivere.”

Temporali anche domani, allerta gialla dalle 9 alle 21

Dopo un temporaneo miglioramento nella nottata una nuova perturbazione interesserà tutta la Toscana ad eccezione della costa grossetana e l’arcipelago, portando rovesci e temporali sparsi localmente intensi, in particolare nel pomeriggio sulle zone interne.

Lo spiega una nota della sala operativa della protezione civile regionale avvisando della possibilità di forti colpi di vento e grandinate. Prolungato dunque il codice giallo per rovesci e temporali domani 23 agosto in Toscana, dalle 9 alle 21, la misura si aggiunge a quella già in vigore oggi, dalle 13 alle 21, sulle zone centro meridionali della regione.

Il codice giallo interesserà anche Firenze per la possibilità di temporali violenti e per il rischio idrogeologico-idraulico nel cosiddetto ‘reticolo minore’ che comprende i corsi d’acqua secondari: in particolare Ema, Mugnone e Terzolle.
Lo segnala il Centro funzionale regionale (Cfr) nel nuovo bollettino di valutazione delle criticità per la zona che riguarda sia il Comune di Firenze che quelli di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

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