Bottiglia contro il finestrino di un bus di Autolinee Toscane, ferito un passeggero

Calcinaia, in provincia di Pisa, il passeggero di un bus di linea di Autolinee Toscane è rimasto lievemente ferito al volto dalle schegge di vetro di un finestrino mandato in frantumi dal lancio contro il pullman di una bottiglia di birra.

L’episodio è avvenuto domenica pomeriggio ed è stato reso noto lunedì dal gestore unico del trasporto pubblico locale regionale che ha preannunciato una querela contro ignoti. “Il bus della linea 190, giunto in prossimità del civico 282 di via Toscoromagnola a Calcinaia, alle 18.35 circa – spiega At -, dopo aver effettuato la fermata riprendeva la corsa, ma dopo qualche metro l’autista udiva un forte colpo che lo costringeva a fermarsi per capire cosa era successo, accorgendosi così che era stata scagliata una bottiglia di birra contro il vetro laterale del bus il quale nell’impatto si era frantumato ed i suoi vetri avevano colpito nel viso un passeggero provocandogli piccoli tagli cutanei dai quali perdeva copiosamente sangue”.

“L’autista – continua il rapporto di Autolinee Toscane – dopo aver messo in sicurezza l’autobus ed essersi assicurato che gli altri passeggeri stessero bene, ha chiamato immediatamente le forze dell’ordine e l’ambulanza per soccorrere il ferito. L’autore del gesto è scappato dirigendosi verso il parcheggio di un vicino supermercato facendo perdere le proprie tracce prima dell’arrivo delle forze dell’ordine”.

L’azienda di trasporti ha già fatto sapere che “fornirà all’autorità giudiziaria qualsiasi supporto per ricostruire l’accaduto e individuare l’aggressore comprese le immagini riprese dalle telecamere poste a bordo del bus.

Pisa, per soli 15 voti Michele Conti va al ballottaggio con Paolo Martinelli

Pisa, a Michele Conti, sindaco uscente del centrodestra a Pisa, non sono bastati oltre 20mila voti (200 in meno di quelli conquistati al ballottaggio nel 2018 per conquistare il Comune) per ottenere la riconferma al primo turno nonostante abbia staccato di oltre 3500 voti il candidato del centrosinistra Paolo Martinelli.

Alla fine di uno spoglio lentissimo e contestato in almeno tre sezioni di Pisa, al primo cittadino risultano mancare 15 voti per vincere subito. Una specie di beffa che amareggia il centrodestra e regala nuove speranze al centrosinistra.

Nonostante questo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, su Fb esulta per “lo storico 49,96%, un sogno fino a poco tempo fa” ma lamenta che “questa volta i soliti giochetti nei seggi hanno condizionato la democrazia”.

Ma mentre sceglie per ora di non commentare Conti, nella notte Martinelli ha postato sui social la sua soddisfazione: “Mesi fa ci dicevano che era impossibile e invece è accaduto: andremo al ballottaggio. L’amministrazione Conti non è stata scelta da una larga maggioranza di cittadini pisani, tra chi ha scelto di non votare e chi ha scelto candidati alternativi. La partita è aperta e la giocheremo fino in fondo chiamando alla partecipazione e al voto tutti i pisani che hanno di Pisa un’idea diversa. Più moderna, aperta, solidale. Vamos”.

Comunali: Conti si ferma il 49,96%, ballottaggio a Pisa. Siena ballottaggio tra Fabio e Ferretti. Massa, al ballottaggio Persiani e Ricci

Pisa, per un piccolo pugno di voti mancanti che non gli ha concesso di superare la fatidica soglia del 50% delle preferenze più una, a Pisa sfuma la vittoria al primo turno alle comunali per il sindaco uscente del centrodestra Michele Conti, che si è fermato al 49,96%.

Andrà al ballottaggio con il candidato di centrosinistra e Movimento 5 stelle Paolo Martinelli, che ha ottenuto il 41,12%. Complessivamente Conti ha ottenuto più di 20mila voti, circa 3.500 in più del suo principale sfidante del centrosinistra. Le operazioni di spoglio delle comunali sono procedute a rilento, e soprattutto si è determinato per ore uno stallo su tre sezioni per le quali è stata necessaria un’accurata verifica dei voti.

A Siena sarà il ballottaggio del 28 e 29 maggio prossimi a decidere chi sarà sindaco tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra, e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra. A scrutinio concluso, 50 sezioni su 50, Fabio, sostenuta da Fratelli d’Italia, Siena in tutti i sensi, Lega, Fi-Unione centro-Liberali e riformisti e Movimento civico senese, ha ottenuto il 30,51%, pari a 8.249 voti. Ferretti, candidata del Pd, Con Anna Ferretti sindaca, Si sinistra italiana-Iep!, il 28,75%, pari a 7.773 voti. Questo il risultato dello scrutinio diffuso dal Ministero dell’Interno.

Ballottaggio anche a Massa (Massa Carrara) per sapere chi sarà il novo sindaco. La sfida, concluso lo scrutinio di 80 seggi su 80, è tra il sindaco uscente Francesco Persiani, candidato pr il centrodestra, ed Enzo Romolo Ricci, che corre per il centrosinistra. Persiani dalle urne è uscito in vantaggio: il candidato di Lega, Fi, Forza Italia-Pli-Ascoltare per fare, Francesco Persiani sindaco e Civici Apuani, ha ottenuto il 35,42%, per un totale di 11.872 voti. Ricci, sostenuto da Pd, Massa è un’altra cosa, Evangelisti per Massa 2023, Alleanza Verdi e Sinistra e Per Massa dalla parte del cuore, ha avuto il 29,95%, pari a 10.037 voti.

Comunali, affluenza alle 19:00 al 37,22%, calo 6 punti a livello nazionale, calo anche in Toscana

Comunali, affluenza alle 19:00 al 37,22%, calo 6 punti a livello nazionale, calo anche in Toscana.

Roma, il dato definitivo alle 19 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i comuni seguiti dal Viminale, è del 37,22% in calo di oltre 6 punti rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 43,82%.

Calo dell’affluenza alle comunali anche nei capoluoghi toscani, con Pisa al 36,21% rispetto al 43,67% del 2018, Siena al 40,91% vs 47,79% e Massa al 36,83% vs 43,73%.

Si voterà fino a domenica sera alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Al voto sono chiamati complessivamente 790 comuni, 595 nelle regioni a statuto ordinario, 195 nelle speciali. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29 maggio, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 maggio.

Comunali, affluenza alle 12:00 in calo a livello nazionale e in Toscana

Roma, il dato definitivo alle ore 12:00 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i comuni seguiti dal Viminale, è del 14,21% in calo rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 19,34%.

Calo dell’affluenza alle comunali anche nei capoluoghi toscani, con Pisa al 14,44% rispetto al 20,16% del 2018, Siena al 16,02% vs 21,51% e Massa al 13,37% vs 19,28%.

A Pisa hanno già votato di buon mattino tre dei sei candidati a sindaco, quelli residenti. Paolo Martinelli, candidato civico del centrosinistra e del M5s, ha votato intorno alle 9.30 in un seggio del centro pochi minuti dopo Rita Mariotti, candidata a sindaco per il Terzo Polo, che ha votato in un seggio di un quartiere residenziale. Il terzo a depositare la scheda nelle urne, in ordine di tempo, è stato Alexandre Dei (Patto civico).

Gli altri tre candidati, compreso il sindaco uscente e ricandidato del centrodestra, Michele Conti, risiedono fuori. Alle ore 12 l’affluenza era del 14.44%, in calo di cinque punti rispetto alle amministrative del 2018.

Michele Conti, sindaco uscente in cerca di conferma, abita in una frazione del comune di San Giuliano Terme, a pochissimi chilometri di distanza da Pisa e quindi non vota in città.

Ma nel ruolo di primo cittadino ha comunque fatto un giro dei seggi per verificare personalmente che le operazioni di voto si svolgessero regolarmente. Ha fatto altrettanto anche il candidato della sinistra radicale Ciccio Auletta.

Le operazioni di voto si svolgono regolarmente. I seggi resteranno aperto fino alle 23 e si vota anche domani dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è previsto domenica 28 e lunedì 29 maggio.

In Toscana il comune ‘più ricco’ d’Italia, quello più povero al nord, al confine con la Svizzera

Pisa, secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, condotta sulla base dei dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, riferiti alle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2021, risulta che il comune ‘più ricco’ d’Italia sia Lajatico, comune di 1 275 abitanti, della provincia di Pisa in Toscana.

Dall’analisi della Cgia risulterebbe inoltre l’apparente paradosso che ora la città più povera d’Italia, sarebbe Cavargna in provincia Como, in Lombardia, comune del ‘ricco’ Nord ai confini con la Svizzera. I 985 contribuenti residenti a Lajatico in Toscana, hanno dichiarato un reddito medio pari a 54.708 euro, mentre i 94 presenti nel borgo di Cavargna solo 6.314 euro.

Va detto che ad ‘arricchire’ il comune toscano è soprattutto la presenza tra i suoi residenti di un super-contribuente come Andrea Bocelli. Anche la lettura delle dichiarazioni dei contribuenti conferma dunque nel nostro Paese differenze molto marcate, con segnali di impoverimento che cominciano a interessare anche il Nord: tra i 50 territori più “poveri”, ben 11 sono del Settentrione.

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di piccolissime realtà di montagna, che hanno vissuto negli ultimi 30-40 anni lo spopolamento e un progressivo invecchiamento della popolazione rimasta.

Dopo Lajatico al secondo posto si classifica Basiglio (Milano) con 49.325 euro pro capite, Portofino (Genova) con 45.617 euro, Bogogno (Novara) con 42.366 euro e Varenna (Lecco) con 42.254 euro. Il primo comune capoluogo è Milano, al 12/o posto assoluto, con 37.189 euro; seguono Monza 33/o (32.237 euro), Bergamo 39/o (31.883 euro) e Pavia 57/o (30.606 euro).

A Sud il comune più ricco è Sant’Agata li Battiati (Catania), 152/o con 28.055 euro, San Gregorio di Catania 155/o con 28.019 euro, e Cagliari che è 266/o con 26.985 euro. Tra i comuni capoluogo di regione, dopo Milano Bologna è 92/a con 29.480 euro, Roma 120/a con 28.646; in fondo stanno Trieste al 680/o posto con 24.962 euro, Aosta al 771/o con 24.683 euro e Venezia al 1.034/o con 24.058 euro.

A centro sud L’Aquila occupa il 1.202/o posto, con un reddito di 23.727 euro, Bari è al 1.363/o con 23.427 euro, Potenza al 1.674/o con 22.925 euro, Napoli al 1.876/o con 22.603 euro, Campobasso al 2.133/o con 22.239 euro, Palermo al 2.405/o con 21.850 euro e Catanzaro al 2.519/o con 21.685 euro.

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