Prato: sequestrata soffitta-dormitorio, denuncia per abusi

Durante un controllo per uno stoccaggio pericoloso e irregolare di bombole di gas Gpl la polizia municipale di Prato ha scoperto in zona Chiesanuova una soffitta-dormitorio abitata da cittadini orientali: la soffitta è stata sequestrata e un orientale che l’aveva presa in affitto da italiani e che non vi è residente è stato denunciato per reati in materia edilizia.

Nei giorni precedenti un reparto dei vigili motociclisti impegnato nel controllo al deposito di bombole, aveva anche notato un andirivieni sospetto ai piani superiori dell’immobile e quindi è stato deciso di fare una verifica sul presunto uso difforme di alcuni ambienti e i sospetti di irregolarità hanno trovato conferma sul posto. Nella soffitta c’erano due ambienti abusivi ad uso dormitorio, arredati con letto matrimoniale e mobilia tipica da camera da letto, sicuramente utilizzati data la presenza di biancheria da letto ed effetti personali.

Precarie le condizioni igienico sanitarie con gravi irregolarità riguardo alle altezze, insufficiente areazione ed illuminazione tali da potersi considerare insalubri, impianti elettrici improvvisati, artigianali non certificati, con punti luce privi di protezione e cavi volanti potenziali fonti di folgorazione e di incendio. Oltre alla denuncia, sono state segnalate all’ufficio Abusi edilizi del Comune di Prato le irregolarità per successivi provvedimenti amministrativi.

Prefettura di Prato, controllate 746 persone, di cui 30 sanzionate

La Prefettura di Prato, tramite un comunicato fa sapere che, complessivamente sono state controllate 746 persone, di cui 30 sanzionate, e che inoltre sono state controllate 44 attività commerciali, di cui 2 sottoposte a sanzione. Le violazioni hanno riguardato prevalentemente persone fuori comune di residenza senza giustificato motivo.

“La vigilanza sulla corretta osservanza delle misure anti-contagio prosegue a ritmo intenso, – si legge sul comunicato della Prefettura di Prato – in esecuzione del dispositivo rafforzato definito nel corso degli ultimi Comitati provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutisi in Prefettura e presieduti dal Prefetto Adriana Cogode, nonché in vista dell’imminente passaggio della provincia alla zona rossa”.

Questi dati si riferiscono ai controlli nel pomeriggio di sabato 13 marzo, che hanno visto l’impiego di numerosi operatori delle forze di Polizia, che hanno presidiato le principali piazze del centro cittadino. Insieme, alle altrettanto numerose unità della Polizia Municipale, che hanno pattugliato a piedi le strade del centro storico, per regolamentare l’utilizzo di quegli spazi da parte dei cittadini, in particolare vietando lo stazionamento in determinate vie.

Dagli esiti del monitoraggio è emersa una presenza di persone nel centro storico ben inferiore a quella degli scorsi sabati, con una regolare e scarsa presenza di persone anche negli ambiti della stazione di Porta al Serraglio.

“Si è pertanto registrato un apprezzabile rispetto della normativa anticontagio in vigore – conclude il comunicato – con una valutazione positiva da parte della collettività circa l’operato delle Forze di Polizia”.

Pirati strada: fuga dopo investimento ciclista, preso a Prato

Donna ferita e conducente mezzo s’allontanò velocemente. Preso il pirata della strada a Prato: ritiro patente e denuncia per omissione di soccorso e fuga e lesioni stradali

Alla guida di un furgone il 10 febbraio scorso travolse una donna di 31 anni che pedalava in bicicletta a Prato, in via Veneto, e scappò lasciandola ferita a terra con un trauma cranico per cui è stata ricoverata in ospedale sebbene non in pericolo di vita. Ora la polizia municipale ha rintracciato il conducente del veicolo e per lui sono scattati il ritiro della patente di guida ai fini della sospensione ed il sequestro penale dell’autocarro, quindi è stato denunciato per omissione di soccorso e fuga, e lesioni stradali. Alcuni passanti avevano assistito all’investimento e subito hanno chiamato sia il 118 sia la municipale riferendo di un furgone di color blu che non si era per niente fermato dopo l’incidente e che anzi si era dileguato rapidamente.

Grazie a filmati di videosorveglianza, è stato individuato il veicolo, fermato in un controllo stradale da una pattuglia del Reparto Motociclistico. L’autocarro presentava danni nella parte anteriore che, con i frammenti lasciati sul luogo dell’incidente, non hanno lasciato dubbi sul fatto che quello era proprio il veicolo che aveva investito la bicicletta e si era allontanato. Il 38enne ha provato a dire di aver urtato un muretto, ma messo di fronte all’evidenza dei fatti ha confessato di essere l’autore dell’incidente.

Prato: festa con 130 persone a Chinatown, multati

Più di 50 mila euro di multa senza nemmeno poter stappare la bottiglia che segna i festeggiamenti per l’anno nuovo. È costata cara la festa clandestina che circa 130 persone hanno animato sino alle 21 di ieri sera in un ristorante ai margini di Chinatown, in via Zipoli a Prato. A Pietrasanta due 35enni multati perché trovati in auto durante l’orario del coprifuoco, senza una valida giustificazione.

A quell’ora sono intervenuti 36 agenti di polizia, guardia di finanza e polizia municipale di Prato, che hanno bloccato e sanzionato il maxi assembramento. Il costo della sanzione è stato di 400 euro di multa ciascuno per aver violato il dispositivo del Dpcm che regola le norme anti-Covid. Alcuni degli agenti che hanno partecipato al blitz confermano che le persone all’interno del locale stavano cenando e festeggiando al momento in cui sono arrivate le pattuglie. Al titolare è stata contestata la violazione delle norme anti-contagio e oltre alla multa di 400 euro l’uomo si vedrà notificare dalla prefettura il provvedimento di chiusura del locale.

L’intervento – spiega in una nota la questura – era scattato dopo alcune segnalazioni arrivate dai cittadini insospettiti dall’alto volume della musica e dalla presenza di numerose auto parcheggiate nei dintorni del ristorante.

Nonostante i divieti sono stati trovati di notte, in auto, a Pietrasanta (Lucca). Per questo due 35enni sono stati multati dagli agenti del commissariato di Forte dei Marmi (Lucca) in base alle normative anti-Covid. Uno dei due è stato inoltre denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre l’auto sulla quale viaggiavano è stata sequestrata.

Lorenzo Braccini

Municipale di Prato, 42 violazioni autocertificazione in un giorno

Prato, sessanta autocertificazioni giornaliere acquisite dalla Municipale di Prato, e la cui motivazione prevalente è quella lavorativa, 42 violazioni accertate e verificate giornalmente 130 ordinanze di quarantena obbligatoria già notificate da parte degli operatori Asl.

Questi dati si riferiscono all’attività di controllo sul territorio della polizia municipale di Prato, messa in campo dall’emissione del primo Polizia del 9 marzo scorso, sul rispetto delle misure per impedire la diffusione del contagio da Coronavirus.

“Progressivamente si è assistito da parte della cittadinanza al manifestarsi di un crescente senso di responsabilità anche se rimangono abitudini alle uscite per la spesa troppo frequenti, troppe e troppo lunghe passeggiate con gli amici a quattro zampe – spiega l’assessore alla Polizia municipale Flora Leoni -. Ricordiamo l’importanza al discostamento fisico sociale in questo periodo sulla base dell’indicazione fondamentale di ‘restare a casa’”.

La polizia municipale annuncia anche l’imminente utilizzo dei dispositivi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa cosiddetti ‘droni’ per il monitoraggio degli assembramenti.

Traffico illecito scarti tessili, 6 arresti

Sono sei le misure di custodia cautelare in corso di esecuzione per un’inchiesta su un presunto traffico di rifiuti tessili prodotti da manifatture delle province di Prato e Pistoia.

L’operazione è nata da un’indagine avviata dalla polizia municipale di Prato sulla gestione degli scarti tessili prodotti da alcune ditte di confezioni di abbigliamento, dalla quale sarebbe emerso non solo che gli incaricati del ritiro non erano iscritti all’Albo nazionale dei gestori ambientali, ma, come spiega una nota del Comune di Prato, ci sarebbe stata “una vera e propria organizzazione dedita alla gestione illecita di rifiuti anche a scapito dei titolari delle aziende che sostenevano comunque dei costi per il regolare smaltimento degli stessi”.

L’indagine ha svelato come operavano i finti gestori ambientali: i sacchi neri, contenenti gli scarti tessili, erano conferiti in impianti di recupero fittizi, dove, invece di essere sottoposti ai trattamenti previsti dalla legge, venivano semplicemente privati dell’involucro originario, oppure pressati per ottimizzare la successiva fase di trasporto; gli stessi potevano poi finire anche abbandonati in capannoni in disuso, in varie regioni del Nord e centro Italia, all’insaputa molte volte dei proprietari degli immobili: a quest’ultimi veniva pagata solo una prima rata del contratto di locazione trovandosi poi alle prese con soggetti ‘fantasma’ e magazzini stracolmi di rifiuti.

Destinatari dei provvedimenti cautelari sono 6 imprenditori, di cui uno in carcere mentre i restanti cinque ai domiciliari, mentre risultano indagate altre 10 persone. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e dal pm della Dda fiorentina Leopoldo De Gregorio e condotte dalla polizia municipale di Prato insieme alla polizia provinciale della sezione di pg, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane di Livorno e la polizia provinciale della Città Metropolitana di Cagliari, ed hanno interessato il territorio pratese, la provincia di Pistoia, Rovigo, Mantova e Reggio Emilia.

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